Nato in guerra contro la Libia.

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
relop.ing ha scritto:
E....... lanciati! ........dilla la tua opinione personale.....!!!! ;)

Io parlavo di decisione drastica da parte dei ns governi, che in qualche occasione si sono lasciati condizionare dalle ideologie di alcuni loro esponenti.
 
alex86 ha scritto:
Esiste il principio di stretta legalità caro relop.ing. Affiancato al principio dell'obbligatorietà dell'azione penale.
Non lo si può ignorare... E' alla base del nostro sistema giuridico. Non esprimo giudizi in merito, faccio una fotografia di quello che è.

Con le amnistie, indulti e sanatorie finiamo per fare la figura dei cretini (e poi la considerazione mondiale dell'Italia si gioca anche sulla serietà dei comportamenti interni)

Ne avevamo già parlato, lo so bene che vorrebbero tutti andare in Francia. Ma il trattato di Schenghen prevede che le certificazioni/visti/permessi di chi entra nella zona Schenghen spetti al paese in cui si entra per primo. E in questo caso è l'Italia.
E poi c'è un piccolo particolare: la Francia non li vuole. Se li beccassero clandestini in Francia farebbero quello che avremmo dovuto fare anche noi fin da subito: rimpatrio forzato. Altrimenti, senza possibilità d'impiego, nella maglia della criminalità ci finiscono al 99%, anche fossero laureati.

Alex, il mio incitamento a dire frasi compiute era rivolto a massera.
Con lui non riesco a cavare un ragno dal buco.
Quindi mi obblighi a rispondere a te, pazienza.
La questione certificazioni/visti/permessi in questo caso è semplice: possiamo accogliere solo chi chiede asilo politico e/o umanitario (quindi trafila per verificarne i presupposti), ma l'ospite deve rimanere in Italia (niente Schengen). Gli altri sono momentaneamente accolti nei c.d.a. o in altre strutture adatte. Stop.
Il rimpatrio forzato presuppone accordi con lo Stato di origine. Stop. ;)
 
Insomma, dico, non sono una massa di disperati (questi che vengono dalla Tunisia) sono persone in cerca di lavoro.

Come ci dobbiamo comportare?

Dico: un'opinione l'avrete pure! O no? :icon_cool:
 
relop.ing ha scritto:
Insomma, dico, non sono una massa di disperati (questi che vengono dalla Tunisia) sono persone in cerca di lavoro.
Beh se è questa la motivazione credo che le cose non andranno molto bene. ;)
Comunque vediamo ora come si evolverà questa guerra della Nato contro la Libia, io ho l'impressione che anche se al momento è stato solo vagamente e forse accennato ma non dato per certo, secondo me ci sarà prima o poi anche l'invasione di terra, lascio a voi le vostre previsioni anche su questo aspetto. ;)
 
relop.ing ha scritto:
La questione certificazioni/visti/permessi in questo caso è semplice: possiamo accogliere solo chi chiede asilo politico e/o umanitario (quindi trafila per verificarne i presupposti), ma l'ospite deve rimanere in Italia (niente Schengen). Gli altri sono momentaneamente accolti nei c.d.a. o in altre strutture adatte. Stop.
Il rimpatrio forzato presuppone accordi con lo Stato di origine. Stop. ;)

Visto che hai detto di sbilanciarmi, allora ti dico che quoto il tuo discorso.
L'analisi in questo caso è giusta.
Non mi sono sbilanciato prima perché nn vorrei entrare troppo in discorsi politici... ho notato che un mio messaggio è stato anche cancellato, evidentemente avevo scritto qualcosa che andava contro il regolamento del forum.
Ci sono le leggi e si applicano quelle....
La posizione geografica dell'Italia è tale che ovviamente vengono tutti da noi.
La politica estera italiana è stata sempre filo araba (e ovviamente anche-filo.libica), perchè questi paesi sono vicino a noi e nn hanno certo un orientamento tanto democratico.... l'Italia è più accondiscendente, la Francia no...
La mia opinione è semplice... per me andrebbero accolti solo in un numero ragionevole.,
 
Mi sembra che Maroni e Frattini siano in Tunisia per cercare di risolvere.
Hanno offerto 100 milioni.

