In Rilievo L'offerta digitale RAI

volevi dire ti ha infastidito... abbonato? non è Sky!

Si è stato un errore. Intendevo infastidito. Siccome pago in bolletta il mio abbonamento Rai vorrei che la società pubblica radiotelevisiva fosse perfetta nella messa in onda dei programmi. Se dico che alle 21:25 è previsto il film X vorrei che a quell'ora iniziasse il film X, invece la pellicola parte alle 21:40 e continuano a mandare in onda dei promo con l'orario 21:25. Non lo trovo per nulla professionale e la commissione di vigilanza potrebbe pure fare sentire la sua voce non soltanto sul contenuto dei programmi trasmessi, come spesso fa, ma anche su questo ormai cronico malvezzo televisivo italiano di Rai1 e Rai2.
 
Si è stato un errore. Intendevo infastidito. Siccome pago in bolletta il mio abbonamento Rai vorrei che la società pubblica radiotelevisiva fosse perfetta nella messa in onda dei programmi. Se dico che alle 21:25 è previsto il film X vorrei che a quell'ora iniziasse il film X, invece la pellicola parte alle 21:40 e continuano a mandare in onda dei promo con l'orario 21:25. Non lo trovo per nulla professionale e la commissione di vigilanza potrebbe pure fare sentire la sua voce non soltanto sul contenuto dei programmi trasmessi, come spesso fa, ma anche su questo ormai cronico malvezzo televisivo italiano di Rai1 e Rai2.

a nessuno piace la cronica abitudine delle tv italiane dei ritardi o prese in giro degli orari mai rispettati.

tu e altri lo chiamate canone, ma non lo è in realtà, Sky o altri non ti obbligano a pagarlo volente o nolente in bolletta, altrimenti si farebbe un contratto per vedere i canali Rai, è una presa per i fondelli che venga chiamato canone da sempre in pratica.
 
Allora il Servizio Pubblico deve fare altro. Regno Unito, Germania, Francia hanno ottimi esempi cui potersi ispirare.
Qui si pagano 17.5€ al mese, ed il canone non si è storicamente evaso per una vita come da noi, con grottesche scuse di non avere una TV in casa e finanche vantandosene. Gioverebbe ricordarlo. I rossi dei bilanci si accumulano nel tempo.

I due problemi endemici della Rai sono: 1) il suo carattere volutamente indefinito tra editore di Servizio Pubblico e commerciale; 2) l'ingerenza soffocante della politica nella gestione quotidiana e manageriale.

Ovviamente ci sono anche questi altri... problemini.

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Qui si pagano 17.5€ al mese, ed il canone non si è storicamente evaso per una vita come da noi, con grottesche scuse di non avere una TV in casa e finanche vantandosene. Gioverebbe ricordarlo. I rossi dei bilanci si accumulano nel tempo.



Ovviamente ci sono anche questi altri... problemini.

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Evidentemente è il servizio che appaga. Non come in Italia, dove bisogna addirittura fare i salti mortali per poter riuscire a vedere i canali del servizio pubblico, perché hanno una rete di diffusione fatta con il fondoschiena e dove inventano i dati di copertura.
 
Evidentemente è il servizio che appaga. Non come in Italia, dove bisogna addirittura fare i salti mortali per poter riuscire a vedere i canali del servizio pubblico, perché hanno una rete di diffusione fatta con il fondoschiena e dove inventano i dati di copertura.

Mi viene anche da aggiungere che probabilmente hanno anche un sito in cui verificare le frequenze tv e radio attive e magari pubblicano anche dati tecnici e date relativamente alle attivazioni e modifiche, cosa che rai col sito di raiway così impostato da anni si guarda bene dal fare.
 
