Favorevole alle offerte di AT&T e America Movil

andresa ha scritto:
ma dico .......nessuno di voi ha mai giocato a monopoli?????

si sa' che chi tiene le GENCO e le ferrovie(e per fortuna queste non sono quotate in italia...kkk) vince.......

e naturalmente chi vince in assoluto e' sempre la BANCA........:D

anche nella vita reale....(se non si vuole speculare) si devono comprare solo

elettricita' acqua TRASPORTI e BANCARI :evil5:
Porca miseria, ho giocato a Monopoli in ogni sua forma, e l'obiettivo mio era proprio il controllo delle Utility!
Comunque non è detto che solo con quelle si guadagna, oggi si guadagna molto di più con quelle che chiamo le Inutility, come le aziende della New Economy il cui prodotto non è la tecnologia, ma l'impressione della tecnologia, e le aziende della Moda, in cui non viene valutato il prodotto, ma il charme. Insomma le aziende che producono aria fritta!
 
le ferrovie(e per fortuna queste non sono quotate in italia...kkk)
Quando il sistema AV (alta velocità) sarà completato, Trenitalia sarà quotata in borsa. Questo fu detto in un intervista al Sole 24 Ore 1-2 anni fa.
 
alex86 ha scritto:
Quando il sistema AV (alta velocità) sarà completato, Trenitalia sarà quotata in borsa. Questo fu detto in un intervista al Sole 24 Ore 1-2 anni fa.

CAMPA CAVALLO ...E NOI RINGRAZIAMO....:lol:
 
Bhe, la Roma-Napoli è già in esercizio, così come parte della Torino-Milano. L'anno prossimo partono la bologna-firenze e la bologna-milano. Certo che se per completare tutto l'asse fino a Palermo e Lione dovessimo aspettare qui puzzoni della Val di Susa o il Ponte sullo Stretto...La spina dorsale, dunque, sarà terminata per il 2008...
 
Pigmos ha scritto:
10 anni fa hanno privatizzato, hanno fatto in fretta a vendere tutto per capitalizzare, per convenienza, o per fare un piacere agli amici degli amici, non voglio sindacare questo,
La privatizzazione Telecom è stata fatta ANZITUTTO per migliorare i conti dello Stato e contribuire, così all'entrata nell'Euro ( il primo che dice che era meglio se restavamo fuori si dimostra del tutto all'oscuro delle più elementari leggi economiche!!! :eusa_naughty: ).
Ancora, per dare il via alla stagione delle privatizzazioni BISOGNAVA cominciare con qualcosa di appetibile, che attirasse una moltitudine di investitori... Certo, se avessero iniziato con una azienda decotta, l'operazione sarebbe abortita ancora prima di iniziare...
Pigmos ha scritto:
ma ora sottrarre la rete ad un "libero proprietario" con un intervento di legge è quanto di più sbagliato e slelae chesi possa fare.
Le ipotesi sono due, io le semplifico per semplicitò usando i termini sintetici: acquisto o esproprio.
Non credo che qui si parli NECESSARIAMENTE dell'acquisizione della Rete da parte dello Stato: basterebbe SOLO separarne la proprietà dalla gestione, imponendo la scissione in due della società stessa.... E' una operazione fatta in numerosissimi casi in molti Paesi Occidentali ( negli USA la stessa At&T è stata spesso soggetta a severe disposizioni dell'Antitrust americano che l'hanno obbligata, per esempio, a NON entrare nell'informatica e che ne hanno, alla fine, determinato la suddivisione in 26 società... ;) ).

Pigmos ha scritto:
Vedi Andesa, questo è il vero problema. Alla fine chi ci perde, spezzatino o meno, scorporo o non scorporo, sono i piccoli azionisti.
Questo è tragicamente vero in ogni Borsa di ogni Paese: la Borsa è qualcosa di molto simile ad una bisca: il piccolo investitore può solo cercare di fiutare l'aria e allontanarsi prima che inizi la "tosatura del Parco Buoi" ( come viene sarcasticamente definita dagli addetti ai lavori... :sad: ).

