Discussioni su CIELO

da DAGOSPIA :

UNA SUPPOSTA PER PAOLINO ROMANI - L’EX MINISTRO DELLE COMUNICAZIONI GENTILONI RIVELA A “BLITZ”: SKY SBARCA SUL DIGITALE TERRESTRE, E IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO VA A PIANGERE DA HILLARY CLINTON E AL CONSIGLIO DI STATO PER DIFENDERE LA RENDITA DI POSIZIONE. DELLO STATO? MA DI MEDIASET, OF COURSE! - NEANCHE LA LEGGE GASPARRI HA POTUTO DIFENDERE LE AZIENDE DEL BANANA DALL’ODIOSA LIBERA CONCORRENZA - PECCATO CHE MURDOCH ABBIA GIÀ AVUTO IL VIA LIBERA DALL’UE…
 
Verde Rosso ha scritto:
Non ho capito l'articolo del Sole 24 Ore. Qualcuno mi può spiegare cos'è la reciprocità?

Detta in maniera molto semplificata è la regola che dice di non fare agli altri ciò che non vuoi che venga fatto a te.

Quindi visto che L'America ha una legge per cui se non sei cittadino americano non puoi possedere network televisivi terrestri ovviamente un cittadino americano non può per la reciprocità possedere un network televisivo terrestre all'estero.

Tieni conto che ho molto semplificato ma ora dovrebbe essere più semplice comprendere l'articolo del 24 ore.
 
Paolo Gentiloni per "Blitzquotidiano.it"



Il ministro dello Sviluppo Economico ha posto al Consiglio di Stato un quesito tanto singolare quanto imbarazzante: verificare se l'imminente ingresso di Sky nel digitale terrestre avvenga in condizioni di reciprocità. La reciprocità richiesta è ovviamente tra Italia e Stati Uniti e riguarda lo specifico del settore televisivo. Infatti Sky è una società la cui catena di controllo porta direttamente in America, perché il principale azionista - persona fisica, Rupert Murdoch, è cittadino americano e lo è dovuto diventare, lui australiano, proprio perché la legge americana non consente il controllo di network tv in analogico da cittadini stranieri.


Questo vale anche da noi, per i network in analogico, ma non dovrebbe valere più col digitale terrestre, come non vale per la tv satellitare.

La mossa del governo Berlusconi rivela il panico in cui Mediaset e il suo padrone si trovano, di fronte alla possibilità che Murdoch, forse il più grande e completo editore del mondo, possa giocare a tutto campo in Italia, senza più il vincolo del satellite. Si tratta di una mossa chiaramente disperata, perché, portando il digitale terrestre nel recinto dei vincoli previsti per l'analogico, Berlusconi rischia di mettere in gioco la natura del digitale terrestre, come salvagente di Retequattro.


Nei mesi scorsi, il governo Berlusconi aveva ripetutamente cercato di impedire il via libera comunitario a Sky. Oggi si rivolge al Consiglio di Stato anche se tutti sanno che le accertate condizioni di reciprocità tra le diverse piattaforme furono alla base della luce verde comunitaria. Chiederlo oggi da parte del Governo non è solo una mossa in extremis, attraverso un cavillo, per ritardare l'ingresso di Sky, ma anche una gaffe nei confronti della Ue e un ennesimo episodio del conflitto di interessi.


Anche se Berlusconi ci ha abituato a ben altro, non è proprio una delle mosse più eleganti interpellare, sul tema della reciprocità, anche, come sembra sia avvenuto, lo stesso Dipartimento di Stato americano, retto da quella stessa Hillary Clinton che tutti abbiamo visto al Tg dire a denti stretti e sorriso forzato che Berlusconi "is America's best friend". Si dice anche, ma probabilmente è solo una esagerazione, che nella fretta angosciosa e angosciata di agire, la prima richiesta di chiarimento al Dipartimento di Stato sia arrivata su carta intestata della Presidenza del Consiglio e non, come c'era da aspettarsi, dal Ministero degli Esteri.

Certo, di questi tempi, con tutto quello che succede nel mondo dei media e col rimescolamento di parti che c'è nella ripartizione della torta pubblicitaria, le preoccupazioni di Mediaset sono più che giustificate e legittime, perché Sky, che è una potenza mondiale, non può non fare paura a una azienda quasi esclusivamente italiana tranne l'appendice spagnola. Ma chiamare in soccorso l'inquilino di palazzo Chigi è una cosa che nessuna altra azienda italiana, per quanto in difficoltà anche gravi può fare, come la Fiat sa molto bene.


