Discussioni su Rai 3

Qualcuno sta guardando Un Posto al Sole? Non notate un cambio nell'immagine? Non so come spiegarmi: sembra più dinamica, più realistica. Insomma più moderna.

Ho avuto anch'io la stessa impressione. Lo guarda mia madre, ma a volte c'ho dato un'occhiata anch'io.

Visto anche io, il cambio di fotografia è molto evidente. Prima le videocamere erano quasi sempre ferme, credo su carrellata e cavalletto, e al limite si faceva uso di zoom o di movimenti molto dolci.
Adesso sembra girato con telecamere su spalle e a mano, colori diversi (freddi) e il montaggio da tv realistica mi ricorda quello di Newsroom

Può piacere o no, per il momento è abbastanza criticato e non mi sembra adatto ad una soap molto tradizionale. Il movimento della videocamera effettivamente è fastidioso e sembra una webserie girata con fotocamere reflex.

http://www.napolitoday.it/media/un-posto-al-sole-nuova-regia-fotografia.html
http://www.ilfattoquotidiano.it/201...la-prende-bene-ma-la-regia-e-ubriaca/3934599/

Intanto è da molto tempo che non seguo chi l'ha visto, che pure una volta era una delle mie trasmissioni preferite.
Ormai Federica, da Sciarelli è diventata Sciacalla. La qualità del programma è molto decaduta.
 
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Ormai Federica, da Sciarelli è diventata Sciacalla. La qualità del programma è molto decaduta.[/QUOTE]

A passo con i tempi, direi.. 😨
 
Avrei una considerazione da fare su questa notizia, e non sarebbe di certo fatta tanto per scrivere.. . Lasciamo perdere.

Vorresti dire che la signora Gabanelli ha ormai perso contatto con la realtà, tutta presa dal suo egocentrismo e dalle manie di grandezza? Nel mondo funziona così: è l'editore che decide i ruoli e i programmi dove far lavorare i giornalisti, non è il dipendente che può imporre le sue idee al datore di lavoro. Gabanelli considera la Rai non alla sua altezza? Sicuro che avrà già un contratto milionario con un'altra emittente dove potrà condurre i suoi capolavori per la ristretta cerchia di seguaci che crede alle scie chimiche e a complotti planetari, per poi votare un gruppo politico creato a tavolino da uno che di mestiere faceva il "consulente strategie di rete" e a capo di una società veicolatrice di bufale e fake news credute come il vangelo da ingenui frequentatori del web. ;)
 
Ho visto diverse puntate di Report, anche se da alcuni anni non lo seguo, e mi pare che fosse un ottimo programma. Sul resto, non credo se ne possa parlare qui perché andremo OT
 
Ulisse – Il Piacere della Scoperta ha raccolto davanti al video 2.173.000 spettatori pari ad uno share del 10.1%. (davidemaggio)
Ulisse supera i 2 milioni e si avvicina a Rai 1
 
Ulisse – Il Piacere della Scoperta ha raccolto davanti al video 2.083.000 spettatori pari ad uno share del 9.4%. (davidemaggio)
Ulisse ancora sopra i 2 milioni
 
Ulisse – Il Piacere della Scoperta ha raccolto davanti al video 2.059.000 spettatori pari ad uno share del 9.4%. (davidemaggio)
Ulisse sopra i due milioni e a non molta distanza da Canale 5
 
