LA DONNA CHE VISSE DUE VOLTE - VERTIGO
Dopo gli altri due film che ho visto, questo arriva al momento giusto. Probabilmente con quello in questione si comprende appieno cosa è stato ed è lo stile Hitchcock. Come sempre viene presentata la storia, porta ad farsi un'idea relativa ad una cosa, ne rimani stupito, poi ancora di più e così fino alla fine. Un mistero continuo, nebbia che si dirada. Il tutto in un ritmo che come al solito non preme sull'acceleratore, ragionato, attraente. Sempre senza fretta, un po' alla volta e tutto a tempo debito. Fino alla fine che ne è il riassunto. Interessanti anche l'animazione della vertigine, la tecnica da lì spesso ripresa per far comprendere i momenti di "vertigo" e soprattutto lo è leggere come il gradito binomio costituito dal regista e da Stewart saltò proprio a causa dell'insuccesso di critica di questo film. Il tempo, ed è stato dimostrato anche in altri casi illustri, per fortuna è sempre galantuomo.
Voto 9+
Dopo gli altri due film che ho visto, questo arriva al momento giusto. Probabilmente con quello in questione si comprende appieno cosa è stato ed è lo stile Hitchcock. Come sempre viene presentata la storia, porta ad farsi un'idea relativa ad una cosa, ne rimani stupito, poi ancora di più e così fino alla fine. Un mistero continuo, nebbia che si dirada. Il tutto in un ritmo che come al solito non preme sull'acceleratore, ragionato, attraente. Sempre senza fretta, un po' alla volta e tutto a tempo debito. Fino alla fine che ne è il riassunto. Interessanti anche l'animazione della vertigine, la tecnica da lì spesso ripresa per far comprendere i momenti di "vertigo" e soprattutto lo è leggere come il gradito binomio costituito dal regista e da Stewart saltò proprio a causa dell'insuccesso di critica di questo film. Il tempo, ed è stato dimostrato anche in altri casi illustri, per fortuna è sempre galantuomo.
Voto 9+