I francesi (sempre più furbi) hanno offerto di collaborare sullo sviluppo delle energie alternative. Ci mettono i soldi, ma anche le loro industrie :D
 
massera ha scritto:
Visto che hai detto di sbilanciarmi, allora ti dico che quoto il tuo discorso.
L'analisi in questo caso è giusta.
Non mi sono sbilanciato prima perché nn vorrei entrare troppo in discorsi politici... ho notato che un mio messaggio è stato anche cancellato, evidentemente avevo scritto qualcosa che andava contro il regolamento del forum.
Ci sono le leggi e si applicano quelle....
La posizione geografica dell'Italia è tale che ovviamente vengono tutti da noi.
La politica estera italiana è stata sempre filo araba (e ovviamente anche-filo.libica), perchè questi paesi sono vicino a noi e nn hanno certo un orientamento tanto democratico.... l'Italia è più accondiscendente, la Francia no...
La mia opinione è semplice... per me andrebbero accolti solo in un numero ragionevole.,

Finalmente mi dai l'opportunità di quotarti anch'io.
Esprimere opinioni è essenzialmente un fatto politico.
Per quanto ho capito io (i MOD mi correggano se sbaglio) non si deve parlare di politica. Ma questo è un altro discorso. E siamo tutti d'accordo.
Se no parliamo solo dell'uccellino che fa pio pio! O no? ;)
 
comunque la posizione della germania di mettere l'embargo mi pare più giusta
 
Mi fa ribrezzo trattare degli esseri umani, non come tali, ma solo come clandestini, si la legge certo, una visione propriamente umana.
 
beba ha scritto:
Mi fa ribrezzo trattare degli esseri umani, non come tali, ma solo come clandestini, si la legge certo, una visione propriamente umana.

Di tanto in tanto ci vieni a trovare ;)

Scusa la mia domanda: quella è una dichiarazione di principio molto ovvia e condivisa o è indirizzata a qualcuno.

Tanto per non rimanere nel vago :icon_cool:
 
@beba



Facciamo a capirci, amico mio: noi italiani, da sempre, trattiamo i clandestini da esseri umani e non viceversa!
 
relop.ing ha scritto:
Di tanto in tanto ci vieni a trovare ;)

Scusa la mia domanda: quella è una dichiarazione di principio molto ovvia e condivisa o è indirizzata a qualcuno.

Tanto per non rimanere nel vago :icon_cool:

E' indirizzata a quelle persone a cui piace trattarli in questo modo (clandestini = espulsione), non entro in questioni politiche, voglio dire anche di più: ci riempiamo la bocca (parlo in generale), di solidarietà umana, che siamo dei cristiani, magari andiamo pure in chiesa, però ci comportiamo diversamente da quello che Dio ci ha insegnato, per come la si vede ora, preferiamo tollerare una bestemmia piuttosto un simile atteggiamento (clandestinità) lontano dal modo di essere cristiani!
Lasciamo perdere per un momento che esiste una legge dello Stato e va rispettata, ma non mi si venga a dire che tale comportamento rappresenta un modo di essere umano!

Una domanda che ognuno di noi si dovrebbe porre, sinceramente fuori da ogni appartenenza politica: se tu fossi uno di loro che definisci clandestino e quindi va espulso, come ti sentiresti?
Una pietà umana in questo paese esiste ancora, oppure il cinismo ha preso il sopravvento?
 
A nessuno piace trattare la gente male. Si tratta di essere meno idealisti e più realisti.

Essere cristiani non significa aver scritto fessi in fronte. Loro sono arrivati in Italia con l'intento di sfruttare la guerra in Libia come cavallo di *****. E questo io lo chiamo approfittare della bontà altrui.
Come ha detto relop.ing il sistema di accoglienza italiano è umano, su questo non vi è dubbio alcuno.
Tuttavia dopo diversi giorni dal ripescaggio in mare non è più una questione di umanità, ma di legalità.
E la legalità, in questo caso, va preservata anche per motivi igenici e di ordine pubblico.
 
beba ha scritto:
Mi fa ribrezzo trattare degli esseri umani, non come tali, ma solo come clandestini, si la legge certo, una visione propriamente umana.

