L'unico modo per avere la data certa per calcolare i 30 giorni previsti dal contratto per decidere se accettare le variazioni è l'invio di una raccomandata o di una pec. Chiunque non l'ha ricevuta può contestare sia l'aumento (che non ha mai accettato) sia l'addebito di costi per la rescissione, che nel caso di variazioni di fornitura deve essere gratuito così come previsto dall'articolo 19 che abbiamo sottoscritto.
Io, come tanti credo, non ho ricevuto uno straccio di comunicazione. Non so se continuerò ad essere un loro abbonato, lo sono dal 2008 e mi secca essere trattato così. Sicuramente procederò con una segnalazione all'AGCOM per pratica commerciale scorretta, è l'unico strumento che abbiamo noi consumatori per difenderci da questi abusi.