Pigmos ha scritto:
I grossi gruppi, infatti, si stanno comprando Telecom "fuori emrcato", scambiandosi proprietà di controllanti fuori mercato, senza possibilità, al mercato di intervenire.
Le scatole cinesi sono un retaggio antico della nostra fragile economia: sono lo strumento che ha permesso alle cosiddette "grandi famiglie" del capitalismo italiano, a cominciare dagli Agnelli fino a TUTTI gli altri ( neanche lo stesso Cavaliere ne è totalmente esente... ), di controllare grandissimi gruppi pur avendone in cassa in realtà solo una piccola frazione del Capitale. E' sicuramente uno degli elementi più scandalosi del Capitalismo italiano: ma mettervi riparo è più facile a dirsi che a farsi, visto l'enorme potere che queste "grandi famiglie" hanno accumulato ( prova ne sia che NESSUN governo, di destra, sinistra o centro, ha mai neanche tentato di farlo...).

gig60 ha scritto:
Io da cassettista le avevo vendute per acquistare le TIM perchè distribuivano buoni dividendi (anche per ripagare i debiti di Telecom:icon_twisted: ).
Non ho aderito all'OPA truffa e mi sto ancora chiedendo perchè:eusa_wall: :eusa_wall: ......
Alla fine dividendi non se ne sono più visti ma in compenso la perdita sul capitale è aumentata a circa il 40%
Ps: ora che rileggo il tuo post ho perso anche 300€ con Finmatica:5eek: .. non me lo ricordavo quasi più. ...
Azz..., Gig, ricordati di farmi sapere le tue prossime mosse in Borsa così mi regolo per le mie.... :laughing7: :badgrin:

Pigmos ha scritto:
P.S. Nell'elenco, oltre a FinMatica, ho dimenticato un altra grande truffa: Freedomland, in cui sono incappato, così come nei Bond Argentini.
Ehm... :icon_redface: Pigmos, anche tu magari....:eusa_whistle:
Anche solo due righe in pm.... :D :lol:

Pigmos ha scritto:
Il problema è che in Italia le Autority non servono a nulla... così non hanno decretato la scissione delle reti dai fornitori di servizi (secondo me compito del Garante della COncorrenza (antitrust)), ne hanno controllato il mercato, ne hanno controllato gli operatori di telecomunicazione.
Insomma ci manca la cultura degli organi di garanzia, che sono propri di una cultura liberale e di mercato. Siamo figli di monopoli e di "obbligazioni" e così ci comportiamo.
Tornando un attimo seri ( mi scuso per la piccola divagazione di prima... :D ): quoto al 100% questo tuo pensiero finale che mi trova ASSOLUTAMENTE d'accordo.
 
andresa ha scritto:
morale della favola ......

INVESTIRE in AZIONE BANCARIE.......e ASSICURAZIONE (TFR )

Straquoto. Il mercato azionario non è roba per noi piccoli risparmiatori.

Noi i nostri soldini è il caso che li mettiamo in BOT, CCT, fondi pensione per avere una pensione integrativa, conti tipo conto arancio che offrono una remunerazione di tutto rispetto, o obbligazioni garantite.

Eviterei come la peste il mercato azionario.
 
babbacall ha scritto:
Straquoto. Il mercato azionario non è roba per noi piccoli risparmiatori.

Noi i nostri soldini è il caso che li mettiamo in BOT, CCT, fondi pensione per avere una pensione integrativa, conti tipo conto arancio che offrono una remunerazione di tutto rispetto, o obbligazioni garantite.

