Nel 2022 lo switch-off al nuovo sistema tv digitale DVB-T2 (Vecchia discussione)

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Inoltre inzierei anche a garantire su tutto il territorio nazionale la copertura e la visione di tutti i contenuti nazionali e non solo dei mux nazionali maggiori ma anche quelli presenti e sempre a carattere nazionali che sono presenti in alcuni mux a carattere "syndication", parliamoci chiaramente inutile avere dei contenuti nazionali in tali mux se poi questi contenuti non possono essere visti in molte zone del territorio nazionale, ad esempio il canale R 101 TV presente nel mux 7 Gold ne è solo un esempio, quindi estendere la copertura di tali mux o comunque garantire tali canali in mux nazionali; fino a che nel nostro paese non ci sarà una riorganizzazione fatta per bene di tali contenuti nazionali su tutto il territorio nazionale introdurre il T2 in futuro alle condizioni attuali rsiulterà sempre una mezza pecionata all'italiana. :5eek:
 
Ma è così difficile riuscire ad eliminare quantomeno una piccola parte di quei canali che trasmettono solo televendite? Quali sarebbero le difficoltà?
 
Ma è così difficile riuscire ad eliminare quantomeno una piccola parte di quei canali che trasmettono solo televendite? Quali sarebbero le difficoltà?
Solito problema italiano, la politica prima concede troppo, poi non riesce a togliere perchè è troppo difficile toccare i diritti acquisiti.

Nel caso del DTT il problema non sono i canali ma bensì le frequenze e a chi toglierle, evitando se possibile i classici ricorsi lungi 20 anni attraverso 10 gradi di giudizio.
 
C'è tanto di news con fonte :)

I produttori/governo potranno pure "obbligare" a mettere determinate caratteristiche nei tv ma poi le singole emittenti quando le metteranno in pratica? :)

Ecco perchè leggendo le precedenti news sorridevo pensando quando cambieremo realmente le nostre tv.
 
Considerato che comunque nel 2020 qualcosa deve necessariamente cambiare per supplire al calo delle frequenze disponibili, ritengo sia assurdo fare come hanno fatto in Francia. E molto meglio comunque passare ad un sistema più avanzato come il T2 Hevc che sarà più efficiente e quindi più avanzato rispetto a quello adottato Francia dove comunque le emittenti e i canali offerti sono molto meno che in Italia. Sia con il passaggio all'uno o all'altro sistema sarà necessario provvedere a mettere mano all'hardware (tv, decoder etc) ed allora molto meglio farlo per qualcosa di èoù moderno che in teoria dovrebbe durare di più. Sta di fatto che secondo me quanto dichiarato dalla UE è comunque falso: i televisori nel 2020 andranno comunque cambiati.
 
Con DVB-T e MPEG-4 solo una minima parte dovrà essere sostituita... con DVB-T2 e HEVC dovrà essere sostituita la quasi totalità del parco ricevitori/tv (anche quelli commercializzati attualmente... compresi quelli DVB-T2 che sono principalmente MPEG-4). In Italia le operazioni di switch-off sono terminate da neanche 4 anni (luglio 2012) ed il parco tv/decoder è stato sostituito tutto o in parte da poco (cambiare totalmente ed a stretto giro sarebbe deleterio sia per broadcaster/editori che per utenza). Come detto anche nell'altro thread, HEVC è troppo recente come compressione e di solito si cerca di adottare soluzioni che garantiscano il miglior rapporto diffusione/performance ed attualmente questo è proprio DVB-T e MPEG-4...
 
Interessante articolo che presenta un'analisi approfondita di ciò che potremmo aspettarci nel 2020 (e nel 2022):

http://www.dday.it/redazione/19681/...e-hevc-nel-2020-ci-costera-4-miliardi-di-euro

In sostanza, vengono stimate sia la diffusione degli apparecchi tv e decoder adatti alla ricezione del DTT con le diverse tecnologie al momento della liberazione della banda 700 sia i costi aggiuntivi per i consumatori per l'adeguamento dei loro apparecchi per continuare ad usufruire del DTT. ;)
I risultati si commentano da soli: :evil5:

Costo per i consumatori per il passaggio al DVB-T MPEG4 nel 2020: circa 300 milioni di euro
Costo per i consumatori per il passaggio al DVB-T2 HEVC nel 2020: circa 4 miliardi di euro

Costo per i consumatori per il passaggio al DVB-T MPEG4 nel 2022: circa 50 milioni di euro
Costo per i consumatori per il passaggio al DVB-T2 HEVC nel 2022: circa 2 miliardi di euro

Se i dati esposti nell'articolo sono corretti, come credo che siano, ragionando a livello puramente economico credo che nessuno si assumerebbe la responsabilità, adottando nel 2020 (o 2022) il T2/HEVC, di costringere gli italiani a spendere in un brevissimo tempo tali cifre (in aggiunta a quella che altrimenti sarebbe stata la spesa per la sostituzione fisiologica degli apparecchi più vecchi) solo per continuare a vedere l'esistente. Perciò credo che un passaggio completo a T2/HEVC sia ancora prematuro, al massimo si potrebbe prevederne l'utilizzo solo per qualche servizio premium. :icon_rolleyes:
 
Se leggi nei commenti sotto, l'utente ROBPAT dice che i calcoli fatti da dday sono errati ed i costi dovrebbero aggirarsi attorno ai 580 milioni anziché 4 miliardi per quanto riguarda il dvbT2 HEVC. Sono cifre opposte, per cui (presumo) che qualche cosa che non quadra ci sia.
 
Secondo me è un'analisi che non sta ne in cielo ne in terra, ci si concentra troppo sulla modalità di trasmissione ma nulla sulle frequenze vere e proprie con relative concessioni.

Non si prende neanche in considerazione l'ipotesi che alcuni soggetti possano rilasciare le frequenze dietro compensativi (come fanno negli USA proprio in questi mesi), senza contare che danno per scontato che tra 6 anni la nuova Premium trasmetterà ancora sul terrestre.
 
Io non commento ste cifre sono x ora abbastanza non concepibili x i tipo di tecnologia che si sta trattando attendo

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Noto sempre leggendo gli articoli della testata dday di una sorta di avversione verso il ddt,come se la liberazione delle frequenze dei 700mhz non sarebbero comunque costosa per le tasche degli italiani, sia perché i servizi che le sfrutteranno saranno tutti a pagamento sia perché i terminali per usufruirne costeranno e non poco, sicuramente più di un decoder ddt t2 hevc.
Articolo a mio modo di vedere del tutto fuorviante.

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se si guarda nel resto del mondo purtroppo l'andazzo é quello, promuovere i servizi on line a pagamento (progre$$o) tv compresa da un lato, e costringere l'utenza ad abbandonare il gratuito terrestre dall'altro; l'italia é soltanto in ritardo rispetto ad altre nazioni ma il destino é quello quindi, secondo me il dvbt in generale non é messo bene per quanto riguarda il futuro.
 
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