P2P, identificati quasi 4mila utenti italiani

Dingo 67 ha scritto:
Allora se c'e stata la denuncia alla magistratura per dare corso alla richiesta degli IP l'obolo non serve a nulla pagarlo come affermato da Tuner :eusa_think:

Inizialmente la richiesta agli ISP era stata fatta dalla società...manco mi viene il nome...e gli stessi si erano rifiutati di dare tali informazioni.
La società ha fatto pressione alla Magistratura per ottenere tali dati e il Tribunale di Roma ha emesso l'Ordinanza in questione.
Infatti è questo che rende assurda la faccenda. L'azione del Tribunale si è fermata solo all'Ordinanza presso gli ISP. Il resto ??

@smenkara.

la recente sentenza della Cassazione riguardava un procedimento in corso da diversi anni iniziato con le leggi in vigore all'epoca. La sentenza della Cassazione è l'ultimo stadio dei procedimenti che si sono svolti nell'arco di questi anni. La nuova legge parla chiaro , può avere "bachi" o "buchi neri" ma ciò che viene perseguito è la condivisione a prescindere dall'utilizzo. In tal senso si è espressa la Corte Europea...ma ne abbiamo già ampiamente parlato ;)
 
Csn61 ha scritto:
@smenkara.

la recente sentenza della Cassazione riguardava un procedimento in corso da diversi anni iniziato con le leggi in vigore all'epoca. La sentenza della Cassazione è l'ultimo stadio dei procedimenti che si sono svolti nell'arco di questi anni. La nuova legge parla chiaro , può avere "bachi" o "buchi neri" ma ciò che viene perseguito è la condivisione a prescindere dall'utilizzo. In tal senso si è espressa la Corte Europea...ma ne abbiamo già ampiamente parlato ;)
mi hai anticipato...quoto:icon_cool:
 
Egregio Avvocato Blengino,
probabilmente sarà già al corrente di questa notizia
h**p://punto-informatico.it/p.aspx?id=1979488&r=PI
Secondo Lei chi non paga e fosse citato in giudizio potrebbe essere condannato in base ai log che sono stati ritenuti sufficienti dalla IX sezione civile del tribunale di Roma per emanare l'ordinanza n. 81901/2006 che ha imposto agli ISP di fornire le generalità di coloro che in un
determinato momento usavano un certo IP?
Mi pare di aver compreso l'ordinanza faccia riferimento al decreto 16 marzo 2006, n. 140. il quale ha introdotto l'articolo 156 bis, in cui la parola
"evidence", contenuta della direttiva europea, è stata recepita con la parola "indizio" anziché prova, ma al di la di questo obbrobrio
giuridico mi chiedo se sia del tutto legittimo che lo studio legale Mahlknecht & Rottensteiner di Bolzano invii la lettera che le allego in cui chiede un risarcimento per non passare all'azione legale, visto che la
violazione dell'atricolo 171 e di competenza penale e che
l'azione penale è, purtroppo, in Italia obbligatoria, infine se il collegio
giudicante, rilevata la fattispecie penale, non avrebbe dovuto passare
gli atti alla competenza penale. Credo che lasciare passare questo
precedente potrebbe rivelarsi una cosa molto pericolosa nella quale si
da per scontato che l'accertamento della violazione possa essere
anche di esclusiva competenza dei privati.

La ringrazio dell'attenzione.
Buona giornata.

Le re-inoltro la mail che Le ho inviato ieri sera ma che non son certo
le sia arrivata.

Cordialmente
Carlo Blengino


----- Messaggio inoltrato da blengino@penalistiassociati.it -----
Data: Wed, 9 May 2007 23:02:57 +0200

Le sintetizzo le questioni sul tappeto e se ritiene posso domani
mattina inviarle un parere, sintetico ma più preciso su come riterrei
opportuno muoversi.

