Gennar1
Digital-Forum Senior Master
tropicana ha scritto:10 frequenze in meno sono tante, nessun operatore potrà evitare di passare al T2 perchè significherà che nella sua frequenza di assegnazione, ci farà stare molti meno canali, quindi molti meno soldi che entrano in pubblicità, quindi significherebbe la morte commerciale rispetto a tutti gli altri![]()
Non credo. Non è che se hai 10 canali fatturi il doppio dalla vendita della pubblicità rispetto ad avere 5 canali (anche perché le aziende investono lo stesso budget in pubblicità, indipendentemente dal numero di canali esistenti). Quello che conta è lo share dei canali
Quindi se si riducono le frequenze ed i canali, aumenta lo share di quelli rimasti e aumentano anche gli introiti della pubblicità. Il problema principale creato dal DTT è che ora ci sono troppi canali con share risibili (tipo 0.01%) sui quali la pubblicità vale pochissimo. Infatti il mercato sta crollando:
http://www.newslinet.it/notizie/nielsen-pubblicita-in-netto-calo-nel-primo-trimestre-2012-775-internet-85-migliora-la-radio-
Paradossalmente le locali se la cavavano meglio quando c'erano 30 canali analogici in tutto. Ora stanno morendo...
Poi il passaggio al DVB-T2 per le locali sarebbe un suicidio, almeno finché non sarà una tecnologia ben diffusa (quindi parecchi anni dopo il 2015 in cui entrerà in vigore l'obbligo di dotare i nuovi TV del decoder DVB-T2).
Infatti chi si doterà inizialmente di tuner DVB-T2 sarà la fascia di pubblico più giovane e attenta alla tecnologia, mentre quella meno attratta dall'innovazione (che costituisce la gran parte del pubblico delle TV locali) si adeguerà solo quando sarà costretta. Ne consegue che una locale in DVB-T2 nel 2015 non la guarderebbe quasi nessuno.