Si diceva una volta della variabilità territoriale del dialetto...
Bene, ho trovato qualche appoggio scritto a questa cosa, da cui leggo addirittura che fino alla seconda guerra mondiale erano distinguibili, nel solo centro urbano, ben quattro varianti dialettali: quella del centro, del quartiere di San Pietro, del quartiere di Santo Stefano e del quartiere di Santa Croce. In quest'ultima zona era inoltre parlato un altro dialetto, il cosiddetto reggiano arvarsè. (Così dice la fonte, in realtà a me risultava che quest'ultimo fosse invece una sorta di codice comunicativo della malavita, diffuso appunto a Santa Croce, che ne era notoriamente il covo...).
Se andiamo più indietro esisteva anche, parlato dalla popolazione ebraica, il giudeo-reggiano: formatosi nel Ghetto, con l'abolizione di quest'ultimo, venne col tempo abbandonato.
E tutto ciò parlando solo del centro urbano...pensiamo al contado, con le sue infinite varianti, tipiche di una terra un po' di passaggio come questa...