Discussioni su Rai 5

forzagranata ha scritto:
questo non è un caso, cioè voglio dire che in Campania lo switch-off c'è stato da 1 anno e non dobbiamo avere il mux4 mentre in Lombardia ecc...i "signorotti" della Rai lo attivano subito. Come definirlo questo se non "razzismo tecnologico" e poi dovrebbero spiegare perchè questo nuovo canale debbano inserirlo nel mux4 e non in uno degli altri 3 mux (in particolare il 2 ed il 3 che non mi pare siano così pieni) e perchè Raiextra l'hanno tolto dal 3 per spostarlo nel 4? VERGOGNATEVI!!!...:icon_twisted: :icon_twisted: :icon_twisted:
Mah non si sa ancora... per ora si sa che lo attiveranno sicuramente da un ripetitore... già io forse almeno all'inzio rimarrò scoperto... quindi non è vero che il nord ce l'avrà...
 
Bluelake ha scritto:
il clientelismo è l'unica ragione dell'incapacità organizzativa e del marasma continuo che c'è in Rai.
Eh ma queste non accadono, in particolare al nord...

adriaho ha scritto:
Esattamente Torino e Napoli 2 centri di produzione tv sottoutilizzati che vanno avanti solo perche a torino ce la tv dei ragazzi, e a napoli ce un posto al sole e ti lascio una canzone. e invece si son messi a fare un canale da milano dove i centri di produzione son utilizzati...

Per tirare un idea mi sarebbe piaciuto vedere una rai5 federalista con dei programmi dedicati alle varie regioni, in modo che si potessero usare al meglio le redazioni locali della rai che in questo periodo non stanno tanto bene...
Credo che la sede di Napoli sia messa meglio di quella di Torino, almeno loro un futuro, seppur molto nebuloso, ce l'hanno...

Il canale "regionale" in teoria avrebbe dovuto esserlo Rai 3...

Ogni tanto mi viene da pensare che alla Rai stiano leggermente esagerando con il numero dei canali, 4 o 5 sarebbero più che sufficienti per quello che offrono.
 
Pincopallino2010 ha scritto:
Sarebbe stato inutile meglio farla centralizzata a Milano,visto che nel Lazio e nella Campania si vede queste rete solo in 2 città.
e che centra? io dico che sarebbe stato piu originale se rai5 avrebbe avuto dei contenuti piu regionali...

ElSaxo ha scritto:
Credo che la sede di Napoli sia messa meglio di quella di Torino, almeno loro un futuro, seppur molto nebuloso, ce l'hanno...

Il canale "regionale" in teoria avrebbe dovuto esserlo Rai 3...

Ogni tanto mi viene da pensare che alla Rai stiano leggermente esagerando con il numero dei canali, 4 o 5 sarebbero più che sufficienti per quello che offrono.
vero la sede di napoli sta un po meglio, ma la situazione è critica anche li... poi rai3 visti i risultati di questi ultimi mesi la lascerei continuare per quella strada... se rai5 voleva proporre qualcosa di nuovo, poteva proporre qualcosa di regionalizzato....

Secondo me hanno un tornaconto pubblicitario nel fare tutti sti canali... se fare sti canali rappresentavano delle perdite li avrebbero tutti chiusi.
 
forzagranata ha scritto:
questo non è un caso, cioè voglio dire che in Campania lo switch-off c'è stato da 1 anno e non dobbiamo avere il mux4 mentre in Lombardia ecc...i "signorotti" della Rai lo attivano subito. Come definirlo questo se non "razzismo tecnologico" e poi dovrebbero spiegare perchè questo nuovo canale debbano inserirlo nel mux4 e non in uno degli altri 3 mux (in particolare il 2 ed il 3 che non mi pare siano così pieni) e perchè Raiextra l'hanno tolto dal 3 per spostarlo nel 4? VERGOGNATEVI!!!...:icon_twisted: :icon_twisted: :icon_twisted:
IL mux2 è il mux più povero in assoluto,riesce a contenere solo due canali sd di cui il secondo è la replica del primo,potrebbero benissimo mettere molti più canali sul mux2.
 