Trovo che in assoluto il miglior programma di questo periodo festivo sia "I dieci comandamenti",di Domenico Iannacone. Malgrado il titolo non abbia niente a che fare con la religione,stricto sensu, se non laicamente, e per fortuna,aggiungerei : diciamo che si ispira a quella che può essere la realtà concreta,minuta e giornaliera,nel suo essere un reportage tutto svolto senza alzare i toni. Iannacone, bravissimo giornalista e con trascorsi da reporter d'inchiesta di tutto rispetto,sa enucleare il meglio dai suoi intervistati,indagando sulle piccole e grandi vicende che aprono interi squarci sula realtà di questo paese. Una settimana fa la puntata è stata dedicata a Ezio Bosso, compositore, musicista e direttore d'orchestra colpito implacabilmente dalla SLA: con quel filo di voce rimasta e con la sua grande espressività faceva emergere la sua grandezza d'animo con uno sguardo che era un tutt'uno con quello di Iannacone. Terapeutico e maieutico il rapporto,direi,e vicendevole nel divenire.
E nella puntata trasmessa stasera, intitolata 'La caduta', parimenti piccole e grandi storie quotidiane: di chi per esempio in seguito a un incidente stradale subìto ha perso lavoro (da ingegnere alimentare in una multinazionale), famiglia (abbandono della moglie),casa (le candele facevano da pendant nell'intervista,mancando l'energia elettrica). Colpiva soprattutto l'estrema pacatezza del malcapitato in attesa da più di dieci anni di un risarcimento per i danni riportati e il suo modo di porsi assolutamente dignitoso nel raccontare la sua giornata che inizia alle 3 di mattina nel mettersi in fila per ricevere,alle 9, le rimanenze del mercato ortofrutticolo rimaste invendute e destinate alla distruzione. Una forma di solidarietà concreta e non pelosa,condivisa con altri compagni di sventura che la vita ha portato in quei luoghi: tutto con estrema dignità.
Indi,lo stacco,niente affatto brusco e del tutto pertinente nella sequenza che ha aperto il prefinale: il monologo di Flavio Bucci,grandissimo attore italiano, ne "La proprietà non è più un furto", di Elio Petri, uno dei più importanti registi italiani mai esistiti,spesso sottovalutato,tuttora sovente dimenticato.
Oggi Flavio Bucci ha 70 anni: è una rarità vederlo in tv e ancor più intervistato. Qualcuno lo ricorderà nelle vesti di don Bastiano nel 'Marchese del Grillo': da prete scelse di rubare ai ricchi finendo per penzolare sulla forca non prima di un'ultima arringa tutta sui generis.
Non val la pena neanche scommettere sul fatto che alla sua dipartita (sperabilmente il più tardi possibile),Flavio Bucci sarà certamente ricordato come l'interprete di 'Ligabue': la sua interpretazione fece epoca e gli valse un enorme successo in termini di pubblico e critica. Ma Bucci è in realtà una pietra miliare dello spettacolo in Italia:'Chi ha paura di Virginia Woolf?',' Le memorie di un pazzo','Il fu Mattia Pascal',Che fai tu luna in ciel, dimmi che fai','Riccardo III', 'L'alchimista','L'avaro', Sono solo alcuni dei titoli di una carriera teatrale che ha spaziato da Shakespeare a Gogol,da Pirandello a Dostoevskij,da Leopardi a Boll.
Oltre che con Petri ha lavorato con Monicelli,Marco Tullio Giordana,Valentino Orsini,Giuliano Montaldo,Dario Argento: anche da caratterista il suo volto plastico e la sua gamma espressiva gli hanno permesso di spiccare con interpretazioni mai scontate.
La voce che doppia Travolta in 'Grease' e 'La febbre del sabato sera',nonchè Depardieu ne 'L'ultima donna' è la sua.

Riguardatevi su Raiplay la puntata de 'I dieci comandamenti" di stasera: riascoltate Flavio Bucci. Lascia(no) il segno
 
Trovo che in assoluto il miglior programma di questo periodo festivo sia "I dieci comandamenti",di Domenico Iannacone. Malgrado il titolo non abbia niente a che fare con la religione,stricto sensu, se non laicamente, e per fortuna,aggiungerei : diciamo che si ispira a quella che può essere la realtà concreta,minuta e giornaliera,nel suo essere un reportage tutto svolto senza alzare i toni. Iannacone, bravissimo giornalista e con trascorsi da reporter d'inchiesta di tutto rispetto,sa enucleare il meglio dai suoi intervistati,indagando sulle piccole e grandi vicende che aprono interi squarci sula realtà di questo paese. Una settimana fa la puntata è stata dedicata a Ezio Bosso, compositore, musicista e direttore d'orchestra colpito implacabilmente dalla SLA: con quel filo di voce rimasta e con la sua grande espressività faceva emergere la sua grandezza d'animo con uno sguardo che era un tutt'uno con quello di Iannacone. Terapeutico e maieutico il rapporto,direi,e vicendevole nel divenire.
E nella puntata trasmessa stasera, intitolata 'La caduta', parimenti piccole e grandi storie quotidiane: di chi per esempio in seguito a un incidente stradale subìto ha perso lavoro (da ingegnere alimentare in una multinazionale), famiglia (abbandono della moglie),casa (le candele facevano da pendant nell'intervista,mancando l'energia elettrica). Colpiva soprattutto l'estrema pacatezza del malcapitato in attesa da più di dieci anni di un risarcimento per i danni riportati e il suo modo di porsi assolutamente dignitoso nel raccontare la sua giornata che inizia alle 3 di mattina nel mettersi in fila per ricevere,alle 9, le rimanenze del mercato ortofrutticolo rimaste invendute e destinate alla distruzione. Una forma di solidarietà concreta e non pelosa,condivisa con altri compagni di sventura che la vita ha portato in quei luoghi: tutto con estrema dignità.
Indi,lo stacco,niente affatto brusco e del tutto pertinente nella sequenza che ha aperto il prefinale: il monologo di Flavio Bucci,grandissimo attore italiano, ne "La proprietà non è più un furto", di Elio Petri, uno dei più importanti registi italiani mai esistiti,spesso sottovalutato,tuttora sovente dimenticato.
Oggi Flavio Bucci ha 70 anni: è una rarità vederlo in tv e ancor più intervistato. Qualcuno lo ricorderà nelle vesti di don Bastiano nel 'Marchese del Grillo': da prete scelse di rubare ai ricchi finendo per penzolare sulla forca non prima di un'ultima arringa tutta sui generis.
Non val la pena neanche scommettere sul fatto che alla sua dipartita (sperabilmente il più tardi possibile),Flavio Bucci sarà certamente ricordato come l'interprete di 'Ligabue': la sua interpretazione fece epoca e gli valse un enorme successo in termini di pubblico e critica. Ma Bucci è in realtà una pietra miliare dello spettacolo in Italia:'Chi ha paura di Virginia Woolf?',' Le memorie di un pazzo','Il fu Mattia Pascal',Che fai tu luna in ciel, dimmi che fai','Riccardo III', 'L'alchimista','L'avaro', Sono solo alcuni dei titoli di una carriera teatrale che ha spaziato da Shakespeare a Gogol,da Pirandello a Dostoevskij,da Leopardi a Boll.
Oltre che con Petri ha lavorato con Monicelli,Marco Tullio Giordana,Valentino Orsini,Giuliano Montaldo,Dario Argento: anche da caratterista il suo volto plastico e la sua gamma espressiva gli hanno permesso di spiccare con interpretazioni mai scontate.
La voce che doppia Travolta in 'Grease' e 'La febbre del sabato sera',nonchè Depardieu ne 'L'ultima donna' è la sua.

