A gennaio 2018, se ricordate, fu fatta una seconda asta per piattaforma per il triennio 18-21 (dopo la prima fallimentare di giugno 2017 con soli 440 mln offerti da Sky; Mediaset non fece nemmeno offerte), Sky in trattativa privata successiva arrivò ad offrire 630 mln di euro per:
- tutti i match delle 8 migliori squadre su satellite (261 mln, il minimo era 260)
- i medesimi per ott (Nowtv; offrì 81 mln, il minimo era 80)
- i medesimi per iptv (Sky Q Fibra; offrì 81 mln, il minimo era 80)
- il pacchetto di 132 match in esclusiva (quasi con tutte squadre minori, tranne la Roma; offrì 170 mln alla fine in trattativa, ma il minimo richiesto era di 320, una cifra folle...)
- i pacchetti con i diritti accessori (immagini spogliatoi e tunnel, interviste prima di tutti, 4K, etc.etc.; offrì 37 mln, il minimo complessivo richiesto era 50)
Mediaset invece non si schiodò dai 200 mln offerti all'asta (minimo richiesto 260), sempre per tutti match delle 8 migliori squadre ma stavolta sul dtt.
Totale offerto: 830 mln da Sky e Mediaset.
Dimenticavo che Dazn per il pacchetto internet offrì invece 50 mln alla prima asta, mentre alla seconda asta offrì medesima cifra ma solo per l'ott (il pacchetto internet che era in vendita originariamente alla prima asta, fu diviso in 2 nuovi pacchetti alla seconda asta: ott e iptv).
Questo per far capire a tutti come l'asta per piattaforma sia per principio un'assurdità, perchè in realtà gli operatori vogliono le esclusive per prodotto (come ora hanno Sky e Dazn), solo così tirano fuori abbastanza soldi.
Che valore hanno i diritti tv di un campionato, se un operatore può trasmettere le stesse partite che ha uno o più altri operatori? E' una cosa che piace indubbiamente agli utenti (la famosa concorrenza che auspicano tutti), ma allo stesso tempo questi operatori in concorrenza, per avere la meglio l'uno sull'altro e viceversa, sono costretti ad abbassare troppo il prezzo dell'abbonamento per avere più clienti possibili, ma poi i ricavi si riducono drasticamente e i margini di profitto potenziali sono quasi a zero (ricordiamo sempre che le tv NON sono delle onlus, ma sono delle classiche aziende con scopo di lucro, vogliono guadagnarci come è normale che sia...).
Oltre al fatto che la raccolta pubblicitaria se la devono dividere, aspetto da non sottovalutare minimamente...
I trienni precedenti c'era Mediaset a sorreggere questo sistema completamente distorto (l'Italia era sempre stata l'anomalia in tutta Europa in fatto di diritti tv...), ma abbiamo visto tutti poi che fine ha fatto Premium quando ha provato a forzare...