Misure da decoder

max1584 ha scritto:
Il miglior risultato ottenibile in assoluto, cioè il risultato che non può più essere migliorato perchè già di per se perfetto, può aversi a mio parere raggiungendo 57 dBuV di livello e 29-30 dB di MER o più correttamente C/N.
Non avendo esperienza in merito, soprattutto con strumentazione, significa che è impossibile avere, per es. 65dbuV e 29-30 db di C/N ?
 
pinok ha scritto:
Non avendo esperienza in merito, soprattutto con strumentazione, significa che è impossibile avere, per es. 65dbuV e 29-30 db di C/N ?

Molto dipende da quanto sei lontano dai ripetitori, se hai visuale libera, e quante prese utente devi servire per il livello del segnale che comunque deve essere compreso tra 40 e 67 dBuV, un segnale troppo forte manderebbe in saturazione il sintonizzatore digitale dei decoder rendendo impossibile la decodifica del flusso dati e quindi si avrebbero problemi nel restituire le immagini a schermo a seguito della decodifica, invece 29-30 dB di C/N si possono ottenere in contesti di ricezione non particolarmente difficili usando un'antenna con buona direttività, ma già a 25-26 dB di C/N il decoder riesce ad interpretare correttamente il flusso dati ed a restituire correttamente le immagini a schermo, tieni presente che la soglia minima di C/N è di 20 dB. ;)
 
max1584 ha scritto:
Molto dipende da quanto sei lontano dai ripetitori, se hai visuale libera, e quante prese utente devi servire per il livello del segnale che comunque deve essere compreso tra 40 e 67 dBuV, un segnale troppo forte manderebbe in saturazione il sintonizzatore digitale dei decoder rendendo impossibile la decodifica del flusso dati e quindi si avrebbero problemi nel restituire le immagini a schermo a seguito della decodifica, invece 29-30 dB di C/N si possono ottenere in contesti di ricezione non particolarmente difficili usando un'antenna con buona direttività, ma già a 25-26 dB di C/N il decoder riesce ad interpretare correttamente il flusso dati ed a restituire correttamente le immagini a schermo, tieni presente che la soglia minima di C/N è di 20 dB. ;)
Ok, ti ringrazio per la spiegazione
 
Visto che qui si parla in qualche modo comunque di strumenti di misura professionale, e si è appurato che i decoder non possono fare misure affidabili per via della componentistica hardware diversa da quella dei misuratori di campo, allora mi sorge spontanea una domanda.

La domanda è la seguente, perchè un misuratore di campo professionale ha un costo così elevato ad esempio 2000 o 3000 euro ? Forse perchè la componentistica hardware è così tanto elaborata da giustificarne un costo così alto ?

Francamente stento a crederci che la componentistica hardware abbia un costo di produzione elevato, in quanto si tratterebbe comunque di semplici componenti elettronici quali resistenze, diodi, condensatori elettrolitici e schede in silicio con i circuiti stampati tramite la tecnica della fotoimpressione, può darsi che mi sbagli ma così la penso, poi ovviamente anche la parte software c'è ma ribadisco il concetto, per me tutto ciò non può giustificare un costo così elevato, può darsi che mi sbagli ma è solo una mia opinione e mi farebbe piacere sapere cosa ne pensano anche gli utenti più esperti. :)
 
ciao,

la differenza di costo, come sempre sta nell'economia di scala. A fronte di un milione di decoder prodotti, ci saranno (ritengo) mille misuratori di campo.
Se vendi un milione di decoder, puoi tranquillamente "ricaricare" 10 euro cadauno, ma se produci solo mille pezzi, devi necessariamente ricaricare mille euro, se non vuoi chiudere bottega ;)

P.S.

