Ho comprato la piastra a induzione, inciderà tanto sulla bolletta della luce?
Ho ripescato la domanda inziale.
Come puoi pensare che si possa rispondere?
Se sei un single (consumi, che so, 1200 kWh/anno) e sei uno chef che si diletta di cucina... certo che l'induzione inciderà.
Se invece i consumi in famiglia sono medi (diciamo 2700 kWh/anno) e il cucinare è frugale... magari neanche ti accorgi dell'aumento in bolletta.
Non seguo più l'argomento da una vita, ma ricordo che vecchi report internazionali (che tentavano di
quantificare i consumi elettrici dovuti all'induzione) giungevano a risultati tra loro molto diversi.
• Il progetto francese Ecuel, programma europeo SAVE, indicava 230 kWh/anno per una famiglia di 3 persone.
• Un vecchio studio del Dipartimento dell'Energia inglese stimava in media 300-350 kWh/anno a famiglia.
• Un'analisi successiva - sempre inglese - su dati reali di 250 famiglie (forse si trova ancora in rete, col titolo Household Electricity Survey) approdava a 310 kWh/anno
• il "Preparatory Study for Ecodesign Requirements of EuPs; Lot 23..." dell'Unione europea assumeva 330 kWh/anno.
* Secondo la "base dati" statunitense pubblicata sul Federal Register, stiamo invece sui 175 kWh/anno.
Perciò, senza voler sparare dati a capocchia, un qualsiasi consumo per la cottura tra 175 e 350 kWh/anno può essere plausibile.
In termini monetari - prendendo diciamo un +250 kWh/anno - verrebbero esattamente
+60 €/anno già ivati (con la media dei prezzi di mercato per le utenze domestiche degli ultimi 24 mesi). Questo senza includere un uncremento di potenza. L'extra-costo per disporre di 4,5 kW anziché 3 kW sarebbe di altri +79 €/anno (già ivati), di cui +41,70 €/anno in Trasporto / Quota potenza, e i rimanenti per la perdita dall'esonero dell'accisa erariale (ma l'importo preciso dipende anche dal livello di partenza di consumo).
Come vedi la tua domanda è semplice, ma la risposta è piuttosto complessa.
Quello che è certo è che l'
induzione è antiecologica. Questo perché, coi ritmi di lavoro odierni, si cucina più di sera che di giorno.
La sera c'è poca (o nulla) produzione elettrica da fotovoltaico. L'eolico non è che in Italia sia tanto (e certo non viaggia dalla Puglia verso il Nord, ancor meno dalla Sardegna al continente) per cui i consumi per la cottura usano in gran parte energia elettrica prodotta in centrali a gas.
Orbene una centrale a gas ha un rendimento di conversione in elettrico (se va bene) del 65%. Usiamo l'energia termica del gas nelle centrali per produrre elettricità che, nel complesso, a sua volta scalda i fornelli a induzione come (e peggio) di quel che potrebbe fare... un semplice fornello a gas.
Facciamo una doppia conversione termico -> elettrico -> termico. Ha senso?
E in più il costo dell'energia elettrica (a parità di resa termica) è
due volte e mezzo quello del gas.
Ma la potenza della convinzione mediatica ci fa credere che l'induzione è ecologica e conveniente.
"Continuiamo così, facciamoci del male" (cit. Nanni Moretti)