A me spiace che Premium stia messa così male, ma del resto i segnali emersi nelle ultime settimane erano tutto fuorché incoraggianti. Il semplice rebrand di un servizio, decoder a noleggio perché sfusi vendono poco, pacchetti innalzati pesantemente di prezzo e prepagata ulteriormente sfavorita... Il tutto senza aumenti di contenuti.
L'analisi di Vico84 mi sembra ineccepibile, così come anche quella di petrus99. Hanno puntato tutto sulle prepagate, poi sono passati sugli abbonamenti (fingendo a livello di marketing che EasyPay non sia un abbonamento vero e proprio) sfavorendo la clientela prepagata. E dire che Mediaset Premium si differenziava da Sky proprio per questa libertà di pagare come e quando vuoi, senza vincoli. Favorendo l'abbonamento, è come indicare che questa non è più la strada che si vuole.
Altro problema, a mio parere: la scadenza per le schede, cosa che secondo me non conviene. Non mi pare che si cambi versione di Nagravision a tal punto da richiedere il ricambio continuo di schede. Se la tessera scade, molti possono essere invogliati a rifarla, ma altrettanti possono essere tentati di NON rifarla, e puntualmente si assiste a un brusco calo delle tessere attive. D'accordo, si recupera, ma non è detto che accada del tutto: può esserci comunque una perdita di clienti rispetto all'anno prima? La condizione aleatoria data dalla scadenza delle tessere non è certo un buon segnale per l'investitore in borsa sul titolo che Mediaset, che vuole fatti, non previsioni di recupero. Meglio magari vendere qualche scheda in meno perché molti ce l'hanno già, ma altrettanto avere un numero preciso di tessere attive, le quali peraltro possono anche avere un buon gioco di marketing. Come ho scritto prima, il cliente a cui scade la tessera potrebbe dire: "Basta, non la ricompro". Così, invece, ce l'ha sempre e in qualsiasi momento può dire: "Ah, bene, ho ancora la tessera di Premium, magari mi compro <partita/pacchetto>". È più invogliato a farlo, dato che non deve ricomprare la tessera, gli basta ricaricarla ed è fatta. Sembra una sottigliezza, ma anche la fisicità e il possesso della scheda attiva possono giocare un ruolo molto importante per vendere.
Un'ultima cosa che mi sento di dire riguarda il modello di trasmissione: il digitale terrestre è noto che non è di certo la miglior piattaforma per una pay-TV. O meglio, può anche essere sfruttato bene, ma dev'esservi una condizione fondamentale: una buona regolamentazione. Se guardiamo, gran parte delle frequenze sono occupate dalle tantissime TV locali di cui è composto il nostro Paese, e si nota come lo spazio per fare una qualsiasi pay-TV degna di tal nome è poco. In Paesi come Svezia, Norvegia e Finlandia c'è la TV a pagamento sul digitale terrestre e funziona perché le locali sono molto poche, non c'è sovraffollamento nell'etere ed è tutto più ordinato. Anche in Francia c'è Canal+ che opera sul DTT, pur non essendo il suo mercato principale: ha una decina di canali, che trasmette senza doversi preoccupare troppo per lo spazio in quanto lì tutto è ben regolamentato. La Spagna, che ha una situazione un po' più vicina alla nostra, ha invece pochissimo in pay-TV: Gol T, Canal+2 e AXN. Spazio per mettere altri canali lì però potrebbe pure essercene, anche perché come in Francia la cosa è regolamentata, non c'è il marasma presente qui. Come posso aver fatto capire da questo pezzo, non è nemmeno la colonizzazione di Mediaset sui vari MUX altrui il problema: è solo una conseguenza di una pessima regolamentazione, anche frutto del solito conflitto d'interessi, e del casino formatosi già anni fa che regna nell'etere nostrano.
Infine, concordo con Nicola47 quando propone di separare Premium da Mediaset. Dove però mi diversifico è quando propone di metterla in Borsa: per scorporare l'asset della pay-TV non serve fare ciò. Basta creare una società a capitale 100% Mediaset, separata da quella madre e poi si possono anche cedere quote societarie senza dover andare sui listini.