Amplificatore broadcast di potenza

Se esci sullo stesso canale, altrimenti non serve. Ma filtri sì, in ingresso e soprattutto in uscita. Il fatto che sia isolato e che su determinate frequenze non arrivi nulla, non significa che quello che trasmetti poi non finisca per arrivare dove le stesse frequenze sono utilizzate. Ricordo di essere rimasto basito nel ricevere a notevole distanza ciò che si sarebbe dovuto fermare ben prima, e parlo di un posto dove non arrivano nemmeno i cellulari! Per fortuna ero ancora in zona "sicura" e disabitata, ma ci fosse stato qualcuno che a causa mia non avesse più ricevuto bene, che succedeva?
 
Siamo ben lontani dall'aver chiarito cosa serva. Mi spiego meglio: ripetere significherebbe (nel vecchio senso comune) prendere il segnale su una frequenza e trasmetterlo su una nuova, previa conversione. Primo problema, servono 16 frequenze assegnate, con 16 rischi di andare ad interferire qualcun altro, visto che non esistono frequenze libere.

Sarebbe fattibile la conversione in banda S dove c´é nessuno che la usa dove quasi tutti i televisori prodotti per l´Europa possono ricevere quella banda ma sarebbe di tipo analogico credo e qui non so quanto sia possibile e se ho detto una c***ata
 
Antenne per terza banda vanno bene le frequenze S sono appena sopra
Non ci sono televisori con banda S in digitale
 
I problemi della banda S sono 2: la larghezza di 7 Mhz (in caso di conversione di un 8Mhz UHF non ci sta tutto) e i televisori che non sempre la ricevono. E se la ricevono potrebbero farlo in Dvb-C anzichè Dvb-T. Non mi sembra una opzione percorribile.
 
Tanto per avere un'idea, prendila come esercitazione tecnica:
soluzione al minimo: antenna ricevente consumer, ricezione e conversione con trasmodulatori da DTT a DTT, combinatore per riunire l'uscita dei trasmodulatori in un finale, cavo RG213 e connessioni N, antenna a pannello per trasmissione.
L'antenna deve essere un pannello con radome, altrimenti ad ogni pioggia o nevicata ti ritrovi problemi di R.O.S. e finisce che friggi qualcosa. I cavi devono essere il più breve possibile, viste le scarse potenze in gioco. Magari i finali li metterei in prossimità delle antenne, così la perdita della linea la posso recuperare amplificando un po da sotto. I trasmodulatori escono a 75 ohm, ma i livelli sono così ridotti che il disadattamento non crea problemi. Il combinatore deve essere selettivo, altrimenti devi filtrare prima per evitare di uscire con schifezze varie. Con i trasmodulatori puoi evitare di ripetere tutto il contenuto di un mux, magari eliminando le inutilità puoi usare una o due frequenze in meno.

Siamo al minimo sindacale, non quello che richiederebbero le norme, ma quello che richiede il buon senso e il dormire tranquillo la notte. Non credo te la possa cavare con meno di 10.000 euro, magari sbaglio eh!

Soluzione migliore, ma molto più costosa: ripetitore a conversione per ogni mux ricevuto e ritrasmesso, combinatore con tanti ingressi quanti sono i tx (filtrati e di brutto) cavo RG213 e antenna a pannello professionale. Eventualmente (ma 45° non penso lo richiedano) 2 antenne leggermente sfalsate con apposito accoppiatore, ma le perdite di accoppiamento secondo me ti fanno perdere i vantaggi .
Qua secondo me ci vuole il triplo.

Altra possibilità, ma non valida se devi distribuire MDS Premium: ricezione satellitare, conversione con trasmodulatori Dvb-s/DTT in cui puoi selezionare cosa vuoi ritrasmettere e su quanti mux, poi stessa trafila del primo sistema.

Soluzione accrocchiata, e spendi comunque un tot:
antenna consumer in ricezione, filtri attivi almeno 6 celle (meglio 8) uno per ogni frequenza da ritrasmettere, convertitore DTT (1 per ogni frequenza) filtro attivo in uscita e infine finale opportunamente diminuito in potenza. Pannello di trasmissione e cavo ovviamente....
Nonostante tutti i filtraggi, trasmetterai tante di quelle schifezze che nemmeno te lo immagini. E avrai speso comunque almeno un paio di migliaia di euro....
 
IMHO

1) Con il DTT in Italia, visto l'affollamento delle etere, non si può che ripetere sulla stessa frequenza, dove si trovano 16 frequenze libere? E questo è reso possibile dalla tecnologia del DVB-T mentre era impensabile con l'analogico.