Alla base del quesito posto agli americani e al Consiglio di Stato italiano c'è la limitata disponibilità di frequenze analogiche terrestri che esclude dalla proprietà di network tv i paesi in cui non esistano condizioni di reciprocità e quindi i non americani in America e i non europei in Italia. Per la stessa ragione non esistono invece limiti alla proprietà di tv satellitari, perché, almeno in teoria, i canali satellitari sono illimitati.


In America, dove accanto ai network analogici prosperano le grandi reti via cavo, il problema non risulta essersi posto alla Fcc, l'autorità che regola nel bene e nel male la televisione in America, in relazione alle tv cavo, ma dal punto di vista italiano conta poco e dal punto di vista del nostro governo ancor meno. Infatti la "liberazione" della tv da ogni vincolo fatta dalla legge Gasparri è un valore assoluto ed è anche il presupposto della sopravvivenza delle trasmissioni terrestri di Retequattro e Raitre. Per questo ritengo che la mossa di volere estendere il requisito di reciprocità al digitale terrestre sia un clamoroso autogol.

Ricordiamo i precedenti nei loro passaggi chiave. La Corte costituzionale italiana aveva sempre escluso che un privato potesse possedere una stazione tv, a causa dello scarso numero di frequenze assegnate all'Italia, cosa che rendeva e rende l'attività di editore televisivo un mestiere per pochissimi, a prescindere dalle barriere all'ingresso di ordine finanziario, di mercato e professionale. Infatti, anche con tutto l'oro del mondo, mentre un giornale lo puoi sempre fare, una tv non potevi e ancora non puoi farla per mancanza della materia prima, le frequenze.

Da questa linea la Corte non si è mai allontanata troppo, né con la prima sentenza di apertura ai tempi di TeleBiella (anni 70) né con quelle successive degli anni 90, che imponevano a Retequattro e Raitre di andare sul satellite per mettere a disposizione del pluralismo le frequenze così recuperate. Sono quasi vent'anni che viviamo in regime di proroga e provvisorietà e non è ancora realtà il digitale terrestre, toccasana elaborato da Antonio Pilati e trasformato in legge da Maurizio Gasparri, mio predecessore al ministero delle Comunicazioni.


Finora il digitale terrestre non copre ancora tutta l'Italia anche se nessuno sembra essersi posto il problema. Ma il dato fondamentale è che quando finalmente il digitale terrestre sarà arrivato anche al Brennero e a Santa Maria di Leuca non ci saranno più limiti all'avvio di stazioni televisive, perché le centinaia di canali disponibili renderanno la tv pari alla stampa, aperta a tutti quelli che ne saranno capaci, nonostante tutti gli sforzi del governo Berlusconi per ridurre ancora una volta il gioco a una riserva per pochi.


La novità rispetto al passato è che questa volta nel gioco entrerà anche Sky, grazie a una precisa presa di posizione della Unione europea. Cito da Blitzquotidiano del 24 novembre che "è in dirittura d'arrivo il regolamento dell'AgCom (l'autorità che regola la materia in Italia) per la gara sui cinque multiplex per la trasmissione in digitale terrestre" e che Bruxelles ha annunciato esplicitamente che terrà d'occhio la gestione che della gara farà il Ministero dello Sviluppo Economico.

In base al regolamento dell'Agcom, Sky parteciperà alla gara per i multiplex nel gruppo dei nuovi entranti, dove sono in palio tre reti. Rai, Mediaset e Telecom, già presenti sul digitale, potranno invece gareggiare a parte per le altre due reti. Scriveva Blitzquotidiano: "Trattandosi di un "beauty contest", termine un po' strano che definisce una competizione nella quale si valuta la qualità dei piani editoriali, è prevedibile che i soggetti più forti si impongano. Le indiscrezioni assegnano un multiplex a testa a Sky, Mediaset e Rai, mentre a Telecom potrebbe andare la sesta rete in palio, quella per la tv in "mobilità".

Di qui la disperazione di Berlusconi e la sua mossa azzardata. La partita è aperta e la posta in gioco molto alta. Il seguito alle prossime puntate.
 