1) La società che ha raccolto i dati ha sede in Svizzera.
Perchè?
Perchè la Svizzera NON è nell'Unione Europea e non ha i vincoli di
Privacy e trattamento dei dati personali della Comunità. Il sito
www.antipirateria.it , partner della Logistep AG, è in realtà il sito
dello studio legale di Bolzano che agisce per la piccola casa
produttrice Tedesca. (Vai avanti tu che poi vediamo....)
In realtà la raccolta di quei dati in paese extracee è illecita ma
solo apparentemente non perseguibile poichè per l'art. 5 del D.L.vo
196/03 il trattamento anche non informatico in Italia (Bolzano) rende
la legge applicabile.
Dunque il primo passo è intasare lo Studio Antipirateria e la Logistep
di istanze ex Art. 7 (Diritto di accesso ai dati personali ed altri
diritti)D.L.vo 196/03 con minaccia di denuncia e richiesta danni(chi
di spada ferisce.....)


2)La missiva, il cui contenuto dovrà esser oggetto di attenta
valutazione non essendo scevra da toni al limite dell'estorsione
(gli
avvocati antipirateria devono sapere che la minaccia di denuncia
penale è infondata per molteplici ragioni!!), è errata in più punti e
cita surrettiziamente in modo parziale l'errata ordinanza del
Collegio
di Roma che riformava un corretto provvedimento di altro giudice. Le
supposte violazioni del diritto d'autore non sono imputabili sic et
simpliciter al titolare dell'indirizzo I.P. ma a chi ha condiviso in
rete il brano (chi scarica non commette reato!!).

3) Se tutti gli utenti pagassero la "conveniente" offerta dei
Colleghi
bolzanini, la loro cliente incasserebbe circa 1.200.000 € che ho la
netta sensazione costituisca assai di più di quanto la predetta casa
discografica abbia mai incassato nei suoi 13 anni di vita!!

L'azione intrapresa grida vendetta ed è necessario reagire perchè
concretizza i timori che la IPRED2 suscita nei più attenti giuristi:
una privatizzazione dell'indagine in materia di pirateria che fa
orrore al diritto ed al buon senso.

Resto a disposizione.
Mi faccia sapere

Carlo Blengino



A questo indirizzo per saperne di più
h**p://i3636.spaces.live.com/

riporto questo in quanto potrebbe essere utile a chi abbia ricevuto la raccomandata dell'avv. in questione.
Ciao a tutti.
 
babbacall ha scritto:

che strana lettera :eusa_think: :eusa_think:

di solito prima di scrivere una lettera così bisognerebbe mandare una diffida a non continuare....ma forse questo è un reato penale (mi sembra aver capito) e forse la procedura sarà diversa...:sad:

Mah:eusa_think: :eusa_think: chissà poi perchè non hanno scritto il nome del provider sulla lettera? che senso ha non citarlo se la lettera è inviata ad una persona specifica ed il provider non può essere che quello.

Chissà di vederli presto a Striscia tra i vari truffatori.

Ma c'è nel foruM qualcuno di Bolzano che ci dice se questo Studio legale esiste davvero?

PS: Speriamo di non trovare la lettera nella cassetta della posta per qualche peccato veniale di gioventù:icon_redface:
 
Ultima modifica:
gig60 ha scritto:
Ma c'è nel foruM qualcuno di Bolzano che ci dice se questo Studio legale esiste davvero?

E' tutto assolutamente vero. Hanno anche un sito internet aperto da poco...

antipirateria.it

Ma non vinceranno, ne sono convinto.
E quando il signor MousseT verrà in Italia, magari al festivalbar o in qualche serata in discoteca, avrà una calorosissima accoglienza. :D

Cmq il vero demente non è l'avvocato 8 :) ma il giudice di Roma che ha definito “affidabile, accettabile e soprattutto lecito” il sistema usato dalla Logistep per beccare i presunti colpevoli. Secondo me quel giudice nemmeno sa cos'è un indirizzo IP.
 