2)Ripetendo sulla stessa frequenza NON si distrugge l'SFN, perchè il ritardo introdotto da cavi ed elettronica si misura in qualche (al massimo) microsecondo.
E un microsecondo equivale a circa 300 metri.
Cambiando frequenza si corre veramente il rischio ( o la certezza) di distruggere il segnale di qualche altro ripetitore.

3)I problemi tecnici sono principalmente 2:

a) Il problema dell'eco, cioè del feedback positivo conseguente all'entrata nell'antenne riceventi del ripetitore del segnale emesso. Risolvibile o con i soppressori d'eco o con una schermatura tra le antenne riceventi e quelle trasmittenti.
b) L'intermodulazione, risolvibile dimensionando opportunamente gli apparati trasmittenti.
Ovviamente il segnale in ingresso deve essere filtrato e equalizzato e, per 16 canali, si può pensre ad utilizzare non una catena di filtraggio e amplificazione, ma almeno due o tre catene riducendo coì l'intermodulazione e la potenza necessaria di ciascun amplificatore finale.

Come ho già scritto sul precedente trhead sullo stesso argomento, sul sito di ALCAD, nella documentazione del loro amplificatore di piccola potenza (1 W ?) si trovano tutte le formule per calcolare la potenza necessaria per canale in funzione della distanza che si vuol raggiungere e quale deve essere la separazione tra le antenne riceventi e trasmittenti.
 
IMHO

1) Con il DTT in Italia, visto l'affollamento delle etere, non si può che ripetere sulla stessa frequenza, dove si trovano 16 frequenze libere? E questo è reso possibile dalla tecnologia del DVB-T mentre era impensabile con l'analogico.
Sarà un caso che molti ripetitori delle comunità montane o simili sono a conversione? E' assolutamente vero che si può fare, ma servono apparati molto costosi, e spesso nemmeno Rai utilizza questo sistema che nel 2010 magnificavano. Poi evidentemente hanno provato sul campo e hanno sbattuto contro a molte difficoltà, in primis quella della separazione delle antenne. Non so nemmeno se te la danno l'autorizzazione per una cosa simile, credo che essendo la frequenza assegnata all'operatore su tutto il territorio, la possa utilizzare solo il titolare. Quindi solo gap filler gestiti dalle emittenti, fotocopia di quello che succede per la telefonia.

PS: conosco zone dove ci sono 39 frequenze libere:laughing7:
 
E fare un "mega" impianto di distribuzione basato su fibra ottica avendo un posto non troppo distante dove ricevere bene ? Non ho idea come sia la questione dei costi rispetto all'idea originaria e la fattibilità del lavoro.
 
Sarà un caso che molti ripetitori delle comunità montane o simili sono a conversione? E' assolutamente vero che si può fare, ma servono apparati molto costosi, e spesso nemmeno Rai utilizza questo sistema che nel 2010 magnificavano. Poi evidentemente hanno provato sul campo e hanno sbattuto contro a molte difficoltà, in primis quella della separazione delle antenne. Non so nemmeno se te la danno l'autorizzazione per una cosa simile, credo che essendo la frequenza assegnata all'operatore su tutto il territorio, la possa utilizzare solo il titolare. Quindi solo gap filler gestiti dalle emittenti, fotocopia di quello che succede per la telefonia.

PS: conosco zone dove ci sono 39 frequenze libere:laughing7:

Io ti posso dire che ne gestisco uno come ho descritto che ripete 21 frequenze e che funziona e che è regolarmente autorizzato dal Ministero.

Mi dimmi: dove ci sono 39 frequenze libere? Non sono libere, solo non le ricevi, ma sono sicuramente assegnate.
La RAI può convertire solo la banda VHF, perchè, mi risulta che le frequenze sono eguali in tutta italia per il MUX2, MUX3 e MUX4 e il MUX1 in UHF è eguale per regione.

E poi se le frequenze sono assegnate, come dici, non posso neppure utilizzarle per la conversione.
 
Io l'ho già chiesto, e richiedo a MDJ come intende effettuare il ponte caldo, cioè come è strutturato nel suo progetto.
 
Vai su un qualsiasi listino di materiale TV in fibra e poi mi sai dire. Sai cosa vuol dire tirare la fibra attraversando campi e strade?

La soluzione più semplice, ma non più economica rispetto al ripetitore, è l'uso di TVSAT, anche se per ora mancano Premium e le trasmissioni locali.
 
Immagino che possa dipendere anche da quanti sono gli utenti finali e quali sono le caratteristiche del posto (strade, terreni privati ...). Comunque sarebbe necessario un progetto di fattibilità e valutare le autorizzazioni per scavi, passaggi ... insomma non credo che sia roba per poche anime.
 
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