Microtec s.n.c.

... Di conseguenza l'interessante variazione proposta, di usare il rivelatore per attenuare l'ingresso nel caso di segnale molto forte, ha una mancanza alla base, e cioè che in presenza di segnali forti verrebbero attenuati anche i segnali più piccoli...

Questo è vero, però se il più forte fa distorcere tutto l'amplificatore, anche i più deboli ne subiscono.
 
E' evidente che questa indicazione, a differenza di una ricezione da satellite in cui tutti i segnali arrivano dalla stessa direzione, in molti casi può essere fuorviante, e in ogni caso non garantisce affatto sulla qualità dei segnali ricevuti.
Inoltre, nel caso di interferenti (penso all'LTE), l'indicazione può essere addirittura controproducente.

Però, in una condizione di ricezione semplice, per chi non è un antennista, il prodotto a me sembra molto utile in fase di puntamento: posso ruotare/alzare/abbassare/spostare un'antenna per volta finché non ottengo il valore massimo sulla scala, senza dover scendere dal tetto per andare a controllare il televisore.
Mi chiedo solo se 4 led siano sufficienti per discriminare con efficacia il puntamento fine all'interno di un range di livelli che può essere diversissimo da città a città: alla fine tanto vale copiare le antenne dei vicini...


Un ponticello non è adatto a utilizzatori improvvisati: molto meglio un selettore esterno.


Comunque, è un prodotto che oggi non c'è, per cui benvenuto!
Quanto potrebbe costare questa variante rispetto all'amplificatore "stantard"

Fermo restando che la telefonia, sia LTE che 2\3G è filtrata a monte dell'ingresso e viene abbattuta di circa una trentina di dB al centro banda, pressappoco 850 Mhz, il principio è proprio quello, cercare il punto di massimo segnale, che, in caso di campagna o di ostacoli può essere sconosciuto o non necessariamente uguale all'antenna dei vicini. In merito al ponticello, è previsto un foglio istruzioni dettagliato al livello di scimmia, quindi non troppo tecnico in una facciata, approfondito nell'altra..... :icon_rolleyes:

Il tutto ad una differenza di circa 4 € rispetto alla versione normale.
 
La cosa migliore, sarebbe quella di provarlo “on-air” per vedere se quei +7,5 dBm che si dichiarano corrispondono e magari collegarlo in una zona in cui si ricevono 20-25 Mux UHF e constatare quale livello d’uscita restituirebbe privo di distorsione.

Prendendo ad esempio l’ottimo MBX5740 di Fracarro che il data scheet dichiara una IM3 di 123 dBµV con -35 dBc (due toni) … messo sotto torchio, non va oltre i 117 dBµV con inizio compressione già a -22 dBm con singolo tono (86 dBµV) e attenzione … si tratta di un centralino autoalimentato, forse uno dei migliori del mercato che vanta un push pull in finale e non un singolo MMIC come nel vostro caso.

Con questo non voglio sminuire già in partenza il vostro prodotto che peraltro vanterebbe di una novità esclusiva, ma bisognerebbe sforzarsi maggiormente ad offrire prodotti sempre migliori e soprattutto adeguati all’attuale TV digitale terrestre.

Comunque sia, in bocca al lupo !. ;)

... Nel caso di segnali deboli sono utilizzati due circuiti integrati Infineon, BGA 2001 come preamplificatore, figura di rumore 1,3 dB e Bga 616 come finale di potenza, figura di rumore 2,8 dB out-1dB + 18 dBm, corrispondenti a 125 dBµV. Ovviamente tale dato si riferisce al burst di un singolo canale, realisticamente e da nostre misure il livello d'uscita si attesta a 119 dBµV. Noi ne dichiariamo comunque 116.

Nel caso invece di segnali più forti è omesso il preamplificatore, il resto del circuito è lo stesso.
 
Onorato del confronto, ma la nostra azienda al cospetto di FR è una formichina. Oltretutto, il nostro è un ampli da palo, concepito per alimentare una decina di prese.

Domani se riesco posto qualche foto della preserie, ancora senza serigrafia. Se un giorno dovesse capitarvene qualcuno tra le mani potrete dire di aver visto il parto, anzi l'ecografia.
 
