NASCAR @ Talladega
Quando si parla di Spring Race si fa solitamente riferimento a gare in circuiti che ospitano due appuntamenti all'anno e per questo sono anche appuntamenti significativi e la pista che ospiterà la gara di stasera lo è in particolare: Talladega SuperSpeedway, The Biggest, The Baddest.
Si riprende così dopo una settimana di pausa, l'unica week-off del calendario della Cup Series per quest'anno, adesso sarà tutto un continuo fino al giorno due di novembre per la Championship Race a Phoenix.
Week-Off pasquale per la premier series ma in realtà la NASCAR non si è fermata del tutto, anzi gli appassionati hanno potuto rivedere in azione Truck Series (ultima volta nel 2013) e X-Finity Series (ultima volta nel 2004) in quel di Rockingham, North Carolina: due gare dal sapore retrò sul piccolo ma tosto ovale da 0.94 miglia, dalle paraboliche con banking accentuato (22 e 25 gradi rispettivamente sui due corner) che hanno regalato lotta e spettacolo e si spera, tifosi e piloti, che non rimanga un appuntamento fine a se stesso ma che possa addirittura tornare ad ospitare una gara della massima serie, anch'essa assente da oltre venti anni.
Ed effettivamente discussioni in merito ce ne sono state, sicuramente ha rappresentato un bel test e conferme potranno arriverare per il futuro, così come stanno per arrivare riguardo la Championship Race del prossimo anno: si torna all'antico ma segnerà una svolta il ritorno della gara finale al Homestead-Miami Speedway per il 2026, sarà l'anno in cui si entrerà in una rotazione delle piste che saranno sede dell'assegnazione dei titoli anche se Phoenix non uscirà del tutto, anzi verrà data conferma che farà parte di questa rotazione, mantenendo anche il doppio appuntamento in calendario e questo fa si che per il 2027 dovremo aspettarci un'altra novità in quanto la sede cambierà ogni anno.
Tornando ad oggi, nella speranza che il rischio pioggia si mantenga minimo come da previsioni, andremo probabilmente incontro ad una gara che sarà tattica a meno che non accada qualche problema in particolare, quindi stage divisi in due stint con "volate" programmate in pit-road da parte delle auto dei tre produttori, prima parte controllata con piede piuttosto leggero sull'acceleratore per risparmiare carburante Sunoco (anch'esso all'ultimo anno in NASCAR, dal prossimo anno ci sarà un altro fornitore), non tanto per andar lunghi quanto per imbarcarne meno per finire lo stint, perdendo il minor tempo possibile mentre con le gomme si regge tranquillamente per tutta la durata degli stage.
E poi via a spingere, soprattutto nello stage finale stando attenti a The Big One, il grande incidente che non sai mai se e quando accade che porta dietro di se il caos mettendo fuori causa un gran numero di contendenti; record di sempre lo scorso anno nello stage finale con addirittura 28 auto coinvolte.
Salvo slittamenti la bandiera verde sarà data alle 21.20 per iniziare a correre i 188 giri di gara sul super triovale da 2.66 miglia, banking di 33 gradi sulle paraboliche e 18 gradi sul triovale, valori massimi per tutte le piste in calendario; la distanza da percorrere è quella classica delle 500 miglia, gli stage sono suddivisi in 60, 60 e 80 giri.