Cosa stai ascoltando?

sopron ha scritto:
...
ad es. vedi scritto ottavo+punto+sedicesimo e lo esegui come se fosse scritto terzina d'ottavi.
Capisci al volo!!! Ricevuto. ;)
sopron ha scritto:
è la prassi, anzi è una convenzione.
... siccome tutte sono terzine, non lo scrivono. scelta discutibile.
ora che ci penso, neanche Bernstein (Symphonic Dances from WSStory) scrisse le terzine, gli bastò scrivere "swing" all'inizio della sezione.
insomma diventa più leggibile senza tutti quei "3" in alto e...magari si risparmia inchiostro! ...
Sissi, perfetto! Intesi. ;)
sopron ha scritto:
sì tutti i valzer sono in tre (poi ci sono le distinzioni in viennese, inglese, valzer musette francese...) ma non tutto ciò che è in tre è valzer! (anche la mazurka è in tre, ma non ha nulla da spartire col valzer...aspetta, adesso non ce la faccio a cercare su YT, ma il terzo mov. della Patetica di Čajkovskij è un valzer...zoppo!! vabbe questa era solo una curiosità: un 5/4 = 2+3: le "eccezioni" mi incuriosiscono ;).
5/4? Tipo "Take Five"? http://www.youtube.com/watch?v=SVGotpIxkGU:D
(Andrò a cercare;) )
sopron ha scritto:
PS. valzer viennesi sono composti da più numeri di valzer: ad uno più lirico e largo, con legature e portamenti, ne segue -per contrasto- uno più allegro, staccato, birichino. per non parlare dei grandi valzer straussiani con una vera e propria struttura: introduzione (che può durare quasi 4 minuti eh!!!) 3 o 5 numeri di valzer, ognuno con due melodie, e coda (introdotta da una progressione modulante, nella coda ritroviamo i principali valzer in forma di riassunto) e finalino.
spesso (non sempre) riutilizzava melodie tratte dalle sue operette: se il tempo era binario ci faceva una polka, se era ternario la riutilizzava per un valzer o per una polka mazur...insomma sapeva abilmente "sfruttare" le sue fatiche ed impiegare benissimo il suo tempo.
Grazie mille per queste belle informazioni. ;) :D
 
sopron ha scritto:
Ciao. No, no, niente soprano. E' un nick infelice che avevo scelto in tutta fretta alla fine del 2009 quando mi iscrissi qui per porre una domanda ed ero sicuro che non avrei più scritto sul forum. Poi ho fatto una lunga pausa...ed ora mi ritrovo forum-dipendente!:D :D
Pensa che in tutto questo tempo non sono ancora riuscito a scegliere un avatar decente!:eusa_shifty: pensavo ad una foto di Kleiber ma ho desistito perché identificarmi con Kleiber sarebbe stato un atto di superbia davvero inaccettabile, nonché un oltraggio alla sua memoria.
Quindi ora ho tante immagini che mi frullano per la testolina ma non arrivo mai ad una decisione!:eusa_shifty: Anche il nick sarebbe da sostituire all'istante ma poi, sai com'è, perderei le due stelline di capitano che l'automatismo del forum mi ha attribuito per anzianità e non vorrei ripartire da zero con il cursus honorum!:D :D Aspetto di diventare almeno colonnello haha :D :D
:lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
idem,, manco io avrei potuto sapere che 1 anno e passa dopo sarei stato qui, invece ci sono eccome....;)

avatar?? c'è ne sono a migliaia, acchiappane uno e te lo monti :D
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Mctayson09 ha scritto:
O2 - Walking On A dream

E' la colonna sonora della pubblicità Coconuda, però nella pubblicità la tipa la canta, ma questa è si bella, ma non è cantata, che voi sappiate esiste anche cantata? Perchè non la trovo...:doubt:

Questo è lo spot con la gnocca che canta:
http://www.youtube.com/watch?v=13AkwGiYdjU :D
di quale gn...parli?? c'è ne sono un sacco :laughing7:
 
@Ippo. Stasera è il tuo turno hihi :))

