Netflix, come tanti prodotti americani, gode dei riflettori costanti della stampa, in particolare di quella Web italiana sempre pronta a incensare ciecamente e, spesso, oltre i limiti del buon senso, tutto quello che arriva dall'altra sponda dell'Oceano. Questo non significa sminuire Netflix e la portata di questo genere di servizi, intendo solo dire che l'enfasi che trabocca da ogni articolo che si legge su Internet può indurre il lettore meno preparato a farsi un'idea un po' sbagliata delle cose. Ad esempio, se uno si limitasse a leggere i siti o i giornali italiani in questi mesi, darebbe per certo che Netflix al suo arrivo in Italia sconquasserà il mercato sbaragliando la concorrenza, la quale appare puntualmente in detti articoli come una specie di animale sacrificale pronto per essere sbriciolato dal gigante americano.
Nella realtà, almeno per quello che ho potuto capire io (e ammetto di non essere tra i più informati, non a caso in questa discussione ho letto dettagli su Netflix e sul mercato americano scritti da gente davvero competente e di certo più informata di me), Netflix ha costruito la sua immagine di successo negli USA, dove ha il grosso dei clienti, per poi ottenere un buon seguito anche in Gran Bretagna e in qualche altro mercato. In altri Paesi europei non ha comunque avuto questo impatto rivoluzionario descritto da molti "giornalisti" italiani e si sta semplicemente limitando a spartirsi il mercato con altri servizi concorrenti. Correggetemi se sbaglio ovviamente.
Penso anche che tutta questa campagna stampa "pro-Netfix" possa avere un duplice effetto: da un lato potrebbe senza dubbio aiutare la piattaforma ad avere una base abbonati già ampia fin dai primi mesi, ma dall'altra potrebbe avere un effetto devastante quando molti utenti, ingannati da un'informazione approssimativa e da una scarsa conoscenza di come funzionano i diritti, si accorgeranno che il catalogo di Netflix italiana sarà frutto di compromessi e non sarà di certo ricco come quello americano. Insomma generando grossi aspettative si rischia sempre che poi il tutto si trasformi in grosse delusioni. Spero che no sia il caso di Netflix, ma vedendo le premesse il rischio che accada una cosa simile c'è... pensate sui social quando in molti si accorgeranno di non avere tutte le serie in mano a Sky e a Mediaset, o vedranno che i film in prima visione continueranno ad essere trasmessi dalle pay TV. Vi immaginate che commenti scriveranno?