Ho già fatto un paio di test velocissimi di confronto tra decoder e strumenti professionali. I risultati non sono molto incoraggianti, due decoder mi segnalano "intensità 97%" in un range compreso tra 39 e 77 dBuV, senza segnalarmi la minima differenza.
Sempre gli stessi decoder, (questo dimostra che misurano post Viterbi) "qualità 98%" indipendentemente dal fatto che il Ch BER vari da -2 e -5

Appena avrò tempo, metterò un paio di foto...
 
wgator ha scritto:
la differenza di costo, come sempre sta nell'economia di scala. A fronte di un milione di decoder prodotti, ci saranno (ritengo) mille misuratori di campo.
Questo è un cane che si morde la coda ;)
Se il prezzo fosse più basso ne venderebbero di più, magari non a me, ma già tutti gli elettricisti che per esigenza si improvvisano antennisti ogni tanto, 300 euro magari ce li investirebbero

Un po' come il tester (tanto per banalizzare). A 7-10 euro si trova, chiunque faccia due saldature se ne compra uno con le funzioni di base e, anche se non precisissimo, le sue discrete misure le fornisce.

wgator ha scritto:
Ho già fatto un paio di test velocissimi di confronto tra decoder e strumenti professionali. I risultati non sono molto incoraggianti, due decoder mi segnalano "intensità 97%" in un range compreso tra 39 e 77 dBuV, senza segnalarmi la minima differenza.
Questo penso dipenda dal fattore di scala che si sono dati quei decoder; in pratica, se per loro un segnale si aggancia a, per es., 30 dBuV e da 45 in su hanno una sorta di limitatore che evita la saturazione, 45 viene considerato come 100%, per cui 39 dBuV è un 97% e qualsiasi valore oltre 45 è un 100% (cifre date a occhio per rendere l'idea)

Il test utile però non penso che sia capire quanto misura un decoder (abbiamo convenuto che non dà misure comparabili con altri decoder o strumenti) ma utilizzare quella misura confrontata con altre che fornisce sempre lui stesso, ad es. quando si cambia la distribuzione del segnale, si agisce sull'amplificatore o spostando l'antenna.

Per un'antenna, ad es. ruotandola si potrebbe avere:

Codice:
-5°  -4°  -3°  -2°  -1°    0   +1°  +2°  +3°  +4°
80%  85%  90%  85%  80%  75%  70%  60%   50%  40%

e decidere che girarla rispetto alla posizione originale di 3 gradi a sinistra migliora la ricezione (di un 15% illusorio, ma comunque migliore degli altri valori; se la misuri dovresti avere lì, in teoria, il picco di dBuV e il minimo dei BER previterbi).

Il ragionamento ovviamente deve tenere conto sia di potenza che qualità del segnale visualizzati dal decoder (e del BER se lo fornisce)
 
Il costo di una strumentazione professionale è dato oltre dalla quantità dei pezzi venduti (e quindi prodotti), anche dal fatto stesso che vengono usati da professionisti che ne ricavano un utile e quindi "più propensi a spendere" in quanto c'è la certezza del recupero costi e del guadagno.

Anche per il tester vale il discorso dei decoder in quanto ad indicazioni più o meno valide, se devi misurare una continuità o magari 220V, se una batteria è più o meno carica,
ma se hai bisogno di avere misure con margine di errore minore devi ricorrere anche lì a strumenti che ti assicuro costano cifre considerevoli.

Alla fine per puntare alla meglio con un decoder, bisognerebbe fare le prove che sta facendo Wgator con il proprio decoder in modo da capire meglio le indicazioni che fornisce,
visto che ogni modello e marca da le indicazioni in modo diverso.
Sarebbe bello se tutti si uniformassero e adottassero dei criteri comuni nell'indicare le informazioni sul segnale.
 
Ora mi è chiaro perchè i misuratori di campo costano così tanto, l'ho dedotto da quanto affermato da wgator sulle economie di scala.

Il decoder costa 100 euro perchè viene usato da tutti per vedere la tv e quindi può essere venduto ad un prezzo più basso, i misuratori di campo no perchè se ne vendono pochi.

Ma oltre a questo motivo ce n'è un altro, e cioè se un misuratore di campo costasse di meno tutti lo comprerebbero, quindi se invece di essere venduti 10 pezzi a 1000 euro, si vendono 100 pezzi a 100 euro, la quantità di strumenti venduti aumenterebbe.

