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Geoblocking: possibile fine delle restrizioni a livello UE?


"“Sarebbe a serio rischio la sostenibilità economica del settore calcio e film in tutta Europa – sostiene l’ad di Lega serie A, Luigi De Siervo – Impatterebbe in modo negativo sugli stessi consumatori che avrebbero meno scelta di contenuti con aumento conseguente del prezzo”

Sbaglio o è esattamente il contrario? Già sul calcio potrei scegliere tra diversi broadcasters in base a fattori come disponibilità on demand, canali SAT o prezzo.
Ma ciò permetterebbe di poter vedere praticamente qualsiasi evento sportivo in Europa (ad esempio per un periodo ero interessatissimo alla 2.Bundesliga e ad alcune partite di Coppa di Germania introvabili) e nel mondo abbonandosi a piattaforme che detengono quei diritti (ad esempio NBA)
 
Questa è l’unica discussione su cui se ne parla, quindi chiedo: al momento utilizzare i servizi streaming di altri paesi in Italia è illegale?

La Serie A è disponibile su servizi come Eleven Sports Polonia, Tring Albania, Paramount Usa: è lecito abbonarsi (in prima persona o tramite terzi) e usufruire del servizio (con o senza VPN se possibile)?

Anche per piattaforme come Netflix o Spotify: creando account esteri è possibile utilizzarli in Italia a prezzi ridotti
 
Eh.... per come capisco io se è necessaria una VPN allora si è "oltre". Se non è necessaria si è nella famosa zona grigia. Ma non sono un legale né un profondo conoscitore della materia
 
Quello che impedisce alle pay tv (anche in streaming) di vendere i propri servizi ai non residenti non è una legge, ma una condizione contrattuale imposta da chi vende i diritti. Se ci fosse, una legge nazionale del genere sarebbe clamorosamente in contrasto con le direttive, ma soprattutto con gli stessi principi fondanti dell'UE. Immaginate se un negozio di scarpe italiano, su imposizione del fornitore, rifiutasse di vendere le proprie scarpe ai non residenti... Se un potenziale compratore facesse causa alla Corte Europea, chiuderebbero il negozio e gli ritirerebbero la licenza...
 
Stesso concetto sarà discusso il prossimo 21 dicembre in sede di giustizia europea riguardo UEFA e Fifa sulle loro presunte posizioni dominanti. Nell'esempio precedente è come se UEFA e FIFA avessero il monopolio dei negozi di scarpe e impedissero a chiunque di aprire un'altra catena di negozi alternativa ma ancora peggio impedissero a chi non va da loro di usare le scarpe se non le loro! Questo per dire che il tema non è banale ed è continuamente al centro dell'attenzione perché l'economia di mercato la conosciamo e ci viviamo ma ci vuole anche molta attenzione a chi la vuole potere costantemente travalicare ed occorrono direttive perché non diventi troppo costosa per i cittadini
 
"L'amministratore delegato della Lega Serie A dice che... e porterebbe un indebito vantaggio alle grandi piattaforme OTT americane come Netflix, Amazon, Disney etc."
Meglio, sono piene di soldi, provate a vendere i diritti del calcio a loro.
 
La lettera l'hanno firmata proprio quelli che avrebbero solo rischi con questa nuova proposta di legge.

Anche per quanto mi riguarda, la prima cosa che ho pensato è che una legge del genere sarebbe un altro aiuto per i servizi in streaming presenti in tutto il mondo, che non avrebbero problemi e già sono molto agevolati, mentre le realtà più territoriali, come Sky, CANAL+ France o Movistar Plus+, per dire quelle principali, avrebbero scenari molto difficili e già adesso hanno difficoltà nella forte concorrenza con lo streaming. Anche DAZN avrebbe problemi, visto che è presente ovunque, ma ha offerte più ampie in alcuni mercati.

Le organizzazioni dello sport e i produttori di contenuti potrebbero solo perdere soldi, se il mercato fosse unificato. Come ha scritto un altro utente, sarebbe un disastro totale.

Nell'elenco dei firmatari ci sono proprio Comcast, Warner Bros. Discovery e Paramount, ma non Disney, Netflix e Amazon Prime Video. L'equazione non mi sembra difficile.
 
