I dialetti regionali. Un thread che unisce, non politico, divertente.

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Cenciaro

Persona che raccoglie gli stracci. Una volta, quando ero bambino, passava di casa con carrozza e cavallo (fine 70 inizio 80)
 
La figura dello "straccivendolo" non la ricordo.....

Io ricordo il muleta (arrotino),L'umbrelè (ombrellaio) ,il rutamàt (rottamaio), al latè (lattaio,che veniva con quella bici a tre ruote con il cassone davanti),

Il murnée (mugnaio,che veniva con il carretto trainato dal cavallo).


Invece io ricordo la frase "donne è arrivato l'arrotino",casualmente ho sentito questa frase (ma non visto) un paio di anni fa mentre facevo un lavoro in esterno a Monza! ci sono un pò rimasto,
erano anni che non lo sentivo,e mai mi sarei aspettato di risentire!
 
Ancora parole dalla curiosa origine, ... , Besabôga = strada tortuosa.
Besa pronunciato come appunto in Besa, biscia, con la s, come si dice, sibilante? insomma assolutamente non la s di rosa.
Ce l'abbiamo anche noi!!! O, forse, è più giusto dire che ce l'avevamo, visto che probabilmente è un termine oramai dimenticato ...
Behabòha, riferito proprio alla strada tortuosa!!

Desidererei conferme dal nostro amico Valtrumplino ... :eusa_shifty:
ma mi sa che è uccel di bosco ... e chissà dov'è ...:icon_rolleyes:
:lol::lol::lol::lol:
 
Visti i vari disservizi di Trenitalia, un mio paesano ha trovato spontaneo dire

E' sempre na uérra co chigli.. la prossima òte a Roma è meglio ca ci vaio co gli aseno

E' sempre una guerra con quelli.. la prossima volta a Roma è meglio che ci vado con l'asino

Roma si pronuncia "Rroma" con la doppia erre
 
Roma si pronuncia "Rroma" con la doppia erre
Curiosamente in reggiano Roma si pronuncia con un forte stacco tra le due sillabe Rò-mà, questo rende possibile l'assurdo che ci siano due accenti, anche se il secondo è più sfumato...

P.S. visto che forse non l'ho mai detto, Reggio è Rèz, l'aggettivo relativo (reggiano) è arşân (ho fatto un copia incolla dal vocabolario reggiano perchè quelle lettere non sapevo come farle... :eusa_shifty: ), in sostanza è una s/z, tipo come i genovesi dicono Zena (Genova).
 
Ultima modifica:
A Reggio Emilia sono stato nel 1991 (forse già l'avevo scritto) e ricordo che appena entrato in un bar avevo sentito dire per la prima volta la parola "cappuccio" per dire cappuccino
 
A Reggio Emilia sono stato nel 1991 (forse già l'avevo scritto) e ricordo che appena entrato in un bar avevo sentito dire per la prima volta la parola "cappuccio" per dire cappuccino
A quel tempo forse in un bar ti poteva ancora capitare di sentire la parola BIF, per dire ghiacciolo, adesso è quasi scomparsa, ma fino a tutti gli anni 70 non era nemmeno un'opzione, era totalitario...
Deriva dalla nome della marca locale di ghiaccioli nel dopoguerra, mia madre si vantava spesso che lei e una sua amica, entrambe di nemmeno vent'anni, erano state all'epoca assoldate per offrire campioni di ghiaccioli ai passanti, con un sistema di marketing che all'epoca appariva molto moderno e "americano"...
 
E' vero che queste cose ci siano.. per esempio mia madre chiama il detersivo "lo omo" di qualsiasi marca sia, perché "omo" era una marca di detersivo che c'era negli anni '60 e 70
 
E' vero che queste cose ci siano.. per esempio mia madre chiama il detersivo "lo omo" di qualsiasi marca sia, perché "omo" era una marca di detersivo che c'era negli anni '60 e 70
Qui a Reggio era molto noto un detersivo che si chiamava Tide, che veniva pronunciato come scritto, anche se sarebbe taid.
Parliamo di molto tempo fa, perchè quando ero piccolo già il detersivo in realtà era raro, ma sopravviveva il modo di dire "Et lee catee in tal Tide?" = l'hai trovato nel Tide? (dicesi, raramente anche tuttora, di cosa o persona del tutto inutile, come inutili erano dei regali che stavano dentro a quel detersivo...)
 
Andare a casa degli altri

I alla casa della gente

Andare a veglia

Questa frase è perlopiù usata quando si è ospitati in altrui case con il prevalente motivo di scambiarsi chiacchiere ,in passato invece ,in contesto femminile alla conversazione venivano uniti lavori manuali come filare la lana ,fare la calza con i "ferri" ecc.
 
... ,in passato invece ,in contesto femminile alla conversazione venivano uniti lavori manuali come filare la lana ,fare la calza con i "ferri" ecc.
o scarfuià :D
cioè: togliere le brattèe alle pannocchie di granoturco.
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