Bene il bello viene proprio qui, se tutti acquistassero il misuratore di campo professionale nessuno più chiamerebbe l'antennista per farsi sistemare un impianto, ovviamente bisogna mettere in conto anche chi non sa usare un misuratore di campo e vuole solo vedere la tv, il mio ragionamento non sarebbe valido per queste persone, ma per il resto visti i tanti appassionati ed hobbisty del fai da te con buona conoscenza delle nozioni tecniche necessarie, se ognuno di questi compreso noi avesse un misuratore di campo sottrarrebbe lavoro a chi fa questo abitualmente per professione.

E' un ragionamento un pò forzato ma comunque secondo me plausibile.
 
pinok ha scritto:
Questo è un cane che si morde la coda ;)
Se il prezzo fosse più basso ne venderebbero di più, magari non a me, ma già tutti gli elettricisti che per esigenza si improvvisano antennisti ogni tanto, 300 euro magari ce li investirebbero

Sono d'accordo sul fatto che gli strumenti debbano costare di meno dando modo così a tutti di poter avere uno strumento di verifica serio in modo da avere la certezza di aver fatto un buon lavoro.

Ma secondo me la cosa più sbagliata è improvvisare, un mestiere o una professione a mio modo di vedere non si può improvvisare, il discorso non è riferito a te intendiamoci ;) voglio solo dire che certe cose non si possono fare dall'oggi al domani improvvisandole, io ad esempio non mi azzarderei mai a fare un impianto elettrico primo perchè non ho la passione per questo settore, e poi perchè non ho le nozioni tecniche necessarie a realizzare un impianto elettrico.

Cioè ciò che intendo dire senza neanche troppo generalizzare, e senza riferirmi a nessuno in particolare, è che a volte per improvvisare le cose i risultati ottenuti poi sono deludenti, ad esempio posso raccontarti un aneddoto, l'impianto della mia attuale abitazione è stato fatto con i piedi perchè prima ci abitava solo mia zia, e mia zia non ha una conoscenza approfondita come me e tutti noi appassionati di tecnologie e di questo settore, bene due anni fa si rivolse ad un negoziante presso il quale aveva acquistato un televisore con decoder incorporato in vista dell'allora imminente switch-off, per farsi suggerire una indicazione di un installatore per farsi installare un'antenna tv terrestre, bene il negoziante gli da un numero telefonico di un installatore professionista il quale però non faceva direttamente lui le installazioni ma si serviva di dipendenti per lo più giovani ed inesperti, a puntare un'antenna ed a calare 10 mt di cavo non ci vuole nulla, lo sanno fare tutti.

Vuoi sapere questi due giovani dipendententi che hanno realizzato quest'impianto cosa hanno combinato ? Te lo dico subito, installazione dell'antenna all'epoca dell'analogico era agli inizi del 2009 qui in Campania lo switch-off è avvenuto a fine 2009, senza strumentazione, basandosi unicamente sulle immagini dell'allora sistema analogico, collocazione all'esterno di un partitore da interno un PP14 della Fracarro in un sacchetto di plastica che con il tempo esposto alle intemperie si è logorato causando l'entrata d'acqua e l'arruginimento totale del partitore.

E te ne racconto ancora un'altra qualche mese addietro, all'incirca 5-6 mesi fa quando io e la mia famiglia ci siamo trasferiti presso l'abitazione di mia zia che prima viveva da sola, mi accorsi di tutto ciò, benissimo proprio in quel periodo per altri lavori dovuti all'impianto elettrico di casa venne a qui da me un elettricista, attenzione però non voglio dire che tu sia un incompetente truffatore o che lo siano tutti gli elettricisti intendiamoci, ebbene chiedo a quest'elettricista se avesse una qualche dimestichezza in fatto di impianti d'antenna, e lui mi risponde "certo" e così inizio a spiegargli i miei problemi di ricezione, del partitore arruginito ecc. ebbene lui cosa fa ? Semplice credendo che l'impianto d'antenna funzioni come un impianto elettrico toglie il partitore comunque andato a farsi benedire causa acqua umidità ed intemperie cui era stato esposto per ben due anni, ebbene cosa fa, intreccia i cavi d'antenna come se fossero quelli di un impianto elettrico, io non sapevo che in fatto d'impianti d'antenna fosse una pratica sbagliata, lo scrivo qui sul forum, e gli amici di questa sezione mi rispondono : "per carità rimetti subito il partitore lo chiami anche tecnico quel caprone" ?

