Ciao ragazzi, sono il Reggio e ho il bisogno di dire la mia e di chiarire sul mio addio...
pubblicata da Guido Meda & Loris Reggiani il giorno venerdì 23 marzo 2012 alle ore 17.48 ·
Ciao ragazzi, sono "il Reggio". Dopo un mese dalla ufficializzazione del mio addio e averne lette e sentite di tutti i colori sento il bisogno di dire la mia, di chiarire. E mi sembra che questo sia un buon... ripostiglio per il mio pensiero.Prima di tutto voglio però ringraziare tutti quelli che mi hanno dimostrato affetto e sincero dispiacere al sapermi "fuori". Siete dei grandi, i più... intelligenti

))Per prima cosa vorrei parlarvi di quella... bravissima giornalista che ha scritto la mia intervista sui perché. La Margaria, "Alice brum brum" come ama chiamarsi lei. E' una mentecatta, una persona così superba, vanitosa, "autoincensante" che non ci si crede.E crede anche di sapere di motociclismo.Come persona l'avevo conosciuta quando, qualche anno fa, mandava e-mail a ripetizione con allucinanti elucubrazioni su come era brava e come era bella, a tutti i contatti che aveva nella rubrica. Alla terza, dove si vantava (senza che nessuno glielo chiedesse) di aver dato un bel 2 di picche ad Antonio Cabrini nella sala di aspetto di un dottore, le ho chiesto cortesemente di togliermi da quella ****o di lista. Era insopportabile.Come giornalista invece non la conoscevo e quando mi ha chiamato non ho trovato nulla di male a risponderle. Ognuno deve fare il suo lavoro, fino a prova contraria. E così l'ho conosciuta anche su quel piano: niente di diverso dalla persona.Ha fatto il suo lavoro, da brava anti-Rossiana (la sfido a dire che non è vero) ha cavalcato la sua battaglia e ha stravolto il senso della intervista. Per carità, non dico di non aver detto quelle cose ma, anche se le ho precisato più volte che erano stupidaggini a confronto delle cose belle e degli amici che avevo trovato lì, a cominciare dalla splendida amicizia con Guido che per fortuna ci lega ancora (nonostante il misero tentativo della mentecatta) lei è riuscita a farle diventare il motivo scatenante.Poi la mentecatta su questo portale si permette anche di sdottorare sul come ci si dovrebbe comportare in questi casi, si chiede addirittura come mai mi sono accorto di queste cose dopo soli 10 anni, quasi a redarguirmi sul come sia stato tardivo e nello stesso tempo complice.Non ha proprio capito un'emerita mazza, scusate il francesismo.E si vanta di quanti contatti ha fatto la sua intervista... poverina, ma dovrebbe anche chiedersi il perché non facciano gli stessi contatti anche gli altri suoi lavori, nooo? Forse ad un certo punto ha anche sperato di vincere il Pulitzer ma, leggendola, l'unica cosa che poteva vincere era un corso accelerato di italiano. Nemmeno quello sà.Ma basta parlare della poveretta, stendiamo un velo pietoso.Invece voglio entrare nel merito:- A chi mi dice che non è giusto fare il tifo per un italiano contro uno straniero, chiedo se ha mai seguito una partita di campionato mondiale di calcio e se ha mai sentito un telecronista italiano esultare nello stesso modo per un gol "nostro" o quello degli "altri". E gli chiedo anche se gli piacerebbe così tanto, una telecronaca così. Oppure per Zurbriggen invece che Tomba, o per Indurain anziché Pantani. Dài, non prendiamoci per i fondelli, se siete anti-rossiani ammettetelo, significa che siete faziosi anche voi.- A chi mi dice che me ne sono accorto un po' tardino, dopo soli 10 anni, dico che non ho condiviso l'eccesso "rossiano" solo l'ultimo anno, cioè quando non ha più vinto, quando c'erano altri piolti italiani che andavano meglio di lui. Fino a quel momento ho condiviso al 100% quello che si diceva e faceva, perché Rossi è stato per noi motociclisti italiani quello che è stato, come ho detto prima, Tomba per lo sci e Pantani per le bici. Potrei dire Cassius Clay per gli americani di colore. Personaggi ancor prima di sportivi, campioni indiscussi e indiscutibili di gran lunga sopra a tutti. Solo l'ultimo anno secondo me abbiamo... esagerato un po' con lo spazio dedicatogli. Quando vinceva 11 gare e Biaggi 2, era giusto che lui fosse l'uomo copertina, quando lui ne vinceva 12 e Melandri 2 anche. Ancor di più (lo confermo) se dall'altra parte invece di un italiano c'era uno spagnolo o un americano o un australiano. Certo, la Ducati è italiana, ma il mondiale piloti vale molto, molto di più del mondiale marche. Forse non vi fa piacere, ma questo obbiettivamente è un vostro problema. Io ho una profonda stima di Rossi sia come pilota che come uomo. Ha dimostrato di essere molto probabilmente il più grande di tutti, anche se forse ha avuto anni facili (Biaggi e Gibernau non erano certo come Stoner o Lorenzo), anche se ha guidato delle moto fantastiche (perché ricordate che ogni stagione delle moto come la sua ce' nera almeno un'altra). E per pietà, non tirate ancora fuori quella penosa scusa della gomma su misura, fate ridere.- A chi mi accusa di aver sputato sul piatto dove ho mangiato, vorrei far capire una volta per tutte che non ho fatto un comunicato stampa!!! Ho solo risposto a delle domande e se le domande sono: "perché lasci Mediaset?" non posso certo rispondere "perché ci sto trooooppo bene" ho semplicemente tirato fuori i perché, per piccoli e insignificanti che fossero. Capitoooo?E comunque, basta parlare di queste cose. La realtà è che il motivo di gran lunga maggiore per cui ho lasciato il motomondiale, è che non avevo più voglia di andare in giro per il mondo (dopo 32 anni...

), di fare e disfare la valigia, sommata al fatto che mi avevano proposto una grossa riduzione di stipendio causa il budget ridotto dalla crisi (alla faccia di chi dice che la crisi non c'è

) e al fatto che quel lavoro, dopo 10 anni, non mi sembrava granché appagante (in fondo non dovevo far altro che dire se quello era caduto perché aveva perso l'anteriore o altro, una cosa che avrebbe potuto fare il mio salumiere). Tirato le somme, i conti non tornavano più ecco tutto.La realtà è che proprio grazie a grandi persone come Guido Meda, Giorgio Terruzzi e tutti gli altri che hanno lavorato con me, questi 10 anni sono volati come una delle mie più belle esperienze di vita. Le altre sono solo piccole ****ate che i giornalisti sono riusciti a far venire a galla sopra ogni altra cosa.Boh, spero di essere riuscito a spiegarmi questa volta, di solito non ci riesco mica tanto...

Saluti a tutti e tranquilli, Giulio Rangheri non vi farà sentire la mia mancanza. Vai Giulio!!!Un abbraccio a tutti.