Riguardatevi su Raiplay la puntata de 'I dieci comandamenti" di stasera: riascoltate Flavio Bucci. Lascia(no) il segno
Mi tocca darti ragione, ho seguito alcune puntate (tra cui la già citata su Bosso) e devo dire che lo trovo sempre più interessante, anche nel modo di raccontare i vari reportage. Certo, magari dura poco e l'orario di messa in onda non è dei migliori, ma lo preferisco ad altre proposte di prima serata.
 
Ottima la trasmissione "Ieri e oggi" condotta da Carlo Conti.
Ricalca più o meno la struttura di quella andata in onda tra il 1967 e 1980. Gradevole, con filmati di repertorio alcuni anche inediti.
Più bella, sinora, la prima puntata (quella con Montesano e Rita Pavone) che la seconda, ma nel complesso la trasmissione a me piace.
 
Buongiorno a tutti. Chi segue La linea verticale? Sto pensando di recuperarla, ma vorrei dei pareri di chi la vede.
 
Visto anch'io puntata dieci comandamenti (con Bosso)..
Fa piacere sapere che in Italia esistano persone così ..parlo anche di Iannacone che ha una sensibilità e intelligenza evidentemente superiori.
Vediamo se nel corso dell'anno riceveà qualche riconoscimento e vediamo se farà carriera all'interno della RAI come merita.
Per me RAI 3 è la miglior rete televisiva italiana nonostante negli ultimi anni .direzione Vianello e Bignardi abbiano tentato d di snaturarla con robette personaggi più da rai1 e rai2.....abbiano interrotto programmi che funzionavano per poi riprenderli a furor di popolo ..oppure li abbiano spostati in terza quarta serata...o abbiano mandato via personaggi, conduttori ormai diventati organici alla rete.
Ci sono anche film interessanti e seguibili ...essendoci meno interruzioni rispetto a tanti altri canali..ma nn capisco perché facciano così poco ascolto. Mi sono convinto che la gente voglia vedere la pubblicità...o guardi la tv distrattamente smanettando con gli smartphone.
 
Vorresti dire che la signora Gabanelli ha ormai perso contatto con la realtà, tutta presa dal suo egocentrismo e dalle manie di grandezza? Nel mondo funziona così: è l'editore che decide i ruoli e i programmi dove far lavorare i giornalisti, non è il dipendente che può imporre le sue idee al datore di lavoro. Gabanelli considera la Rai non alla sua altezza? Sicuro che avrà già un contratto milionario con un'altra emittente dove potrà condurre i suoi capolavori per la ristretta cerchia di seguaci che crede alle scie chimiche e a complotti planetari, per poi votare un gruppo politico creato a tavolino da uno che di mestiere faceva il "consulente strategie di rete" e a capo di una società veicolatrice di bufale e fake news credute come il vangelo da ingenui frequentatori del web. ;)

Il livore rancoroso,nonchè del tutto gratuito, espresso sopra a proposito di Milena Gabanelli è tutt'altro che sorprendente: mi sembra utile integrare e aggiornare (qualcuno ne sarà magari disconoscente) il percorso della reporter ricordando l'intervista rilasciata a Diego Bianchi in "Propaganda"

http://www.la7.it/propagandalive/vi...tervista-a-milena-gabanelli-26-01-2018-232541.

Trovo alquanto discutibile, per non dire risibile (e sommario) il giudizio sull'operato pluriennale della Gabanelli: le numerose inchieste anche e soprattutto su argomenti volutamente tacitati dalla maggior parte dei mezzi di informazione sono una riprova. Così come fa sorridere il riferimento al gruppo politico che avrebbe direttamente o indirettamente favorito: mi risulta sia lo stesso che ha sparso veleno a tutto spiano nei suoi confronti (dopo averla candidata come presidente della repubblica) per essere stato oggetto di una sua inchiesta giornalistica con esiti infruttuosi in ragione del rifiuto del medesimo gruppo politico di discutere dei conti e delle loro entrate economiche (con domande senza risposta del tipo "“Che fine fanno i proventi del blog di Grillo” e “quanto guadagna le Casaleggio e associati dalla pubblicità sul sito”).

Si può perdere contatto con la realtà anche dimenticando l'epitaffio attribuito a Jacques de La Palice:"si il n'était pas mort, il serait encore en vie"
 
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