Bando per i diritti d'uso definitivi in 9 regioni

JUMP_PN ha scritto:
Ecco perchè dicevo di metterci una pietra sopra... da noi non stà cambiando nulla ....
Perchè da noi gli spegnimenti sono previsti per giovedì venerdì, non ci resta che aspettare ;)
 
Allora da domani al 7 dicembre spengono quelli che hanno volontariamente rinunciato alla frequenza. Da notare che alle 21 il masterplan degli spegnimenti di oggi non era ancora stato pubblicato
Poi c'è il discorso delle graduatorie che dovrebbero essere rese pubbliche in forma provvisoria domani sera e che è quello più in linea con questo thread
 
"Radio-tv, per i sindacati delle emittenti il Dipartimento delle Comunicazioni del Ministero dello Sviluppo Economico va rinnovato. Così non va: errori, inadeguatezza di uomini e mezzi e mancata concertazione stanno annientando il settore

....... " E’ inaccettabile che il Ministero pensi di attuare nei prossimi giorni il riposizionamento delle frequenze (sulla base del nuovo piano Agcom - Delibera n. 265/12/CONS) in Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Lazio e Campania mentre non sono state ancora pubblicate le relative graduatorie, non sono stati ancora riassegnati i diritti di uso e non sono state effettuate le procedure per la definizione degli accordi di must carry per gli esclusi dalle graduatorie stesse".
Non è tollerabile per l'associazione, che si pensi "di realizzare il nuovo switch off di tali aree in pochi giorni, quando per realizzare il primo switch off sono stati necessari mesi" e "di modificare le frequenze a molti operatori senza aver preventivamente avviato una campagna di comunicazione nei confronti dell’utenza, che non avendo notizia delle modifiche perderà, in molti casi, la sintonizzazione dei canali interessati dalle modifiche stesse".
"E’ inaccettabile che si richieda alle tv locali di diffondere sei marchi/palinsesti nei propri mux quando centinaia di marchi/palinsesti autorizzati per l’attività di fornitore di servizi di media audiovisivi non hanno ricevuto dal Ministero l’attribuzione della numerazione LCN (e ciò nonostante che l’Agcom abbia reso disponibili da tempo ulteriori numerazioni)"
, continua l'ente esponenziale, che lamenta altresì come "il Ministero non abbia mai avviato le procedure per l’attribuzione delle numerazioni LCN ai contenuti radiofonici diffusi tramite la piattaforma DVB-T" e che in Piemonte, Veneto, Trentino Alto Adige e Lazio "siano state avviate le gare per le riassegnazioni frequenziali nonostante che in tali regioni fossero stati dismessi tutti gli impianti operanti sui canali 61-69".
E poi la nota più mortificante per chi era sempre stato (o aveva pensato di essere) nella stanza dei bottoni: la decisione del MSE di procedere alla riassegnazione delle frequenze "senza alcuna consultazione delle associazioni nazionali di categoria rappresentative", attraverso "bandi di gara per la riassegnazione delle frequenze" che hanno "sostanzialmente modificato il Codice Civile in materia di deposito dei bilanci" e "introdotto un meccanismo (le cosiddette intese d’ufficio) in base al quale le emittenti che operano su frequenze che non sono state assegnate sull’intero territorio di una regione (es. alcune frequenze di banda III o dell’ex beauty contest) sono fortemente penalizzate nella relativa graduatoria".......... "

http://www.newslinet.it/notizie/rad...artimento-delle-comunicazioni-del-ministero-d
 
masterone ha scritto:
"Radio-tv, per i sindacati delle emittenti il Dipartimento delle Comunicazioni del Ministero dello Sviluppo Economico va rinnovato. Così non va: errori, inadeguatezza di uomini e mezzi e mancata concertazione stanno annientando il settore