Ultima modifica:
Giuridicamente parlando, non ha senso (non è legale e non estingue il reato) che il presunto danneggiato, senza la mediazione di un giudice e della legge, chieda al presunto colpevole un compenso (da egli stesso stabilito, quindi non da un perito, od un giudice). In più, il compenso viene richiesto, non per il danno subito (che va stabilito da terza parte e che va addebitato ad un colpevole certo, cioè accertato per via ordinaria), bensì per non denunciare (quindi una sorta di minaccia e ricatto) un pincopallino qualunque che egli (sopra la legge) ritiene già colpevole (quindi follia pura) anche senza una sentenza.

gig60 ha scritto:
di solito prima di scrivere una lettera così bisognerebbe mandare una diffida a non continuare....ma forse questo è un reato penale (mi sembra aver capito) e forse la procedura sarà diversa...:sad:
 
Ultima modifica:
Tuner ha scritto:
Giuridicamente parlando, non ha senso (non è legale e non estingue il reato) che il presunto danneggiato, senza la mediazione di un giudice e della legge, chieda al presunto colpevole un compenso (da egli stesso stabilito, quindi non da un perito, od un giudice). In più, il compenso viene richiesto, non per il danno subito (che va stabilito da terza parte e che va addebitato ad un colpevole certo, cioè accertato per via ordinaria), bensì per non denunciare (quindi una sorta di minaccia e ricatto) un pincopallino qualunque che egli (sopra la legge) ritiene già colpevole (quindi follia pura) anche senza una sentenza.

Esattamente quello che volevo dire io ma non mi sono spiegato:icon_redface: Mi spezzo ma non mi spiego:lol:

FRANK_MACKEY ha scritto:
E' tutto assolutamente vero. Hanno anche un sito internet aperto da poco...

Scusa ma dal Salento che hai mangiatoper vedere lo studio a bolzano? Le supernoccioline?:D :D :D
 
FRANK_MACKEY ha scritto:
E' tutto assolutamente vero. Hanno anche un sito internet aperto da poco...

antipirateria.it

Ma non vinceranno, ne sono convinto.
E quando il signor MousseT verrà in Italia, magari al festivalbar o in qualche serata in discoteca, avrà una calorosissima accoglienza. :D

Cmq il vero demente non è l'avvocato 8 :) ma il giudice di Roma che ha definito “affidabile, accettabile e soprattutto lecito” il sistema usato dalla Logistep per beccare i presunti colpevoli. Secondo me quel giudice nemmeno sa cos'è un indirizzo IP.

Auguro vivamente al "signor" e agli altri "signori" de 'sta pepper....manco so come si scrive...di EVITARE CALDAMENTE l'Italia...il "tour" o la "serata" può essere organizzato direttamente da circa 4000 persone che pare debbano loro gli "alimenti"...e qui mi fermo :mad:

Più preoccupante è invece il secondo punto. Anch'io sto seguendo questa vicenda sui forum e blog. Molte opinioni , interventi di legali diretti o indiretti , tentennamenti (e vorrei vedere come sia possibile il contrario) da parte dei diretti interessati che da un lato vedono Adiconsum pronta a portare avanti una crociata nel segno del "tutti uniti" e dall'altro opinioni e suggerimenti , molte volte in contrasto fra loro , di professionisti che dicono di pagare per chiudere la faccenda in modo indolore (sperem) , di non pagare perchè si crea il precedente...ma alla fine , come giustamente citavi , siamo sicuri (mettiamoci nei panni di chi decide di non pagare e proseguire con l'aiuto di un legale di fiducia) che tutti siano "preparati sul tema specifico" per difendere in Aula i loro assistiti ??
A quanto pare il reato sussiste (condivisione) e quello che si mette in discussione è solo la forma utilizzata dall'avvocato 8 per difendere la sua cliente.
Non credo che il Giudice del Tribunale di Roma abbia emesso una simile Ordinanza agli ISP se non davanti alle ragioni esposte dagli avvocati di entrambe le parti. Credo che non abbia avuto dubbi in merito alle tecniche di intercettazione e alle risultanze...Questo mi fa pensare seriamente che le argomentazioni ci sono , discutibili e contestabili , ma ci sono e sono valide.
Sinceramente e personalmente non so quale sarebbe la scelta giusta...anche se Tuner , devo essere sincero , ha esposto delle validissime argomentazioni in merito ;)
 
riporto questo post prelevato da P2P

In Italia questo è il primo caso di "persecuzione di massa" per uso del P2P.