Eviterei come la peste il mercato azionario.
Beh, questo non è totalmente vero... basta seguire alcune semplici regole:
- MAI investire nel mercato azionario soldi ASSOLUTAMENTE necessari ( per esempio per comprare una autovettura o una casa in futuro o per mandare i figli all'Università o farli sposare, etc. etc. );
- MAI investire TUTTO il capitale in un'unica direzione, ma cercare sempre di diversificare il più possibile;
- Affidarsi prevalentemente ai fondi comuni ( scegliendo quelli più grossi e meno suscettibili di truffe: chiedono, magari provvigioni leggermente più alte, ma danno più garanzie );
- Investire SOLO nell'ottica del lungo periodo: è solo nel lungo periodo, infatti, che l'investimento azionario si dimostra competitivo: nel breve può farti guadagnare un sacco di soldi ma può anche, indifferentemente, farti perdere tutto o quasi... :sad:
 
Non per smorzare gli entusiasmi ma allo stato dei fatti non è garantito quasi nulla, ed esistono fortissime limitazioni...
...l'unica cosa certa è la garanzia di flussi finanziari verso i mercati ed il vantaggio per gli operatori di quei mercati.
Suggerimento: controllare bene le garanzie (nessuna, in genere), gli obblighi (es. restituzione solo in forma pensionistica), i limiti (non reversibilità verso i famigliari).

babbacall ha scritto:
fondi pensione per avere una pensione integrativa
 
roddy ha scritto:
Azz..., Gig, ricordati di farmi sapere le tue prossime mosse in Borsa così mi regolo per le mie.... :laughing7: :badgrin:


Ehm... :icon_redface: Pigmos, anche tu magari....:eusa_whistle:
Anche solo due righe in pm.... :D :lol:
.

Di prossime non ne prevedo non avendo di che investire...

Le mie ultime operazioni sono state:

2004 Terna (IPO)
2004 Generali (sul mercato)
2005 Enel (IPO)
2007 Ascopiave (IPO)

ovviamente (per le mie tasche) tutti lotti minimi

.. e adesso toccatevi le palle:lol: :lol: :lol:
 
babbacall ha scritto:
Straquoto. Il mercato azionario non è roba per noi piccoli risparmiatori.

Noi i nostri soldini è il caso che li mettiamo in BOT, CCT, fondi pensione per avere una pensione integrativa, conti tipo conto arancio che offrono una remunerazione di tutto rispetto, o obbligazioni garantite.

Eviterei come la peste il mercato azionario.
Se mi permettete la divagazione OT, visto che abbiamo preso questa piega. Per rispondere a Roddy, non polemicamente, perchè capisco l'ironia, è uan battuta che avrei fatto anche io, però solo chi non opera in Borsa, non ha mai avuto qualche batosta. Per quanto riguarda Freedomland, FinMatica, Cirio e Parmalat, vorrei ricordare che dietro queste batoste ci sono stati SEMPRE comportamneti truffaldini. Freedomland, per esempio, doveva vendere una scatoletta da attaccare alla TV e permettere di navigare su Internet, ebbene dichiarò di avere 1 milione di clienti che avevano prenotato la scatoletta, quando invece si trattava semplicemente di 1 milioni di contatti che volevano sapere cosa fosse questa scatoeltta. Tra l'altro proprio questa comunicazione permise la quotazione in Borsa, senza alcun controllo.
Per FinMatica c'è una storia simile, di Cirio e Parmalat si è parlato tanto e ci sono dietro le manovre di rientro dei prestiti da parte delle banche.

In ogni caso, non concordo con l'utilizzo del Conto Arancio (o conti simili) come fonte di rendita, perchè sono redditizzi solo per modeste quantita di capitali e per massimo 18 mesi (cfr. studi fatti dall'associazioen Altroconsumo), mentre ritengo validi, soprattutto ora che i tassi stanno aumentando, i buoni statali a reddito fisso.
In ogni caso concordo a pieno con i consigli di Roddy, aggiungendo un ultimo consiglio:
- Mai fidarsi ciecamente di quello che consigliano i promotori finanziari e le banche... molto spesso hanno interesse a vendere determinati prodotti, magari perchè li collocano loro (come nel mio caso con Freedomland), oppure perchè hanno interesse a svincolarsi da una parte delle loro esposizioni (come fu per Cirio e Parmalat). Bisogna sempre informarsi autonomamente e chiedere informazioni sul rischio.
 