....... " E’ inaccettabile che il Ministero pensi di attuare nei prossimi giorni il riposizionamento delle frequenze (sulla base del nuovo piano Agcom - Delibera n. 265/12/CONS) in Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Lazio e Campania mentre non sono state ancora pubblicate le relative graduatorie, non sono stati ancora riassegnati i diritti di uso e non sono state effettuate le procedure per la definizione degli accordi di must carry per gli esclusi dalle graduatorie stesse".
Non è tollerabile per l'associazione, che si pensi "di realizzare il nuovo switch off di tali aree in pochi giorni, quando per realizzare il primo switch off sono stati necessari mesi" e "di modificare le frequenze a molti operatori senza aver preventivamente avviato una campagna di comunicazione nei confronti dell’utenza, che non avendo notizia delle modifiche perderà, in molti casi, la sintonizzazione dei canali interessati dalle modifiche stesse".
"E’ inaccettabile che si richieda alle tv locali di diffondere sei marchi/palinsesti nei propri mux quando centinaia di marchi/palinsesti autorizzati per l’attività di fornitore di servizi di media audiovisivi non hanno ricevuto dal Ministero l’attribuzione della numerazione LCN (e ciò nonostante che l’Agcom abbia reso disponibili da tempo ulteriori numerazioni)"
, continua l'ente esponenziale, che lamenta altresì come "il Ministero non abbia mai avviato le procedure per l’attribuzione delle numerazioni LCN ai contenuti radiofonici diffusi tramite la piattaforma DVB-T" e che in Piemonte, Veneto, Trentino Alto Adige e Lazio "siano state avviate le gare per le riassegnazioni frequenziali nonostante che in tali regioni fossero stati dismessi tutti gli impianti operanti sui canali 61-69".
E poi la nota più mortificante per chi era sempre stato (o aveva pensato di essere) nella stanza dei bottoni: la decisione del MSE di procedere alla riassegnazione delle frequenze "senza alcuna consultazione delle associazioni nazionali di categoria rappresentative", attraverso "bandi di gara per la riassegnazione delle frequenze" che hanno "sostanzialmente modificato il Codice Civile in materia di deposito dei bilanci" e "introdotto un meccanismo (le cosiddette intese d’ufficio) in base al quale le emittenti che operano su frequenze che non sono state assegnate sull’intero territorio di una regione (es. alcune frequenze di banda III o dell’ex beauty contest) sono fortemente penalizzate nella relativa graduatoria".......... "

http://www.newslinet.it/notizie/rad...artimento-delle-comunicazioni-del-ministero-d
Quasi tutto condivisibile, è in atto da parte dei funzionari una sorta di atteggiamento vendicativo nei confronti delle emittenti locali e delle associazioni.
Probabilmente è la risposta ad anni di pressioni di questo o quello con l'appoggio delle stesse associazioni e di qualche politico, il problema è che i destinatari di certi favori sono sempre state le Tv regionali e nazionali, mentre questo atteggiamento del Ministero penalizzerà le piccole locali.
Ho l'impressione che quando tornerà la politica ci saranno molte epurazioni.
 
Veramente il file ZIP contiene già al proprio interno il file Excel pronto all'uso. Tranquilli.
 
Torino : spento da alcune ore il 42 di Primantenna dal Colle Maddalena, off previsto anche dal file Excel postato da OTG.
 
Torino : riposizionato sul ch 35 il Mux di Videogruppo (se sarà confermato andrà in grave conflitto con il prox T2 di Europa 7 dal Penice in varie zone dell' AT1). Spento il 61.
 
GG (TO) ha scritto:
Torino : riposizionato sul ch 35 il Mux di Videogruppo (se sarà confermato andrà in grave conflitto con il prox T2 di Europa 7 dal Penice in varie zone dell' AT1). Spento il 61.

Tieni agg il 3D del Piemonte occ.

Io sono fuori collegato con il cell e non posso controllare

Grazie ;)
 
Spenti i canali rottamati anche a Roma (ch. 21, 23, 42, 51, 53, 66, 67, 68, 69).
Thread regionale già aggiornato da Andrea1P.

Oops... Ho visto solo ora il post di comico. Grazie. ;)
 
Torino : spenti il 65 di Pagliero ed il 43 di Tacchino.

Edit : off anche il 62 di TLC.
 
Ultima modifica:
Otg Tv ha scritto:
Masterplan degli spegnimenti delle sole emittenti che hanno rilasciato volontariamente la frequenza al link sottostante

http://www.otgtv.it/TRANSFER/rottamazione.zip

Al solito è un file di Excel compattato e salvato da un Mac
Io mi trovo con degli impianti mancanti, come è possibile? Non dico quelli accesi in seguito e non previsti dal masterplan originario (che comunque secondo me sarebbe il caso di aggiornare con gli altri impianti poi autorizzati dal ministero) di TeleA e TeleA+ a Pietrasanta, ma non è presente nemmeno l'impianto di Iaconti di NapoliTivu sul 22, che teoricamente era previsto nel masterplan del 30 novembre 2009...
Come si spiega questa mancanza?
 
anassimenes ha scritto:
Io mi trovo con degli impianti mancanti, come è possibile? Non dico quelli accesi in seguito e non previsti dal masterplan originario (che comunque secondo me sarebbe il caso di aggiornare con gli altri impianti poi autorizzati dal ministero) di TeleA e TeleA+ a Pietrasanta, ma non è presente nemmeno l'impianto di Iaconti di NapoliTivu sul 22, che teoricamente era previsto nel masterplan del 30 novembre 2009...
Come si spiega questa mancanza?
Attenzione che alcuni impianti di Napoli Tv sono passati a Scn
 
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