Ma l'esperienza tedesca dice ne arriveranno altri, e forse qualcuno sarà curioso di sapere cosa riguarderanno, per essere in qualche modo "preavvisato".

Premetto che posto questa lista non per seminare il terrore, ma per entrare nell'ordine di idee che arriveranno altre lettere, e imparare a non preoccuparcene. E perchè chi ci trova qualcosa di "conosciuto" sia preavvisato e prenda le sue precauzioni (in Germania le poche persone che hanno avuto grane sono state quelle perquisite e trovate in flagrante con i files indicati). I criteri per procedere ad una perquisizione (ed eventuale sequestro del PC per qualche mese) sembrano essere legati al numero di files condivisi, se è inferiore ai 500 non ci sono state, e comunque sono sempre avviate dalle autorità di propria iniziativa, indipendentemente dal pagamento della lettera al legale di turno.

Riguardo alle lettere, si è stimato che il 50% ha pagato (senza ricevere nulla in ritorno); chi non paga e non risponde, riceve solitamente una seconda lettera, a volte una terza, leggermente più minacciose, poi tutto è finito nel silenzio da parte dei vari studi legali.

Questo è l'elenco delle "società rilevatrici" (eh si, non c'è solo la nostra amica svizzera), dei files incriminati con data delle relative lettere, la parte "detentrice dei diritti", e l'importo chiesto "bonariamente" dai rispettivi legali (i cui nomi non cito, perchè tanto operano solo in Germania) dal 2005 ad oggi. Ometto files che non ci riguarderebbero (es. cantanti tedeschi) ma la lista originale - in tedesco - la trovate qui.

rilevatore: Logistep AG

08/2005: Glaushaus-Drei ("La casa di vetro 3"... un videogame?), 300,-€
12/2005: Earth 2160, Videogame, Zuxxez, 200,-€
01/2006: Conflict Global Storm, Videogame, Eidos, 300,-€
03/2006: Warren G - In the Mid-Nite Hour.mp3, Peppermint Jam, 300,-€
03/2006: Roachford - Word of Mouth.mp3, Peppermint Jam, 300,-€
07/2006: Total Overdose, Videogame, Eidos, 300,-€
08/2006: Codname Panzers Phase 2, Videogame, CDV, 300,-€
09/2006: Mousse T vs The Dandy Warhols - Horny as a dandy.mp3, Peppermint Jam, 300,-€ (hanno già alzato i prezzi da noi!! )
12/2006: Easy2sync per Dati+Outlook, software, ITSTH, 300,-€
02/2007: The Glory of the Roman Empire, videogame, CDV, 350,-€
04/2007: Call of Juarez, videogioco, Techland, 350,-€

rilevatore: CopyRight Solutions GmbH (<--speriamo di non fare la tua conoscenza )

10/2006: Titten Teans Nr.7 ( Porno), 250,-€
10/2006: Ich brauche das Geld - Purzel hilft! (Porno), 250,-€
11/2006: Die Goere 3 (Porno), 350,-€
12/2006: Masturbation Nr.3 (Porno), 250,-€
12/2006: The Guild 2, videogame, KochMedia, 150,-€
01/2007: Secret Files - Tunguska, videogame, KochMedia, 150,-€
01/2007: Gothic 3, videogame, KochMedia, 150,-€
04/2007: Wahrhammer-Mark of Chaos, videogioco, KochMedia, 150,-€
05/2007: Rush for Berlin, videogioco, 150,-€

rilevatore P4M per la GVU (Produttore di videogiochi e di film)

