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Diritti tv: la Serie A perde 100 milioni di Euro
Pochi secondi dopo la lettura della sentenza il telefonino di Diego Marano ha iniziato a squillare. Dirigenti Rai uno via l’altro fino al vice megadirettore generale Giancarlo Leoni: «’amo fatto Bingo». Umore nero invece dalle parti di Mediaset. Confalonieri nel pomeriggio l’aveva buttata in politica ma in realtà guardava ai bilanci e quel contratto per fare il 90’ minuto del Biscione che fino ad ora ha portato, da Bonolis in giù, solo grane. E ora si chiede alla Lega uno sconto almeno di venti milioni. Dalle parti di Sky invece si respirava aria di pareggio. Per aver un quadro definito bisognerà aspettare le sentenze della Caf. Ma le condanne di Ruperto permettono già di fare dei calcoli, di escludere alcune delle decine di tabelle che gli operatori televisivi hanno messo a punto immaginando gli scenari possibili. Antonio Mazzarella, amministratore delegato di Sportfive, società leader nella gestione di diritti sportivi e titolare degli Europei 2008, «per le retrocesse prevede un taglio tra il 20 e il 35 per cento». Tradotto in soldoni, per quanto riguarda solo Sky e il digitale terrestre, tra i 98 e i 173 milioni all’anno. Soldi che in gran parte però finiranno in B. Fiorentina e Lazio ci perderebbero tra i due e i tre milioni. Solo la Juve è in una botte di ferro. Non c’è la clausola retrocessione in B.
L’incognita governo
I fattori che incideranno sulla torta dei diritti tv sono tanti e non tutti si giocano nelle aule della giustizia sportiva. Un peso notevole avrà la scelta del governo sulla contrattazione tra emittenti e Lega. «Al prossimo consiglio dei ministri - spiega a La Stampa il ministro per lo Sport Giovanna Melandri - proporremo la riforma. Si torna ai diritti collettivi, come indicato dall’Antitrust europeo e anche dal Garante italiano e pure dall’Uefa». Rivoluzione quindi: oggi infatti in A e in B i contratti si discutono uno per uno. E le società non hanno intenzione di cambiare da un momento all’altro perché, come ha detto il presidente del Cagliari Franco Cellino «non si stravolgono le regole mentre si sta giocando». «E’ chiaro - puntualizza la Melandri - che ci sarà una fase transitoria. Quanto lunga è ancora argomento di discussione e di trattativa nel governo e con le società».
Colpo grosso Rai
Con soli 7,5 milioni l’attuale direttore della seconda rete Marano si è portato a casa un torneo con Juve, Lazio, Fiorentina, Napoli, Genoa e Bologna. La concessionaria Sipra avrebbe fatto una prima valutazione sugli impatti pubblicitari. I contratti per la B potrebbero raddoppiare. Per quanto riguarda i palinsesti invece si sta ragionando su un Novantesimo minuto di B di alto livello. «Abbiamo fatto un bel colpo davvero - gongola adesso Marano - ma va dato atto a me a e a Maffei di aver visto lungo. Soprattutto nel non aver esercitato l’opzione sui diritti del criptato e del digitale terrestre. Anche senza Calciopoli la serie B 2006-2007 sarebbe stata molto diversa. Napoli, Genoa, Bologna e altre big si sarebbero comunque opposte ai diritti collettivi. Il criptato sarebbe costato troppo». Difficile, quasi impossibile, una partecipazione alle aste per il digitale e per la Coppa Italia.
Autogol Mediaset
La prossima settimana Pier Silvio Berlusconi si siederà al tavolo con Cellino. Mediaset, nonostante il gol della bandiera col Milan ancora in serie A, ha preso una grossa scoppola. Ha pagato 65 milioni i diritti in chiaro per un campionato che ha perso quasi 15 milioni di tifosi. Anche la Champions League sarà di tono minore. Roma e Inter hanno il loro bel bacino d’utenza come anche il Palermo. Ma nulla a che veder con la coppia Signora-Diavolo. Il Chievo invece è una perdita secca. Insomma Mediaset vuole ricontrattare tutto. A Cologno Monzese sono a pronti a sbloccare la prima tranche di pagamento ad un solo patto: che la la serie A abbassi le sue pretese. Se i presidenti si diranno disposti a trattare veramente allora Berlusconi smobilizzerà il primo assegno altrimenti si andrà allo scontro. Come parametro per lo sconto si vuole utilizzare il numero dei tifosi che verranno a mancare dalla serie A. Facendo qualche primo e sommario calcolo si tratterebbe di una riduzione del 30%.
Non cambia la pay per view
Per la pay per view alla fine non cambierà molto. «Perché - è il ragionamento che facevano ieri alcuni top manager a caldo - l’attaccamento dei tifosi alle squadre non diminuisce di molto in caso di retrocessione. I casi di Fiorentina e Napoli lo hanno confermato». Quindi la tv di Murdoch spingerà per qualche riduzione. Niente di importante. Magari si chiederà di inserire un pacchetto di amichevoli. Anche perché, con queste squadre, la B vale come la A. Juve-Napoli come Inter-Milan.
| Fonte: La Stampa |
Per maggiori info sul argomento... Cmq se tutta la serie B ritorna su Sky ne sarai ben contento visto che mi son abbonato da un mese
