Favorevole alle offerte di AT&T e America Movil

Certo, anche io credo che l'idea che abbiamoa AT&T e America Movil è dello spezzatino... però, tutto sommato, se ragioniamo in termini industriali, non è meglio che La7 vada ad una società che ne possa fare davevro il terzo polo televisivo italiano, che la telefonia fissa rimanga tale, che ci sia un operatore mobile svincolato e concorrente con l'operatore fisso, che ci sia un operatore di servizi internet degno di tale nome e non un monopolisto che affitta "finta" banda agli altri, potendo poi batterli con prezzi più concorrenziali?
Insomma, tutto sommato lo spezzatino non è una cattiva cosa, snellisce quell'enorme mostro che è diventato Telecom e mette in gioco azionisti e partner che vogliono effettivamente investire sui pezzi che acquistano, senza dimenticare il tornaconto economico di chi questo processo l'ha messo in piedi.
Per quanto riguarda i tuoi timori, Roddy, anche io penso che dietro il paravento di AT&T c'è qualcos'altro che si muove nel fondo, e questo è solo uno specchietto per le allodole. In fondo, parliamo del 18% di Telecom, e come abbiamo detto prima, il flottante in Borsa è molto più alto, per non parlare dei titoli in mano ai fondi ed ai private equity, il che vuol dire che ci sono spazi ENORMI per cordate, capotamenti e scalate. E già il fatto che Mediobanca e Generali non sono contente della non conferma di Rossi può far muovere grossi scenari. Tra l'altro anche Intesa-SanPaolo pare interessata a promuovere una cordata (annuncio di ieri sera di Passera), il che vuol dire che ci sono in gioco i capitali dei fondi da loro assisititi (parliamo di circa il 45% di Telecom) e che a questo punto, tronchetti Provera non è più il "proprietario" di Telecom.
 
Pigmos ha scritto:
Certo, anche io credo che l'idea che abbiamoa AT&T e America Movil è dello spezzatino... però, tutto sommato, se ragioniamo in termini industriali, non è meglio che La7 vada ad una società che ne possa fare davevro il terzo polo televisivo italiano,
No, dico, :badgrin: :badgrin: :badgrin: :badgrin: tu davvero pensi che in Italia sia PERMESSO a qualcuno tentare di fare VERAMENTE il terzo polo televisivo ( in realtà il secondo, visti gli evidenti legami incestuosi tra gli attuali primo e secondo polo... :eusa_whistle: )?...
No, guarda, solo ritenere possibile una tale ipotesi fantascientifica significa non tenere nella minima considerazione i REALI rapporti di forza esistenti nel nostro Paese in questo momento ( e, purtroppo, ritengo per molto tempo ancora... :sad: :mad: ).

Pigmos ha scritto:
che la telefonia fissa rimanga tale, che ci sia un operatore mobile svincolato e concorrente con l'operatore fisso, che ci sia un operatore di servizi internet degno di tale nome e non un monopolisto che affitta "finta" banda agli altri, potendo poi batterli con prezzi più concorrenziali?
Sarebbe tutto bellissimo, ma, proprio per questo, non è AFFATTO questo lo scenario che gli attuali attori dell'affaire Telecom hanno in mente... :badgrin: E puoi star sicuro che non è QUESTO che succederà, ma solo la sostituzione di un monopolio con altri monopoli, magari ancora più pericolosi perché attuati da operatori molto più forti dell'attuale Telecom, gigante dai piedi di argilla che si deve muovere sottoposto ad infiniti condizionamenti...
Pigmos ha scritto:
Insomma, tutto sommato lo spezzatino non è una cattiva cosa, snellisce quell'enorme mostro che è diventato Telecom e mette in gioco azionisti e partner che vogliono effettivamente investire sui pezzi che acquistano, senza dimenticare il tornaconto economico di chi questo processo l'ha messo in piedi.
No Pigmos, non è questo lo spezzatino che hanno in mente: quello che, probabilmente succederà, sarà che i vari pezzi della Telecom verranno suddivisi a chi ha GIA' una posizione dominante nei vari settori: Tim Brasil ai messicani ( che diverrebbero quasi monopolisti nell'America Latina ), le TV a chi già opera nel settore ( magari in modo indiretto per sfuggire all'Antitrust... ;) ); la telefonia mobile italiana a qualche grosso operatore europeo o mondiale già operante nel settore, la telefonia fissa, magari a AT&T; internet sempre all'operatore TV di cui sopra ;) che ne approfitterebbe per trasferire il monopolio dell'etere alla TV via cavo, all'Home banking e all' e-commerce.... Insomma, tanti monopoli in tanti settori...
Pigmos ha scritto:
Per quanto riguarda i tuoi timori, Roddy, anche io penso che dietro il paravento di AT&T c'è qualcos'altro che si muove nel fondo, e questo è solo uno specchietto per le allodole. In fondo, parliamo del 18% di Telecom, e come abbiamo detto prima, il flottante in Borsa è molto più alto, per non parlare dei titoli in mano ai fondi ed ai private equity, il che vuol dire che ci sono spazi ENORMI per cordate, capotamenti e scalate. E già il fatto che Mediobanca e Generali non sono contente della non conferma di Rossi può far muovere grossi scenari.
Certo che non sono contente: stavano per essere fatte fuori... Ma vedrai che, alla fine, un accordo onorevole si troverà per tutti... ;)
 
