Euro: favorevoli o contrari?

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
MyBlueEyes ha scritto:
Gli islandesi non lo vogliono e se mai ci sarà un referendum, prevarrà nettamente il no.
Questo lo so, resta il fatto che c'è la candidatura ufficiale.
 
Non ne sono molto sicuro, mi sembra di aver sentito dire che l'Islanda stava prendendo seriamente in considerazione la possibilità di utilizzare l'euro senza unirsi all'Unione europea, come la Repubblica del Montenegro e la Bosnia.

Comunque c'è difficoltà a decidere sul da farsi e una non grandissima preparazione in tema economico di alcuni politici islandesi.
 
Volevo proporvi una cartina illustrante la situazione Euro nei nostri stati:
wbs7k7.jpg

Aggiungo solamente che:
-La Danimarca ha 4 clausole di opt-out (iclusa una sul trattato di Maastricht), un referendum abrogativo dovrebbe essere svoto quest'anno.
-La Svezia non ha una clausola di opt-out ma la apllica "de-facto".
-Il Regno Unito e l'Euro
 
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Moris74 ha scritto:
Dal punto di vista dell'Italia,l'entrata nell'area Euro fu allora un passo obbligato,starne fuori avrebbe avuto conseguenze disastrose!
Però il prezzo della vita è aumentato,e molti ci hanno marciato!
quoto anch'io.
 
MyBlueEyes ha scritto:
Lo so... ma in Islanda è il popolo a decidere quindi la candidatura va presa decisamente con le molle :)
Ed è la stessa cosa che penso io :)

@ relop.ing
L'istanda ha una buona valuta, i cittadini sono ricchi, il PIL pro capite altissimo, uno dei più alti al mondo, non so fino a che punto le converebbe aderire alla zona Euro.

Comunque fino ad ora, gli stati "esteri" che utilizzano l'Euro sono microstati.
Pare che a Bruxselle non vedano di buon occhio il fatto che l'Euro venga utilizzato da Paesi non UE.
Hanno però "detto" alla Gran Bretagna che in caso adottasse l'Euro, i paesi aderenti al Commonwealth che utilizzano di fatto, la Sterlina inglese, possono tranqullamente aderire all'Eurozona.
 
alessandro21 ha scritto:
@ relop.ing
L'istanda ha una buona valuta, i cittadini sono ricchi, il PIL pro capite altissimo, uno dei più alti al mondo, non so fino a che punto le converebbe aderire alla zona Euro.

Credo che stai prendendo un granchio. L'Islanda è ancora fortemente sostenuta dai prestiti stranieri.
Ho sottomano un rapporto cartaceo.
Per avere un'idea leggi alla voce: "Moneta" e poi "La crisi del 2008"
http://it.wikipedia.org/wiki/Islanda

;)
 
Anche se io prendevo in esame i cittadini...
Comunque, mi è nuova questa cosa...:)
Per quanto riguarda la moneta, mi basavo su documenti del 2004, mea culpa :(

Voglio chiedere una cosa a MyBlueEyes:
Ma come mai la maggior parte dei tuoi connazionali conosce l'inglese?
 
Ultima modifica:
Sono quasi sicuro che l'Islanda adotterà l'euro "obtorto collo".
Praticamente costretta dai Paesi creditori.
C'è stata una svalutazione forte della corona che è rientrata in minima parte.
Tu parli dei cittadini che sono ricchi. Ma il debito dello stato di chi è?
Pensa all'Italia!
;)
 
Come ti dicevo sopra, quello che conta in una nazione è il PIL.

Il PIL pro capite Islandese è altissimo. Ma poichè sono circa 310.000 abitanti (adesso non ricordo bene) il PIL di questa Nazione è una mollichina se confrontato con quello di altri paesi.

Quindi (e chiudo sull'argomento): l'Islanda pur non entrando nell'EU (è tutto da vedere) molto probabilmente adotterà l'euro.
 
relop.ing ha scritto:
Non ne sono molto sicuro, mi sembra di aver sentito dire che l'Islanda stava prendendo seriamente in considerazione la possibilità di utilizzare l'euro senza unirsi all'Unione europea, come la Repubblica del Montenegro e la Bosnia.

Comunque c'è difficoltà a decidere sul da farsi e una non grandissima preparazione in tema economico di alcuni politici islandesi.