Parole non mie, per questo le ho messe tra virgolette, con ciò non voglio assolutamente alimentare la polemica antennisti vs elettricisti, nè dire che un elettricista rubi il lavoro ad altri o che non possa installare antenne, tra l'altro conosco un negoziante che rivende materiale elettrico e materiale per antennistica tv, e che le installa pure le antenne, ma con uno strumento professionale, quindi ciò che voglio dire è che le cose non si possono improvvisare, ma occorre cognizione di ciò che si fa se non si vuole ottenere un risultato deludente.

Poi il fatto che io non ce l'abbia con la categoria degli elettricisti lo dimostra il fatto che io abbia detto di un caso di antennisti truffatori ed incompetenti purtroppo ce ne sono, non tutti sono truffatori ed incompetenti ma ce ne sono come dimostrato nel mio caso, ed ancora il fatto che io non ce l'abbia con gli elettricisti è dimostrato perchè ho detto anche di conoscere un elettricista che fa installazioni di antenne seriamente con competenza e professionalità.

Mi scuso se sono stato un pò lungo ma era giusto per dire che alcune cose vanno fatte seguendo determinati criterei, sennò ognuno s'improvviserebbe elettricista, idraulico, imbianchino, antennista e chi più ne ha più ne metta, non voglio assolutamente creare polemiche, voglio solo dire che anche installare un'antenna non è proprio un gioco da ragazzi, e che occorre una certa conoscenza di nozioni tecnico-scientifiche, tutto qui. :)
 
max1584 ha scritto:
Ma secondo me la cosa più sbagliata è improvvisare, un mestiere o una professione a mio modo di vedere non si può improvvisare, il discorso non è riferito a te intendiamoci ;)
....
attenzione però non voglio dire che tu sia un incompetente truffatore
Non sono elettricista, quindi nessun problema ;)
Per improvvisare volevo dire che all'occorrenza fanno il lavoro, anche con perizia volendo, ma senza la strumentazione che li aiuterebbe ad evitare errori e consentirebbe di migliorare l'intervento.

D'altra parte, la disponibilità a prezzi contenuti della strumentazione unita al loro utilizzo ripetuto, affina anche la competenza.

Il mio lavoro è programmare, mica me la prendo perchè i computer ora te li tirano dietro e tutti possano aspirare ad essere programmatori per quanto scrivano due istruzioni in croce in un ambiente visuale che permette di far funzionicchiare due schermate ;) ?
La differenza la fa la qualità del servizio reso, non la strumentazione cui si ha accesso.

Il Marco Ranzani di Cantù avrà accesso a tutta la strumentazione di questo mondo, ma non ne fa un antennista ;)

Personalmente sarei per il prezzo giusto della strumentazione, caro se i costi di produzione lo necessitano, ma non perché deve essere un prodotto di nicchia.
E sarei anche per la diffusione di strumentazione meno precisa, ma che permetta adeguate misurazioni "amatoriali".
Se poi uno vuole, sale di prezzo e prestazioni.
 
Non è solo un problema di componentistica, anzi, la componentistica è grossomodo la stessa per decoders e strumenti, fatti salvi alcuni componenti qualitativamente migliori per garantire maggiore stabilità e più ampio range di funzionamento.
Vi invito a riflettere che i segnali a RF sono ancora assolutamente ANALOGICI ed è soltanto la modulazione ad essere digitale.
Prima di arrivare ad un campionamento digitale, ovvero alle misure sulla modulazione, è fondamentale che il segnale a radio frequenza sia filtrato, quindi amplificato in maniera lineare e magari visualizzato/misurato attraverso una scala logaritmica o comunque affidabile, con la sensibilità necessaria per rilevare i segnali più deboli ma senza essere distorto nel cas in cui l'ampiezza fosse anche particolarmente elevata.
Se i circuiti analogici (ingresso, conversione ed IF) non rispondono a questi requisiti, tutto ciò che verrà misurato a valle, prima e dopo la demodulazione, non avrà un grande valore.
Per riassumere, i circuiti di uno strumento, pur essendo simili, devono rispondere a requisiti diversi da quelli di un decoder e vanno progettati in modo differente.
Il decoder, che non è stato progettato per misurare quindi manca di alcuni circuiti, ma non basta, dato che quelli di cui dispone non sono comunque ottimizzati a svolgere quella funzione in modo corretto. Non potremo usarlo per fare misure assolute, ed in savariati casi nemmeno indirette. Per fare un esempio, un dato livello di segnale potrà anche essere calibrato al fondoscala (100%) ma tutte le indicazioni al di sopra ed al di sotto di quel livello non avranno alcun significato perchè a tutti gli altri valori corrisponderà un'ampiezza arbitraria e sconosciuta.
Valori che non saranno soltanto privi di proporzionalità con il fondoscala ma che potranno anche non essere misurati del tutto qualora scendessero sotto la sglia di rilevazione del circuito che indica il livello di segnale.
C'entra ovviamente anche il numero dei pezzi prodotti, ma ha un suo peso il fatto che uno strumento di misura richiede il rispetto di caratteristiche stringenti, che si realizzano attraverso una progettazione più sofisticata e costosa, di circuiti che sono simili ma non uguali.
;)

