I dialetti regionali. Un thread che unisce, non politico, divertente.

Stato
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Faccio una domanda....
Tempo fa un mio fratello mi raccontò di una frase carpita presso una trattoria dove si trovava a pranzo (essendo in giro per lavoro).
Praticamente c'erano due persone,anch'essi lavoratori in pausa pranzo,che parlando del lavoro che li aspettava nel pomeriggio uscirono con la frase "partiamo già mangiati".In sostanza intendevano dire che si sarebbero recati sul posto di lavoro a stomaco pieno.Mi è rimasta impressa questa frase,vorrei capire se si tratta di una boutade del momento,oppure è effettivamente un'espressione utilizzata in qualche parte d'Italia.:eusa_think:
 
sopron ha scritto:
... meglio precisare che carpe diem significa vivere ogni istante della vita intensamente, quasi strapparlo via dalla sorte (carpe = afferra), da quella parte che la sorte ti assegna ...
Bella precisazione, Sopron. Grande (come sempre). ;) :D
Bella la tua effervescenza vulcanica, la tua vivacità comunicativa.
Lapilli e lapislazzuli. :D
Perle preziose di un passato da non dimenticare.;)

Gnemò iè fiur de nef, le olteme falìe
che zà ghe 'n sbarbelà de bizatì e farfale
birulade de papaer e spighe.

...

Non sono ancora bucanevi, gli ultimi fiocchi,
che già c'è un brulichìo di bestioline e farfalle
rotolate di papaveri e spighe.

...
(Soregaroli)

Vi allego anche la musica, in un eccesso di zelo :eusa_shifty: :
Tera (Terra)

:biggrin: Che sia di buon auspicio per l'arrivo della primavera.:biggrin: :D
 
"Milanesizzazione" del sottoscritto:D

Eco el domm, l'è tutt' de sass
Sass de soura, sass de sota
Sass de foura, sass de denter
sass in alt e sass in bass
sass i scal, i fil, i scoss
sass insoma.. sass tuscoss!!!


Sembra abbastanza comprensibile.
 
massera ha scritto:
Abruzzese con influenza molisana e in minima parte pugliese...:eusa_think:
Profondamente diverso dal dialetto "mediano" della zona aquilana.
Si e' vero in Abruzzo succede un po quello che succede nel Lazio meridionale i dialetti cambiano in modo repentino,l'Aquilano e' un dialetto a parte (mediano come dici tu) invece nel basso Aquilano si parla un dialetto molto simile al tuo almeno fino ad Avezzano invece oltre cioe piu`vicino al Lazio assomigliano molto al Ciociaro,nel nord e nella costa invece i dialetti sono assai simili a quello che hai sentito escluso il Pescarese ed il Chietino che invece hanno una cadenza tipica molto forte, invece nella mia zona (basso chietino) oltre alla E finale come il pugliese si adotta anche la O finale oppure entrambi, es. la culloin (la collina)la fircioin ( la forchetta) cararatteristica che ho ritrovato nel Molise (Agnone, comunque molto vicino) ma anche nel Gargano es. Vico del Gargano, dove sono presenti parole tipo (la l'oiv) le olive oppure (l ceus noir) i gelsi neri, oppure durmoie ( dormire) a cuscioie ( cosi')identiche al mio paese.
 
massera ha scritto:
Molto bella, anche così senza doverla per forza tradurre.:biggrin:
Ti ringrazio.;) :D

Infatti a tradurla mi sembra un po' di sciuparla;
ci sono dentro molti termini ricercati, non proprio di uso comune.
E' una specie di dialetto molto raffinato, per così dire, pur essendo assai popolare nel tema.;)
 
@mastrocamillo
Infatti ne avevamo già parlato tempo fa se non sbaglio.:eusa_think:
Da me l'influenza ciociara c'è abbastanza, almeno al mio paese, ma è forte anche quella napoletana anche se la vocale finale è presente, e a volte non è nemmeno quella etimologica ma una diversa.

Es "Il pesce" si dice Glio pesci, con la "i" al posto della "e".
 
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massera ha scritto:
"Milanesizzazione" del sottoscritto:D

Eco el domm, l'è tutt' de sass
Sass de soura, sass de sota
Sass de foura, sass de denter
sass in alt e sass in bass
sass i scal, i fil, i scoss
sass insoma.. sass tuscoss!!!


Sembra abbastanza comprensibile.

Ecco il duomo (di Milano, penso), è tutto di sassi
sassi di sopra, sassi di sotto
sassi di fuori e sassi di dentro
sassi in alto, sassi in basso
sassi le scale, i fili (?), i scoss (??)
sassi insomma ... di sasso tutte le cose (?).

Non è per sciupartela, beninteso :biggrin: , è solo per chiederti se ho capito.:eusa_think:
Ma sui termini in corsivo ho dubbi. :icon_rolleyes: :eusa_think: :biggrin:
 
Forse "tuscoss" vuol dire "tutto", quello che nel meridione e anche da me è detto "tutto coso"

A dir la verità la traduzione che farei io è esattamente come la tua.
 
