Più che altro mi sembra che la condizione di Vingegaard sia in leggero calo, mentre quella di Pogacar sembra in leggero aumento. Il che ci starebbe anche, considerando che Vingegaard un mese fa dominava il Delfinato in ciabatte e Tadej doveva recuperare dall'infortunio ed è stato più coperto. Ma comunque la differenza tra i due è talmente sottile che al momento dire chi arriverà in giallo a Parigi mi è impossibile. Più che altro la cosa che veramente colpisce è vedere che quando quei due fanno sul serio, tutti gli altri spariscono. E il parco partecipanti è tutto fuorché scarso. Per dire, uno come Hindley, che ha vinto un Giro dopo essere arrivato secondo per un soffio nel 2020, e che attualmente è terzo, per il momento fa da tappezzeria sullo sfondo. Faccio fatica a ricordare una superiorità così manifesta.