max1584 ha scritto:
Visto che qui si parla in qualche modo comunque di strumenti di misura professionale, e si è appurato che i decoder non possono fare misure affidabili per via della componentistica hardware diversa da quella dei misuratori di campo, allora mi sorge spontanea una domanda.
 
Una considerazione personale, comunque la faccio: una persona che ha una buona conoscenza della tecnologia e del funzionamento del sistema, riuscirà ad approdare ad un risultato passabile anche con strumentazione di fortuna, mentre un inesperto, qualunque strumento abbia tra le mani, non potrà farlo! ;)
 
wgator ha scritto:
Una considerazione personale, comunque la faccio: una persona che ha una buona conoscenza della tecnologia e del funzionamento del sistema, riuscirà ad approdare ad un risultato passabile anche con strumentazione di fortuna, mentre un inesperto, qualunque strumento abbia tra le mani, non potrà farlo! ;)
Perfettamente d'accordo, con un'eccezione che conferma la regola: Gastone, il cugino di Paperino :D :p ;)
 
Tuner ha scritto:
Non è solo un problema di componentistica, anzi, la componentistica è grossomodo la stessa per decoders e strumenti, fatti salvi alcuni componenti qualitativamente migliori per garantire maggiore stabilità e più ampio range di funzionamento.

Ma non potrebbero progettare dei decoders in grado di fornire delle misure sensate ? Cioè alcuni misuratori di campo hanno anche un display da 3,5'' ad esempio che consentono quindi anche di visualizzare le immagini, ed in fondo un misuratore di campo professionale non è molto più grande di un decoder.

Quindi ciò che chiedo sono due cose :

1) Non si potrebbe progettare un decoder che svolga una doppia funzione, quindi ricezione del segnale per vedere la tv e allo stesso tempo avere la circuiteria necessaria cioè pensata oltre che per vedere la tv fornire allo stesso tempo anche informazioni sensate sul segnale come quelle di un misuratore di campo ?

2) Oltre ai discorsi di economia di scala, perchè un misuratore di campo professionale ha spesso un costo inaccessibile tipo 3000 o 4000 euro ? Cosa c'è di tanto elaborato o di costoso in termini di produzione di questi strumenti, da giustificare un costo così elevato ?

Sul fatto che i segnali siano ancora assolutamente analogici lo so, come so che è diversa la modulazione ed è per quello che una tv analogica non va più bene e ci vuole il decoder, ed è proprio per via della modulazione diversa che occorre misurare il MER o meglio C/N ed il BER pre-Viterbi, per vedere se ci sono errori nella demodulazione e quindi cercare una ricezione migliore eventualmente che consenta di demodulare senza errori. ;)
 
wgator ha scritto:
Una considerazione personale, comunque la faccio: una persona che ha una buona conoscenza della tecnologia e del funzionamento del sistema, riuscirà ad approdare ad un risultato passabile anche con strumentazione di fortuna, mentre un inesperto, qualunque strumento abbia tra le mani, non potrà farlo! ;)