Confermo il tuo giudizio. Anche a me non piace per niente.
A parte lo strumento usato. Hai fatto bene a specificare.
Precisazione: non sono amante delle riduzioni o trascrizioni. Se un compositore scrive per orchestra o per una jazz band non vedo perché dovrei ascoltare lo stesso brano "ridotto" per pianoforte (o, in questo caso, per chitarra). Questa è la ragione per cui in Italia abbiamo bande "da paese" (a parte qualche eccezione!). In passato si usava prendere Verdi (ottimo punto di partenza) ed adattarlo per banda (pessima idea, anche se "si presta"). Tutti gli sforzi erano orientati per far in modo che i clarinetti sostituissero i violini, i flicorni e sax al posto dei violoncelli ecc...note staccatissime dei flicorni soprani avrebbero imitato l'arpa addirittura...il sax soprano ci avrebbe fatto dimenticare l'esistenza dell'oboe...i flicorni contralti avrebbero fatto le veci dei corni francesi e via così...
Finalità: imitare un'orchestra senza orchestra!
Il lato positivo di questo fine: portare nella piazza del paesello pezzi di opere e farle conoscere anche a chi in quel momento era intento a mangiare salsicce alla griglia e, impaziente, aspettava che la lagna finisse per poter assistere all'estrazione della lotteria! Quindi: finalità divulgative.
Il lato negativo: stravolgere l'orchestrazione pensata dal compositore (ti giuro che Verdi era in grado anche di scrivere solo per banda eh, quindi far fare ai clarinetti ciò che Verdi aveva pensato per i violini) è fuorviante, anche perché la tecnica esecutiva varia leggermente eh...quindi esistono trascrizioni di ogni opera, anche dell'ouverture La forza del destino, ma siccome i clarinettisti sono esseri umani devi per forza rallentare i tempi -pur confidando nel loro virtuosismo, che nel caso di bande del paese langue- se non addirittura trasformare i trentaduesimi in sedicesimi. Questo per dire che ritengo pericolosi e biasimevoli i tentativi (anche autorevolissimi) di stravolgere l'organico scelto dal compositore.
Effetto secondario di questa italica abitudine: per "colpa di Verdi" & company (meglio, a causa di questa volontà di ridurre e di trascrivere) in Italia, fino agli anni '90, NON ESISTEVA musica originale per banda! mentre in paesi che non potevano vantare di aver dato i natali ad illustri personaggi (Verdi, Puccini, Rossini, Donizetti...), per necessità (ossia per mancanza di repertorio, di idee musicali da sviluppare) si sono formati eccellenti compositori CONTEMPORANEI che hanno creato la loro musica originale per banda. Olanda e Belgio in primis. Hanno fatto scuola a livello planetario consentendo alle loro piccole bande (complici i politici illuminati) di diventare bande professionali, con giovani e giovanissimi che girano il mondo e vivono assai bene con questo mestiere. Non parliamo delle bande militari di quei paesi...

Dicevo...confermo senza riserve il tuo giudizio. Il tipo semplicemente esegue ottavi, niente terzine: una misura in 4/4 contenente otto "banali" ottavi inespressivi. Non capisco perché l'abbia caricato su YT.

Ma questa tua osservazione mi fa prendere atto che nel mio veloce intervento precedente avevo trascurato un elemento fondamentale di questo genere musicale. Importante quanto le terzine sulle quali mi ero dilungato.
GLI ACCENTI.
Gli accenti sincopati. Senza quelli non c'è terzina che ci salvi: è la morte dello swing!
Ora non voglio esagerare dicendo che tutte note comprese tra due accenti debbano essere eliminate, questo no! però però però...su queste note bisogna SCIVOLARE, via via glissare sopra, tutto deve essere finalizzato a caricare di energia le note accentate!
Molti saxofonisti offrono un ottimo esempio di questo "slittamento". Quindi terzine, scivolamenti verso il culmine (accenti) e gli accenti stessi infondono anima a questo genere e ne costituiscono l'innervatura. Il video rivela assenza di nerbo e quindi è una musica... morta.