adriaho ha scritto:
apprezzo lo sforzo fatto dalla rai di fare un canale con un impronta culturale... ma dubito fortemente che riesca a fare meglio di rai extra... Sarebbe stato meglio se rai5 avrebbe portato anche delle vecchie trasmissioni di rai extra e anche le repliche delle recenti...
sarà molto interessante confrotare gli ascolti di Rai Extra di questo mese con quelli di Rai 5 nel mese di dicembre :icon_cool:
 
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Nasce il canale Rai5 il digitale terrestre che piace alla Lega

LEANDRO PALESTINI (15 novembre 2010) — ROMA IL 26 novembre, il servizio pubblico sfornerà un nuovo canale digitale. Si chiama Rai5 e nasce sotto l' egida della Lega. «Un canale più local per diventare più global» è lo slogan scelto dal vicedirettore generale Antonio Marano, leghista, per anticipare l' identikit di Rai5, «rete semigeneralista, innovativa, con ampia offerta di intrattenimento culturale. Si parlerà di arte, moda e musica senza essere mai seriosi. Con un occhio alla promozione del made in Italy: ci sarà attenzione per il turismo, l' artigianato e l' industria». Così, si spiega l' annunciata sinergia con l' Expo di Milano 2015. «La trattativa con l' Expo la porta avanti il direttore generale Masi. Io posso dirvi che Rai5 risponde a un preciso progetto culturale. Si dice che sarà un canale della Lega solo perché si fa a Milano. Ma il Nord è cosa ben più ampia...», taglia corto Marano, mentre Massimo Ferrario, direttore del centro di produzione milanese, nei giorni scorsi ha confermato che Rai5 rappresenta «una straordinaria opportunità per sviluppare il rapporto fra tv e territorio nell' ottica di una valorizzazione di tutte le eccellenze locali, a partire dalla cultura». Negli studi Rai di Corso Sempione, il battesimo di Rai5 avverrà il 26 novembre, in perfetta sincronia con lo switch-off più atteso, quello dell' apertura del digitale terrestre a Milano e dintorni. A pochi giorni dalla messa in onda, i vertici Rai tengono ancora le carte scoperte sull' offerta, sul palinsesto. Ma si sa che il nuovo canale avrà una speciale attenzione per il web, intorno al sito Rai5.rai.it si dovrebbe coagulare una sorta di «cantiere di idee» in cui i telespettatori avranno un ruolo attivo. Per questo è stato chiamato un esperto di musica e web come Carlo Massarini. Qualcosa trapela su alcuni nomi chiamati per costruire Rai5. Philippe Daverio, già animatore di Passepartout su RaiTre (e in passato consigliere leghista al comune di Milano) sta lavorando a trasmissioni su alcuni dei temi a lui cari, dall' arte all' architettura. Gregorio Paolini, autore creativo, starebbe lavorando a nuovi format per l' intrattenimento culturale. Largo spazio sarà dedicato alla documentaristica, con l' acquisto di documentari di pregio ma non solo: Benedetta Mazzini, figlia di Mina, starebbe lavorando a dieci reportage sull' Africa; il cantante pop Omar Pedrini dovrebbe presentare dei documentari musicali. Renzo Arbore, dopo il debutto su Rai International, approderà con "Oggi qui, domani... là" con la sua band. Ci sarà un grande chef, Gualtiero Marchesi, che parlerà di cucina e cultura. Il teatro sarà ben rappresentato, con il meglio della programmazione teatrale italiana e una serie di introduzioni affidate a nomi eccellenti. Ma ci sono già le critiche. Sarebbero troppe le caratterizzazioni di Rai5, una rete che parte con un piccolo budget. Qualcuno dice che, per costruire il nuovo canale si sta rovistando nella bottega (ormai chiusa) di RaiSat. Antonio Marano dice che sarà Pasquale D' Alessandro, attuale direttore di Innovazione e Prodotto Rai (ma anche creatore di programmi celebri di Rai3 come La grande storia e Che tempo che fa di Fazio) il responsabile del progetto Rai5. Ma il diretto interessato è ancora senza delega. - LA REPUBBLICA
 
