Para-pa-”ponzi”, Gli Stati Fan Crack!

Stato
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A me pareva che ti fossi preoccupato di un'erosione del piccolo risparmio dovuta all'inflazione, quando c'è un colossale problema per cui il piccolo risparmio si volatilizza per la mancanza di entrate, mentre i beni reali, come ad esempio gli immobili, non hanno più mercato.
Si è realizzata una situazione ideale per la speculazione, con una illiquidità sistemica dell'economia cosiddetta reale, che però diventa una patologia inguaribile ed una tragedia per chi non ha abbastanza capitale per vivere e prosperare di speculazione.
L'unica cosa che ha valore è il denaro o il bene prezioso speculativo, con "troiche" e fondi monetari che non sembrano affatto al servizio delle collettività, ma di chi ha l'interesse a mantenere alto il controvalore delle valute.

Dato che siamo nella fase di sintesi estrema, condenso...
Al punto in cui siamo, nella situazione in cui siamo ed in considerazione dei prevedibili scenari futuri, o quel debito lo si svaluta (insieme a capitali liquidi talmente ingenti da essere incongrui) con una svalutazione pilotata delle monete, cosa peraltro sempre avvenuta da che esiste l'economia di mercato (e Weimar non c'entra un tubo), o finirà molto male.
Quando lo speculatore è diventato troppo forte e non finanzia più l'economia reale dettando legge, bisogna che sia lo stato a provvedere e non v'è altro modo che girare la manovella, quanto basta.


areggio ha scritto:
....quello che citavo prima mi pare che abbia detto robe tipo "bhè, il debito non lo paghiamo"...
 
Ultima modifica:
Qui http://www.indexmundi.com/xrates/graph.aspx?c1=USD&c2=EUR&days=1825 http://www.indexmundi.com/xrates/graph.aspx?c1=JPY&c2=EUR&days=1825 http://www.indexmundi.com/xrates/graph.aspx?c1=CNY&c2=EUR&days=1825 potete confrontare graficamente gli andamenti storici delle principali valute tra loro.
Sintomatico notare come tutte le principali valute (Dollaro, Yuan, Yen) si siano rincorse al ribasso, secondo un trend classico, praticamente in concorrenza tra loro, a parte l'euro, in totale controtendenza, sebbene l'Europa sia, complessivamente, l'area più malata.
 
relop.ing ha scritto:
Vorrei segnalarvi un fenomeno che sta prendendo forma ogni giorno di più.
In Tunisia, pur nella attuale incertezza della situazione politico-economica in cui versa lo Stato maghrebino, alcune centinaia di "over 65" provenienti dall'Italia (soprattutto del Sud) si stanno impiantando qui praticamente per il resto della loro vita. Percepiscono la pensione italiana pagando le tasse in Tunisia col doppio vantaggio del reddito maggiore (meno tasse sugli importi percepiti) e di una spesa minore (benzina, gas, elettricità, telefono, affitti, cibo, servizi, ecc.).

Questo è perché si sta ritornando indietro agli anni '50, in cui vari italiani vanno all'estero, per diversi motivi.
Anche questo che hai scritto, in un certo senso, rientra in ciò che ho detto.
 
Tuner ha scritto:
Dato che siamo nella fase di sintesi estrema, condenso...
Al punto in cui siamo, nella situazione in cui siamo ed in considerazione dei prevedibili scenari futuri, o quel debito lo si svaluta (insieme a capitali liquidi talmente ingenti da essere incongrui) con una svalutazione pilotata delle monete, cosa peraltro sempre avvenuta da che esiste l'economia di mercato (e Weimar non c'entra un tubo), o finirà molto male.
Quando lo speculatore è diventato troppo forte e non finanzia più l'economia reale dettando legge, bisogna che sia lo stato a provvedere e non v'è altro modo che girare la manovella, quanto basta.

E le previsioni non promettono niente di buono.. a parte le varie tasse che i cittadini dovranno ancora pagare quest'anno, pare che aumenterà ancora la disoccupazione.
 
Tuner ha scritto:
Sintomatico notare come tutte le principali valute (Dollaro, Yuan, Yen) si siano rincorse al ribasso, secondo un trend classico, praticamente in concorrenza tra loro, a parte l'euro, in totale controtendenza, sebbene l'Europa sia, complessivamente, l'area più malata.

Questo dimostra che ci sarebbe ampio spazio per una svalutazione concorrenziale della nostra moneta , ma che nessuno l'ha in programma ne la BCE e ne la Germania , forse c'è qualcosa sotto ? Qualche patto a livello di WTO o altro organismo economico mondiale , che non ci permette di farlo ???

C'è da chiedersi a chi favorisce l'Euro così forte ???
 
Semplice: i grandi patrimoni in euro, cioè chi detiene enormi quantità di denaro in questa valuta o chi compra, con gli euro, in aree dove i prezzi sono in dollari (o yuan) per poi rivendere quei prodotti in euro.
 
Tuner ha scritto:
Semplice: i grandi patrimoni in euro, cioè chi detiene enormi quantità di denaro in questa valuta o chi compra, con gli euro, in aree dove i prezzi sono in dollari (o yuan) per poi rivendere quei prodotti in euro.
Non è necessariamente un fenomeno macro, può essere anche sul prodotto finito, anche perchè alcune marche prezzano la stessa cifra in dollari e in euro... :eusa_whistle:
 
Non si sta parlando di prodotti consummer di tecnologia, ma di semilavorati e di prodotti finiti di larghissimo consumo e di livello qualitativo medio basso, per i quali non esiste alcun listino prezzi della casa madre.
Si compra dal brooker o dall'azienda "asiatica", dopodichè si appone il proprio marchio, quando questo non viene già applicato all'origine. (tecnica di importazione con scatoloni "matrioska")
Finchè il mercato interno assorbe, il gioco funziona e qualcuno fa un pacco di soldi, quando il mercato interno alla fine tira le cuoia, ormai la frittata è fatta.

