8 feb . – DIGITALE, “Dal 15 marzo gravi disagi per i cittadini”
“Le dichiarazioni del sottosegretario alle Comunicazioni Paolo Romani che confermano la data del 15 marzo prossimo per lo spegnimento in Sardegna del segnale analogico e il passaggio al digitale terrestre sono sconcertanti”. Lo afferma la consigliere regionale dei Socialisti Rosa nel Pugno Maria Grazia Caligaris. “In Sardegna – sottolinea la segretaria della Commissione Informazione del Consiglio regionale - si e’ consumata sul digitale terrestre una mistificazione commerciale ed una truffa ai danni dei consumatori che hanno acquistato decoder inutili. E’ assurdo imporre lo spegnimento dell’analogico entro il 15 marzo negli otto capoluoghi di Provincia della Sardegna che porterebbe il caos con gravi conseguenze per i cittadini privati del diritto di fruire del servizio pubblico. C’è poi da non sottovalutare il fatto che al divario digitale tra le diverse aree territoriali nell’isola si aggiungerebbe un’incongruenza di trattamento e opportunità con il resto d’Italia dove il segnale analogico continuerà ad essere utilizzato fino al 2008. Vi è infine un’altra questione di natura discriminatoria. La conferma della data dello switch-off escluderà gran parte delle emittenti locali televisive e radiofoniche.
“Mi sorprende – ha concluso la consigliere socialista – il silenzio della Giunta regionale che, non ha ancora provveduto a dare risposte ai cittadini sardi che hanno interrotto l’acquisto dei decoder e attendono fiduciosi di essere equiparati a quelli delle altre regioni con il superamento del divario digitale e la possibilità di usufruire di una tecnologia importante, benché non l’unica, per innovare il sistema televisivo”. (fb)
(admaioramedia.it)

“Mi sorprende – ha concluso la consigliere socialista – il silenzio della Giunta regionale che, non ha ancora provveduto a dare risposte ai cittadini sardi che hanno interrotto l’acquisto dei decoder e attendono fiduciosi di essere equiparati a quelli delle altre regioni con il superamento del divario digitale e la possibilità di usufruire di una tecnologia importante, benché non l’unica, per innovare il sistema televisivo”. (fb)
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