Discussioni su Rai Storia

CHRIS 86 ha scritto:
mi piacerebbe sapere cosa ti piace...

Le stesse cose che trasmettono, senza tagli ma integrali, senza rettangoloni con i titoli che appaiono ogni 5 minuti effetti speciali bandiere eccetera, complete dei titoli iniziali e con le sigle, se trasmettono una serie di documentari mi piace che sia completa di tutte le puntate. E le suddette cose che non le replichino all'infinito da 8 mesi come succede adesso.
Se guardate il palinsesto da aprile 2010 ad oggi troverete le stesse cose.

Per chiudere un pò di intrattenimento, mai più visto in rai, non farebbe male (Festivalbar, festival di spoleto, eurofestival, cantagiro).

PER ADESSO BOCCIATA. :evil5:
 
bledi ha scritto:
Come dicevo però quel materiale non sarebbe in linea con un canale di storia. Era così un mio augurio, un auspicio che Raistoria cambiasse in RaiDoc e di materiale allora sì che ci sarebbe a non finire.
Non è detto! I documentari storici di SuperQuark ed in articolare di Ulisse andrebbero benissimo su Rai Storia, al massimo dovrebbe diventare RaiDoc solo nel momento in cui si aggiungono anche i documentari scientifici (bellissimi) di Superquark!;)
 
lucam78 ha scritto:
Non è detto! I documentari storici di SuperQuark ed in articolare di Ulisse andrebbero benissimo su Rai Storia, al massimo dovrebbe diventare RaiDoc solo nel momento in cui si aggiungono anche i documentari scientifici (bellissimi) di Superquark!;)

Non ci siamo capiti ma sostanzialmente diciamo la stessa cosa ;)
 
bledi ha scritto:
Non ci siamo capiti ma sostanzialmente diciamo la stessa cosa ;)
Allora va bene!:D
Che poi dico, History channel è un canale famosissimo, molto bello per gli appassionati che però fa un pò storcere il naso a noi Italiani perchè i documentari sono molto filo-anglosassoni e molto votati alla spettacolarizzazione, i documentari Rai invece sono più simili ai prodotti BBC, io credo che se si volesse con l'archivio Rai a disposizione si potrebbe valorizzare al massimo questo canale e secondo me si potrebbe anche pensare ad una sua esportazione!
 
magari facessero un canale per i documentari... Magari Rai6
 
carontel ha scritto:
Per chiudere un pò di intrattenimento, mai più visto in rai, non farebbe male (Festivalbar, festival di spoleto, eurofestival, cantagiro).

PER ADESSO BOCCIATA. :evil5:
guarda che è Rai Storia, non Rai Musica... è un canale che va benissimo così com'è. ha una linea editoriale ben precisa, e IMO meno si fanno dei miscugli, più il canale mantiene una sua identità. Rai Storia è comunque legata a tematiche cultural-storiche, e aparte la battuta iniziale che ho fatto, posso anche capire il motivo per collegare a Rai Storia certi programmi. però questa inizierebbe a diventare una espansione, un po' troppo border-line rispetto alle tematiche trattate
 
Come se i programmi di intrattenimeto non fanno parte della storia della televisione.

Le 120 puntate di ieri e oggi trasmesse, purtroppo falcidiade di 20/30 minuti a puntata, o le puntate di A colori pare che non erano intrattenimento.

Se si apre un siparietto di 60/90 minuti all'interno delle 24 ore facendoci vedere perle MAI PIU' RIVISTE IN TV, come i programmi che ho citato, non sarebbe male.
 
carontel ha scritto:
Come se i programmi di intrattenimeto non fanno parte della storia della televisione.

Le 120 puntate di ieri e oggi trasmesse, purtroppo falcidiade di 20/30 minuti a puntata, o le puntate di A colori pare che non erano intrattenimento.