Prendendo ad esempio l’ottimo MBX5740 di Fracarro che il data scheet dichiara una IM3 di 123 dBµV con -35 dBc (due toni) … messo sotto torchio, non va oltre i 117 dBµV con inizio compressione già a -22 dBm con singolo tono (86 dBµV) e attenzione … si tratta di un centralino autoalimentato, forse uno dei migliori del mercato che vanta un push pull in finale e non un singolo MMIC come nel vostro caso.

a me non risulta che il mbx5740 (ed anche il 5750 che avevo io era identico) abbia i finali push pull, li hanno solo i modelli ad amplificazione unica della serie mbx, mentre i suddetti modelli sono ad amplificazioni separate, per quanto riguarda l'uscita max dichiarata è 119 in uhf e 116 in vhf, come si legge nel vecchio catalogo 2010, mentre con i nuovi cataloghi hanno aumentato di 7 db con la nota:
* Per distribuzioni di segnali analogici il livello del segnale deve essere ridotto di 7dB
ma i modelli sono cambiati solo nell'etichetta

ps: nel vecchio catalogo 2010 il 5740 non c'era ancora, ma il 5750 che differisce solo nel taglio biv/bv, era dichiarato 116/119

Saluti
 
@ Loremotors

Non so se l’hai capito, il riferimento alla distorsione ed al massimo livello d’uscita sull’MBX5740 l’ho fornito come esempio assiomatico ma potevo far riferimento anche ad un Televes, Emme Esse, Offel.

Infatti era un discorso intrapreso con Microtec sul finale push pull e riscontro effettivo con il data sheet, poi il fatto che Fracarro dal modello MBX77xx adotti l’amplificazione unica o separata non cambia molto su quanto ho prima accennato a riferimento che con un solo MMIC impiegato in finale (BGA 616 nel caso di Microtec) è improbabile uguagliare le prestazioni di un push pull.

Capisco la tua puntualizzazione, però cerchiamo di avere un pò di pazienza restando in ambito microtec.
 
ok ok, ho solo detto che il modello da te citato non ha il push pull, e ho spiegato il perchè non va oltre i 117 dbuV, tutto qua

EDIT: tra l'altro dal tuo post ho anche imparato un paio di cose

Saluti
Lorenzo
 
Ciao !, per i cataloghi in genere ho poco dimestichezza, mentre invece le misure le eseguo appena mi si prospetta la necessità.

Tu dici che l’MBX5740/35-36 non abbia il finale in push pull e che i 117 dBµV dipendano dall’amplificazione separata … bene, clicca il link sotto e vedrai cosa dice Fracarro per questa serie MBX-DTT.

http://www.fracarro.it/download/prodotti/tvsat/mastequipment/MBX_DTT.zip

Ribadisco che questo 3D verte su Microtec, pertanto sarebbe meglio non andare oltre, se proprio necessita sono disponibile in PM.
 
Leggendo questo post mi chiedevo come faccia a preamplificare solo i segnali deboli, non capisco come possa discriminare due segnali adiacenti senza l'utilizzo di filtri ,intendo per esempio se ho due segnali adiacenti di cui uno è già molto alto in ingresso e laltro al contrario molto più basso .
Premetto che la mia e solo curiosità .


Rieccomi, buongiorno a tutti. Innanzi tutto vi ringrazio per l'interessamento.


Nel caso di segnali deboli sono utilizzati due circuiti integrati Infineon, BGA 2001 come preamplificatore, figura di rumore 1,3 dB e Bga 616 come finale di potenza, figura di rumore 2,8 dB out-1dB + 18 dBm, corrispondenti a 125 dBµV. Ovviamente tale dato si riferisce al burst di un singolo canale, realisticamente e da nostre misure il livello d'uscita si attesta a 119 dBµV. Noi ne dichiariamo comunque 116.

Nel caso invece di segnali più forti è omesso il preamplificatore, il resto del circuito è lo stesso.

La gamma di misura va da 75 dBµV ( primo led, verde ) a 105 dBµV ( ultimo led, rosso ). Di conseguenza otteniamo i classici due piccioni da voi suggeriti, presenza alimentazione se i led si accendono e possibilità di compressione se l'ultimo led si accende a piena luce.

Spero di essere stato esauriente.
 
Secondo me potrebbe essere utile solo per alcuni casi di fai da te, nel complesso lo trovo controproducente. Mi spaventa il fatto che il primo led si accenda per segnali già di 75dBuV che sono abbastanza altini e di conseguenza spingono un utente inesperto alla ricerca di segnali molto forti , con lo svantaggio di rischiare saturazioni da parte dei sintonizzatori e prodotti di intermodulazione dello stadio di amplificazione.
 
intendeva tutti segnali deboli o tutti segnali forti...