Per me è una cosa impossibile da attuare non è che se gli altri hanno una determinata legge tu per la reciprocità sei costretto a copiarla.
Quindi per il discorso della reciprocità ogni stato deve avere leggi uguale a tutti gli altri stati e ovviamente le leggi diventerebbero infinite,visto che sempre per lo stesso principio di reciprocità noi dobbiamo avere le leggi uguale a tutti gli altri stati dal Bangladesh al lran,dall'Iran al Burkina Faso.
Poraccio chi si laurea in giurisprudenza,altro che ingegneria spaziale,vuoi mettere imparare le leggi di tutti gli stati del mondo,ci vuole un cervello migliore di quello di Einstein.
Ma poi vi immaginate i tribunali per la reciprocità un tizio per omicidio va condannato a morte,pero in un altro paese va condannato a 20 di galera,per un altro ancora invece devono dargli un viaggio premio a Porto Cervo.
Me fa troppo ride sta cosa non sanno più che inventarsi.:D :D :D :D :D
 
Pincopallino2010 ha scritto:
Per me è una cosa impossibile da attuare non è che se gli altri hanno una determinata legge tu per la reciprocità sei costretto a copiarla.
Quindi per il discorso della reciprocità ogni stato deve avere leggi uguale a tutti gli altri stati e ovviamente le leggi diventerebbero infinite,visto che sempre per lo stesso principio di reciprocità noi dobbiamo avere le leggi uguale a tutti gli altri stati dal Bangladesh al lran,dall'Iran al Burkina Faso.
Poraccio chi si laurea in giurisprudenza,altro che ingegneria spaziale,vuoi mettere imparare le leggi di tutti gli stati del mondo,ci vuole un cervello migliore di quello di Einstein.
Ma poi vi immaginate i tribunali per la reciprocità un tizio per omicidio va condannato a morte,pero in un altro paese va condannato a 20 di galera,per un altro ancora invece devono dargli un viaggio premio a Porto Cervo.
Me fa troppo ride sta cosa non sanno più che inventarsi.:D :D :D :D :D

bene bene
aahah
ti quoto sono daccordo con te eheheh

sono sicuto che andra a finire tutto in una bolla di sapone stanno evitando l'inivitabile sky non si butta su una cosa se non sa di vincere al 100% percio entrera nel ddt:D
 
danisa ha scritto:
bene bene
aahah
ti quoto sono daccordo con te eheheh

sono sicuto che andra a finire tutto in una bolla di sapone stanno evitando l'inivitabile sky non si butta su una cosa se non sa di vincere al 100% percio entrera nel ddt:D

Io non sono cosi ottimista, vedasi il caso mondadori e centinaia di altre faccende :icon_rolleyes:
 
War3333 ha scritto:
Detta in maniera molto semplificata è la regola che dice di non fare agli altri ciò che non vuoi che venga fatto a te.

Quindi visto che L'America ha una legge per cui se non sei cittadino americano non puoi possedere network televisivi terrestri ovviamente un cittadino americano non può per la reciprocità possedere un network televisivo terrestre all'estero.

Tieni conto che ho molto semplificato ma ora dovrebbe essere più semplice comprendere l'articolo del 24 ore.
questo se non sbaglio riguardava l'analogico, ma non il digitale che ha più spazio... :eusa_think:
 
IL consiglio di stato deve decidere, questo è il suo presidente:

Nota ufficiale di Palazzo Chigi al termine del Consiglio dei ministri del 18 giugno 2010: “Il Consiglio dei ministri, su proposta del premier Berlusconi, ha approvato la nomina del dottor Pasquale De Lise a presidente del Consiglio di Stato…”. De Lise, De Lise…questo nome non è nuovo, dove lo abbiamo già sentito, dove l’abbiamo già letto? Certo, il dottor Pasquale De Lise era già “presidente aggiunto” del suddetto Consiglio di Stato. Ma non per questo l’abbiamo già sentito nominare, non a questo deve la sua notorietà, non al suo ruolo di alto funzionario di Stato cui oggi il premier e il governo fanno fare un regolare salto di carriera.

No, a meno di una improbabile ma sempre possibile omonimia, Pasquale De Lise è lo stesso Pasquale De Lise che insieme con Balducci gestiva l’assegnazione delle case di Propaganda Fide, le case del Vaticano amministrate dal Cardinal Sepe appena convocato dai magistrati di Perugia per spiegare come e perchè finissero spesso a gratuitamente nella disponibilità di Bertolaso e Lunardi e altri amici. E’ lo stesso De Lise che Lunardi racconta di aver incontrato quando gli serviva una casa, lo stesso De Lise che mostrava insieme con Balducci a Lunardi il catalogo delle case disponibili.