Mi risulta che più della metà riceva via satellite, molti via cavo, quindi non c'è molto da cercare, qui in Germania ci sono poche antiestetiche antenne sui tetti, nonostante il DVB-T2 sia lo standard già da qualche anno.
Più che altro non ci sono attivazioni e disattivazioni continue di canali e tutto il resto (spostamenti di mux, canali di test, diecimila copie HD, SD etc.) che non ho mai capito perché esista da noi e che confondono e frustrano l'utente.

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Mi risulta che più della metà riceva via satellite, molti via cavo, quindi non c'è molto da cercare, qui in Germania ci sono poche antiestetiche antenne sui tetti, nonostante il DVB-T2 sia lo standard già da qualche anno.
Più che altro non ci sono attivazioni e disattivazioni continue di canali e tutto il resto (spostamenti di mux, canali di test, diecimila copie HD, SD etc.) che non ho mai capito perché esista da noi e che confondono e frustrano l'utente.

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Il discorso è molto lungo e richiederebbe un OT gigantesco. Da noi ci sono almeno 3 aspetti di cui tener conto:
1) Ciò che è pubblico non è considerato "di tutti" (quindi anche di ognuno) ma "di nessuno" (quindi non merita grossa cura a meno che non intacchi gli interessi privati personali di qualcuno);
2) Per le nostre note vicende storiche, lo Stato è vissuto come una entità ostile che serve solo quando si può "mungere" ma che altrimenti va "fregata". E chi ci riesce è più furbo, quindi merita ammirazione (e invidia), chi non lo fa è fesso;
3) Nello specifico della RAI, la sua doverosa (sulla carta) indipendenza e pluralismo sono stati storicamente tradotti nella pratica con la "lottizzazione" politica attraverso le nomine dei vari dirigenti, assunzioni non sempre trasparenti e il ferreo controllo del CdA da parte del Governo contingente che lo elegge.
Tutto questo, unito alla cronica allergia di noi italiani a qualsiasi spesa imposta (pur pretendendo a tambur battente i relativi servizi), ha creato la situazione in cui versa la RAI. A ciò andrebbe aggiunta l'inedita situazione in cui ci siamo trovati quando il quasi-monopolista privato del settore è diventato un politico di successo e ha governato per diversi anni, influenzando tuttora la politica del nostro Paese sia per via diretta che attraverso le sue attività private... Un unicuum in tutte le democrazie occidentali.
Per quanto riguarda la complessità della nostra offerta radiotv generale, essa è il risultato di almeno 2 fattori:
1) Una obiettiva creatività diffusa nella nostra popolazione;
2) L'esercizio di tante autonomie locali, ultra-locali o corporative consolidate in secoli di Storia sulle quali lo Stato non era finora riuscito a (o non aveva voluto) intervenire.
Paragonare dunque l'Italia alla Germania mi pare un po' arduo...
Però, come ho già scritto rispondendo a qualcuno, si possono studiare esperienze positive altrui cercando spunti da poter applicare anche qui da noi.
 
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Grazie Gino (in ricordo di Gino Strada):
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Mi risulta che più della metà riceva via satellite, molti via cavo, quindi non c'è molto da cercare, qui in Germania ci sono poche antiestetiche antenne sui tetti, nonostante il DVB-T2 sia lo standard già da qualche anno.
Più che altro non ci sono attivazioni e disattivazioni continue di canali e tutto il resto (spostamenti di mux, canali di test, diecimila copie HD, SD etc.) che non ho mai capito perché esista da noi e che confondono e frustrano l'utente.

l'ordine tedesco... poco applicabile pare all'Italia, almeno per certe cose sarebbe gradito.

Un uomo che con l'esempio della sua vita ci ha insegnato cosa vuol dire essere umani. Insieme alla prima moglie con la quale aveva co-fondato Emergency, ora portata avanti dalla figlia.

a parte i famigliari...difficile trovare esempi umani del genere.
 
Stavo notando solo ora... ma è sicuramente così da qualche settimana. Hanno ridistribuito tutta la banda libera nel Mux 2 Rai ai vari canali... quindi nel Mux ci sono ora solo 0,20 Mbps liberi.
 
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