Apocalypto ( contiene spoiler )

gahan ha scritto:
Cioè, mi stai dicendo che io devo basarmi sulla trama e basta, e la trama dice che il tizio scappa.
Sto dicendo che qualsiasi interpretazione è ammessa: purchè sia suffragata da elementi presenti dal film; perchè altrimenti davvero spariamo gazzate.
E non c'è nulla , proprio nulla nel film (a parte il pregiudizio del singolo spettatore) che faccia pensare ad un intervento da "arrivano i buoni".

PS sul tuo ultimo post: datti una calmata, ma di quelle grosse
 
Mi calmo, non appena si capisce che io non ho scritto "arrivano i buoni". E la mia interpretazione non è neanche ardita, dato che basta la didascalia che apre il film.
 
Leonardello, ma a parte le solite scornacchiate di chi "litiga" da una vita, noi stiamo provando a parlare del film. Magari adesso ci riusciamo-- Cosa c'è da editare? :eusa_think:
 
Infatti, se non si può più nemmeno discutere (ok, animatamente) di cinema, allora chiudiamo tutto e buona notte. Non mi sembra di avere offeso nessuno, almeno io. Certo, gahan, potresti moderare un po' i toni personali, ma non sarà certo questo ad offendermi :)
 
andag, spero che tu sappia che se ti mando affangala o se uso il termine "gazzate", almeno con te, lo faccio prendendomi la libertà che credo ci si possa prendere con chi si conosce, anche se "virtualmente", da tempo. Non intendevo offendere nessuno, e se così è sembrato mi scuso. Se il problema è questo, posso riformulare quello che ho scritto rimodulando i termini, ma il senso e lo spirito rimane il medesimo. ;)
 
LEONARDELLO ha scritto:
Il selvaggio della foresta buono i civili , architetti, astronomi e sacerdoti Maya dei pazzi esaltati e sanguinari. No mi dispiace nn sono daccordo con Gibson !!

Non è proprio l'impressione che ho avuto io. L'arrivo nella città è raccontato con una progressiva, fantasmagorica magnificenza e opulenza di messa in scena, mi sembra che l'intento sia quello di mostrare una civiltà abbagliante, che però ha già raggiunto il suo culmine ed iniziato il percorso di decadenza.
Sinceramente, l'impressione che ho avuto dall'"occhio" del regista è che Gibson sia affascinato da questa civiltà. Anche dai suoi riti violenti, che non maschera nè edulcora minimamente. Non vedo nulla di paternalistico in questo. Se descrivesse la fine dell'impero romano o qualsiasi civiltà bianca andrebbe bene; siccome lo fa con i Maya, tutti a dargli addosso.
Parlare di culture che non siano la nostra è sempre politicamente scorretto, a quanto pare.
Mi ricordano le accuse di "razzismo alla rovescia" mosse ai primi film di Spike Lee.

LEONARDELLO ha scritto:
Io ci sono stato nello yucatan e sono stato profondamente colpito dalla ritualità e dal simbolismo della loro violenza. Si facevano schiavi li uccidevano li sacrificavano ma sempre per il fine religioso di ingraziarsi gli dei anche loro crudeli e sanguinari.
Ma infatti è proprio quello che mostra il film, nè più nè meno. Ritualità, simbolismo e violenza come elementi costitutivi di una cultura (e senza dare giudizi, mi pare). Quindi è riuscito a rendere esattamente quello che dici tu.


LEONARDELLO ha scritto:
non me li vedo a dirsi "sbarazzati dei prigionieri" non me li vedo dire corri fino alle piante di mais.
*1/2
Quella è una citazione, letterale, un omaggio al film di Aldrich. Credo anch'io che le cose non siano andate esattamente così per quanto riguarda la corsa a zig-zag, perchè non penso che i Maya avessero visto il film in questione.
Ma non credo che l'intento di Gibson fosse fare un documentario. Perchè con questi film si finisce sempre per giudicare esclusivamente il dettaglio della ricostruzione? Per i documentari c'è National Geographic Channel. Non sono questi gli strumenti con cui si valuta un film.

In sostanza: Gibson ha voluto fare un film d'avventura, non diamogli colpe filologiche che non gli competono. E le accuse ideologiche di immoralità e razzismo non mi sembrano sostenibili, secondo me.
Questo film è poco più che mediocre, perchè la regia è molto semplicistica, gratuita e non all'altezza in molti punti.
Riesce però ad avere dei momenti di forza, nella seconda parte: la città, la caccia all'uomo, il finale.
Questo è quanto, secondo me, si può dire se si vuole ragionare sul film. Se invece vogliamo cedere agli isterismi, e dargli al teocon, e vedere per forza tutto in chiave negativa, io mi tiro fuori... ;)
 
...siamo in 2 ;).

andag ha scritto:
Questo film è poco più che mediocre, perchè la regia è molto semplicistica, gratuita e non all'altezza in molti punti.
Riesce però ad avere dei momenti di forza, nella seconda parte: la città, la caccia all'uomo, il finale.
Questo è quanto, secondo me, si può dire se si vuole ragionare sul film. Se invece vogliamo cedere agli isterismi, e dargli al teocon, e vedere per forza tutto in chiave negativa, io mi tiro fuori... ;)
 