babbacall ha scritto:
Il problema fu che la scalata di Colaninno e Gnutti avvenne con la tecnica del Leveraged buy out. Fu una scalata a debito.

Quoto.
E anche dopo aver letto tutti i post successivi sono ancora convinto che il problema fu quello.
In molti a quel tempo si erano fatti la domanada se la nuova Telecom avrebbe retto il debito.
Evidentemente nonostante i giri di valzer (tra cui la truffa dell'acquisto di TIM) non lo ha retto.

Probabilmente il governo "baffino - charlot" avrebbe dovuto intervenire a quel tempo oppure, visto che non è intervenuto, tacere adesso (visto che mi sembra che l'allora predisente del consiglio e alcuni ministri siano membri importanti del governo attuale.)

Riguardo AT&T mi sembra sia una public company come General Electric.
Se è così benvenga (sperando sia come GE e non come ANRON)

Ciaooo
 
gig60 ha scritto:
Quoto.
E anche dopo aver letto tutti i post successivi sono ancora convinto che il problema fu quello.
Le scalate a debito NON SONO ILLEGALI! E neanche, di per sé, scorrette ( come dicevo prima, con l'eccezione delle Banche e delle Assicurazioni... ).
Se qualcuno mi presta i soldi, io con quei soldi posso farci quello che voglio. Il problema è QUELLO CE E' SUCCESSO dopo, allorché i debiti fatti per comprare la Telecom sono stati accollati alla stessa Telecom. E su quella operazione la Consob ( non il Governo che non aveva strumenti giuridici a disposizione per fare alcunché... ) ha molte responsabilità.
Sia detto per inciso: il Governo NON E' Il padrone assoluto del Paese, rappresenta SOLO uno dei poteri ( quello Esecutivo ) su cui si impernia lo Stato Democratico ( e, su molte questioni, neanche il più importante... ).
 
:icon_twisted:
roddy ha scritto:
Le scalate a debito NON SONO ILLEGALI! E neanche, di per sé, scorrette ( come dicevo prima, con l'eccezione delle Banche e delle Assicurazioni... ).
Se qualcuno mi presta i soldi, io con quei soldi posso farci quello che voglio. Il problema è QUELLO CE E' SUCCESSO dopo, allorché i debiti fatti per comprare la Telecom sono stati accollati alla stessa Telecom. E su quella operazione la Consob ( non il Governo che non aveva strumenti giuridici a disposizione per fare alcunché... ) ha molte responsabilità.
Sia detto per inciso: il Governo NON E' Il padrone assoluto del Paese, rappresenta SOLO uno dei poteri ( quello Esecutivo ) su cui si impernia lo Stato Democratico ( e, su molte questioni, neanche il più importante... ).