E' pieno di paesi del mondo che, nei fatti, usano una valuta diversa da quella di bandiera. In America centrale, per esempio, è preferito il dollaro americano alle monete locali.
 
@alex86
L'argomento a cui accenni è un po' più complesso.
In America centrale non solo adottano di fatto (grande differenza fra stato di fatto e stato di diritto, come per le votazioni in altro 3d) il dollaro USA, sono Stati che da tempo sono divenuti delle vere e proprie colonie USA.
Il vicino è grande, ricco, ingombrante, potente e l'economia locale è soggiogata al gigante economico e militare ed ai suoi aiuti.
Ci sono tuttavia delle forze centrifughe che cercano di spezzare certi legami. Vedi il Venezuela, il Perù, il Brasile. Ma siamo già in America del Sud.
Questo non è un OT, ma una breve digressione sul tema principale.
;)
 
L'Islanda è un paese che è si è preso una batosta incredibile ma che è ancora lì, e non per sopravvivere! Il tenore di vita è un po' sceso ma le cose stanno lentamente tornando alla normalità. Voglio sottolineare come in Islanda, indietro in quei giorni buio del 2008, la gente si sia ritrovata in piazza pacificamente per protestare e per scambiarsi "abbracci gratuiti", soprattutto rivolte alle persone che avevano o che stavano per perdere il lavoro. Siamo un popolo molto coeso.
Il PIL è alto, più del 75% degli islandesi ha una laurea, la nazione e giovane e si stanno facendo grandi investimenti che sicuramente daranno i loro frutti.

L'adozione dell'Euro obtorto collo? Improbabile. I cittadini islandesi hanno detto di no al rimborso alla Gran Bretagna e Olanda per il fallimento della banca Icesave... quindi. Altrimenti che democrazia sarebbe? ;)

P.S.: quasi tutti i nordici parlano l'inglese per via di scuole efficienti e anche per il fatto che non esiste il doppiaggio.
 
relop.ing ha scritto:
@alex86
L'argomento a cui accenni è un po' più complesso.
In America centrale non solo adottano di fatto (grande differenza fra stato di fatto e stato di diritto, come per le votazioni in altro 3d) il dollaro USA, sono Stati che da tempo sono divenuti delle vere e proprie colonie USA.
Il vicino è grande, ricco, ingombrante, potente e l'economia locale è soggiogata al gigante economico e militare ed ai suoi aiuti.
Ci sono tuttavia delle forze centrifughe che cercano di spezzare certi legami. Vedi il Venezuela, il Perù, il Brasile. Ma siamo già in America del Sud.
Questo non è un OT, ma una breve digressione sul tema principale.
;)
Sono d'accordo con te. Nel caso del Montenegro è un riconoscimento valutario unilaterale, che è assai raro invero. E' molto più comune il caso che accennavo io.
 
scusa il ritardo...
alessandro21 ha scritto:
A mio avviso per crescere la strada è solo una.
Stati Uniti D'Europa.
Avete idea di quanti soldi si potrebbero risparmiare con l'unione politica?
Basti pensare che mantenere 27 democrazie avanzate non è come mantenerne una sola.
Il caro amico relop.ing, saprà interpretare al meglio quello che intendo dire.
hai perfettamente ragione... però al momento l'UE è solo un amumento dei politici e della burocrazia, e quindi un aumento di costi per tutti...

alessandro21 ha scritto:
L'ambizione di Schuman (che era un gran signore) qual'era?
E i trattati di Maastricht (per le politiche comunitarie), Lisbona (per la costituzione) e Schengen (che, di fatto abbattono le frontiere) cosa ti fanno pensare?
:)
Certamente... ma sei sicuro che questo sia una cosa buona per tutti gli stati che hanno aderito?
 
