Non sarei propriamente convinto che un'uscita dall'euro aggraverebbe la situazione e in parte, la considero una leggenda metropolitana.
Un uscita unilaterale adesso, ad esempio dell'Italia, sì che sarebbe catastrofica, ma per tutti, come una specie di muoia Sansone con tutti i filistei.
Personalmente, ho la netta sensazione che chi ci ha guadagnato, facendo le cose giuste al momento giusrto ed approfittando della sua forza, all'euro ci creda meno degli altri, al punto da considerare inevitabile l'esplosione dell'unione monetaria.
Il "rigorismo" senza futuro, sa tanto di utile sistema per prendere tempo e consentire che i debiti, per così dire, tornino a casa loro. Tutti sembrano averlo dimenticato, ma la Deutsche Bank ha iniziato a liberarsi dei titoli italiani anni fa, il che non avrebbe alcun senso se si considerase certa la tenuta dell'euro e visti i rendimenti.
Tutto quanto sta accadendo, cioè niente a parte la recessione con il crollo dei mercati interni, l'aumento della disoccupazione, il rigore ed il salvataggio delle banche indebitate a spese dei contribuienti, sa di strategia volta a posporre qualcosa di inevitabile, per avere il tempo di preparare meglio le contromisure.
Continuando così, la crisi e degli uni diventerà un onere insostenibile per gli altri, al punto che, per ragioni diverse, nessuno vorrà più la moneta unica.