Gherardo avevo capito cosa intendeva ma mi pare fantascenza...

Mica i segnali più bassi si dividono per banda ! , sono tutti mischiati e quando preamplifichi il più basso di conseguenza quello adiacente verrà amplificato a prescindere se è basso o alto.
Hai mai visto un amplificatore LB avere un CAG ? , mi sembra fantascenza e soprattutto per il fatto che costa solo 4 euro in più.
 
secondo quanto ho capito io intendeva due casi: zona con tutti i segnali deboli oppure zona con tutti i segnali forti; per quanto riguarda gli ampli col CAG non piacciono neanche a me.
 
Buongiorno a tutti.

Scusate, mi rendo conto che a volte seguo la mia linea di pensieri e dò per scontate cose che invece non lo sono.

Intendevo dire che la gamma sarà composta da due livelli di guadagno, 18 dB e 32 dB, per zone con segnali deboli e zone con segnali forti.
La misura è fatta sull'uscita, per cui il livello indicato vale livello in antenna + amplificazione, ne consegue che il primo led, 75dBuV, si accende con segnale in antenna pari a circa 57dBuV o 43dBuV .
Mi trovate d'accordo sugli ampli con cag, avrebbero senso in un mondo ideale....
 
@Microtec
Resta il fatto che l’originalità del VU-Meter a mio parere potrebbe avere un senso e inebriare il fai da te, probabilmente dopo aver effettuato il puntamento dell’antenna. Spiego meglio … immaginiamoci per un attimo che il nostro sig. Mario alias “fai da te” sia sopra ad uno scalino mentre orienta l’antenna verso un ripetitore fuori portata ottica (poiché se il ripetitore TV fosse bene in vista, presumo che neppure all’infatuato Mario quei LED possano servire), infatti nell’orientare l’antenna dovrà scendere qualche scalino per vedere (luce del Sole permettendo) il numero dei LED accesi, in questo caso si spera abbia fissato l’amplificatore in basso rispetto all’unica antenna posseduta. Pertanto, in questa ipotesi bisogna considerare il pericolo in cui andrà incontro il nostro Mario, infatti se decidesse di tenere in mano il dispositivo o di osservarlo mentre smanetta sull’antenna è facile che perda equilibrio o metta un piede in fallo.

Morale della favola, un buzzer (escludibile) con tonalità variabile in base al livello di segnale, potrebbe ugualmente fare il suo dovere, considerato la valutazione pur sempre approssimativa di un circuito non selettivo come un VU-Meter a LED. Oltretutto se l’amplificatore avesse due ingressi in gamma UHF entrambi utilizzati, il segnale proveniente da un ripetitore lontano (inferiore a 45 dBµV) verrebbe mascherato da altri segnali locali più forti e di conseguenza il primo LED resterebbe sempre acceso … ecco per cui molte aziende del settore evitano di includere questi gadget su amplificatori a larga banda e soprattutto se dotati di multi ingresso.

Saluti.
 
Insomma, mai contenti :) . Nel caso dei più ingressi, specifichiamo nel foglio di istruzioni che il puntamento deve essere fatto un'antenna alla volta, si punta la prima, la si fissa, la si scollega e si punta la seconda, etc. Quello che fate voi con lo strumento, alla fine.

Se mi dovessi preoccupare del sig. Mario io, penso allora ai produttori e gestori telefonici, con tutta la gente che si schianta mentre legge o scrive un messaggio.
L'idea del buzzer però non è malvagia, la giro ai progettisti, vediamo cosa ne dicono.

Questa discussione, comunque, mi è molto utile, a metà ottobre è previsto il lancio con conseguenti incontri, meeting, presentazioni al banco. Posso già farmi un'idea delle questioni che mi verranno esposte e preparare in anticipo le risposte. Di questo vi ringrazio, e spero continuiate a farmi i vostri appunti.

Una curiosità: avete una sede, un posto in comune, scrivete come vedo da vari posti per cui penso di no.

Aggiungo, magari altre aziende non ci avevano pensato. Perchè aver inserito il cag su un ampli l.b. non è che sia stato più utile del gadget a led. Il quale, comunque in ultima analisi, almeno indica se si è vicini alla compressione tramite il rosso. Sarà poco, ma è pur sempre un'indicazione supplementare.
 
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