@MyBlueEyes

Capisco che parli del tuo Paese con il cuore. E che anche tu, come i tuoi connazionali, sei portata ad avere un approccio meditato e profondo nei confronti della vita e dei suoi futuri possibili scenari, a coltivare l'apertura alla tolleranza, purchè non si metta in discussione l'identità politica, economica e geografica dell'Islanda.
Io, un po' più smaliziato e meno romantico. Ho finito con l'identificare il mio lavoro con il mio pensiero (è un pericolo in cui si cade facilmente). Posso vantare solo di essere "diretto", insomma non la mando a dire!
Secondo me il caso dell’Islanda è unico nel mondo occidentale. Argomento il perché.
Premesso che il rifiuto degli islandesi di entrare nell’UE, con la quale intrattengono peraltro ottimi rapporti, si basa principalmente sulla paura di perdere il controllo delle risorse ittiche, fonte primaria di vita e di ricchezza del paese.
L’Islanda è al 7° posto nell’indice di sviluppo umano su oltre 170 nazioni (l’Italia è al 21° posto), gli analfabeti sono inesistenti, i quotidiani sono 336 ogni 1000 abitati (Italia 104), è una nazione fortemente coesa.
Ha deciso nel 1944 di rendersi autonoma dalla Danimarca quando la stessa cadde sotto il dominio nazista e si era ritrovata di fatto senza governo centrale.
Da allora ha affidato la propria difesa agli Stati Uniti d’America.
L’Islanda è sotto l’ombrello dell’USAIRFORCE.
L’Islanda, assieme alla Groenlandia (contea danese) rappresenta di fatto l’antemurale della difesa globale di tutto il territorio del Nord America (USA e Canada).
A Sud, ad Est ed a Ovest dell’Islanda, nell’Oceano Atlantico del Nord e nel Mare di Norvegia (al limite dei ghiacci alla deriva) stazionano permanentemente due SSBN sottomarini strategici d’attacco dell’USNAVY ed una porzione indefinita della VI Flotta, per non parlare della “Home Fleet” britannica.
Così l’Islanda ha la possibilità di “liberare” almeno 70.000 abitanti della sua popolazione attiva (170.000 sul totale dei 310.000) dall’incombenza di provvedere alla difesa dell’Isola e senza pagare un solo centesimo.
Nell’anno 2000, quindi ben prima della crisi del 2008, il PIL islandese era pari a 11,4 MLD di USD. Per avere un dato di confronto ti cito il PIL italiano di allora pari a 1.450 MLD di USD.
E, come sai l’Italia non è certamente la prima al mondo.
Sai del crack di Icesave, affiliata on line della banca nazionale islandese Landsbankinn.
GB e Olanda stanno indennizzato 340.000 clienti i quali avevano visto sparire nel nulla i propri risparmi. Adesso pretendono il rimborso del capitale speso oltre agli interessi.
Con il no al referendum – il secondo dopo quello del marzo 2010 – gli elettori non hanno respinto il risarcimento del debito, ma l’ammontare dei tassi d’interesse.
A portare il tuo Paese di fronte alla giustizia, per il mancato accordo, saranno purtroppo GB e Paesi Bassi.
D’altra parte l’esito del referendum era pure scontato. E’ stato come chiedere agli italiani se due stipendi sono meglio di uno solo: ti risponderebbero, magari in inglese maccheronico che “tù è megl che ùan!
;)
 
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warrior97 ha scritto:
Certamente... ma sei sicuro che questo sia una cosa buona per tutti gli stati che hanno aderito?
Al momento che uno stato chiede l'adesione, sa a cosa va in contro.
Certo l'UE federale non è nel futuro preossimo, ma l'obiettivo e quello, ed io credo che nel giro di 50-60 anni ci si possa arrivare, gradualmente ma ci si arriverà. ;)
 
relop.ing ha scritto:
Come ti dicevo sopra, quello che conta in una nazione è il PIL.

Il PIL pro capite Islandese è altissimo. Ma poichè sono circa 310.000 abitanti (adesso non ricordo bene) il PIL di questa Nazione è una mollichina se confrontato con quello di altri paesi.

Quindi (e chiudo sull'argomento): l'Islanda pur non entrando nell'EU (è tutto da vedere) molto probabilmente adotterà l'euro.
Certo, come detto prima, mi basavo su documenti del 2004.
Comunque, il debito pubblico, può diminuire, ma ci sarà sempre,
Fino a quando, i paesi trainanti non saranno capaci di toglere la gestione della moneta alle banche (non avverrà mai) il debito pubblico sarà sempre li, e mai verrà saldato del tutto :)
 
La mia soluzione può sembrare strana e non condivisa ma io avrei utilizzato la doppia moneta,ciò avrei lasciato la lira a cui avrei affiancato l'euro.
 
Stato
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