2006: è stata l'ondata più pesante con "cifre bonarie" diverse a seconda delle tipologie di "criminali":
- "First Seeder Kill": che per primo ha immesso nel P2P un film;
- "Facilitators": operatori dei servers P2P;
- "Release groups" e i rispettivi sottoscrittori;
- mercato di frontiera con la repubblica Ceca;
- case d'asta
Esito: 1900 notifiche, 1400 perquisizioni, più di 500mila hard disk sequestrati (fonte: www.gvu.de).

Ci sono anche 3 casi di libri illecitamente distribuiti in forma di "E-Book" e "sanzionati" con 866,-€

Alcuni tedeschi hanno ricevuto lettere non per il p2p ma per contenuti "protetti" presenti nei loro siti personali.

Comunque, come vedete, c'è un po' di tutto, dalla musica, al software, ai giochi, ai film porno (e lì si che può essere più imbarazzante ricevere una lettera!), e le cadenze fra le "ondate di lettere" sono abbastanza serrate.

Non è detto che problemi su questi files arrivino anche qui, però per alcuni è probabile (in Francia è il momento di "Call of Juarez", per esempio), quindi magari chi ha qualcuno di questi, può iniziare a sbarazzarsene.

Comunque dopo tutte queste ondate il consiglio, della maggioranza di chi la cosa l'ha vissuta, anche di chi la prima volta ha pagato per paura è: se avete più di 1000 files condivisi, fate pulizia in casa ... ma non pagate, non rispondete.

Il preoccupante, semmai, è che in 2 anni la Germania non è riuscita a sbarazzarsi del problema, Logistep ha incassato qualche soldino (nel marzo 2007 si è installata in una vera sede, prima era solo una targhetta su una casa di abitazione), e continua tranquillamente a riempire buche delle lettere. Ce la faremo noi?

p.s.: se ho sbagliato a postarlo chiedo venia e prego i mod di eliminarlo.
Ciao a tutti.
 
Essendo affetto da pulsioni masochiste :D , mi sono letta TUTTA l'ordinanza del tribunale di Roma che ha accolto il ricorso contro l'ISP della Peppermint che si era visto negare, in prima istanza il permesso di accedere ai dati personali degli utenti...
Se siete anche voi affetti da simili pulsioni, la trovate qui http://www.antipirateria.it/Link-Dateien/TribunaleordinariodiRomaordinanza.pdf
Che dire... Le argomentazioni non mi sembrano eccelse dal punto di vista giuridico, vengono ripetute più volte gli stessi concetti come fa chi non è tanto sicuro della correttezza di quanto sostiene... :icon_rolleyes: Il ragionamento di base si fonda sostanzialmente sul fatto che, se avesse avuto ragione il giudice di primo grado ( che aveva rigettato l'istanza... ), allora la direttiva CEE del 2004 e la legge Urbani sarebbero state sostanzialmente inutili :icon_rolleyes: ...
In ogni caso, l'ordinanza, di per sè, non significa nulla: stabilisce SOLO che la Peppermint ha il diritto di farsi dare quei dati.... Bisogna poi dimostrare che il reato è stato perseguito e che il danno alla Peppermint è stato perpetrato... :icon_rolleyes:
Trovo poi assolutamente peregrina l'idea di chiedere soldi ad un "presunto" colpevole per evitargli una denuncia penale .. Le transazioni economiche per evitare un procedimento sono roba da codice civile, non da codice penale: il codice civile regola i rapporti tra i cittadini, il codice penale quello tra l'individuo e la società!
La sanzione penale, cioè, NON E' FINALIZZATA a risarcire chi subisce un danno, ma a salvaguardare la Società nel suo insieme dai pericoli che, per il suo corretto e armonico sviluppo sociale e economico, deriverebbero dai reati sanzionati!
Questo è un principio ELEMENTARE del diritto! Si può transare economicamente un procedimento civile ( io, società discografica, ho ricevuto da te un danno che quantifico in 10.000 euro, però se me ne dai 100 lascio perdere... ), NON UNO PENALE, che, peraltro, in Italia è obbligatorio.
******************