Esatto è proprio quello che volevo dire nel mio post di stanotte, cioè lo strumento da solo non fa miracoli bisogna saperlo utilizzare, cioè non posso improvvisarmi sarto perchè ho l'ago ed il cotone, gli strumenti bisogna saperli utilizzare altrimenti è tutto inutile, comunque anch'io sono convinto che chi ha una buona conoscenza delle nozioni tecniche può riuscire a sopperire all'assenza di strumentazione, infatti in una seconda casa uso residenza estiva che ho in provincia di Frosinone, ho realizzato da me ed interamente da me un impianto d'antenna costituito da una DAT45 Televès, più una BLV4F della Fracarro ed un amplificatore da palo sempre Televès 5350, anche se devo dire che debbo molto ad AG-BRASC che mi ha dato consigli preziosissimi, ebbene con questo impianto da me realizzato già due anni fa senza toccare più nulla riesco a ricevere tutto ciò che c'è da ricevere in quella zona, tutti i mux nazionali e tutti quelli locali del Lazio.

Quindi a volte la strumentazione non è poi così indispensabile, ovvio non avrò la certificazione per il mio impianto, ma lo scopo l'ho raggiunto. ;)
 
max1584 ha scritto:
Esatto è proprio quello che volevo dire nel mio post di stanotte, cioè lo strumento da solo non fa miracoli bisogna saperlo utilizzare, cioè non posso improvvisarmi sarto perchè ho l'ago ed il cotone, gli strumenti bisogna saperli utilizzare
E per saperli utilizzare te li devi permettere.
Non ho mai visto un sarto imparare ad usare con arte ago e cotone, senza avere ago e cotone ;)
Idem, non ho mai visto uno imparare a programmare decentemente, senza avere un computer su cui scrivere i programmi ed esercitarsi.

A scopo didattico durante gli studi avevo sviluppato strumenti virtuali per capire il transistor, ma restano simulazioni; fintanto che non li hai in mano non capisci che certe misure vanno fatte in un modo piuttosto che in un altro o che se ne fai di un certo tipo te ne puoi evitare altre.
 
pinok ha scritto:
E per saperli utilizzare te li devi permettere.
Non ho mai visto un sarto imparare ad usare con arte ago e cotone, senza avere ago e cotone ;)
Idem, non ho mai visto uno imparare a programmare decentemente, senza avere un computer su cui scrivere i programmi ed esercitarsi.

A scopo didattico durante gli studi avevo sviluppato strumenti virtuali per capire il transistor, ma restano simulazioni; fintanto che non li hai in mano non capisci che certe misure vanno fatte in un modo piuttosto che in un altro o che se ne fai di un certo tipo te ne puoi evitare altre.

Certo anche questo è sicuramente vero, però se non sai nemmeno cosa misurare cioè se non sai nemmeno quali parametri valutare numericamente per quanto tu voglia imparare ad usare quello strumento è tutto inutile.

Cioè a schiacciare un pulsante corrispondente ad una misura di uno strumento professionale non ci vuole molto probabilmente anche un bambino ci riuscirebbe, quello che io cerco di dire è che se non hai le nozioni di base non riesci ad ottenere lo scopo, per cui a volte persone che hanno una buona conoscenza delle nozioni e non hanno il misuratore di campo riescono a realizzare impianti quasi come se avessero avuto il misuratore di campo, mentre persone che hanno il misuratore di campo e non hanno buona conoscenza delle nozioni tecniche o che fanno pasticci poi ottengono risultati scarsi.

Ad esempio se hai un misuratore di campo ma poi vai a miscelare due antenne puntate in direzioni diverse senza filtrarle, venendo quindi meno ad una regola base della ricezione tv, a cosa ti serve un misuratore di campo ? ;)

Poi certo se non inizi a fare pratica sul campo non imparerai mai, su questo sono d'accordo, ma quel che voglio dire è che spesso molti presunti tecnici come quelli che mi sono capitati hanno combinato solo guai e quindi una strumentazione nel loro caso non cambierebbe nulla. :)
 
