Male...
Francamente, è abbastanza ridicolo che non si sia deciso di modificare una situazione pensata con il VHF in banda II/III, le grandi coperture dalle postazioni in altura e nessuna diffusione a carattere regionale.
Una situazione diventata caotica in UHF con l'avvento delle private che hanno incasinato la banda, anche loro cercato postazioni in quota per trovare la massima copertura con pochi impianti.
E' per vedere RAI3 della Lombardia che tentai l'impianto sul Vedetta, dato che in analogico, la RAI certe zone non è mai riuscita (o non ha mai voluto) coprirle bene. (ed anche in Emilia non è che col Barbiano, arrivato dopo un po', RAI3 fosse sempre stata un gioco da ragazzi, e la gente "emiliana", come pure quella mantovana, si guardava il 32, col TG del Veneto

)
Anzichè replicare, basterebbe cogliere le opportunità del digitale, ma se non si capisce che vanno ridotte le coperture e moltiplicati gli impianti, cioè che serve uno straccio di piano organico (gestito da un solo ente, tipo FCC USA) dove vanno cambiate (spente) alcune postazioni, ed accese altre, allora, come al solito, faremo all'italiana....
Si parte per una strada sballata, eppoi, a furia di "aggiustamenti" si arriva (forse e dopo tanto tempo) ad una soluzione accettabile, arrivando però "molto dopo" ed avendo speso (ovvero facendo spendere al cittadino) molto di più.
Se qualcuno vuole scommetterci... in UHF non mancheranno problemi, e non si riusciranno a risolverli così facilmente come qualcuno "che ha fede" pensa.