E' vero, il dialetto potentino e quello dei paesi più vicini ricalca molto da vicino il salernitano e il cilentano, che poi appunto sono diretti derivati dal napoletano, mentre il materano ricalca di più il pugliese, in particolare quello della murgia barese... nella zona nord est della Basilicata, al confine anche qui con la Puglia (con la provincia di Barletta-Andria-Trani) c'è un dialetto prettamente pugliese con influenze anche foggiane, mentre nella zona sud della Basilicata, le popolazioni del Pollino per esempio parlano un dialetto che si avvicina moltissimo a quello parlato nell' alto Ionio cosentino... altre curiosità, non ricordo esattamente dove ma in provincia di Foggia si parla un dialetto (o direttamente la lingua questo non lo so) di stampo franco-provenzale, poi sempre nelle zone del Pollino, molti paesi della Basilicata e della Calabria (quelli divenuti purtroppo famosi per alcuni giorni su scala nazionale per il terremoto di qualche mese fa) moltissime sono le comunità italo-albanesi che parlano l' "arbresht", dialetto derivato dall' albanese antico (es. San Costantino Albanese chiamato in dialetto "Shen Kostandini"...) se ci si sposta di regione e si va in Puglia invece, nel Salento esiste l' area "grika", dove appunto si parla una lingua, il griko, che ricalca il greco di epoca bizantina e che ha moltissime affinità col greco moderno, così come in Basilicata moltissimi nomi di località e paesi (es. Policoro, Heraclea, Nova Siri) di chiara derivazione greca (cfr. la parola "arancia", in dialetto locale "u partgall", greco moderno "portokali"...)
massera ha scritto:
Per es a Fondi "la testa" (che da me si dice la còccia) è detta Gliù cùèp'
se invece gli cambiamo l' accento e lo spostiamo sulla i, abbiamo la coccìa che, nella zona di Rossano Calabro e Cropalati in provincia di Cosenza, designa il grano cotto...
Attenzione poi al simpatico giochetto che accade nel dialetto materano, dove spesso le vocali si invertono (si usa la u invece della i, talora la o invece della a e viceversa per esempio "burr" vuol dire birra, "frugorufr" frigorifero, viceversa "u birr" è il burro, "la momm" è la mamma, "u jomm" è la gamba, frase tipica "mo merj u jomm" dal significato "ora muore la gamba" quando si è stanchi o non si regge il peso fisico di qualcosa, "u jozz" è lo "jazzo" in pugliese, ossia l' ovile, "iardudd" il gallo che in pugliese viene detto "iardidd" oppure "gardidd" a Bari...)