Pigmos ha scritto:
Se mi permettete la divagazione OT, visto che abbiamo preso questa piega. Per rispondere a Roddy, non polemicamente, perchè capisco l'ironia, è uan battuta che avrei fatto anche io, però solo chi non opera in Borsa, non ha mai avuto qualche batosta.
E' OVVIO che era solo una battuta per carità...:D
Figurati poi se non sono daccordo con te: io, tempo fa, presi una botta micidiale ( ancora mi ci arrabbio al ricordo...:icon_twisted: ) con le SEAT Pagine Gialle, acquistate a 5.50 euro e rivendute a 90 centesimi... :crybaby2: :crybaby2: :crybaby2:
Né mi consola pensare che, a causa delle stesse azioni è quasi fallito Cecchi Gori... :icon_rolleyes:
Pigmos ha scritto:
Per quanto riguarda Freedomland, FinMatica, Cirio e Parmalat, vorrei ricordare che dietro queste batoste ci sono stati SEMPRE comportamneti truffaldini. Freedomland, per esempio, doveva vendere una scatoletta da attaccare alla TV e permettere di navigare su Internet, ebbene dichiarò di avere 1 milione di clienti che avevano prenotato la scatoletta, quando invece si trattava semplicemente di 1 milioni di contatti che volevano sapere cosa fosse questa scatoeltta. Tra l'altro proprio questa comunicazione permise la quotazione in Borsa, senza alcun controllo.
Per FinMatica c'è una storia simile, di Cirio e Parmalat si è parlato tanto e ci sono dietro le manovre di rientro dei prestiti da parte delle banche.
Dopo la botta con le SEAT ho dolorosamente imparato a diffidare dei troppo facili guadagni: i bond argentini e le obbligazioni Parmalat davano degli interessi TROPPO generosi per essere considerati investimenti tranquilli; a quel tempo preferii le obbligazioni France Telecom che davano degli interessi quasi simili, ma sapevo benissimo che mai e poi mai lo Stato Francese avrebbe permesso il default della loro azienda telefonica... ;)
Pigmos ha scritto:
In ogni caso, non concordo con l'utilizzo del Conto Arancio (o conti simili) come fonte di rendita, perchè sono redditizzi solo per modeste quantita di capitali e per massimo 18 mesi (cfr. studi fatti dall'associazioen Altroconsumo), mentre ritengo validi, soprattutto ora che i tassi stanno aumentando, i buoni statali a reddito fisso.
In ogni caso concordo a pieno con i consigli di Roddy, aggiungendo un ultimo consiglio:
- Mai fidarsi ciecamente di quello che consigliano i promotori finanziari e le banche... molto spesso hanno interesse a vendere determinati prodotti, magari perchè li collocano loro (come nel mio caso con Freedomland), oppure perchè hanno interesse a svincolarsi da una parte delle loro esposizioni (come fu per Cirio e Parmalat). Bisogna sempre informarsi autonomamente e chiedere informazioni sul rischio.
Come non quotarti?... ;)
 
"At&t dà l'addio a Telecom
il gigante americano si ritira

NEW YORK - At&t ha deciso di ritirarsi dall'offerta per rilevare il 33% di Olimpia, la società che ha in portafoglio il 18% di Telecom. La notizia, che sarebbe stata confermata dalla stessa azienda statunitense, era stata annunciata dalla versione online del Wall Street Journal."

http://finanza.repubblica.it/script...news.tpl&del=20070416&fonte=RPB&codnews=98701


