I dialetti regionali. Un thread che unisce, non politico, divertente.

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relop.ing ha scritto:
Come in tutto il resto del Meridione (ex Regno delle due Sicilie, ex Regno di Napoli) anche in Sicilia cavatappi si dice tirabuscio':
dal francese tire-bouchon (cavatappi, appunto). ;)

Anche la parte del Lazio Sud dove sono io era del Regno di Napoli, ma al mio paese nessuno usa (o usava)"tirabuscio" per dire cavatappi, neanche mia nonna.:eusa_think:

Cavatappi, appunto, si dice Spìlabottiglie, mentre il tappo è detto Appìlabottiglie
 
tirabusciò è un termine antico, usato raramente, viene alle mente più che altro per la canzone ;)
IPPOGRIFO ha scritto:
A parte che sono bravi e cantano bene,
questi due ragazzi mi sono simpatici proprio per il dialetto:

a cammesella

:D :D :D
Ora me la devi tradurre però :D
 
massera ha scritto:
Anche la parte del Lazio Sud dove sono io era del Regno di Napoli, ma al mio paese nessuno usa (o usava)"tirabuscio" per dire cavatappi, neanche mia nonna.:eusa_think:

Cavatappi, appunto, si dice Spìlabottiglie, mentre il tappo è detto Appìlabottiglie

Evidentemente nella tua zona l'influenza della parlata napoletana si è mescolata con quella laziale predominante.
Nessuno è perfetto......:D
 
Sicilia bedda mia

ATTACCA U SCECCU UNNI VOLI U PATRUNI

Letteralmente: Lega l'asino dove vuole il padrone.

Significato: Fai quello che ti si dice di fare.
 
relop.ing ha scritto:
ATTACCA U SCECCU UNNI VOLI U PATRUNI

Letteralmente: Lega l'asino dove vuole il padrone.

Significato: Fai quello che ti si dice di fare.

Lo traduco nel dialetto del mio paese

Attàcca gl'àséno addo vò glio padrone!!!

per dire "dove" si può anche dire ndo

"gl'aseno" sarebbe "glio aseno", ma si contrae perché c'è una vocale iniziale, e si legge "i aseno".
 
relop.ing ha scritto:
Evidentemente nella tua zona l'influenza della parlata napoletana si è mescolata con quella laziale predominante.
Nessuno è perfetto......:D

No, non volevo dire questo:biggrin:

Intendevo che nonostante l'influenza napoletana in tutto il Regno di Napoli, ci sono termini che sono propri solo del dialetto campano e napoletano, e che non sono "usciti fuori" da quell'ambito.

In Sicilia, cosi come in Puglia, ci sono sicuramente termini che non hanno niente a che vedere col campano.:D
 
A proposito del "miscuglio" della mia zona, ecco una frase

Lèva ssè patàne da déndo glio furno ca sé brùceno!!!

Togli codeste patate da dentro il forno perché si bruciano.

patàne, furno, ca = dialetto napoletano

ssé, déndo, glio = dialetto ciociaro/abbruzzese

brùceno = romanesco

:biggrin: :biggrin: :5eek:
 
Moris74 ha scritto:
:biggrin:

Il turacciolo di sughero che chiude le bottiglie di vino (ma anche un qualunque altro tappo) qui viene detto buscìon
Anche in questo caso il termine viene preso in prestito in un altro contesto.
Quando una persona va troppo di corpo le viene suggerito l'utilizzo di un buscìon per ovviare al problema!:eusa_whistle: :eusa_shifty:
Per restare in tema al mio paese c'è l'indovinello:

L'è puse gross al busciun o 'l buscin?
 
massera ha scritto:
No, non volevo dire questo:biggrin:

Intendevo che nonostante l'influenza napoletana in tutto il Regno di Napoli, ci sono termini che sono propri solo del dialetto campano e napoletano, e che non sono "usciti fuori" da quell'ambito.

In Sicilia, cosi come in Puglia, ci sono sicuramente termini che non hanno niente a che vedere col campano.:D

Certamente.......io scherzavo!!!!!!
Avrai notato come al Sud ci si intende comunque. Magari potranno sfuggire alla perfetta comprensione una o più parole......ma ci si intende.
Il tire-bouchon......l'abbiamo ereditato in Sicilia come in Campania perchè siamo stati dominati entrambi dai francesi. C'est comme ça mon ami. ;)
 
relop.ing ha scritto:
Certamente.......io scherzavo!!!!!!
Avrai notato come al Sud ci si intende comunque. Magari potranno sfuggire alla perfetta comprensione una o più parole......ma ci si intende.
Il tire-bouchon......l'abbiamo ereditato in Sicilia come in Campania perchè siamo stati dominati entrambi dai francesi. C'est comme ça mon ami. ;)

Da me l'influenza napoletana è sostenuta, ma i campani e napoletani capiscono perfettamente che noi siamo laziali meridionali, mentre non sempre capita se ci ascoltano i romani.

Questo perché, pur avendo diverse parole laziali, abbiamo una cadenza dialettale che è di "passaggio" tra quella ciociara "canterina" e quella campana, tale che non è sbagliato dire che il Lazio Sud Borbonico, (con esclusione di Gaeta Vecchia e le isole di Ponza e Ventotene) sia una realtà a sé stante, una specie di "regione a parte" che non è né Lazio né Campania.
 
L'è puse gross signica: è più grosso.

Il busciun abbiamo già appurato che è il turacciolo, per cui resta da scoprire che cosa è il buscin che naturalmente non è un piccolo tappo altrimenti sarebbe troppo facile :D
 
Dingo 67 ha scritto:
... per cui resta da scoprire che cosa è il buscin che naturalmente non è un piccolo tappo altrimenti sarebbe troppo facile :D
Ma va ...
ti giuro che non avrei mai immaginato. :eusa_shifty:
(Non metto la soluzione per non rovinare la sorpresa agli altri) :biggrin:
 
IPPOGRIFO ha scritto:
La camicetta. ;)
Dunque.
"Il grosso" l'ho capito.
Resterebbero piccoli dettagli.
Diciamo il 5%. :biggrin:
Se si fosse tolta anche gli oggetti citati nella canzone avresti capito tutto ;) :D
 
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