La legge è quella.. alla fine come ti muovi finisci sempre per sbagliare... purtroppo è così...
 
beba ha scritto:
E' indirizzata a quelle persone a cui piace trattarli in questo modo (clandestini = espulsione), non entro in questioni politiche, voglio dire anche di più: ci riempiamo la bocca (parlo in generale), di solidarietà umana, che siamo dei cristiani, magari andiamo pure in chiesa, però ci comportiamo diversamente da quello che Dio ci ha insegnato, per come la si vede ora, preferiamo tollerare una bestemmia piuttosto un simile atteggiamento (clandestinità) lontano dal modo di essere cristiani!
Lasciamo perdere per un momento che esiste una legge dello Stato e va rispettata, ma non mi si venga a dire che tale comportamento rappresenta un modo di essere umano!

Una domanda che ognuno di noi si dovrebbe porre, sinceramente fuori da ogni appartenenza politica: se tu fossi uno di loro che definisci clandestino e quindi va espulso, come ti sentiresti?
Una pietà umana in questo paese esiste ancora, oppure il cinismo ha preso il sopravvento?

Sono contento che non era diretta a me.
(Sai, anche qui, se qualcuno parla "fuori dal coro" delle ovvietà viene preso per "politico", "vicino ai politici", razzista o quanto di peggio si possa pensare).
Non conosco la tua età e per questo motivo ho un po' di difficoltà a risponderti. I ragazzi, in genere, sino a vent'anni sono portati all'estremismo (di destra o di sinistra e perfino di centro). Per fare solo un esempio: Benedetto Croce diceva che chi non è comunista a ventanni è senza cuore e chi lo è ancora a trent'anni è pure sanza cuore.
Se, invece, le tue parole sono dovute a riflessioni maturate da letture ed approfondimenti (come diceva Tuner: hanno lavorato le sinapsi del tuo cervello) è ovviamente un altro discorso.
Io penso che la pietà umana, nel suo vero senso etimologico: la compassione - cum patire, essere compartecipi di cio' che accade agli altri - che accomuna il genere umano, va applicata sempre a favore di chi soffre.
E non ne farei una questione di essere o meno cristiani.
La solidarietà dei musulmani non è da meno.
Il problema è semmai su come rendere efficace questa compassione.
Se dai 1€ ad un mendicante sicuramente gli hai risolto il problema immediato di nutrirsi, ma non gli hai risolto la vita!
Gli arrivi che si susseguono sulle nostre coste oramai hanno il sapore delle trasmigrazioni bibliche a cui non si puo' rimediare dando un asilo a tutti.
Queste persone che dall'Africa sub-sahariana spingono verso l'Europa sono milioni! Quello che vedi adesso è solo l'avanguardia.
Io penso che il problema va risolto alla radice. Come? Creando in quei luoghi tutte le premesse affinchè queste persone possano lavorare dove sono nate.
Concentrandosi su come gestire ed impiegare le risorse che la comunità internazionale fornisce loro. Senza stravolgere le loro abitudini ed i loro modi di vivere.
L'Italia (e molte altre nazioni europee) spende molti milioni in aiuti ai Paesi emergenti. Questi milioni vengono gestiti dai governi locali non sempre ai fini per i quali sono stati erogati.
E qui c'entra il politicamente corretto: lo è se è il Paese ricevente ad occuparsi della gestione degli aiuti.
Dovremmo essere meno miopi ed occuparcene noi stessi.

Spero di non averti annoiato. ;)
 
Ultima modifica:
Rimanendo appunto in tema libico è di oggi la notizia che le truppe di Gheddafi sembra stiano arretrando.
Obama dice che è una vittoria: sicuramente sì, ma nn dimentichiamo che le forze Nato, o già le forze americane o magari francesi da sole, nn possono certo aver paura delle forze libiche...
 
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