Frasi celebri dal mondo del calcio

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Non fatemi ricorda quel Perugia-Juve sotto il diluvio.

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Nel 1994 Bettega torna alla Juve e nella prima gara da dirigente i bianconeri battono il Foggia 2-0. Il primo gol è di Ravanelli

Ravanelli, detto "penna bianca" segna il gol dell'1-0.. nel frattempo in tribuna l'altra testa innevata, cioè Roberto Bettega, discute con Boniperti
 
Domenghini, ala destra della nazionale negli anni '60 e primi '70

Ripensando a quella finale Brasile-Italia 4-1 dico che potevamo anche vincerla... avevamo avuto tante occasioni.. ne avevano avuta qualcuna anche loro, ma noi qualcuna in più. Tutta questa differenza in campo non si era vista.. ma dopo il loro gol del 2-1 è poi arrivato subito il 3-1 e non abbiamo avuto la forza di recuperare
 
Domenech sulla famosa testata al mondiale:
Io non so cosa ha detto Materazzi a Zidane. Tutto quello che so è che lui è stato l'uomo partita, e non Pirlo. Materazzi ha segnato il gol principale, e ha mandato Zidane negli spogliatoi
 
Anche Checco Zalone parlò di quell'episodio:
«Materazzi è il più grande paroliere d'Italia. In un mondo come quello del calcio dove le parole si sprecano, lui una ne ha detta, alla sorella di Zidane ed è stata quella buona per farci vincere il mondiale»
 
Italia-Germani ovest 3-1 del 1982. Sullo 0-0 Cabrini sbaglia un calcio di rigore, ininfluente poi per la vittoria finale del mondiale da parte dell'Italia

Cabrini

Ci sono centinaia di persone che mi hanno chiesto cosa ho provato dopo aver sbagliato quel calcio di rigore.. io rispondevo sempre che dovevano essere loro a trovarsi là
 
Nedo Sonetti, all. del Torino, dopo i due derby vinti dal Toro nel campionato 1994-95.

L'ultima vittoria è sempre la più bella.. come si gode.
 
non solo sono le vittorie le ultime cose più belle :icon_tongue: :laughing7:

come disse un giornalista che commentava le azioni salienti della squadra allenata all'epoca da Sonetti (mi pare fosse il Cagliari)...Nedone Sonetti, capitano di 1000 battaglie
 
Vialli, parafrasando un politico italiano del ventennio (indovinate chi è)

Nel calcio non importa che parliate bene di me.. basta che ne parliate
 
Sandro Mazzola racconta un aneddoto degli anni '60, nell'estate dopo la fine del mondiale in cui l'Italia venne eliminata dalla Corea del Nord.

Ero in vacanza.. in un ristorante ad un certo punto un cameriere mi dice che c'è una persona che vuole salutarmi.. questa persona era Edmondo Fabbri, il c.t della Nazionale.. si era nascosto fuori tra gli alberi.. gli chiesi il perché e mi disse che aveva paura perché tutta l'Italia lo odiava e lo stava cercando, e allora per salutarmi volle vedermi in quel modo.

Le parole forse non sono precise al cento per cento.
 
la gazzetta riporta una chicca di Ciro Ferrara che si "autointervista" a Sky (parla di Massimo Mauro):
«Mauro negli spogliatoi si metteva la maglia numero dieci, convinto che Maradona non giocasse. Poi all’ultimo momento arrivava Diego ed era costretto a dargliela» :D
 
Maradona spesso saltava gli allenamenti e si presentava a giocare all'ultimo momento. Nell'anno del secondo scudetto del Napoli tardava a tornare dall'Argentina, e arrivò a Napoli quando il campionato era già alla quarta o quinta giornata.
 
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