Si ma anche staccando la corrente un antenna passando per l'ampli e la distribuzione porta ugualmente i fulmini in casa se non c'é una protezione come la messa a terra; tornando in tema fare come dice lui é una soluzione arcaica perché anche scollegando fisicamente l'ampli sistemato in basso, essendo i suoi due cavi nella medesima canalina, se entra un fulmine su quello discendente per induzione capacitiva si trasferira da se' sul cavo che risale a servire la distribuzione attuale scaricandosi nei televisori; prima soluzione la messa a terra della distribuzione ed eventuale parafulmine tamite la palina dell'antenna; seconda soluzione usare un solo cavo che dal mixer scende DA SOLO nella canalina e rifare tutta la distribuzione partendo dal basso, cosi si avrebbe piu isolazione fra la parte esterna e quella interna dell'impianto ma non mi piace. Preferisco una buona messa a terra e per sicurezza quando si sta via da casa per lunghi periodi, staccare i televisori.
Bisogna essere molto chiari nello specificare le modalità di connessione dell'impianto di antenna alla terra di edificio, in quanto il semplice collegamento equipotenziale dei cavi coassiali subito dopo l'ingresso in casa non è sufficiente a garantire una sicurezza antifulmine.
La norma EN 60728-11 indica chiaramente come effettuare una protezione da fulmini e sovratensioni ma specifica chiaramente che anche se rispettata la norma tale impianto non andrà mai a sostituire un sistema di protezione contro i fulmini di una struttura.
Pertanto anche se eseguite correttamente tutte le indicazioni della norma, il palo e le antenne non svolgeranno mai la funzione di protezione di un LPS.
Allego un documento esplicativo della norma con esempi di applicabilità:
https://www.google.com/url?sa=t&rct...lo_09_05.pdf&usg=AOvVaw3-ghkwbGU_C7OwrhnBvtaY
Allego anche un link al sito CEI con riferimenti a guide e norme CEI attualmente in vigore relativamente agli impianti di terra:
https://ceimagazine.ceinorme.it/ceifocus/osservatorio/gli-impianti-di-terra/
Alla fine per limitare i danni da extratensioni è necessario collegare le calze dei cavi coassiali ad un nodo equipotenziale all'ingresso in edificio (danni agli apparecchi), e se si vuole eseguire la connessione a terra del palo di antenna, sempre se oltre le distanze minime indicati negli esempi di applicabilità della norma EN 60728-11, tale connessione deve essere eseguita nei modi e materiali indicati (vedi anche sezioni minime del conduttore di protezione).
Il tutto tenendo sempre bene a mente che fatte tutte queste operazioni non si avrà mai la funzionalità di un palo di antenna come se fosse unìimpianto di protezione LPS.
Un'impianto LPS ha come funzione principale la protezione dal rischio vita, la protezione delle cose è solo un effetto secondario rispetto al principale.
Inoltre in queste cose il faidate è altamente sconsigliato in quanto sarebbe il caso di fai intervenire un professionista in impianti di sicurezza per stabilire se l'edificio richiede o meno un'impianto LPS ottenendone la certificazione prima di eseguire connessioni a terra, puranche seguendo alla lettera la norma succitata.