Ora non ti voglio imbrogliare (non è un valzer), ma K. lo fa à la maniere de valse, quindi è ottimo (proprio perché più lentino) per cogliere in musica quanto avevo scritto nella frase da te evidenziata. Ho scelto questo come primo esempio perché è quasi didascalico, insomma è molto evidente. Grazie a K. che, avendo il valzer nel sangue, "valzerizza" anche la polka mazur "wienirizzandola" (viennesizzandola).

http://www.youtube.com/watch?v=RnZzWSRv_ds
0:23 !! , 2:37 !! 3:26: talmente (perfettamente) "stentato" il terzo quarto...da richiedere un movimento di bacchetta espressamente dedicato, insomma "con intenzione"!

Ora il valzer finalmente!
1:10 esempio di "scivolamento" tra primo e secondo quarto.
2:52 l'accuratissima e ricercata indecisione generale (questo è difficile ragazzi, mettere d'accordo una settantina di persone ad essere indecise e quasi titubanti allo stesso modo e per lo stesso tempo...poi... tutti sappiamo andare a tempo quando il macinino è stato avviato eh?)
Nessuno fa questi "passaggi" come Kleiber (e quando dico nessuno è compreso anche Karajan, scusate la perentorietà dell'affermazione)

qui ripetizione...ma nessuna ripetizione è identica: 2:52 ancora più sospeso ancora più piano.

adesso purtroppo (purtroppissimo!!) io non riesco ad ascoltare tutto il brano e tanto meno tutti i brani...salto un po'a memoria solo per fornirti un metro di misura...che tu potrai applicare all'ascolto integrale se avrai tempo.



http://youtu.be/agAg59IRGLE
1:53 e 2:08 esitante...ma stessa musica a 7:55 con diversissimo carattere!! ("ormai lo conosci il tema, e continuare ad esitare anche qui alla fine sarebbere retorico e pesante...quindi nisba!") occhio 1:53 e 2:08 vs. 7:55!!!!


vedi che non serve neppure nascere a Vienna per avere la viennesità nel sangue???!!! Kleiber figlio (Berlin) vs. Willy Boskovsky (Vienna) !!!
penso che conti molto il carattere eh...puoi essere travolto dal valzer turbinoso in una mega festa a corte, ma un velo di malinconia ci deve essere sempre!!
quindi né troppo seriosi, anzi! né troppo caciaroni, anzi! ;-)

4:33!!
5:05 qui non in uno, vuol controllare ogni singolo quarto. ma già a 5:08 li lascia più liberi
7:13 qui non lascia che i suoni vengano a lui, no! se li prende fuori dagli strumenti, li strappa fuori con bramosia quasi...


questo è un valzer meno elegante,
http://www.youtube.com/watch?v=17eLJPz9l-E
ma più popolare (riprende il tema dalle orchestrine nelle bettole, è anche cantato): siamo alle origini del valzer: il Ländler contadino! l'aspect ratio del video è pasticciato.
0:38 psssst
1:39 non ingannarti: qui ri-comincia solo il laendler, ma siamo ancora nell'"introduzione". capirai da solo quando incomincia il valzer ( a 3:00).
3:32 timidezza

salto

7:02 di nuovo laendler (in tre), stessa musica ma i valzer : 7:51 (ritiene di dover controllare in tre la prima misura e poi li lascia liberi in uno) quando mette la mano sulla balaustra della ringhiera significa che dà fiducia all'orchestra e si limita a godere .
8:12 stessa musica, altro carattere, più perentorio.


http://youtu.be/LuB9xC3VJ-w


1:20 falsa partenza, siamo ancora nell'intro.
1:44 ignora la melodia, ascolta le due battute vuote degli accompagnamenti, questa è l'ossatura del valzer viennese.
4:49 timidezza
5:33 :)


questo invece è molto raffinato, trasognato, evanescente, sospeso, celestiale...eppure è il "solito" valzer in 3/4... sulla carta! ;-)
tutta l'intro:
http://youtu.be/OUltlxH4bwk
4:20 adesso liberi!
4:38 il secondo valzer "principale"
5:12 frullino di bacchetta :)
5:37 ti anticipa chissà cosa...e si calma invece, ma si rifarà alla ripresa 5:54 (come dissi, mai due volte identico) ;-)


