Fra l'altro app o non app quando ci sono dei sacrifici da fare li si fa...
Nei primi tempi della pandemia (forse ancora epidemia) sono stato sfiorato non da un focolaio, ma comunque da un caso molto di impatto anche psicologico (la morte di un collega 49enne dell'ufficio della mia compagna), non metto in conto due mie colleghe che hanno contratto il virus, ma anche se collaboriamo strettamente, già da mesi non ci vedevamo, lavorando su sedi diverse e tenendoci in contatto già da prima via telefono e informatica...
Dunque altro che lockdown...quarantena, anche se volontaria, perchè nessuno ci ha imposto niente, quarantena rafforzata quando la mia compagna ha avuto sintomi sospetti, tanto che oltre il tampone (negativo) le hanno fatto una visita specifica e consigliato (sempre consigliato, non obbligata) di stare in quarantena nonostante appunto il tampone negativo...
Quindi i sacrifici si fanno, anche non imposti, ma sembra sempre che in questo Paese sia un argomento tabù...
(parlo volutamente in generale e facendo esempi di qualche mese fa, perchè mi sono dato la norma di non parlare della app Immuni, a scanso di entrare in discussione, che prende sempre delle brutte pieghe)
(anche se si capisce come la penso, ma rispetto chi la pensa diversamente)
(tecnicamente, questo è un dato di fatto e posso esprimermi, è chiaro che se prima non usavi il bluetooth la differenza sul consumo si sente, di solito scendendo dalla macchina dove serve per il vivavoce eccetera, lo si staccava...)