In Rilievo Discussioni sulla Radio Digitale DAB/DAB+

Quindi a livello di nuove postazioni di trasmissione della RAI in DAB nessuna novità all'orizzonte, giusto?
 
Intendi quindi dire che Bruno Brescia in DAB non è la stessa della Bruno Brescia in FM?
No non questo

Ha fatto questi passaggi
Radio Bruno Brescia FM > Radio Bruno DAB > Radio Bruno Brescia FM > Radio Bruno Brescia DAB

E la programmazione nel passaggio era diversa, quindi non c'è stata continuità di ascolto

Intendo dire: perché Radio Bruno Brescia FM passa a Radio Bruno DAB, se la programmazione è diversa?
 
La programmazione di Bruno Brescia è diversa solo in alcune fasce orarie, che purtroppo non sono mai riuscito ad inviduare.
 
Quindi a livello di nuove postazioni di trasmissione della RAI in DAB nessuna novità all'orizzonte, giusto?

Dipende a chi si dà retta. Lato tecnico “si dice” che diversi impianti Rai un po’ in tutta Italia siano già pronti, questione di accendere e basta. Altri invece sostengono che tutto rimanga essenzialmente così con tempi del tutto indefiniti. Sta a loro a dimostrare che ci sbagliamo.. fatto sta che anche quei pochi impianti che hanno, in diversi casi hanno problemi di continuità di servizio per chi in viaggio prova a sentire il 12b. Provate da Napoli ad andare a Bologna e vedere che bell’operato.. in quella che loro definiscono una tratta “coperta” dal servizio pubblico in digitale.
 
Aggiungo due numeri a caso, tanto per rendere l’idea:

Trasmettitori attivi in Italia:

DAB+ RAI: 56

mentre nati non l’altro ieri ma quasi.. e con tutt’altre potenze e postazioni non certo migliori in tanti casi

DABMEDIA: 50
GO DAB, SPACEDAB e MEDIADAB: 38

Mica è un volersi accanire contro Rai. I numeri sono numeri. Più democratici di così.. non fosse che paghiamo soldoni di canone per un servizio mai goduto come dovrebbe essere, e che per molti così continuerà
 
Aggiungo due numeri a caso, tanto per rendere l’idea:

Trasmettitori attivi in Italia:

DAB+ RAI: 56

mentre nati non l’altro ieri ma quasi.. e con tutt’altre potenze e postazioni non certo migliori in tanti casi

DABMEDIA: 50
GO DAB, SPACEDAB e MEDIADAB: 38

Mica è un volersi accanire contro Rai. I numeri sono numeri. Più democratici di così.. non fosse che paghiamo soldoni di canone per un servizio mai goduto come dovrebbe essere, e che per molti così continuerà
RAI: emittente ufficiale della Repubblica Italiana, pian piano ha falcidiato le SW, poi le MW, è carente a diffusione DAB+, inoltre in alcune aree ha problemi con il DVBT, sempre a proposito di DVBT2 rimanda a Settembre 2024 (se andrà bene) il passaggio del Mux B, un carrozzone economico sulle spalle di tutti i contribuenti, sà solo ricevere ma dare ben poco, quando l'emittenza privata, Nazionale e locale sia televisiva che radiofonica si sorregge con le proprie forze economiche derivanti da introiti pubblicitari, quindi cresce in diffusione impianti, quindi copertura Fm e DAB+, DVBT, elevando fatturato e ascolti, dulcis in fondo non chiedendo un centesimo al contribuente Italico....
 
Vabbè, con tutto quel che si può dire di negativo...adesso non scivoliamo su affermazioni generiche, che vogliono dire tutto e niente... ;)
 
Aggiungo due numeri a caso, tanto per rendere l’idea:

Trasmettitori attivi in Italia:

DAB+ RAI: 56

mentre nati non l’altro ieri ma quasi.. e con tutt’altre potenze e postazioni non certo migliori in tanti casi

DABMEDIA: 50
GO DAB, SPACEDAB e MEDIADAB: 38

Mica è un volersi accanire contro Rai. I numeri sono numeri. Più democratici di così.. non fosse che paghiamo soldoni di canone per un servizio mai goduto come dovrebbe essere, e che per molti così continuerà

Ma soprattutto operatori NON nazionali
 
Non parliamo poi delle risorse disponibili lato investimento sulla rete, lontane anni luci dalle possibilità dei consorzi più piccoli
Ecco...questo è un ottimo esempio di come ragionare in questi termini porta lontano dalla realtà...se pensiamo che la RAI invece sta cedendo quote di RAIWay e d'altra parte sempre più pressante si fa la fusione con EITowers...
La verità è che la RAI della rete prima o poi se ne disfarà...
 