Moris74 ha scritto:
Faccio una domanda....
... "partiamo già mangiati"...
Nel mio dialetto non ho mai sentito niente di simile.
In italiano sì, talvolta.:eusa_shifty:
Penso che sia una contrazione della frase, più o meno, per fare più in fretta a farsi capire. :eusa_think: :biggrin:
 
La versione originale credo sia questa:

Tutt el Domm l'é fà de sass,
sass in alt e sass in bass
sass de foeura e sass de dent,
sass i tecc e i paviment,
sass de sora e sass de sott,
sass i gùli, i scal, i scoss,
sass insoma, sass tuscoss.


Tutto il Duomo (naturalmente quello di Milano) è fatto di sassi,
sassi in alto e sassi in basso,
sassi fuori e sassi dentro,
sassi i tetti e i pavimenti,
sassi sopra e sassi sotto,
sassi le guglie, le scale, i parapetti,
sassi insomma, tutto di sassi.
 
massera ha scritto:
Forse "tuscoss" vuol dire "tutto", quello che nel meridione e anche da me è detto "tutto coso"
Esatto significa "tutto" anche se letteralmente andrebbe tradotto il "tutte le cose" ;)
 
Attàcca, Bastià!!!

Inizia, Bastiano.
Si dice quando è il momento di iniziare una cosa e si cerca di "spronare" gli altri a muoversi, ad essere operativi.

Attàccate a Giorgio!!!

Ti attacchi a Giorgio, un modo per dire no ad una richiesta che ti è stata fatta. Una risposta sgarbata, che da bambini dicevamo anche T'attacchi e tiri!!!
 
Estate 1995.

Torno a casa al pomeriggio dopo un giro i bici. A casa mia non c'era nessuno in quel momento. Entro dall'entrata di dietro (ho una casa per conto mio, in pianura) ma dopo aver preso la chiave (che era nascosta) non riesco ad aprire il portone (forse s'era impigliato il tappetino che c'era dietro).

Dopo qualche secondo passa un conoscente, anche lui in bici, e si ferma a parlare con me. Mentre chiaccheriamo, lui nota che io continuo a cercare di aprire il portone.

- Ma che stai a ffà?

- Stonco a cerca dé aprì sto portone.. ma sta cìave non funziona!!

- E pé ffòrza... tu vuò apri co ssà ciave senza uastéma manco no santo!!! damm'ammé!!!


- Cosa stai facendo?

- Sto cercando di aprire questo portone.. ma questa chiave non funziona!!

- Per forza... vuoi aprire con codesta chiave senza bestemmiare neanche un santo... dai a mé!!!

Ovviamente lui è poi riuscito ad aprire, e ovviamente non posso scrivere qui cosa stava dicendo mentre cercava di farlo.

Nel vecchio dialetto "chiave" si dice "ciave" senza la "h".
 
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Nella primavera del 1995 la prima Juventus di Lippi si appresta a vincere lo scudetto e la Coppa Italia.

Siamo a casa nostra a Siena, in un palazzo in cui il nostro appartamento era al primo piano sulla strada di dietro (ma al quarto su quella dal davanti).

Quell'anno la Juve perde il derby con il Torino in Aprile, e un romanaccio nostro amico viene a trovarci in quel pomeriggio dopo le partite. Pur essendo romano, era (ed è) tifosissimo del Toro (mentre noi tutti della Juve)

Arriva di soprassalto a casa nostra, ma noi abbiamo abbassato tutte le serrande delle finestre per fargli credere che non ci fosse nessuno, e ovviamente non gli apriamo la porta.

Lui grida

Ahoooo.... c'ha ffàtto er Toro? stavo sur divano e appena ho saputo il risultato stavo a cascà a ttèrra... aprite sta porta, bastardi!!!

E poi continuava a gridare in romanesco...:biggrin: :5eek:
 
Inizio anni '90. E' estate, ma già alle 4 e mezzo del pomeriggio siamo alla piazza nel centro storico del paese, perché stiamo organizzando un'uscita tra di noi amici (non ricordo ovviamente dove stavamo per andare:D ).

Parliamo e discutiamo abbastanza ad alta voce, ma nelle abitazioni circostanti ci sono ancora persone (soprattutto anziani) che stanno riposando.

Uno di loro esce fuori di soprassalto. E' uno dei vari napoletani residenti nel Lazio Meridionale.

Si arrabbia molto e con voce sostenuta ci dice

Guagliù.. sì nun a fernut e fa tutt' stu casin' ve facc' nu cul' comm a Porta Capuana!!!...:5eek: :biggrin:

Non so se l'ho scritto bene. Presumo che Porta Capuana fosse una zona di Napoli.
 
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Sta cosa mo la jétto.. né sa dé nà cosa!!!

Questa cosa la butto via, ha un cattivo sapore.

Di solito si dice per i cibi che sono andati a male, ovviamente.
 
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