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squall83 ha scritto:Non c'è dubbio che la serie stia piacendo, i dati parlano da soli. Sinceramente ero molto scettico, invece me ne sono innamorato sin dal primissimo episodio.
No io non amo i telefilm polizieschi più classici, infatti i vari CSI, Criminal Minds o Law & Order non li guardo mai, mi annoiano tutti questi telefilm investigativi in cui si risolve il caso entro la fine dell'episodio.zamzung ha scritto:Di sicuro come serie è "insolita". Di solito, i telefilm investigativi o si occupano di indagini di polizia (vedi i vari Law & Order), oppure vanno sullo scientifico (vedi i vari CSI, ma anche Criminal Minds che è comunque basata sull'analisi del comportamento), ed hanno come protagonisti principali dei poliziotti. In Lie to me, invece, non c'è un poliziotto nemmeno a cercarlo con il microscopio elettronico: tutte le indagini vengono fatte dal Lightman Group basandosi sull'analisi delle espressioni dei soggetti interrogati. E' un investigativo atipico, e per questo, secondo me, è più interessante, perchè almeno è un nuovo aspetto di rappresentare le indagini. Ovviamente, ciascun spettatore ha i suoi gusti, e magari preferisce qualcosa di più classico.
Guarda, a volte mi spavento rileggendo quel che scrivo....Burchio ha scritto:ma come parli bene...hai centrato proprio tutto
Dato che la serie mi intriga (e s'è capito....), e che mi interesserebbe approfondire la materia, compatibilmente con il tempo a disposizione, mi potresti qualche libro di Ekman da leggere per tentare di capirci di più? Graziejishin75 ha scritto:La serie di mi piace molto.
Leggo da qualche anno i libri di Paul Ekman (inventore de facto dello studio delle microespressioni) e mi diverto a fare a gara con i personaggi per vedere che riesco a "leggere" le espressioni. Con molta (mooooolta) pratica si imparano le cose base e nessuno ti prende più per i fondelli, ve lo posso garantire.
Ci sono comportamenti innati e alcuni culturali tali da rendere le persone dei libri aperti. La serie si basa su quello. Il fatto che Lightman faccia tutto con il suo gruppo è naturale, salvo rari casi praticamente Paul Ekman è l'unico ricercatore in questo senso. Pensate che il sorriso "falso" è più pronunciato sul lato sinistro del viso. Ma dura pochi decimi su quel lato, ci vuole occhio. Insomma, tutto interessantissimo. Bravi tutti gli attori, cmq, i queli non simulano bene le espressioni perché...... sanno già il copione!
Per il discorso "donna rifatta dalla testa ai piedi" non parla solo il viso, ma anche come metti le braccia, come pieghi il collo, come metti le mani, come ti siedi, come cammini, come stringi la mano, come guardi , dove appoggi le braccia, vado avanti?![]()
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Anche Cher non saprebbe mentire facilmente!
saluti
zamzung ha scritto:Dato che la serie mi intriga (e s'è capito....), e che mi interesserebbe approfondire la materia, compatibilmente con il tempo a disposizione, mi potresti qualche libro di Ekman da leggere per tentare di capirci di più? Grazie
Con la Kelli Williams che mi indaga, avrei determinate "reazioni del corpo"....jishin75 ha scritto:Ti ho inviato un P.M.
Aggiungerei che Kelli Williams (dr. Gillian Foster) ha una parte intessante legata alla psicologia (è lei a trattare con gli indagati spesso) e sul linguaggio del corpo (e ci credo,) Spero che dia fuoco al marito prima che lo faccia Lightman.