Ecco...questo è un ottimo esempio di come ragionare in questi termini porta lontano dalla realtà...se pensiamo che la RAI invece sta cedendo quote di RAIWay e d'altra parte sempre più pressante si fa la fusione con EITowers...

La vedo dura negare che comunque esista qualche soggetto che ha le spalle più coperte e libero da molti più rischi. Ti ci metto anche le difficoltà molto più grandi che hanno i consorzi più piccoli invece ad avere tutti i permessi negli iter autorizzativi.. visto con i miei occhi, e li si che capiamo come sia ostinato chi comunque decide di proseguire..
 
RAI: emittente ufficiale della Repubblica Italiana, pian piano ha falcidiato le SW, poi le MW, è carente a diffusione DAB+, inoltre in alcune aree ha problemi con il DVBT, sempre a proposito di DVBT2 rimanda a Settembre 2024 (se andrà bene) il passaggio del Mux B, un carrozzone economico sulle spalle di tutti i contribuenti, sà solo ricevere ma dare ben poco, quando l'emittenza privata, Nazionale e locale sia televisiva che radiofonica si sorregge con le proprie forze economiche derivanti da introiti pubblicitari, quindi cresce in diffusione impianti, quindi copertura Fm e DAB+, DVBT, elevando fatturato e ascolti, dulcis in fondo non chiedendo un centesimo al contribuente Italico....
Le emittenti locali (non tutte, ma quasi tutte) che siano radio o televisive, ricevono contributi pubblici.
E in quanto a copertura del digitale terrestre, loro malgrado, alcune si sono trovate a dover avere a che fare con gli stessi problemi (se non peggiori) della Rai, non essendo più gestori di una loro rete.
 
Le emittenti locali (non tutte, ma quasi tutte) che siano radio o televisive, ricevono contributi pubblici.
E in quanto a copertura del digitale terrestre, loro malgrado, alcune si sono trovate a dover avere a che fare con gli stessi problemi (se non peggiori) della Rai, non essendo più gestori di una loro rete.

Il fatto che le emittenti locali possano ricevere contributi non li porta comunque una situazione di parità di risorse con gli altri soggetti presenti eh.. ma nemmeno lontanamente. Il mio ragionamento complessivo è che oltre alle risorse, i soggetti “piccoli” hanno generalmente una vita più dura in ogni passo che devono fare, prima di vedere un impianto acceso. Le risorse sono una cosa, il proprio peso ad ogni singola domanda fatta ad ogni singolo ente una cosa in più.. e così via
 
Il fatto che le emittenti locali possano ricevere contributi non li porta comunque una situazione di parità di risorse con gli altri soggetti presenti eh.. ma nemmeno lontanamente. Il mio ragionamento complessivo è che oltre alle risorse, i soggetti “piccoli” hanno generalmente una vita più dura in ogni passo che devono fare, prima di vedere un impianto acceso. Le risorse sono una cosa, il proprio peso ad ogni singola domanda fatta ad ogni singolo ente una cosa in più.. e così via
Sicuramente.
Sono pienamente d'accordo con quanto scrivi.
Era solo una precisazione in risposta al messaggio che ho quotato.
 
RAI non farà da padrona ma lo è di fatto. Senza interesse a completare la copertura causa l'insuccesso di una tecnologia in favore di altre.

