tulibando
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Diritti tv 06-07: notizie, commenti, opinioni e proposte
tratto dal sito calciodoc.com
Piersilvio Berlusconi, vicepresidente di Mediaset, ha annunciato che la sua azienda intende "aspettare le sentenze" sul calcio prima di pronunciarsi sulla questione dei diritti televisivi. Se le sentenze, peraltro previste per questi giorni, fossero eccessivamente negative per le squadre coinvolte, Berlusconi non esclude che la cosa possa "avere una conseguenza dal punto di vista di un’azienda che sui diritti si deve tutelare. Ma per la programmazione non cambia niente". La tv berlusconiana, visto il processo a Calciopoli, ha sospeso il pagamento della rata del contratto tv (60 milioni all’anno) alla Lega Calcio. Si vuole prima sapere chi starà in serie A e chi in B per ridiscutere una cifra già giudicata alta lo scorso anno, figuriamoci adesso. Mediaset aveva chiuso un accordo oneroso con la Lega Calcio per il campionato di serie A in chiaro, tentando (invano) di rivendere una parte alla Rai. Chiaro che alla Lega ci sono rimasti male, appena hanno ricevuto questa lettera che blocca una rata di pagamento. "Prima saldate, poi trattiamo", la risposta a Berlusconi jr. da parte dei dirigenti che sostituiscono Galliani. Mediaset comunque potrebbe rivedere gli accordi anche sul digitale terrestre con i club (Milan compreso...) e lo stesso potrebbe fare Sky, anche se la tv di Murdoch per ora non ci pensa. C’è una clausola che lo prevede: in caso di retrocessione, si può ridiscutere l’accordo. Tagliando, ovviamente. L’unica a non aver previsto una clausola simile è la Juventus: deve prendere gli stessi soldi in serie A come in B. Diverso sarebbe se finisse in C: lì i diritti tv sono collettivi, anche se si può trovare una strada come fece il Napoli di Aurelio De Laurentiis. A Mediaset sono estremamente preoccupati perché se la serie B giocasse di domenica, allo stesso orario della A, non avrebbero canali sufficienti per il digitale terrestre. Stesso problema per Telecom-La 7. È molto probabile comunque che la B giochi davvero di domenica: del sabato pomeriggio molti presidenti (Preziosi del Genoa) e molti sindaci (vedi Piacenza, Verona, ecc.) non ne vogliono assolutamente sapere. Si sta studiando la possibilità di sfalsare gli orari. Sky non ha problemi di canali, ma vorrebbe che i due campionati non fossero concomitanti. Sino a verdetti definitivi, comunque, non si conoscerà il format dei tornei...
tratto dal sito calciodoc.com
Piersilvio Berlusconi, vicepresidente di Mediaset, ha annunciato che la sua azienda intende "aspettare le sentenze" sul calcio prima di pronunciarsi sulla questione dei diritti televisivi. Se le sentenze, peraltro previste per questi giorni, fossero eccessivamente negative per le squadre coinvolte, Berlusconi non esclude che la cosa possa "avere una conseguenza dal punto di vista di un’azienda che sui diritti si deve tutelare. Ma per la programmazione non cambia niente". La tv berlusconiana, visto il processo a Calciopoli, ha sospeso il pagamento della rata del contratto tv (60 milioni all’anno) alla Lega Calcio. Si vuole prima sapere chi starà in serie A e chi in B per ridiscutere una cifra già giudicata alta lo scorso anno, figuriamoci adesso. Mediaset aveva chiuso un accordo oneroso con la Lega Calcio per il campionato di serie A in chiaro, tentando (invano) di rivendere una parte alla Rai. Chiaro che alla Lega ci sono rimasti male, appena hanno ricevuto questa lettera che blocca una rata di pagamento. "Prima saldate, poi trattiamo", la risposta a Berlusconi jr. da parte dei dirigenti che sostituiscono Galliani. Mediaset comunque potrebbe rivedere gli accordi anche sul digitale terrestre con i club (Milan compreso...) e lo stesso potrebbe fare Sky, anche se la tv di Murdoch per ora non ci pensa. C’è una clausola che lo prevede: in caso di retrocessione, si può ridiscutere l’accordo. Tagliando, ovviamente. L’unica a non aver previsto una clausola simile è la Juventus: deve prendere gli stessi soldi in serie A come in B. Diverso sarebbe se finisse in C: lì i diritti tv sono collettivi, anche se si può trovare una strada come fece il Napoli di Aurelio De Laurentiis. A Mediaset sono estremamente preoccupati perché se la serie B giocasse di domenica, allo stesso orario della A, non avrebbero canali sufficienti per il digitale terrestre. Stesso problema per Telecom-La 7. È molto probabile comunque che la B giochi davvero di domenica: del sabato pomeriggio molti presidenti (Preziosi del Genoa) e molti sindaci (vedi Piacenza, Verona, ecc.) non ne vogliono assolutamente sapere. Si sta studiando la possibilità di sfalsare gli orari. Sky non ha problemi di canali, ma vorrebbe che i due campionati non fossero concomitanti. Sino a verdetti definitivi, comunque, non si conoscerà il format dei tornei...