questo lo conosci già:
http://www.youtube.com/watch?v=E3T3xTxVg-c
parte a 2:40 :45-46 il terzo quarto ritenuto, 2:52 e 3:13: primo e secondo quarto scivolati. solo chi si trova due metri sotto terra, e sopra c'è una foto con lumino votivo, rimane immobile! gli altri no! :p :p
e vedi con quanta naturalezza di movimenti? non ha bisogno né di simulare orgasmi né infarti incombenti ha!? ;-)
4:56!!! e 7:12:
anche se esula dal tema di stasera, ecco uno dei suoi "passaggi"


http://www.youtube.com/watch?v=ntjFtGAsV5M
2:21 e 9:08


a parte l'ultimo passaggio, tutto quello che hai sentito era in tre, un "semplice" tre che nessuno è mai riuscito ad eguagliare! Amen ;-)


____________________
sempre @ Ippo ;)

adesso vedo il tuo nuovo messaggio!

perfetto Ippo.
sei molto ricettivo. hai tutta la mia ammirazione!

terzinato per l'eternità :)) al di là di quello che è scritto, l'ostinato di Take Five è terzinato proprio come questo "classico":
http://youtu.be/ZyiT0MCLxuw

basta che ascolti le prime battute del sax:

paaa ba. un un pa, paaa ba. un un pa, pàaa. taaa roon....
il paaa è lungo, il ba è cortissimo: ecco la terzina!


con Take Five non cambia. Certo qui la novità pazzesca sono i 5/4 (bravo!!), ma qui sono 3+2 (non 2+3), eccolo:

drum set Batteriaaaa:
bun za bun, za bun | bun za bun, za bun | ...


ammetto di non sapere perché il sax (quando fa i suoni acuti, diciamo la "seconda parte della melodia") faccia terzinato la parte dei 3, mentre la parte dei 2 la fa come scritto (duine), cioè

ta rii ta rò, to-ra-ra-ri. io pensavo ad un
tooo raràaaa ra.

se lo fa lui vuol dire che è giusto così, ma non saprei spiegare questa distinzione :-(

forse lo fa per variare!! mentre come dicevo io sarebbe stato tutto più uniforme (e monotono!!), ma lui fa la battuta jazz (popolare) per i 3/4 e poi nei successivi 2/4 più classico (duine come scritto). un bel contrasto che NON ricordavo!!! ahi ahi.
perciò doppiamente grazie!! :))

è spettacolare come improvvisa con naturalezza sulla base di un ritmo irregolare dispari!!!
spettacolare, grazie per aver citato questo insolito e affascinate brano!!!
pazzesco il batterista: ma i piedi sono suoi??? :)) vanno avanti indipententi a fare da metronomo mentre con le mani fa tutt'altri abbellimenti!!!
che indipendenza negli arti ragazzi!!!
per me è già tanto se l'acceleratore è indipendente dalla frizione muahahahaha


...a proposito di 5/8, 7/8...ci sarebbero certe parti di Zorba il Greco di Theodorakis, il quale attinse alla tradizione greco antica e cretese, quindi ci dovrebbero essere interessanti "incasinamenti" ritmici (termine tecnico!! :) anche lì eh

(metto le mani avanti: non parliamo di Bartok please, altrimenti diventerebbe un impegno eccessivo e non va bene esagerare. thanks ;-)


quanto materiale eterogeneo in poco tempo!!...mi gira la testa!! :))))
 
@ Sopron
Un immenso ringraziamento per la precisione, per la completezza e ... per la pazienza che mi hai dedicato. Sono commosso.
Mi permetto di salvare il tuo post perchè lo ritengo un bellissimo trattato da studiare con calma ed attenzione (adesso devo scappare, purtroppo).
Contribuisci ad appagare la mia sete di conoscenza e lo fai con grande passione.
Ho l'impressione che tu abbia dentro "qualcosa"* di Carlos Kleiber. ;) :D

*"qualcosa tanto".
 
milanistaavita ha scritto:
di quale gn...parli?? c'è ne sono un sacco :laughing7:

Di quella che canta è ovvio, certo pensandoci bene le altre sono più belle...:D

La canzone comunque è Neja - Walking of a dream e deve ancora uscire in commercio, è bellissima non vedo l'ora che esca...:5eek: :icon_bounce: :D
 