Duemila appartamenti che andavano messi a frutto per finanziare le missioni cattoliche, gestiti da Francesco Silvano, braccio destro del Cardinale, quel Silvano che Bertolaso dichiara ai giudicio essere l’amico che gli ha trovato l’appartamento in via Giulia a Roma, quello di cui Bertolaso, parole sue, pagava solo le bollette. Silvano-Bertolaso e Balducci-Lunardi: storie di case, via Giulia e via dei Prefetti. E di quella che è stata definita la “task-force” delle assegnazioni immobiliari sempre faceva parte Pasquale De Lise. Insomma alti funzionari pubblici dello Stato italiano che governavano e indirizzavano le case del Vaticano.

Negando gli arresti domiciliari, motivando il perchè Balducci e De Santis devono restare in carcere, i giudici di Firenze che indagano sulla cosiddetta “Cricca” hanno scritto: “Totale chiusura nei confronti delle ipotesi accusatorie…evidente carenza di percezione di antigiuridicità del proprio comportamento…”. Insomma gli indagati non parlano perchè pensano che tutto il giro di appalti, favori, case regalate e comprate, ristrutturazioni con sconto siano l’assoluta normalità. Se quel De Lise è lo stesso De Lise e non ce ne sono due l’idea che sia assolutamente normale scambiarsi case e favori deve essere condivisa anche dal governo. Altrimenti avrebbero rimandato una nomina certo legittima e legale, forse meritata ma un filo inopportuna. Ma deve essere di sicuro un altro De Lise…
 
Non voglio atteggiarmi a moderatore (ho già il mio daffare altrove, su questo punto di vista), ma... Meglio se vi fermate, state andando direttamente sulla politica... :icon_redface:
 
Hanno Buddenbrook ha scritto:
Cioè adesso dare notizie è fare politica?

Quando c'è di mezzo Lui, è molto facile finisca in politica... Volevo solo dare un consiglio, scusatemi.
 
floola ha scritto:
Quando c'è di mezzo Lui, è molto facile finisca in politica... Volevo solo dare un consiglio, scusatemi.

Uno conto è dare giudizi...un conto dare notizie affinchè tutti conoscano la realtà...poi ognuno è libero di pensare come meglio crede
 
floola ha scritto:
Non voglio atteggiarmi a moderatore (ho già il mio daffare altrove, su questo punto di vista), ma... Meglio se vi fermate, state andando direttamente sulla politica... :icon_redface:
purtroppo la televisione italiana è una cosa politica.
basta vedere lo schifo che hanno fatto con rete4, l'europa ha fatto una sentenza, l'Italia(governo italiano) non l'ha rispettata e di consequenza i cittadini italiani hanno pagato una multa per ogni giorno di ritardo per la mancata applicazione della sentenza .E la multa non era piccola , ma di ben 300 milioni di lire al giorno, e sono passati annnnnni .....:crybaby2: :crybaby2:
vedi te se non è un problema la politica nel mondo della tv.
ciao
ps speriamo che non finisca nello stesso modo
 
Vabbè, più che altro volevo intendere di non esagerare, però oh, non voglio costringervi certo a non parlarne...
 
Cielo deve passare al 16:9 il più presto, ieri è stato trasmesso Hancock, film con Aspect Ratio di 2.35 : 1 e su Cielo le bande nere erano il doppio :5eek:
 
Autozoom questa parola sconosciuta...
fintanto che cielo è in 4:3 che vi costa attivare quella funzione?non è un trauma
 
Alert ha scritto:
Autozoom questa parola sconosciuta...
fintanto che cielo è in 4:3 che vi costa attivare quella funzione?non è un trauma

Si ed è già attivo sul mio schermo, però la risoluzione verticale di un canale SD è di 576 linee se metà le usi per far vedere del nero ne perde in risoluzione anche lo stesso film per quanto sia buono l'autozoom.
 
questo è stato il primo film che vedo su cielo, dopo la prima visione di spiderman 3 di qualche mese fa, e sono rimasto sorpreso sulla pochissima pubblicità, in tutto il film c'è stata solo la divisione tra primo e secondo tempo una cosa fantastica per un canale che dovrebbe essere generalista...poi però non capisco perchè mandino tutti i titoli di coda quando potrebbero fare come mediaset che non ne manda mai
 
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