«L'arrivo di Amazon in Italia è una rivoluzione. Un qualcosa di impattante sul nostro mercato perché cambia il modello a cui siamo abituati. La Champions è un appuntamento che da sempre siamo abituati a vedere sulla pay tv e in chiaro». Lo sottolinea Luigi De Siervo Amministratore Delegato della Lega di serie A a Il Messaggero sull'annuncio che Amazon trasmetterà in Italia 16 partite della Champions League. L'italia è pronta a questo tipo di cambiamento? «Credo assolutamente di sì. Era molto più complicato Dazn che arrivava dal nulla. Amazon lo si conosce già e ha una sua piattaforma per la fruizione dei contenuti. Usano un prodotto civetta in chiave prospettica per l'affermazione sul territorio. hanno fatto lo stesso anche in Germania. Abbiamo sempre chiesto che il mercato potesse aprirsi e ora accogliamo con molto favore il fatto che sia avvenuta questa apertura. Resta da capire il paradigma con cui si struttureranno». Si parla di Amazon e Netflix anche per la serie A: possono essere dei player credibili? «Netflix dico subito di no perché non fa sport. Amazon, invece, sì. E lo dico perché lo ha già fatto in altri paesi. Lo speriamo anche perché ha un bacino di 5 milioni di utenti. Loro stanno studiando il modello Italia per quanto riguarda il calcio già da 3 anni. Si erano affacciati anche per il precedente bando. Non sono assolutamente novelli da questo punto di vista» Nel prossimo bando però non esiste un pacchetto ad hoc per Amazon come fatto in Inghilterra. «La Premier ha studiato un pacchetto verticale. Noi abbiamo preferito non farlo perché questo finiva per penalizzare gli utenti con troppi abbinamenti e uno spezzatino eccessivo. Il nostro intento è quello di semplificare al massimo la fruizione».