Detto questo: il mercato discografico mondiale è alla canna del gas, la lotta alla pirateria è l'UNICO mezzo che ha per poter sopravvivere ( o, almeno, è l'unico che ritiene di possedere.. ), altrimenti è condannato all'estinzione. E' lecito attendersi che mettano in campo tutto ciò che possono per difendersi: se noi fossimo operatori di quel mercato, lo troveremmo una forma di legittima difesa: pensiamo anche a questo... :sad:
Ragazzi: mettetevi una mano sulla coscienza e comprate i cd dei vostri cantanti preferiti ( OK: non quelli della Peppermint... :badgrin: ): è un modo per permettere loro di continuare a produrne di sempre migliori...
Io, personalmente, non ho mai scaricato un file mp3, sia per ignoranza della materia ( fino a poco tempo fa non riuscivo a capire perché tanti si riferissero nei post ad un certo "mulo" :badgrin: ) sia per ASSOLUTA mancanza di interesse... Se volete proprio farvi una collezione sterminata di musica da caricare sui lettori mp3, ci sono anche modalità legali per registrare gratis: ci sono le radio satellitari, quelle su Internet...;)
 
Detto questo: il mercato discografico mondiale è alla canna del gas, la lotta alla pirateria è l'UNICO mezzo che ha per poter sopravvivere ( o, almeno, è l'unico che ritiene di possedere.. ), altrimenti è condannato all'estinzione. E' lecito attendersi che mettano in campo tutto ciò che possono per difendersi: se noi fossimo operatori di quel mercato, lo troveremmo una forma di legittima difesa: pensiamo anche a questo...
Ragazzi: mettetevi una mano sulla coscienza e comprate i cd dei vostri cantanti preferiti ( OK: non quelli della Peppermint... ): è un modo per permettere loro di continuare a produrne di sempre migliori...
Io, personalmente, non ho mai scaricato un file mp3, sia per ignoranza della materia ( fino a poco tempo fa non riuscivo a capire perché tanti si riferissero nei post ad un certo "mulo" ) sia per ASSOLUTA mancanza di interesse... Se volete proprio farvi una collezione sterminata di musica da caricare sui lettori mp3, ci sono anche modalità legali per registrare gratis: ci sono le radio satellitari, quelle su Internet...

Condivido pienamente.
 
peccato che tra qualche mese la RIAA chiude pure quelle chiedendo esborsi tremendi x i diritti d'autore..
 
Qualche nozione legale appresa all'università e qualcosa come 25 anni di esperienza in rapporti con legali e studi legali, mi hanno insegnato che:
1) Esistono avvocati e studi legali "seri", ovvero preparati ed in grado di "illuminare" il cliente sulla situzione reale e consigliarlo al meglio.
Potrebbe essere che non il legale non si pronunci ed indichi al cliente colleghi più "ferrati" in materia. Potrebbe darsi che per la sostanza o l'entità del contendere al cliente convenga comunque "transare" per non affrontare spese incongrue.
Potrebbe essere che, fino ad un certo punto, al cliente convenga non far nulla.
2) Anche avvocati e studi legali "tengono famiglia" e se un cliente (che magari paga a forfait annuo per mille servizi) è comunque "convinto" nel perseguire una certa via, allora si procede comunque a mettere in pratica ciò di cui si è incaricati, indipendentemente dall'opportunità di farlo e/o dalle probabilità di successo.
3) Esistono avvocati e studi legali "meno seri" che per "lavorare" prospettano sempre come già acquisiti successi e cose semplici, qualunque sia la situzione, salvo poi intascare la parcella, veder soccombere il cliente e complicarne la situazione.