Se si apre un siparietto di 60/90 minuti all'interno delle 24 ore facendoci vedere perle MAI PIU' RIVISTE IN TV, come i programmi che ho citato, non sarebbe male.
continuo a pensare che la Rai ha due progetti che deve mettere in piedi prima o poi. uno è un canale di documentari con l'archivio sterminato che ha, l'altro è ritirare fuori il troppo presto scartato rai extra e dargli anche una parvenza simile a quello che doveva essere Bis per Mediaset. visto che a Rai5 si è data una linea culturale stretta, e RaiStoria va mantenuto su dei binari cultural-storici, sarebbe un altro canale a dover racchiudere anche i contenuti di cui parli, ottimi, ma da dedicare ad un canale più legato alla televisione recente e passata, e anche qui la Rai potrebbe farsi una programmazione impressionante per il materiale che ha a disposizione. mi viene il sospetto che non si rendano conto delle miniere di materiali che hanno negli archivi...
 
Prende il via la nuova serie di “Res” dal titolo “Italia 1961”, in cinque puntate. Il programma di Rai Educational a cura di Giuliana Mancini, andra’ in onda ogni sabato, dal 5 marzo, alle 23.00 sul canale Rai Storia visibile su digitale terrestre e Tivu’ Sat. Ogni puntata e’ realizzata con materiali televisivi prodotti dalla Rai nel 1961, per tratteggiare un ritratto dell’Italia che si appresta a celebrare il suo centenario. Barbara Scaramucci, direttore di Rai Teche: “Gli anni di per sé non fanno la Storia, ma ci sono alcuni, soprattutto nel secolo scorso, che la Storia l’hanno fatta davvero. Uno di questi e’ certamente il 1961, al quale saranno dedicate queste puntate dove si vedranno le tante sfaccettature. Si ricorda come l’anno del Centenario, i cento anni dell’ Unità d’Italia festeggiati in maniera clamorosa, più di quanto oggi, forse, non vengano festeggiati i 150 anni”. ‘Uno sguardo dalla Mole’ e’ il titolo del primo appuntamento, incentrato su Torino e sulle sue celebrazioni. Il 1961 fu un anno fondamentale per il nostro Paese, in quanto, come ricorda la Scaramucci: “fu anche l’anno delle conquiste economiche e dove si cominciano ad affermare i diritti sindacali”. E’ un periodo significativo anche per la televisione che “segue da vicino tutto - sottolinea il direttore di Rai Teche - come era tipico del servizio pubblico di allora. In quell’anno diventa direttore generale della Rai Ettore Bernabei, nasce il varietà e il Secondo Canale”. La tv e la radio seguono gli italiani “non solo nella logica di seguire la posizione del Governo – prosegue la Scaramucci - ma di diventare strumento di crescita comune del Paese” Comunicato
 
RaiStoria e Rai5: doppia diretta

"Vespri Siciliani" dal Regio di Torino e "Flauto Magico" dalla Scala

C'è il Teatro Regio di Torino in diretta su RaiStoria: il 18 marzo alle 20 "I Vespri Siciliani" di Giuseppe Verdi, nuovo allestimento del Regio di Torino, verranno trasmessi in diretta da RaiStoria. L'opera sarà diretta da Gianandrea Noseda, regia di Davide Livermore, con Gregory Kunde (nella foto) Sondra Radvanovsky, Ildar Abdrazakov, Franco Vassallo. Alla serata, per festeggiare i 150 anni dall'Unità d'Italia, sarà presente anche il Presidente Napolitano.
Il 20 alle 20 invece Rai5 trasmetterà "Il Flauto Magico" di Mozart firmato William Kentridge dal Teatro alla Scala: dirige Roland Boer, cantano Saimir Pirgu, Albina Shagimuratova, Alex Esposito, Genia Kuhmeier.
 