Ultima modifica:
Magari è la volta buona che cominciamo a creare dei giganti UE, invece di continuare ad avere piccoli attori locali che devono competere contro i giganti USA.
 
Quello che impedisce alle pay tv (anche in streaming) di vendere i propri servizi ai non residenti non è una legge, ma una condizione contrattuale imposta da chi vende i diritti.
Questo è un passaggio che non avevo focalizzato bene. Grazie di averlo fatto tu. Perché in effetti non è il cittadino che non può comprare, ma la tv che non può vendere. Sono due concetti che, pur portando allo stesso risultato, sono molto diversi


Stesso concetto sarà discusso il prossimo 21 dicembre in sede di giustizia europea riguardo UEFA e Fifa sulle loro presunte posizioni dominanti

Questa situazione, soprattutto UEFA, è palesemente contraria al diritto comunitario. Che poi si voglia accettare di fare un'eccezione per millemila motivi, ok. Però viola tutti i princìpi cardine
 
Purtroppo, secondo me, si continua a considerare una minaccia pure un'azienda molto grande nei singoli territori nazionali. In questi modi si sarà sempre vasi di coccio in mezzo agli schiacciasassi.
Tempo... sì. Però, ad esempio, si potrebbe dire una cosa del tipo: tra 10 anni (2034, ma è per amore del ragionamento) il geoblocking non potrà più esistere per nessun contenuto audiovisivo. Punto. Per fare questo l'Antitrust europeo favorirà l'aggregazione tra varie tv del territorio comunitario (non più di 1 per singolo Paese)". Ovviamente scritta in un burocratese migliore
 
Ultima modifica:
Una delle cose che non è possibile fare è seguire un programma o una canale in streaming che non è presente nel nostro paese es. serie particolari o sci-fi oppure sport e campionati che non vengono acquistati i diritti nel nostro paese
 
Ufficiale..il Parlamento Ue ELIMINA il geo-blocking.

Non è bastata una lettera minatoria che l'Uefa stamane ha mandato a tutti gli eurodeputati

L'inizio del declino..

Aspettiamo che esca il dispositivo ma pare che dal 1 gennaio 2025 ci si potrà abbonare ad una piattaforma estera.
 
Calma...

I deputati sostengono tuttavia che estendere il campo di applicazione delle norme al settore audiovisivo comporterebbe una significativa perdita di entrate, minaccerebbe gli investimenti in nuovi contenuti, ridurrebbe la diversità culturale dei contenuti e diminuirebbe i canali di distribuzione, e in definitiva aumenterebbe i prezzi per i consumatori.
È necessaria una maggiore valutazione, affermano i deputati, sul potenziale impatto che un'estensione delle norme avrebbe sul settore audiovisivo. Sostengono inoltre un quadro temporale realistico affinché il settore audiovisivo possa adattarsi e garantire la preservazione della diversità culturale e della qualità dei contenuti.



https://www.europarl.europa.eu/news...locking-rules-to-eliminate-remaining-barriers
 
Nel 2025 la Commissione Europea deciderà le regole, poi se entreranno in funzione subito, o chissà quando, per ora non si sa. :icon_cool:
 
Basta leggere la nota del Parlamento Europeo per capire che questo piano non sarà mai messo in azione. Non lo sanno manco loro come attuarlo e sanno benissimo che causerebbe una catastrofe economica al settore.
 
Ma avete una minima idea di come funziona il processo decisionale UE?
Mettere dei link seri (o almeno link) uno può leggere e capire che non è così



Basta leggere la nota del Parlamento Europeo per capire che questo piano non sarà mai messo in azione. Non lo sanno manco loro come attuarlo e sanno benissimo che causerebbe una catastrofe economica al settore.



Forse non ci siamo capiti...è stata VOTATA l''eliminazione..

La valutazione.. dell'impatto ...è solo uno specchietto per le allodole.
 
Il che non rende ufficiale un bel niente. Dal link di villans (che è il modo corretto di fare informazione) "La risoluzione, non vincolante, è stata approvata con 376 voti a favore, 111 contrari e 107 astenuti."
 
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