I dialetti regionali. Un thread che unisce, non politico, divertente.

[Dingo 67]

Relop se indovini anche questo modo di dire chiedo che ti facciano cittadino onorario della Città dei Mille:

m'à egnìt adòs i besutù

 

[relop.ing]

sono stato colto dalla sonnolenza
(mi son venuti addosso i pecoroni)

ça va?

 

[Dingo 67]

Perfetto

Di la verità, hai un vocabolario di Bergamasco sottomano

 

[relop.ing]

No........ho un collaboratore bergamasco!!!!!!
Una persona davvero eccellente.

 

[relop.ing]

Sono contento perchè questo 3d sta raggiungendo lo scopo di divertire ed unirci attorno ai nostri bellissimi dialetti.
Un caro abbraccio a tutti

 

[maomin]

e questa
l'om el gha de iga pora apena dela guera e del bùs che arda n'tera

fino all'adolescenza non avevo mai capito il significato
come vedete alcune volte per la rima si usano definizioni carine anche in dialetto


@IPPOGRIFO
pota ha molti significati ma nelle traduzioni si usa spesso sostituirlo con ecco ( dove la frase non cambi significato )

 

[Ippogrifo]

.....
m'à egnìt adòs i besutù

I besutù.

Un medico ha segnalato le perversioni sessuali una signora anziana che veniva giù dall'Alta Val Trompia perchè diceva:

Go fat en scülmartèl.

 

[Dingo 67]

Sono contento perchè questo 3d sta raggiungendo lo scopo di divertire ed unirci attorno ai nostri bellissimi dialetti.
Un caro abbraccio a tutti

Secondo me la vera forza del nostro paese sta proprio nelle diversità (nonostante per decenni abbiano cercato di uniformarci) che ci sono scorrendo l'Italia dalla Val d'Aosta a Lampedusa.
Dove lo trovate ad esempio un altro paese al mondo che ha così tante tradizioni diverse, cosa che oltre alla tante lingue ci ha permesso di avere una varietà di prodotti tipici (vini, formaggi, ecc) e una gastronomia che tutti ci invidiano e che cercano inutilmente di copiarci.

Un saluto orobico al tuo collaboratore

 

[Ippogrifo]

@IPPOGRIFO
pota ha molti significati ma nelle traduzioni si usa spesso sostituirlo con ecco ( dove la frase non cambi significato )

Sì. E sono convinto che il significato sia collegato anche al "tono" con cui si dice.
Comunque è una parola usatissima qui da noi quando si parla in dialetto.

A volte riesce a reggersi da sola, come risposta unica a domande difficili.

Come mai l'è sucidìt?
Pota ...

Come mai è successo?
Pota ...

 

[Ippogrifo]

Ehm, a scanso di equivoci ...
L'anziana signora valtrumplina, con la frase:
"Go fat en scülmartèl" che può essere anche detta "Go fat en cülmartèl"

intendeva dire:
"Ho fatto un capitombolo, sono caduta"

"perchè la ga it i baligurdù!"

 

[massera]

Fàtte na rocca e dàtte aglio strìco!!!

Smettila di rompere e datti alla fuga!

 

[Maxicono]

insomma sto pota è un po' come il nostro né.

 

[Ippogrifo]

insomma sto pota è un po' come il nostro né.

Alcune signore anziane, qui, riescono a combinare tutte e due le parole.
Esempio:
"Nè ... Pota".
Tradotto (circa): "Vero ... Che vuoi farci".


(Non conosco le origini storiche di questo modo di dire)

 

[Ippogrifo]

Fàtte na rocca e dàtte aglio strìco!!!

Smettila di rompere e datti alla fuga!

E' tradotto in modo elegante???

 

[massera]

E' tradotto in modo elegante???

No, in realtà la "rocca" è un arnese che serve per filare la lana, tradotto in italiano credo in "conocchia".
Quella frase vuol dire "datti all'ippica e datti alla fuga".
"rocca" va pronunciato con la "o" chiusa.

Fatte na rócca

Anche l'articolo "glio" va pronunciato con la "o" chiusa, quindi glió, una delle varie parole ciociare e abbruzzesi del mio dialetto, che comunque è mischiato col campano.

 

[Ippogrifo]

@ Massera

Grazie, ricevuto.

 

[relop.ing]

Ciesare era un cumannanti romanu. Un pezzu di 90.
Cumannava l'eserciti, ca addri tempi si chiamavanu "leggioni".
Avia un passatempu: jva a caccia di Galli!
Un jornu, turnannu a Roma, tuttu rubbicone, un so' surdatu.....leggionariu
cci fa': <Ciesare! Vidi ca il "dado è tratto">.
Iddu cci arrispunniu: <Ma comu? Ju vàju a caccia di Galli e tu u brodu cu dadu mi fai?>
(Alea jacta est)

Ciesare avia un figghiu làriu come la morte: tutti 'u chiamavanu "Bruttu" tantu era làriu!
A cchissu Bruto ci piacia 'na cuoca, cci faciva la corti e si nni stava sempri 'n cucina cu iddra.
Ciesare, quannu lu sappi, su mmattiu davanti e cci fici la cusiddetta caz*iata storica:
<Puru tu Bruttu e curnutu figghiu miu u cuocu ti mittisti a fari?>
(Quoque tu Brute, fili mi?)

La storia di Cesare rivisitata in siciliano.

 

[Ippogrifo]

@ Relop.ing


Non ho capito solo una cosa:
"làriu come la morte"
làriu???

 

[relop.ing]

In siciliano "làriu" oppure "làdiu" significa sia brutto che cattivo.
Quindi: brutto come la morte, ma anche: cattivo come la morte

Stù manciari è làriu: Questo cibo è cattivo.

 

[Ippogrifo]

In siciliano "làriu" oppure "làdiu" significa sia brutto che cattivo.
Quindi: brutto come la morte, ma anche: cattivo come la morte

Stù manciari è làriu: Questo cibo è cattivo.

Grazie mille.