Il DTT non è un trasponder satellitare che da solo copre tutta la nazione, il DTT è un sistema che richiederà diverse migliaia di trasponders. Trasponders che insieme alle relative antenne andranno posizionati in modo strategico ed opportuno, dopo aver effettuato i relativi studi (ed esperimenti).
Sorvolando sulla enorme complicazione dovuta dalla coesistenza fra analogico e digitale terrestri, tutto questo riguarda la ristrutturazione del "lato" trasmittente, a cui andrà inevitabilmentge aggiunta la "rivoluzione" negli impianti domestici, con la probabile necessaria installazione di nuove antenne, se canali e postazioni trasmittenti saranno differenti (ovvero come spesso sarà) da quelli attuali.
Nulla è impossibile e tutto si può fare, se poi ha un senso è meglio, ma le cose concrete sono altra cosa delle chiacchiere dei politici, ed hanno un costo, così come richiedono dei fatti e dei tempi per essere realizzate.
...per qualcuno i prossimi mesi saranno un buon business, ma i cittadini rischiano poi di scoprire, magari all'ultimo momento che i loro investimenti saranno stati troppo affrettati visto che c'è, senza un piano armonizzato e dettagliato, il rischio che all'ultimo momento (Aprile 2008) tutto venga rinviato per l'obiettivo ritardo nel far "funzionare" la nuova situazione.
Sorvolando sulla enorme complicazione dovuta dalla coesistenza fra analogico e digitale terrestri, tutto questo riguarda la ristrutturazione del "lato" trasmittente, a cui andrà inevitabilmentge aggiunta la "rivoluzione" negli impianti domestici, con la probabile necessaria installazione di nuove antenne, se canali e postazioni trasmittenti saranno differenti (ovvero come spesso sarà) da quelli attuali.
Nulla è impossibile e tutto si può fare, se poi ha un senso è meglio, ma le cose concrete sono altra cosa delle chiacchiere dei politici, ed hanno un costo, così come richiedono dei fatti e dei tempi per essere realizzate.
...per qualcuno i prossimi mesi saranno un buon business, ma i cittadini rischiano poi di scoprire, magari all'ultimo momento che i loro investimenti saranno stati troppo affrettati visto che c'è, senza un piano armonizzato e dettagliato, il rischio che all'ultimo momento (Aprile 2008) tutto venga rinviato per l'obiettivo ritardo nel far "funzionare" la nuova situazione.