andag ha scritto:
Questo è quanto, secondo me, si può dire se si vuole ragionare sul film. Se invece vogliamo cedere agli isterismi, e dargli al teocon, e vedere per forza tutto in chiave negativa, io mi tiro fuori... ;)
In realtà questa cosa mi dà un po' fastidio. Cioè: se io trovo da ridire sul film non è perché ho il salame sugli occhi e non lo vedo, perché cedo all'isterismo. Semplicemente, e lecitamente, lo interpreto e lo leggo. E questo film è retto esclusivamente dalla visione ideologica di Gibson, che se tu andag puoi non vedere in alcune parentesi del film, di sicuro regge l'intero costrutto. Quelle parentesi sono peraltro perfettamente in linea con la filosofia spicciola di Gibson: mostrare con pacchiana opulenza, con la scusa del "non mascherare e non edulcorare" (mi pare strano che si faccia una difesa del genere quando poi si precisa cmq che questo non vuol essere un documentario), far vedere onanisticamente un dolore (una passione) come parte di una risurrezione che ha solo del reazionario. E io la trovo un'operazione ripugnante, che crea con mezzucci schifosi un significato ignobile o al minimo infantile e stupido. Il peggio, in poche parole, che il cinema può fare: ovvero narrare male e con un "messaggio" pessimo.
 
cosa vuoi che ti dica: il "messaggio" di cui parli, io non riesco a vederlo.
Anche a leggerti e rileggerti, non riesco a capire come tu possa vederci certe cose, se non per il fatto che avevi già deciso di vedercele. E soprattutto sono molto scettico su certe esasperazioni (se non vogliamo chiamarli isterismi) di giudizio, certi "schifosi", "ripugnante", "ignobile", "stupido": questo film non si merita tanto trasporto, tanto tormento, o di essere preso così terribilmente sul serio.
E' un film d'avventura, spesso sciatto, con qualche buon momento.
Il punto di vista ideologico, qui, è negli occhi di chi ce lo vede.
 
andag ha scritto:
Quella è una citazione, letterale, un omaggio al film di Aldrich. Credo anch'io che le cose non siano andate esattamente così per quanto riguarda la corsa a zig-zag, perchè non penso che i Maya avessero visto il film in questione.
Ma non credo che l'intento di Gibson fosse fare un documentario. Perchè con questi film si finisce sempre per giudicare esclusivamente il dettaglio della ricostruzione? Per i documentari c'è National Geographic Channel. Non sono questi gli strumenti con cui si valuta un film.
Non sto giudicando un film con gli occhiali di History channnel , lo sto giudicando da spettatore europeo smagato.Tali trucchetti che servono a rendere spettacolare un film agli occhi di un bonaccione del texas, a farlo parteggiare per il nativo buono, a noi stridono! Ho avuto l'impressione di vedere l'antico romano con l'orologio e gli occhiali.......
Ciaooooooooooooooooooo
 
andag ha scritto:
cosa vuoi che ti dica: il "messaggio" di cui parli, io non riesco a vederlo.
Anche a leggerti e rileggerti, non riesco a capire come tu possa vederci certe cose, se non per il fatto che avevi già deciso di vedercele. E soprattutto sono molto scettico su certe esasperazioni (se non vogliamo chiamarli isterismi) di giudizio, certi "schifosi", "ripugnante", "ignobile", "stupido": questo film non si merita tanto trasporto, tanto tormento, o di essere preso così terribilmente sul serio.
E' un film d'avventura, spesso sciatto, con qualche buon momento.
Il punto di vista ideologico, qui, è negli occhi di chi ce lo vede.
Ecco, quello che dici mi dà fastidio. Anche perché è un ragionamento che da te non mi aspetterei, tralasciando la solita lapidarietà con la quale asserisci sempre di possedere lo scettro della ragionevolezza ed obiettività-- Cmq, dato che insisti e con la massima calma ed amicizia, io penso che chi non vede l'ideologia di questo film mi sa che è proprio lui a mettersi un po' di salame sugli occhi-- Perché questo filmetto, che al contrario delle tue opinioni io penso si meriti tutta la riprovazione possibile, è bello lampante, eh-- Amen, ordunque.
 
gahan ha scritto:
tralasciando la solita lapidarietà con la quale asserisci sempre di possedere lo scettro della ragionevolezza ed obiettività
ah questa è veramente buona, e le batte tutte... ma senti chi parla :lol:
 
LEONARDELLO ha scritto:
...lo sto giudicando da spettatore europeo smagato.Tali trucchetti che servono a rendere spettacolare un film agli occhi di un bonaccione del texas
scusa, quali sarebbero questi trucchetti? -- uno spettatore europeo smagato credo che avrebbe riconosciuto la citazione di Aldrich -- scusa eh, ma me la tiri proprio fuori icon_wink
 
andag ha scritto:
ah questa è veramente buona, e le batte tutte... ma senti chi parla :lol:
Ma io non ho mai asserito di essere ragionevole ed obiettivo. Casomai di aver indubbiamente ragione-- Cmq non l'ho fatto in questo thread. :happy3:
 
andag ha scritto:
scusa, quali sarebbero questi trucchetti? -- uno spettatore europeo smagato credo che avrebbe riconosciuto la citazione di Aldrich -- scusa eh, ma me la tiri proprio fuori icon_wink

Non soffermarti al dito , guarda la luna ;) ;) :D :D
Ciaoooooooooooooooo
 
LEONARDELLO ha scritto:
Non soffermarti al dito , guarda la luna ;) ;) :D :D
Ecco, questa gliel'avrei dovuta dire io all'amico andag-- Mi sa che con Apocalypto si è proprio fermato al dito-- E poi dice che chi vede la luna è isterico e esasperato. Oh, mia opinione, eh-- :eusa_whistle:
 
Si ma in grande amicizia e senza esaperazioni, suvvia si parla di cinema : lo dico a me a te ad andag e a tutti gli amici di digital.
Ciaooooooooooooooooooooooooo
 
Indietro
Alto Basso