Nella puntata di "Res Personaggi", un programma di Rai Educational in onda lunedì 14 marzo alle 23.00 su Rai Storia, il canale di Rai Educational, su Digitale Terrestre e Tivu’ Sat, saranno protagonisti cinque personaggi che, tra religione e laicità, hanno fatto dell’impegno verso gli altri la propria missione: Don Giovanni Bosco, Pier Giorgio Frassati, Don Lorenzo Milani, Daniele Dolci, San Luigi Orione. Si comincia con “Don Giovanni Bosco, una vita al servizio dei ragazzi”, la storia e le opere del fondatore dei Salesiani. E ancora “Pier Giorgio Frassati, il santo dei giovani”, un ritratto del ragazzo torinese attraverso le testimonianze di chi lo conobbe. E ancora “Don Lorenzo Milani e la scuola di Barbiana”, un ricordo dell’autore di Lettera a una professoressa. E poi “Danilo Dolci, un filosofo antimafia”: una ricostruzione degli avvenimenti più importanti della vita di Dolci, l’uomo che dalla Sicilia guidò una lotta non violenta contro Cosa Nostra. La puntata si chiude sulle immagini di “Don Luigi Orione, un padre dei poveri”, un campione della santità cristiana, fondatore della Piccola Opera della Divina Provvidenza, proclamato Santo da Papa Giovanni Paolo II, nel 2004. Comunicato
 
“Res”, il programma di Rai Educational, in onda martedì 15 marzo alle 23.00 su Rai Storia (digitale terrestre e Tivù Sat), dedicherà uno speciale appuntamento per capire come l’introduzione della pillola anticoncezionale abbia modificato gli schemi e gli equilibri dei rapporti sessuali tra uomo e donna , offrendo a quest’ultima la possibilità di scegliere per la propria fertilità e per una procreazione responsabile. 10 marzo 1971: l’articolo 533, che vieta la vendita e la propaganda della pillola anticoncezionale in Italia, viene abrogato. Da quel giorno di 40 anni fa, questa piccola e potente invenzione entra nella vita delle donne, dando loro la possibilità di scegliere consapevolmente per una procreazione responsabile. Attraverso immagini di repertorio e interviste al vicepresidente del Senato Emma Bonino e a Carlo Flamigni, presidente onorario dell’ AIED, saranno ripercorsi gli ultimi quarant' anni della storia italiana della pillola: dalla sua iniziale e nascosta distribuzione negli anni '60, alla posizione intransigente della chiesa di Paolo VI nei confronti degli anticoncezionali, al ruolo fondamentale dei consultori. comunicato
 