Quello che volevo dire io.
Se ne è stato zitto allora che gli conveniva; Che se ne stia zitto anche adesso:icon_twisted:
 
gig60 ha scritto:
:icon_twisted:

Quello che volevo dire io.
Eh, no! ;) Tu avevi scritto che "il governo DOVEVA intervenire"... Io ho ribadito che NON POTEVA impedire una operazione finanziaria, per quanto discutibile: a vigilare sulla materia sono preposti ALTRI Enti ( Consob, Banca d'Italia... ), che col Governo NULLA hanno a che fare....

gig60 ha scritto:
Se ne è stato zitto allora che gli conveniva; Che se ne stia zitto anche adesso:icon_twisted:
Anche qui, la questione è diversa: non stiamo parlando di operazioni finanziarie discutibili, ma dell'eventuale trasferimento all'estero della proprietà della Rete telefonica nazionale.
Nessun Governo degno di questo nome potrebbe disinteressarsi della questione, in NESSUN PAESE al mondo.
Fermo restando che il Governo NON PUÒ' né ostacolare né, tanto meno, impedire questa acquisizione, ha però il diritto-dovere di esprimere la sua opinione al riguardo e, soprattutto, di introdurre regole ferree affinché questo trasferimento non sia di nocumento all'economia nazionale.
E la decisione di imporre la scissione tra la proprietà delle reti e la sua gestione mi sembra lo strumento più appropriato, oltre all'aumento dei poteri dell'Authority delle Telecomunicazioni ( e, aggiungerei io, anche di quelli dell'Antitrust ).
 
Roddy, concordo con le tue ultime affermazioni, anche se devo evidenziare un paio di problema.
I governi italiani, liberisti o democratici che siano, non possono ricordarsi a distanza di problemi seri. I problemi della proprietà delle reti, telefonica, elettrica e gas, non può venire alla luce sempre dopo. 10 anni fa hanno privatizzato, hanno fatto in fretta a vendere tutto per capitalizzare, per convenienza, o per fare un piacere agli amici degli amici, non voglio sindacare questo, ma ora sottrarre la rete ad un "libero proprietario" con un intervento di legge è quanto di più sbagliato e slelae chesi possa fare.
Le ipotesi sono due, io le semplifico per semplicitò usando i termini sintetici: acquisto o esproprio.
Nel primo caso, lo Stato rischierebbe di comprare (diciamola tutto, sicuramente) a 3 quello che ha privatizzato incassando 1, nel secondo caso, infrangerebbe quelle che sono le regole del mercato liberale e creerebbe un danno a tutti i pizzoli azionisti che hanno creduto nelle privatizzazioni e che, ancora oggi, rappresentano il "maggiore azionista" delle società suddette.
La gestione delle reti doveva essere estrapolata dalle privatizzazioni e mantenuta dallo Stato per due motivi, il rpimo è che lo stato ha il diritto ed il dovere di poter implementare e allargare ed innovare le reti, ed il secondo è che solo così si liberalizzava il mercato, mettendo alla pari tutti i player che compravano i trasporti di rete da una società che non era una diretta emanata di una sua concorrente.

Ciò che invece reputo la soluzione migliore è che vi siano regole tali che garantiscano i terzi all'uso della rete, visto che il guaio è stato fatto anni fa.
 
ok possiamo vendere i pezzetti.... la EU ha detto SI..... alla rete in mano GOVERNO

Telecom: Ue dice sì a proposta Gentiloni su separazione rete

Finanzaonline.com - 11.4.07/14:10

La proposta di separazione della rete Telecom dalla gestione dei servizi commerciali ha il beneplacito del commissario Ue per la Società dell'informazione, Viviane Reding. Da Bruxelles è arrivato apprezzamento per l'idea lanciata dal ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni. L'esecutivo Ue è d'accordo con la proposta "che la stessa Commissione ha lanciato un anno fa", ha detto il portavoce della Reding, "pensiamo che la separazione della rete potrebbe migliorare il mercato delle telecomunicazioni. In ogni caso le misure devono essere prese in stretta cooperazione con la Commissione. Basta che la proposta sia inserita in un contesto di regole europee".

mo vediamo se dipietro c'azzecca .....a fare il provvedimento....:lol:
 
Molto tardivo un intervento del genere...Mi pare strano che l'UE dia il via libera...
 
alex86 ha scritto:
Molto tardivo un intervento del genere...Mi pare strano che l'UE dia il via libera...

alex..alex......alex.....

cio' porterebbe ad un PRECEDENTE........ nella comunita'.....e i governi non vogliono perdere il controllo... vedi GRAN BRETAGNA che scorporano.....e vendono :evil5:
 
Piccoli azionisti che però non contano nulla, salvo apportare risorse finanziarie reali che vengono però utilizzate, non di rado, per manovre poco trasparenti, fini oscuri e/o in società del tutto diverse.
Qualcuno ha citato il caso Enron, vale allora la pena di ricordare come proprio in quel caso si fosse toccato l'apice dell'ingegneria finanziaria, del "lobbismo", del supporto al politico per ottenere favori e chisure di "occhi" e del danno finale ai piccoli azionisti (nella fattispecie i dipendenti stessi).
Il problema di fondo, e questo sì meriterebbe un intervento governativo di indirizzo, è che in Italia (povera Italia) esistono singoli faccendieri e gruppi, abbondano le scatole cinesi, gli amici degli amici, però mancano i veri imprenditori.