Guardate un po' che avevo scritto 10 giorni fa.... :badgrin:

roddy ha scritto:
A meno che.... A meno che il mio sospetto iniziale sia corretto e stiamo assistendo solo ad una sceneggiata, fumo negli occhi ( " è tutta una sisiata, una pigliata pi fissa, un tiatro" direbbe Camilleri... ), mentre i giochi dietro le quinte sono altri... :eusa_whistle: ;)

e, ancora prima...

roddy ha scritto:
Venendo al caso odierno della proposta di acquisto statunitense-messicana, ne sarei personalmente contento: un pò di sana concorrenza internazionale non potrebbe che fare bene al nostro asfittico mercato interno "familiare"....
Ma, proprio per questo, ho dei forti dubbi al riguardo....
Sarei, anzi, tentato di scommettere che non se ne farà nulla... :eusa_whistle: E che, alla fine, la Telecom andrà a finire, magari indirettamente causa problemi antitrust, in "sicure" mani italiane....:mad:

Ragazzi, avevate un fine analista finanziario nelle vostre fila, e neanche ve ne eravate accorti :badgrin: :badgrin: :lol:
 
si avevi ragione e ne sono usciti anche in maniera ridicola, pensare di ritirarsi da un acquisto del genere perchè non accolti con il tappeto rosso è francamente ridicolo, attendiamo i salvatori della patria?
 
NEW YORK - At&t è pronta a riesaminare il dossier Telecom Italia se la politica deciderà di fare un passo indietro. Lo afferma Randall Stephenson, direttore operativo del colosso americano, aggiungendo che «le resistenze politiche hanno sbloccato l'accordo». Telecom «è una buona societa con ottimi asset e grande capacità nel wireless»

|Corriere della Sera|
 
La Commissione europea deve «rimanere vigile» sulla vicenda Telecom Italia perchè questa dimostra che nel Paese permangono «pressioni protezionistiche» nel settore delle telecomunicazioni.

|Corriere della Sera|

Queste due dichiarazioni dimostrano una cosa che era senz'altro evidente: il governo non doveva neanche parlare! Senza contare che ha rischiato di far perdere un sacco di denari alla maggioranza degli azionisti di Telecom, che sono privati cittadini.
 
la commissione europea interviene spesso con simili richiami ma nei settori chiave francia germania e inghilterra intervengono in maniera molto più decisa non solo a parole, chiedere che il governo non possa nemmeno esprimersi mi sembra eccessivo
 
IL GOVERNO NON DOVEVA ESPRIMERSI perché, molto semplicemente, ha fatto destabilizzare il prezzo delle azioni (ovviamente al ribasso) facendo perdere soldi investiti ai piccoli investitori.

Ripeto: il governo è un'istituzione, non deve intervenire su casi specifici di libero mercato!
 
Mi fa ridere chi dice che il governo non si è "intromesso".
Ma se per una settimana tutti i telegiornali riportavano dichiarazioni (minimo 5 per telegiornale) degli esponenti della maggioranza, con qualcuno che voleva espropriare telecom della rete, qualcuno proponeva una cordata con le banche, qualcuno diceva che l'azienda doveva rimanere assolutamente in mano italiana, qualcuno proponeva addirittura che tutta la Telecom dovesse ritornare in mano pubblica...

Questo non è intromettersi, e sostenere una politica protezionistica?
 
Secondo il mio pensiero il Governo, DEVE, dire la sua su una società primaria per lo stato, come è Telecom.
Non scordiamoci cosa successe in Cile, al governo Allende :mad: proprio con la AT&T :mad:
Sarà OT.....ma la mia prima impressione è stata che gli States debbano far pagare la liberazione di Mastrogiacomo al Governo. :icon_rolleyes:
Una cosa importante che deve restare pubblica, è la dorsale della telefonia.

 
La cosa, ammesso che abbia veramente un senso, andava pensata PRIMA di privatizzare telecom, facendo le cose diversamente da come invece si è fatto.

viger ha scritto:
Una cosa importante che deve restare pubblica, è la dorsale della telefonia.
 
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