Confermo, lo seguivo già quand'era condotto da Augias ma Zanchini si conferma altrettanto un ottimo conduttore per una trasmissione come questa.
Eh purtroppo io l'ho scoperta solo all'inizio del 2020, quindi non ho vissuto Augias che pure ogni tanto appare
è rai3 che è il miglior canale della tv italiana, speriamo resista e non la rovinino (come il TG3 che ormai..è identico agli altri)!!!
Anch'io seguivo/seguo quante storie. (QS) soprattutto grazie a Raiplay..perché adesso non fanno più la replica alla Domenica.
Interessante anche Rebus
Questi programmi dipendono anche dalla qualità degli ospiti, apprezzo sempre Vito Mancuso, Maurizio Viroli, Dacia Maraini, Scurati, ecc.....poi quando c'è Augias divertente il confronto con prelati (tipo monsignor Paglia). Interessante quando QS ospitò ,non senza polemiche, Toni Negri
Difficile sostiuire Augias comunque Zanchini è bravo e simpatico.
Se ci fate caso , Rai3, a parte qualche eccezione, è uno dei pochi canali dove i conduttori si mettono al servzio del programma e non pensano a mettersi in mostra con primi piani con vestiti accessori ricercati ecc..D
Chi ha seguito REBUS sa che Augias presenterà un nuovo programma dedicato all'alfabetizzazione musicale.
Purtoppo intellettuali dello spessore ( e dall'ironia) di Augias in giro non ne vedo.
p.s non mi piace AGORA'...so che ha successo ma vedere già al mattino presto politici che sono lì per fare battutine, per litgare ecc...bah..non è da rai3. E poi ci sono 1000 parlamentari, in tv mandano sempre i soliti 50 (ormai personaggi tv)
A RIDATEME SANTORO !! So che ha un caratteraccio, ma trasmissione come le sue (oltre a formare tanti giornalisti, giovani) , soprattutto in questo periodo, avrebbero contribuito ad avere una visione più completa delle situazioni.
Condivido tutto quello che hai detto (soprattutto su Santoro che manca come il pane, ancora ricordo il suo intervento a Otto e mezzo dalla Gruber nella primavera 2021, a distanza di anni dalla sua ultima apparizione televisiva), non so se Rai3 sia l'unico canale in assoluto di alto livello, penso a Sky Arte o a RaiStoria. Quello che mi piace di Quante Storie è la leggerezza (ma non superficialità) con cui si trattino argomenti spesso tecnici o difficili senza mai scadere nella banalità. Si riesce a far arrivare allo spettatore un dibattito serio e stimolante. Anche la durata ristretta di 30 minuti circa la ritengo perfetta: se voglio approfondire (e quasi sempre riescono ad accenderti la curiosità), acquisto il libro dell'ospite che, se fatto bene, ha una sua bibliografia che rimanda ad altri testi etc. In questo modo, si riesce davvero ad entrare in mondi anche distanti da noi
Da cinefilo che piange per la poca considerazione culturale e mediatica di cui goda la Sala Cinematografica ed il Cinema tout court in Italia, mi piacquero tantissimo due puntate di Quante Storie con lo psicanalista Vittorio Lingiardi "Al cinema con lo psicoanalista" della stagione 2020/2021 e una con lo storico Giovanni De Luna di ottobre scorso. Davvero stupende, fatte benissimo.
Augias è bravissimo e ha una cultura straordinaria però, spesso, mi sembra che abbia la tendenza a strafare: interviene quando si gradirebbe continuare ad ascoltare l'ospite, fa ironia non sempre azzeccata, (im)pone la propria opinione. E i simpatici confronti/battibecchi con Zanchini - per quanto siano forse preparati a tavolino - mi fanno spesso pensare "Non sprechiamo minuti, così, cavolo!". Penso ad una puntata di parecchi mesi fa sulla musica classica (credo fosse l'ultima della stagione 2020/2021) in cui Augias ha davvero stonato (per restare in tema musicale). Ciò non toglie che la sua presenza sia sempre un plus.
So che non c'entra con la televisione, ma anche RaiRadio3 è bellissima. Io spesso ascolto "Pagina Tre" alle 9:00 di mattina dove fanno la rassegna delle pagine culturali ed offrono spunti variegati. Davvero ben fatta. Ed anche "Hollywood Party" fa il suo
Stendiamo un velo pietoso sul fronte telegiornali: io li odio - tutti ed indistintamente - e mi viene da ridere quando sento dire che ascoltare un telegiornale significhi informarsi. Approssimazione, semplificazione, sensazionalismo, attenzione posta su dettagli formali inutili, trascuratezza su certi altri a cui il Tg1 riesce ad aggiungere anche una certa dose di paternalismo e moralismo assolutamente odiosi. Anche il tanto decantato Tg di Mentana non mi ha mai colpito particolarmente. Credo che capolavori del cinema come "Quarto potere" di Orson Welles, "L'asso nella manica" di Billy Wilder e "Quinto potere" di Sidney Lumet abbiano influito su questa mia particolare opinione
Concordo su Agorà
Mentre ormai a scadere sempre di più è "Che tempo che fa". Mi è piaciuta molto l'intervista al Papa - sicuramente uno dei momenti più belli ed importanti della storia recente della televisione - ma il livello del programma, malgrado sia ormai tornato in pianta stabile all'ovile Rai3, è ormai basso. Persino ospiti di prestigio vengono sprecati malamente: l'intervista di Fazio a Quentin Tarantino è stata una palla clamorosa, davvero noiosissima. E ce ne vuole per rendere noioso Tarantino! Ma anche l'intervista a Tornatore per la presentazione del suo bellissimo docufilm "ENNIO" non mi è per niente piaciuta. Ritengo che CTCF non riesca a togliersi quella patina di televendita di un prodotto che, ok, è culturale, ma sempre pubblicità resta. Sorvolo su Luciana Littizzetto che fa, da anni, un tipo di comicità che credo sia fuori moda persino alle scuole medie. Non capisco come si faccia anche solo a sorridere al suo tipo di impostazione umoristica sempre identica nella sua bassezza.