Pigmos ha scritto:
nel secondo caso, infrangerebbe quelle che sono le regole del mercato liberale e creerebbe un danno a tutti i pizzoli azionisti che hanno creduto nelle privatizzazioni e che, ancora oggi, rappresentano il "maggiore azionista" delle società suddette.
 
Tuner ha scritto:
Piccoli azionisti che però non contano nulla, salvo apportare risorse finanziarie reali che vengono però utilizzate, non di rado, per manovre poco trasparenti, fini oscuri e/o in società del tutto diverse.
Qualcuno ha citato il caso Enron, vale allora la pena di ricordare come proprio in quel caso si fosse toccato l'apice dell'ingegneria finanziaria, del "lobbismo", del supporto al politico per ottenere favori e chisure di "occhi" e del danno finale ai piccoli azionisti (nella fattispecie i dipendenti stessi).
Il problema di fondo, e questo sì meriterebbe un intervento governativo di indirizzo, è che in Italia (povera Italia) esistono singoli faccendieri e gruppi, abbondano le scatole cinesi, gli amici degli amici, però mancano i veri imprenditori.
:eusa_think:
a sto punto il governo dovrebbe lasciare telecom quotata solo come RETE COM tipo TERNA ........ lasciando il restante allo spezzatino ma fuori dal mercato..... far incassare a TUTTI in equo gli azionisti...... quei 30/40 miliardi....... come dividendo..... (fregandosi anche un altro 12.5% di tasse:badgrin: )
 
Andresa, ma che notizia hai riportato...

L'UE ha detto tutt'altro:
Il commissario Reding a Gentiloni: l'uscita della rete dal controllo della società può avvenire solo per decisione dell'Authority delle Comunicazioni
|Corriere della Sera|

Rutelli, oltretutto, ha appena escluso lo scorporo della rete da Telecom per decreto.

Il danno ormai è stato fatto: all'epoca della privatizzazione. Tornare indietro su questa decisione vuol dire aver preso in giro per più di 10 anni tutti gli operatori telefonici e i rispettivi clienti.
 
Vedi Andesa, questo è il vero problema. Alla fine chi ci perde, spezzatino o meno, scorporo o non scorporo, sono i piccoli azionisti.
I grossi gruppi, infatti, si stanno comprando Telecom "fuori emrcato", scambiandosi proprietà di controllanti fuori mercato, senza possibilità, al mercato di intervenire.
Per capirci, se AT&T ed America Movil voelssero comprare azuioni Telecom, dovrebbero fare una OPA, ed allora anche io, se ritengo conveninte, potrei aderire e cedere le mie belle 500 azioni (che se diciamo che le avevo comprato a 2 euro, sono i miei 1000 euro di risparmi sudati giorno dopo giorno), sperando che l'offerta sia superiore al prezzo a cui io le comprai per guadagnarci qualcosa.
Invece i MexTex stanno comprando azioni Telecom fuori mercato, comprando Olimpia, società non quotata, che ha in "cassaforte", il 18% di Telecom, quindi senza permettere a me di "entrare" nella trattativa.
Poi, magari, dopo questo, interverrà l'AgCom e dirà che la Telecom, controllata dai MexTex, dovrà cedere la rete, e magarì pagherà Telecom per questo. i soldi vanno in cassaforte della Telecom, e saranno utili per ripagare i debiti che la stessa ha con le banche (anche perchè nel consiglio di amministrazione le avrie banche sono ben rappresentate e rientreranno della loro esposizione), ciò nonostante, io rimango in possesso delle mie belle 500 azioni Telecom Scorporata che chiaramente non avranno più il valore di 2 euro, ma crolleranno inevitabilmente, diciamo ad 1.6 euro, il che cosà significherà:
1) i MexTex avranno il controllo di una società più solida finanziariamente, avendo anch emeno pressioni dalle banche che sono ora meno esposte. A quel punto partirà lo spezzatino e rientreranno del lotro investimeno nel giro di 18-24 mesi.
2) Le banche rientrano della loro esposizione, mantenendo sempre una quota di controllo sulla Telecom
3) (unico aspetto positivo) Il mercato delle telecomunicazioni sarà, ora, veramente equo e concorrenziale in quanti ora tutti i player dovranno acquistare i servizi non da Telecom, ma da una società esterna che non offre servizi B2C ma solo B2B.
4) I piccoli azionisti, quelli che hanno messo il sangue per lo sviluppo dell'azienda, se lo prendono, come al solito, a quel servizio.