RAI STORIA: DIRETTA SPECIALE UNITA' D'ITALIA

Su RaiStoria dalle 23.50 del 16 marzo alle 20.00 del 20 marzo su Digitale Terrestre, satellitare free e Tivù Sat, Giovanni Minoli si collegherà in diretta con la Notte Tricolore dando il via alla maratona televisiva più lunga della storia: “90 ore per l’Italia” per seguire tutte le celebrazioni dedicate ai 150 anni dell’Unità d’Italia. Un percorso televisivo dalla notte tricolore alle cinque giornate di Milano, dai fuochi d’artificio a Roma e in tutta Italia al compleanno della Nazione. In diretta tutti gli eventi di questi giorni: da Roma a Milano passando per Torino. In simul cast con il Tg1 la lunga diretta del 17 mattina prima dal Vittoriano, poi dal Pantheon e infine dal Gianicolo. Quindi funzione religiosa voluta dal Vaticano: un evento storico senza precedenti. Il pomeriggio del 17 marzo, in simulcast con Rai Parlamento, il discorso a reti unificate del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano di fronte alle Camere riunite, ricordando anche il discorso pronunciato dal Presidente Gronchi nel 1961, in occasione del centenario. Un altro modo per raccontare la storia lungo le pieghe della politica. La sera, con Benedetta Rinaldi, riflettori puntati sul Teatro dell’Opera di Roma per assistere al Nabucco diretto da Riccardo Muti. Il 18 marzo le telecamere di Rai Storia si trasferiranno a Torino: prima a Palazzo Carignano e nella sala del primo Parlamento con Carlo Durante e poi per visitare le tre mostre alle Officine Grandi Riparazioni con Sara Tardelli e Marina Milone. Il 19 marzo ancora la visita al Museo dell’Automobile con Antonello Savoca, per proseguire nelle affascinanti sale della Reggia di Venaria con Alberto Puoti. Il 20 marzo le celebrazioni del Presidente Napolitano a Milano, fino al concerto all’Auditorium in suo onore. In studio, con Giovanni Minoli, ci saranno ospiti e redattori che si alterneranno nella lunga maratona in diretta dal Risorgimento con tutti gli approfondimenti storici e politici. I protagonisti e le biografie, gli enigmi e le battaglie, gli eventi e le ricostruzioni: la vita di Mazzini in onda il 17 marzo alle 13.30, di Garibaldi il 18 marzo alle 13.00, di Ippolito Nievo il 18 marzo alle 8.00. Un documentario che ricostruisce quel giorno: il 17 marzo 1861 in onda il 17 marzo alle 14.30. Conferenze e dibattiti di storici ed esperti di Risorgimento commentate da Gabriella Oberti il 19 marzo alle 21.50 circa. E poi: le straordinarie vicende artistiche di Puccini il 18 marzo alle 18.00 circa, di Verdi il 18 marzo alle 19.00 circa e Donizetti. Le storie delle coraggiose donne che hanno contribuito con il pensiero e con l’azione a creare l’Unità d’Italia in onda il 18 marzo alle 10.00.

L’altra faccia del Risorgimento: il brigantaggio, i lager dei Savoia in onda il 19 marzo ore 12.00, il massacro di Bronte il 19 marzo alle 13.00). Comunicato
 
ho guardato alcune volte questo canale dal satellite, e mi son chiesto che senso avesse trasmettere varietà degli anni 60-70... ok son documenti storici, ma mandati in onda così, senza ragionamenti più ampi come considerazioni e analisi sul costume, vanno ad annacquare quello che il canale dovrebbe essere e dovrebbe trattare. :eusa_think:

poi vengono trasmessi documentari vecchissimi, va bene che sono di qualità, ma credo ce ne siano di più recenti, e si potrebbe riprodurli in chiave più moderna, anche riprendendo i documenti degli archivi rai...
 
Da quelli di RaiStoria questa non me l'aspettavo....

L'epg cita: La Storia Siamo Noi: Urbi e Torbi :5eek: :5eek:
 
In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, Rai Educational presenta per "Res" la puntata "Come eravamo – Una storia d’acqua", in onda martedì 22 marzo alle 23.00 sul canale Rai Storia, su Digitale Terrestre e TivùSat. Il programma propone una selezione di materiali tratti dalle Teche Rai, del periodo 1954– 1982, per capire come questo tema è stato trattato dalla televisione pubblica. Numerosi i filmati scelti: dal prosciugamento del Lago Trasimeno, in Umbria, raccontata da Ugo Gregoretti nel 1957, alle opinioni di Cesare Zavattini in gita sul Po (1958). E accanto ai grandi nomi, le immagini delle alluvioni che hanno colpito l’Italia dal dopoguerra, da quella del Polesine del 1951 e di Firenze del 1966, ad altre meno conosciute, come quella di Pisa del 1949 o del bellunese del 1966. E ancora: l'affare Cavtat, la nave affondata nel 1974, al largo di Otranto che, con il suo carico di piombo e veleni, ha rischiato di causare un disastro ambientale nell'Adriatico fino al suo avventuroso recupero. In chiusura, le grandi inchieste sulla mancanza di acqua in Sicilia, con un'intervista allo scrittore Leonardo Sciascia. Comunicato
 
Per me continua ad essere un ottimo canale, anche se forse la programmazione potrebbe essere migliore.:eusa_think:
Dovrebbero far rivedere qualcosa delle vecchie trasmissioni che venivano trasmesse su rai extra.
 
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