Csn61 ha scritto:
siamo sicuri (mettiamoci nei panni di chi decide di non pagare e proseguire con l'aiuto di un legale di fiducia) che tutti siano "preparati sul tema specifico" per difendere in Aula i loro assistiti ??
 
Grazie Tuner.

Queste sono le risposte che un individuo vuole sentire quando si trova in determinate situazioni e non sa che "pesci pigliare".

Anche se molto al condizionale illustra in maniera chiara e precisa che la decisione ultima sulla linea da seguire dev'essere presa e ponderata da chi ha bisogno di assistenza.

La mia conclusione , alla luce di quanto sopra esposto , mi spinge a credere che se mi trovassi in una simile situazione (tengo famiglia anch'io) opterei senz'ombra di dubbio al pagamento della transazione , legale o no che sia la richiesta , nel dubbio di incorrere in una azione penale che , visto che il supposto "reato di condivisione" è perseguito dalla legge , farebbe lievitare enormemente i costi che rimangono sempre e soltanto sulle mie spalle a prescindere dalle analisi e commenti (fatti anche da me) espressi in materia in questo 3AD.
Segue la bruciatura (la formattazione non è sicura) di qualsiasi supporto che possa contenere "materiale non consentito" e , in ultima istanza , la disdetta immediata presso il mio ISP tornando così alla realtà di fine secolo scorso...la rete ???? l'unica che conosco è quella per pescare...infatti i suoi frutti sono stati quelli.

Sarà magari considerata codardia , paura di assumersi o fronteggiare le proprie responsabilità...ma , se permettete , sempre meglio che infilarsi in un tunnel che non si sa quando e dove finisce.

Buona serata a tutti. ;)
 
Csn61 ha scritto:
Sarà magari considerata codardia , paura di assumersi o fronteggiare le proprie responsabilità...ma , se permettete , sempre meglio che infilarsi in un tunnel che non si sa quando e dove finisce.

Buona serata a tutti. ;)

anch'io
 
alcune domande:

La Logistep ha titoli per effetuare il tracciamento degli indirizzi IP?

Se si

il tribunale avrebbe dovuto avviare una azione penale?

in Italia l'azione penale è obbligatoria per un pubblico ufficiale che viene a conoscenza di un reato per non essere imputato di omissioni di atti di ufficio?

perchè il Giudice non l'ha fatto?

Ciao a tutti.
 
Per me è un ricatto bello e buono, "Se non mi paghi ti mando in galera", essendo un reato penale è obbligatorio il ricorso alla magistratura e comunque non credo che si possa cancellare con una arbitraria sanzione
 
Azz...ma dove hanno trovato 3600 presone che scaricavano le canzoni di questi quattro sconosciuti (a me) tedeschi?
Se fanno un controllo con un brando che so di Micheal Jackson che fanno?
Arrestano mezzo mondo?
Boh???

Riguardo alle lettera ho riletto il testo che dice che questo ha scaricato alla data xx ore xx il brano xx.
Benissimo, se è per uso personale non mi sembra sia reato.:evil5:

Non è scritto invece come, quando e con chi ha condiviso questa famosa canzone, che poi sarebbe il reato.:evil5:

Avendo la coscenza a posto (nel senso di non aver condiviso il file), il coraggio e soprattuto la possibilità di tempo e denaro, sarebbe da denunciarli per tentata estorsione.:badgrin:

Purtroppo manca il presupposto n. 1 cioè la coscenza a posto per non aver condiviso il file....visto che qualsiasi P2P appena iniziato a scaricare immediatamente il file è condiviso:doubt: e probabilmente di questo si fa forza lo studio legale, anche se non ha le prove che il file è stato condiviso.:doubt:
Anche perchè per avere queste prove dovrebbe mettere sotto controllo l'IP degli utenti e questo non mi sembra sia consentito dalla legge.

Mah.... vedermo:eusa_think: :eusa_think:
 
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