Discussioni su Rai 2

cerco di riassumertela :

Un impronta da iena ( anche perchè il capo-progetto è Sortino , enrico lucci come pseudo-conduttore ) , servizi che studiano da Report/presadiretta/piazzapulita , ma che sono adatti anche per un pubblico meno colto ( quindi nessuno escluso) ! Inoltre ci ho trovato un introspezione che notavo a " il senso della vita " di Bonolis .

Morale della favola ? nel suo prendere spunto da tante cose , ha creato qualcosa di innovativo e di grande livello , il paradosso è proprio questo !!

:5eek::5eek: Una specie di medley, allora.. sicuramente innovativo
 
Prossima trasmissione di Santoro quando faranno, almeno si sa il giorno? Grazie
WP 8S
 
ti sei sfogato? :laughing7:

quel programma non l'ho visto, ma sicuramente c'è di peggio...... :eusa_shifty:

Ecco,dato che non l'hai visto,evita di fare commenti a vanvera.

Non ho e non ho mai avuto necessità di "sfogarmi": ti potevi benissimo risparmiare la battuta con spirito da patate. Riposati,ti farà bene
 
A me Nemo di stasera mi è piaciuto molto. E affiancare un reportage da Calais all'ozono-terapia (o come si chiama :) ) per cani trovo sia una cosa che avrebbe potuto far cadere il programma nel banale, e invece così non è stato, secondo me. Non ho visto la puntata precedente e non sapevo nemmeno che esistesse il programma e ci sono capitato per caso ma mi è sembrato costruito bene e un programma che fa (o vorrebbe far) riflettere. Ovviamente con lo stile del Lucci - iena, anche se in versione un pochino più serio
 
Alessandro Sortino,il curatore del programma, nella conferenza di presentazione ebbe a dichiarare: "L'obiettivo e' quello di raccontare storie senza partire con una tesi. Vogliamo stupirci delle cose che vediamo, ci vogliamo immergere nella realta' con approccio a volte giornalistico a volte di una persona comune"

Quello che ne esce fuori in realtà è il capovolgimento del suo assunto: è tutto il programma che è a tesi,pur dichiarando di non esserlo. Come? Semplice,nella struttura: personaggi di vario tipo che vanno sul palco con quel "Chi sei " e "Cosa fai" urlato e starnazzato,pronti a liofilizzare in circa 3 minuti il proprio percorso,la propria storia,nonchè la tendenza al far primeggiare il lato "positivo" come un ipotetico sprone. Cosa che si apparenta molto con certe conclusioni alla Jovanotti,con un buonismo non così lontano dalla melassa.
E' un programma a tesi perchè fondamentalmente stretto nella camicia di Nesso dei tempi legata alla soglia di attenzione. Gli interventi devono essere brevi a costo di rasentare la semplificazione,pena rischio di cambio canale o decadimento dell'attenzione: tutto funzionale alla tipologia di comunicazione di questi tempi.
SMS,cinguettii twitteranti, letture e visioni sincopate, fra lo schizofrenico e l'atteggiamento da giocatore di playstation.
Tutto resta in superficie,come una cartavelina, solo apparentemente con l'intenzione di "immergersi" nella realtà. La si sfiora soltanto,la si solletica nei punti che più facilmente possono essere resi comprensibili a un pubblico eterogeneo,da attirare anche nel suo essere distratto da tessere e pezzi di mosaico che mai combaciano,limitandosi ad assumere i contorni delle "convergenze parallele" d'antan.
Quella frase di Sortino "con approccio a volte giornalistico a volte di una persona comune" dice molto in merito: chiunque può improvvisarsi "autore" di servizi e reportage,credendo sia sufficiente mostrare le immagini di stati di emarginazione. Scivola però tutto come una saponetta,sia quando si pensa di raccontare qualcosa di nuovo come nel servizio su Calais (magari c'è chi si è cimentato prima,anche con stlii di riprese innovative,non credi,Sortino?..), sia quando lo spunto di partenza può anche essere interessante (il rapper alla scoperta delle sue origini),ma lasciando il tutto all'improvvisazione,appunto come gente comune.
Chiunque può riprendere di tutto,si sa e buttarlo su youtube,come se il numero di visualizzazioni debba essere indice del grado di qualità. E invece spesso e volentieri è solo il gradiente di banalità che si impenna.
E così, se da un lato si vanifica la possibilità di recuperare la vena surreale di Enrico Lucci dell'epoca di Telesogni (RAI 3,una vita fa),dall'altra si spreca l'occasione - nel mettere insieme troppi ingredienti a livello di superficie - di valorizzare gli interventi che da soli farebbero reggere - con una diversa strutturazione - l'intera trasmissione. E' il caso del meccanico/a Pino/Beatrice a cui avrebbero potuto dar ampio respiro per raccontare non solo la sua vicenda,ma tutte le implicazioni che ne sono derivate a vari strati; così come Erri De Luca,la cui capacità affabulatoria è stata sacrificata nell'alveo quasi di aforismi,laddove pochissimi sono in grado- come lui - di saper raccontare e interloquire senza che mai l'ombra della banalità faccia capolino
 
Ed è proprio la sua particolarità che è piaciuta ( pur essendo contaminato da altre idee).
È perfetto ? Ovviamente no...ma almeno un po di movimento nei programmi c'è (anche al costo di fare cagate).

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Se continua cosi rimarrà in onda e non trasmetteranno più le serate con Santoro:D
E non si può certo dire che sia sbagliata, come scelta.
 
Ma a Santoro sono solo 4 docu-film , quindi non è che avrà il suo spazio settimanale.
Cmq la scorsa settimana gli ascolti di Nemo sono stati bassi, ma bisogna abituare il pubblico e i nuovi target .
Speriamo in questa..ma credo siano quelli più o meno.

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Su Rai2 Nemo – Nessuno Escluso ha interessato 725.000 spettatori pari al 3.1% di share
 
Sul piano ascolti naturalmente occorre sempre considerare la "concorrenza". Nemo di certo è un programma che, almeno secondo me, non viene troppo seguito da persone di una certa età.
 
@ STANLEY_CASSIDY

Credo che questo suo essere superficiale in realtà sia un bene, approfondire gli argomenti significherebbe schierarsi, invece la scelta (secondo me condivisibile) è quello di non dare risposte "pronte" ma obbligare lo spettatore a ragionarci su e farsi una sua idea. Se ti interessa una cosa vista te la approfondisci per conto tuo, come hai scritto "solletica l'attenzione". Quanto al ritmo e al discorso SMS, cinguettii ecc... Volenti o nolenti per molti ormai la comunicazione è fatta in quel modo, e bisogna capire chi è il target del programma, io mi sono sorpreso a vedere l'età media del pubblico, facci caso... E spesso quella fascia d'età la attiri così o non è che facendo il reportage "classico" lo apprezzano di più..semplicemente cambiano canale

@massera

Oltre al fatto delle fasce d'età c'è da considerare che non mi sembra sia stato "spinto" con promo o altro in modo particolare, come invece fanno per altri programmi. Io personalmente l'ho scoperto facendo zapping

@in generale : quella percentuale di ascolti secondo voi per loro è un buon risultato o no? Secondo voi? Io non so interpretare i dati d'ascolto..
 
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