Giusto per rimanere in tema ... conosco moltissime persone che hanno installato le loro parabole senza sapere “nulla di niente” aiutati solo dalla buona sorte e dal beeper del decoder. Un “boscaiolo” oramai ottantenne, c’è riuscito da solo mettendo la parabola su un paletto di cemento vicino al suo vigneto e neppure perpendicolare al terreno. E' vero, ha impiegato oltre due ore... ma c’è riuscito !. Sappiamo che esistono strumenti e strumenti, lo strumento in genere, non serve solo per puntare bene le antenne o per farci apparire tecnici evoluti, serve per aiutarci anche a scovare guasti ed a risolvere problematiche perniciose che altrimenti non ci si riuscirebbe facilmente. Certamente per avvalersi dell’intera potenzialità tecnologica del “compagno” bisogna avere un minimo di conoscenza tecnica del sistema, ma anche un certo raziocinio che non guasta mai.
 
max1584 ha scritto:
1) Non si potrebbe progettare un decoder che svolga una doppia funzione, quindi ricezione del segnale per vedere la tv e allo stesso tempo avere la circuiteria necessaria cioè pensata oltre che per vedere la tv fornire allo stesso tempo anche informazioni sensate sul segnale come quelle di un misuratore di campo ?
Sì e no, nel senso che se privilegiamo il basso costo, otteremo un oggetto che sarà allo stesso tempo sia un mediocre (ed incompleto) strumento che un mediocre decoder. Uno strumento, ad esempio, va progettato in modo da avere la massima linearità e risposta in frequenza, con circuiti che non abbiano caratteristiche di distorsione o di rumore tali da falsare le misure che verrano compiute a valle. Per contro, un decoder nasce con la finalità di mandare ad un monitor/TV il segnale radio o TV demodulato, mantenendo un costo abbordabile ai più, anzi, quasi il minoro costo possibile. Ad esempio, la "buona" sensibilità del decoder, ottenuta con componenti consummer e filtri piuttosto approssimativi, va ad impattare sulle sue caratteristiche di dinamica. In queste condizioni, se anche solo un segnale in ingresso supera un determinato livello, nei circuiti RF ed IF del decoder si creano distorsioni, battimenti e porcherie varie... che vanno a "sporcare" tutti i segnali dello spettro.

max1584 ha scritto:
2) Oltre ai discorsi di economia di scala, perchè un misuratore di campo professionale ha spesso un costo inaccessibile tipo 3000 o 4000 euro ? Cosa c'è di tanto elaborato o di costoso in termini di produzione di questi strumenti, da giustificare un costo così elevato ?
Ciò non è vero perchè esistono strumenti validi ma dal costo più limitato, mancanti di alcune funzioni che per gli usi di molti non sono affatto indispensabili, anche a poco più di 1000eur.
Senza contare che c'è sempre un mercato di strumenti usati a cui si può almeno dare un'occhiata. Se mi permetti di raccontarlo, nel 1999, durante una fiera negli USA vidi, perfettamente funzionante ed in vendita a soli 9000 dollari, l'analizzatore "super extra" (HP 8566B) che utilizzavo per la taratura di apparati per satelliti a metà anni 80. Un oggettino il cui valore "nuovo", ai tempi era di 500000 $ (un miliardo delle vecchie lire). Non lo comprai perchè era comunque troppo per me, eppoi avevo il mio vecchio analizzatore, però valido e portato a casa per poche centinaia di migliaia di lire. In compenso per pochi soldi trovai il "cassetto 0-1500Mhz" a 75 Ohm (quelli che avevo erano a 50) ottimo per fare misure sugli impianti TV.

max1584 ha scritto:
Sul fatto che i segnali siano ancora assolutamente analogici lo so, come so che è diversa la modulazione ed è per quello che una tv analogica non va più bene e ci vuole il decoder, ed è proprio per via della modulazione diversa che occorre misurare il MER o meglio C/N ed il BER pre-Viterbi, per vedere se ci sono errori nella demodulazione e quindi cercare una ricezione migliore eventualmente che consenta di demodulare senza errori. ;)

Le modulazioni digitali richiedono misure ulteriori che non sono deducibili ad occhio ma soltanto attraverso circuiti dedicati.
Questi circuiti, però, sono a valle di altri circuiti (RF, IF, Mixers, attenuatori, etc) che restano esattamente quelli che erano prima e che se non presentano le caratteristiche necessarie (uguali a prima), vanno poi ad alterare i segnali che si analizzano, falsando una buona parte delle misure che vengono effettuate a valle.
;)
 
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