Morale della favola, le banche ricevono l'ennesimo regalo dal Governo (e da qualsiasi Governo), Tronchetti Provera s'è incassato un bel gruzzoletto, i MexTex hanno fatto comunque quello che volevano, i piccoli investitori dopo l'Argentina, dopo Cirio, dopo Parmalat, dopo FinMatica, continuano a non aver nessun peso e vengono maltrattati dai finanzieri e dai governi.
 
morale della favola ......

INVESTIRE in AZIONE BANCARIE.......e ASSICURAZIONE (TFR )
 
Caro Pigmos,
tu almeno le Telecom le hai comperate per scelta.

Io da cassettista le avevo vendute per acquistare le TIM perchè distribuivano buoni dividendi (anche per ripagare i debiti di Telecom:icon_twisted: ).
Non ho aderito all'OPA truffa e mi sto ancora chiedendo perchè:eusa_wall: :eusa_wall: (forse perchè ero sotto del 15/20%)
fattosta che mi hanno sostituito le TIM parte con Telecom SPA e parte con Telecom Media.
Alla fine dividendi non se ne sono più visti ma in compenso la perdita sul capitale è aumentata a circa il 40%
Saranno anche pochi soldi ma erano sudati e miei:crybaby2::D (si... lo so che investire in azione è un investimento a rischio....)

Vediamo cosa succede adesso:doubt:

Ciaooo;)

Ps: ora che rileggo il tuo post ho perso anche 300€ con Finmatica:5eek: .. non me lo ricordavo quasi più. Ma chi è che fatto quotare una società fallita in borsa?
 
ma dico .......nessuno di voi ha mai giocato a monopoli?????

si sa' che chi tiene le GENCO e le ferrovie(e per fortuna queste non sono quotate in italia...kkk) vince.......

e naturalmente chi vince in assoluto e' sempre la BANCA........:D

anche nella vita reale....(se non si vuole speculare) si devono comprare solo

elettricita' acqua TRASPORTI e BANCARI :evil5:
 
In linea di principio potresti avere ragione, nella realtà le cose possono andare anche molto diversamente. (es. proprio enron, che si dice provocò di proposito il black out in California...)

andresa ha scritto:
si devono comprare solo

elettricita' acqua TRASPORTI e BANCARI :evil5:
 
gig60 ha scritto:
Caro Pigmos,
tu almeno le Telecom le hai comperate per scelta.
Ps: ora che rileggo il tuo post ho perso anche 300€ con Finmatica:5eek: .. non me lo ricordavo quasi più. Ma chi è che fatto quotare una società fallita in borsa?
Beh, io le Telecom non le ho, per fortuna, e forse non le ho mai avute, però questo è il caso, secondo me, del 30% del capitale dell'azienda, quindi di milioni di piccoli azionisti, di cui nessuno parla.

P.S. Nell'elenco, oltre a FinMatica, ho dimenticato un altra grande truffa: Freedomland, in cui sono incappato, così come nei Bond Argentini. però, almeno, Cirio, Parmalat e FinMatica me le sono scappottate. Il problema è che in Italia le Autority non servono a nulla... così non hanno decretato la scissione delle reti dai fornitori di servizi (secondo me compito del Garante della COncorrenza (antitrust)), ne hanno controllato il mercato, ne hanno controllato gli operatori di telecomunicazione.
Insomma ci manca la cultura degli organi di garanzia, che sono propri di una cultura liberale e di mercato. Siamo figli di monopoli e di "obbligazioni" e così ci comportiamo.
 
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