@sopron

forse ti metto a dura prova adesso :D però vedo che oltre ad avere veramente una grande competenza in materia, hai anche una grande apertura mentale, quindi mi piacerebbe sentire un tuo parere e un tuo giudizio sulla trasposizione di un grande classico come Adagio for Strings Opera 11 di Samuel Barber, in una versione veramente molto più moderna :)

io ammetto di non essere per niente un conoscitore della musica classica e forse per questo neanche un amante di questo genere, però questa traccia remixata trance ha qualcosa di unico, è la mia preferita, e mi dà i brividi tutte le volte che la sento. probabilmente Dj Tiësto è riuscito nell'impresa di conservare qualcosa della magia del raccontare la musica di Samuel Barber, rendendo però questo messaggio leggibile e decifrabile in parte anche dai giovani che con la classica hanno ben poco a che fare.

io ne ho sentite migliaia di tracce trance, anche più magiche e molto più soft di queste, come le uplifting per esempio, ma questa è unica per me nel suo genere, ha dentro qualcosa di indecifrabile che va oltre, non ti so però dire e spiegare cosa, so solo che mi trasmette dei brividi fortissimi unici a livello musicale quando la sento.

Adagio for Strings Opera 11 - Samuel Barber
http://www.youtube.com/watch?v=RRMz8fKkG2g

Adagio 4 Strings - Dj Tiësto
http://www.youtube.com/watch?v=2EaE0_gQLw0
 
Mctayson09 ha scritto:
Questa la conosco anch'io, però quella che ascolto io è con diverso remix, se la trovo nella mia maxi-raccolta la posto...:eusa_think: :D
Anche io la conosco molto bella;) ;) ;)
 
@ Chris86:

Rispetto alle riduzioni che aspirano ad imitare anzi a fare le veci dell'originale (e questo non mi piace, vedi l'intervento precedente), questa volontà di vestire i brani classici con abiti moderni non lo disprezzo, perché è qualcosa di diverso, anzi quasi me ne compiaccio perché rivela un dato incontrovertibile: i brani "vecchi" (come direbbero i giovanissimi hehe) cioè il repertorio classico, romantico e addirittura rinascimentale (dopo metto il link) continuano, a distanza di secoli, a comunicare e ad ispirare gli artisti contemporanei!! (anche il tuo brano ha origini ben più antiche degli anni Trenta).
La Quinta di Beethoven versione rock è ormai un "classico" (non escludo che ne facciano una versione ancora più moderna rispetto al rock)...

sarei molto curioso di vedere tra qualche centinaio d'anni se la techno saprà ancora comunicare qualcosa e se avrà prodotto imitazioni...


Quello che mi ha colpito è che il brano da te segnalato appare come una musica chiusa in se stessa, non apre mai alla speranza...è a mio avviso una musica-stato d'animo, se ti dicessi di ricantarmela --oltre le prime due battute-- non credo che ci riusciresti. mi viene in mente la lezione di Bernstein suggerita da Ippo: una musica modale, senza la tensione della sensibile che vuole andare ad abbracciare la tonica (cit.), non c'è la tensione né quindi la distensione dopo la tensione.

sembra compiere un percorso lunghissimo alla perenne ricerca di qualcosa (ma senza irrequietezza), invece rimane sempre ferma, conservando gelosamente questa mancanza di speranza. non è una critica questa eh, è solo una mia impressione ;)

be'...la versione moderna mantiene la stessa tonalità...certo come abbiamo detto il ritmo comanda sempre, quindi basta questo per trasformare un'eventuale giudizio critico da parte dell'uditorio in discoteca, in apprezzamento. infatti l'adagio del titolo non ha più ragione d'esistere perché adagio non lo è più. per quanto mi riguarda non bastano luci lampeggianti e la folla festante: l'assenza di speranza permane.
Però a questo punto mi viene un dubbio: non parlo di te, ma in generale ho l'impressione che per gli uditori ciò che conta sia solo il ritmo (le 120 pulsazioni al minuto) e di questo godono, indifferente quale sia la melodia.
Per rispondere alla domanda: la trasposizione è buona, la base c'era già, il ritmo è quello "richiesto", gli strumenti impiegati sono "nella norma" per quell'ambiente.