Se accendo l'autoradio e non sento isoradio o la partita in DAB od il notiziario nazionale su tutto un tragitto è ovvio che non avrò interesse a migliorare o cambiare l'impianto ed userò l'alterntiva dalla quale non si torna più indietro.
Quindi secondo questo tuo ragionamento, se sto guardando una partita su RaiSport+ e ad un certo punto squadretta e si oscura, dovrei arrivare alla conclusione che la TV digitale terrestre non è interesse della RAI e quindi, neanche degli altri giusto?
No perchè da quando c'è stato il riposizionamento delle frequenze DTT la RAI ha una copertura pessima e instabile (che, la stessa RAI in comunicati ufficiali dice che si risolverà con il DVB-T2 di cui poi la stessa RAI ritarda l'avvento tanto per far capire l'ipocrisia della cosa) rispetto ai privati ergo, secondo il tuo ragionamento, la RAI che per te "di fatto è la padrona" non è interessata alla diffusione terrestre e quindi neanche gli altri. Peccato che, tra l'altro, il DVB-I (prossimo step di ibridazione tra etere e ip) poi in Italia lo stia sperimentando solo Mediaset (ma per te questo sempre non ha senso perchè è la RAI la sola e unica titolata a sviluppare interesse o meno in una tecnologia nuova).
RAIPlay o TiVu Sat non sono un'alternativa perchè le stesse persone che la RAI oggi dice di voler tutelare ritardando il passaggio al DVB-T2 perchè non ancora pronte, sicuramente sono le stesse che non hanno un decoder SAT dedicato e sicuramente non hanno una connessione in fibra ottica stabile da garantire la fruizione del contenuto pubblico.
Questo per dire che le analogie di sviluppo rete RAI tra TV e Radio, sono molte ed è difficile insistere da 10 anni sugli stessi tasti di fatto smontati dallo stato attuale dell'arte in Italia (non della RAI ma in generale del DAB+) e trovare punti da condividere con la tua visione/ragionamento granitico... La RAI fa sempre così dall'abbandono dell'analogico: fa aprire il mercato ai privati e poi si prende quello di cui avrebbe diritto in qualità di operatore pubblico spesso creando problemi ai privati che hanno investito ingenti somme in buona fede.
L'eventuale cessione di RaiWay a EiTowers o ad altri privati, potrebbe solo fare bene a mio parere alla RAI vista la difficoltà che ha nello sviluppo della stessa. Poi oggi tutti gli operatori di rete stanno cercando di cedere l'asset per cercare di liberarsi di un peso economico importante per farlo gestire ad altri magari con ingenti penali da pagare in caso di carenze sul servizio di gestione (vedi TIM, Wind3 e company...). Vedremo come si svilupperà la cosa...
P.S.: Isoradio non si sente decentemente in FM neanche in alcuni tratti di autostrada dove invece si dovrebbe ricevere ma l'FM non è mai stato abbandonato perchè la "padrona" RAI non dà adeguata continuità al servizio da te citato come esempio... :evil5:
 
Ultima modifica:
Inserita sul mux GO DAB (ch. 10C su Palermo e ch. 9B su Catania), VIRGO.

Short Label: VIRGO
Bitrate: 48 Kb/s - EEP 3-A
 
Notizie pessime, dal world radio forum, un estratto dal newslinet:
Articolo completo https://www.newslinet.com/radio-world-radio-day-13-02-2024-lo-stato-del-dab-il-pericolo-proveniente-dallautomotive-le-strategie-per-il-futuro-dietro-langolo/

DAB+ in mezzo al mare​

(Filippo Ferraro) -In questo primo intervento di Consultmedia al World Radio Day del 13/02/2024, parliamo di DAB+: a che punto siamo?
(Massimo Lualdi) – In alto mare. Le procedure per il rilascio dei diritti d’uso ai consorzi DAB locali sono ancora nella fase di manifestazione di interesse, cosicché nelle aree in cui ci saranno i beauty contest, cioè la competizione per l’aggiudicazione di risorse frequenziali in numero inferiore ai partecipanti, è inevitabile che i tempi saranno estesi.

La situazione…​

Peraltro, è scontato che gli esclusi dalle procedure competitive impugneranno avanti ai giudici amministrativi i provvedimenti di estromissione, con conseguente incertezza delle attribuzioni.

fluida​

Assegnazioni che assumeranno definitiva efficacia solo all’esito dell’ultimo grado di giudizio; ammesso che quest’ultimo non imponga la revisione dell’intera procedura.

L’esempio della rai​

Come accaduto nel comparto nazionale, dove, nonostante ci fossero tre diritti d’uso per tre partecipanti, due di essi si sono concentrati sulla medesima risorsa (la rete 3) con inevitabile beauty contest i cui termini sono in scadenza a breve.

Prevedibile evoluzione giudiziaria​

Anche in questo caso è scontato che il soggetto non assegnatario impugnerà al TAR l’esclusione, con probabile evoluzione del contenzioso al Consiglio di Stato.

Instabilità​

L’assegnazione, quindi, rimarrà instabile sul piano giuridico ancora per lungo tempo, salvo che le parti non raggiungano quell’accordo fin qui non concluso.
 
Fai ottenere alla Rai la rete nazionale 1 o 3 che sia e vedrai che tutto si sblocca. Purtroppo i tempi si sono allungati da quando la Rai ha bussato per la rete nazionale, tutto stava andando secondo i tempi.
 
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