Pincopallino2010 ha scritto:
E' assolutamente la realtà,il nord pullula di ripetitori con il mux4,nel Sud ce ne è uno per regione.
Questo centra poco con l'articolo. Mi riferisco in particolare a questo passaggio:
Si chiama Rai5 e nasce sotto l' egida della Lega
Non mi pare che la musica, la cultura, l'arte, i documentari (tutte cose inserite nel palinsesto di Rai5) possano e/o debbano avere per forza un colore politico.

Ho letto alcune testimonianze che, effettivamente, dimostrano come le attivazioni del mux 4 non siano ancora state effettuate in molte regioni del sud Italia, ma questo è un altro problema.
 
MyBlueEyes ha scritto:
Sembra un articolo un po' fazioso....

Bianchi Clerici ad Affari: "Vi presento Rai5, la tv delle culture. Ma non è il canale del federalismo"


Affaritaliani.it (Mercoledí 17.11.2010) "Mischierà cultura alta e bassa, rivolgendosi a un pubblico di ogni età: sarà la tv del vivere bene, che ha reso famosa l'Italia". Così Giovanna Bianchi Clerici, consigliere Rai in quota alla Lega, presenta ad Affari il nuovo canale digitale che inizierà le trasmissioni il 26 novembre. Gli studi sono a Milano, ma "non è il canale del federalismo", sottolinea: "E' l'esempio della distribuzione delle risorse Rai sul territorio, come è stato fatto anche a Torino e a Napoli"

"Col passaggio al digitale terrestre arriveremo complessivamente a una quarantina di canali nazionali tra Rai, Mediaset e La7. L'offerta dell'emittente pubblica, in particolare, salirà a 14 canali, compresi i classici RaiUno, RaiDue, RaiTre. E tra questi ci sarà anche Rai5, il nuovo canale della cultura e delle culture". Così Giovanna Bianchi Clerici, consigliere Rai in quota alla Lega Nord, anticipa ad Affaritaliani.it come sarà la nuova tv pubblica, a margine della presentazione da parte del ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani del passaggio al digitale in Lombardia, previsto per il 26 novembre,. E proprio lo stesso giorno si festeggerà l'avvio delle trasmissioni di Rai5 (lo switch off in tutto il nord Italia avverrà invece entro il 15 dicembre).

Televisione della cultura e delle culture: che significa?
"Significa che si parlerà di cultura in senso alto, dalla musica classica alla lirica per fare esempi musicali: argomenti un po' di nicchia che per motivi di audience non ci si puo' permettere sulle reti generaliste. Ma poi ci saranno anche le culture, più accattivanti e divulgative, rivolte a pubblici di varie età. Per esempio, anche musica contemporanea. E poi cinema, tecnologia, arte, territorio, cucina... Sarà una tv attenta alla cultura del viveere bene per cui l'Italia è famosa. E non è un caso che il canale nasca a Milano, nella capitale della moda, del design, delle nuove tendenze".

E' la "tv del federalismo"?
"Rai5 non ha la missione del federalismo. E' un esempio della grande ricchezza presente nei centri di produzione Rai dislocati su tutto il territorio: a Milano come a Roma, Torino e Napoli, a cui si affiancano tutte le sedi regionali. L'ottica federalista la vedo nel fatto che, invece di essere tutto concentrato a Roma come successo negli ultimi decenni, stiamo seguendo una strategia di locazione sul territorio a seconda delle specifiche vocazioni. Rai5 nasce a Milano, ma a Torino ci sono già due canali di produzione per bambini (RaiGulp e RaiYoYo), mentre Napoli sta emergendo sempre più come centro dalla forte vocazione al teatro, alla fiction e alla cultura. Lì si girano fiction come "Un posto al sole" e "La Squadra", ma anche lo spettacolo della Clerici "Ti lascio una canzone" è girato a Napoli".