Solo mi dispiace se non si abbia la consapevolezza (non tu eh!) che certa musica è molto più antica di quanto possa sembrare o di come ti venga proposta (non voglio ergermi a paladino dei compositori defunti, loro non moriranno mai), lo stesso dispiacere che ebbi una volta nel sentir pronunciare sab giudàis mentre si trattava di un più "banale" e vetusto sub judice ;)


PS: a proposito di versioni moderne...
http://www.youtube.com/watch?v=S8VeYxhRBnY
la sigla dell'Almanacco del Gene Gnocco!!

al di là dei commenti YT che si lasciano scrivere e di false attibuzioni, questa è una musica sensazionale: tredicesimo secolo ma il ritmo anticipa lo stile del 16.-17. secolo! è di un ipermodernismo sconvolgente. forse non sono l'unico a pensarla così, dal momento che qualcuno, a distanza di 650 anni, l'ha riesumata inserendovi la chitarra elettrica e la batteria!
0:23-0:32 ritmi "ufo", per chi fosse interessato!! :)))
 
milanistaavita ha scritto:
diamo lezioni di musica classica?? :D
mi sembra di si :D


No, no, Milanì, niente lezioni, solo impressioni;)
il tutto senza pretese e soprattutto senza voler convincere nessuno. niente proselitismi da parte mia!:evil5: :D

l'unica specializzazione che ho è quella in tatanka!:D :D :D
:lol: :lol: :lol:

dopo i riti tribali della Sagra e i cerchi misteriosi delle adolescenti nella notte lugubre, dopo il binomio amore-morte del Tristano, dopo la danza parossistica di Elettra impazzita per la gioia di aver ridotto a brani la mammina a colpi d'ascia, dopo la ripetizione sulle frazioni tratta direttamente dal manuale delle elementari:D , dopo aver assistito al miracolo di una marcia funebre trasformantesi in marcia trionfale nel Sigfrido, dopo il sincronismo dei tambores brasileiros coordinati dal nostro Ippo:D , dopo l'invidia per il virtuosismo del batterista di Take Five che con due tamburi sgangherati e un piatto risalente all'età del bronzo ci fa fatto capire che la megagalattica batteria dei Pooh con 238 piatti e 746 tamburi era solo una presa per i fondelli:D ...preso atto di tutto questo,
ora sento il bisogno di purificarmi e ritornare al tipico stile italico del belcanto, infarcito di fioriture ed abbellimenti, con una storia a lieto fine (nessun morto ammazzato! fatevene una ragione:D ) senza tranelli ritmici...ecco, ritorno a casetta con Nemorino, il giovane contadino sempliciotto, onesto, di buoni sentimenti, sinceramente innamorato di Adina, la ricca ereditiera capricciosa e viziata... e ci sarà un filtro d'amore (in realtà semplice vino) venduto da Dulcamara, il medico enciclopedico, dispensator di gioia, salute e ricchezza, lontano parente di Wanna Marchi:D

http://www.youtube.com/watch?v=P52UJvn7NAk

Avendo intenzione di prendermi un pausa per il fine settimana (**boato entusiastico dei forumisti festanti**:D :D :D ), vi lascio con Chiedi all'aura lusinghiera --non interrotta dagli improperi del direttore d'orchestra:D --, in cui Adina spiega a Nemorino perché non vuole mettersi con lui, e Nemorino spiega ad Adina il perché egli non possa non mettersi con lei (scusate la sintesi lapidaria:D )

Questa è la tipica musica italiana, il belcanto, quindi non siate troppo spietati...ne va delle vostre origini eh! :D :D :D
e se mi permettete una breve nota di carattere personale...anche se John Cage (il provocatore:icon_twisted: ) definì l'armonia "una gabbia per polli" :eusa_naughty: , confesso che io in questa gabbia mi trovo a mio agio e per il momento non medito la fuga:D :D quindi, in base alla proprietà transitiva, io sarei....:badgrin: :laughing7::laughing7::laughing7:
 
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