Rai5 sorge dalle ceneri di RaiSat Extra. Dicono che il budget sia scarso.
"Indubbiamente la Rai sta cercando di sistemare i suoi conti e qualsiasi impegno non necessarrio non ce lo si permette. Che il budget sia limitato è anche vero, ma è quello stabilito dal Cda dal 26 novembre fino al 31 dicembre, dopodiché verrà stabilito il budget per il 2011. Rai5 parte come gli altri canali tematici, né più né meno svantaggiata. Non avere un budget illimitato è anche una fortuna perché spinge ad aguzzare l'ingegno e trovare idee più interessanti".

Si vocifera sull'ingaggio di personaggi famosi, da Philippe Daverio a Gualtiero Marchesi, da Omar Pedrini a Renzo Arbore.

"Non e' ancora il momento di ufficializzare i nomi, ma posso assicurare che sara' un cast di tutto rispetto e interessante, alcuni molto conosciuti, altri un po' meno. Sara' un palinsesto ricco e variegato.

Vip a parte, prevedete nuove assunzioni?
Per questa fase di decollo no. Ora si parte con le forze che si hanno, in azienda ci sono tante intelligenze. Poi si vedrà".

Ci sarà una sinergia con Expo?
"Rai5 non sarà il canale dell'Expo, ma sicuramente se ne occuperà e ci stiamo pensando, anche in base a quanto stabilito dall'accordo di programma tra Rai, Comune di Milano e la società che si occupa di Expo".

Su che canale si vedrà?
Il ministro Romani si e' impegnato a farci avere la numerazione dei canali a giorni, credo sia molto importante aprtire con una certezza dei canali e delle numerazioni. per evitare le confusioni avveniute in altre regioni.
 
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ma...mi sembra sempre piu incredible elimienare extra per mettere questo canale...sara anke interessante ma non credo che fara ascolti come quello vecchio ... poi dicono che non vogliono spendere soldi ...

posso dire meno male che non prendo il mux4 non mi perdo nulla
 
mi chiedo perché la discussione di Rai5 non è in evidenza... eppure....:eusa_whistle: :eusa_whistle:
 
Pincopallino2010 ha scritto:
IL mux2 è il mux più povero in assoluto,riesce a contenere solo due canali sd di cui il secondo è la replica del primo,potrebbero benissimo mettere molti più canali sul mux2.
attenzione c'è anche tv 2000!!! Non 2 quindi ma 3 canali SD, oltre alle radio FD....
Cmq di spazio ce ne sarebbe poi manca sempre al'appello RAI Scuola: se la devono essere dimenticata da qualche parte...forse sul sat! e la futura RAI 6? Ma il mux4 arriverà molto presto dappertutto...
 
Ma se Mediaset Extra verrà messo anche nel mux mediaset 2 dove ci sono ben 8 canali effettivi, non capisco perchè non possono mettere Rai 5 nel mux Rai A o B dove ci sono solo 5 canali effettivi :eusa_think: Per vedere Rai 5 qui in Toscana non possiamo aspettare quasi un anno :mad:
 
ZZagor ha scritto:
Ma se Mediaset Extra verrà messo anche nel mux mediaset 2 dove ci sono ben 8 canali effettivi, non capisco perchè non possono mettere Rai 5 nel mux Rai A o B dove ci sono solo 5 canali effettivi :eusa_think: Per vedere Rai 5 qui in Toscana non possiamo aspettare quasi un anno :mad:

Sono d'accordissimo. Potrebbero benissimo metterlo nel mux Rai B, dove i canali diventerebbero appena 6
 
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