Il punto comunque è un altro.... non si può essere competitivi in alcun modo (e non c'è alcuna possibilità di richiamare investimenti nel settore manifatturiero), laddove uno scenario già critico è anche penalizzato da una moneta corrente sopravvalutata del 30-40%.
 
Tuner ha scritto:
Non si sta parlando di prodotti consummer di tecnologia, ma di semilavorati e di prodotti finiti di larghissimo consumo e di livello qualitativo medio basso, per i quali non esiste alcun listino prezzi della casa madre.
Si compra dal brooker o dall'azienda "asiatica", dopodichè si appone il proprio marchio, quando questo non viene già applicato all'origine. (tecnica di importazione con scatoloni "matrioska")
Finchè il mercato interno assorbe, il gioco funziona e qualcuno fa un pacco di soldi, quando il mercato interno alla fine tira le cuoia, ormai la frittata è fatta.

Il punto comunque è un altro.... non si può essere competitivi in alcun modo (e non c'è alcuna possibilità di richiamare investimenti nel settore manifatturiero), laddove uno scenario già critico è anche penalizzato da una moneta corrente sopravvalutata del 30-40%.
Cioè stasera proprio non ci capiamo...se dico che "non è necessariamente un fenomeno macro, può essere anche sul prodotto finito" è chiaro che riporto un'eccezione a quella che è ovviamente la regola, cioè a contrariis semilavorati.
Eccezione che volevo citare perchè, anche se economicamente meno rilevante, mi è sempre sembrata indicativa di come le regole del mercato da noi proprio non valgano e men che meno quelle del pricing, stante la rigidità della domanda di alcuni beni che proprio rigida non dovrebbe essere e l'opacità generale...
Mi piaceva sentire il tuo parere su questa opinione.
 
Uno dei grossi problemi è la delocalizzazione delle imprese.. adesso anche la Bridgestone, di Bari, che dava lavoro a 950 persone, ha deciso in pochi minuti tramite videoconferenza qualche giorno fa di andarsene dall'Italia.
 
Se me lo sottolineavi, che si trattava di un OT, non mi sarei sforzato... per cercare di capire come si contestualizzava il tuo intervento rispetto a quelli precendti. :D
Riguardo quella rigidità dei prezzi, tenderei a spiegarmela col tentativo di stabilire (imporre) un prezzo "globalmente valido" per il singolo prodotto.
Una trovata applicabile solo dai "colossi", che però mi sembra ugualmente velleitaria, o quantomeno applicabile solo a particolarissime tipologie di prodotto (trendy e che solo tu produci), perchè alla fine, se si vuol vendere in una data area, il prodotto giusto ed prezzo adatto (a far numeri) non può essere globalmente identico, ma deve adattarsi allo specifico mercato, con le sue possibilità di spesa.
Diciamo che provano a fare a meno del marketing...
;)


areggio ha scritto:
Cioè stasera proprio non ci capiamo...se dico che "non è necessariamente un fenomeno macro, può essere anche sul prodotto finito" è chiaro che riporto un'eccezione a quella che è ovviamente la regola, cioè a contrariis semilavorati.
Eccezione che volevo citare perchè, anche se economicamente meno rilevante, mi è sempre sembrata indicativa di come le regole del mercato da noi proprio non valgano e men che meno quelle del pricing, stante la rigidità della domanda di alcuni beni che proprio rigida non dovrebbe essere e l'opacità generale...
Mi piaceva sentire il tuo parere su questa opinione.
 
Per risollevare un pò la nostra economia, non potrebbe essere una buona idea quella di qualche misura protezionistica, tipo i dazi?:eusa_think:
 
MAH...l'Italia di solito si deve preoccupare dei dazi che mettono gli altri, vista l'importanza delle esportazioni, per le merceologie più varie (ultimamente caso Nutella con la Francia)...meglio non svegliare il can che dorme, tirandosi ritorsioni varie...
 
In questi giorni c'è un forte dibattito sul fatto che i partiti politici debbano o meno rinunciare ai rimborsi elettorali.

Si tratterebbe di 158 milioni di euro, una goccia in quello che è l'intero bilancio dello Stato, ma sarebbe un buon inizio, non tanto per l'immagine che darebbe questa operazione, ma perché si potrebbe con questi soldi dare un pò di respiro alla piccola e media impresa.
 
Ultima modifica:
massera ha scritto:
In questi giorni c'è un forte dibattito sul fatto che i partiti politici debbano o meno rinunciare ai rimborsi elettorali.

Si tratterebbe di 158 milioni di euro, una goccia in quello che è l'intero bilancio dello Stato, ma sarebbe un buon inizio, non tanto per l'immagine che darebbe questa operazione, ma perché si potrebbe con questo soldi dare un pò di respiro alla piccola e media impresa.

una goccia che farebbe comodo a molti...visto che ultimamente stiamo pagando rimborsi elettorali a partiti che non esistono +...ma si sono fusi in altri partiti
 
Ma questi 158 milioni sono il rimborso per le elezioni nazionali solo o anche per tutte le altre ? ( Comunali, Provinciali, Nazionali ed Europee ) :eusa_think: :eusa_whistle:
 
stefio ha scritto:
Ma questi 158 milioni sono il rimborso per le elezioni nazionali solo o anche per tutte le altre ? ( Comunali, Provinciali, Nazionali ed Europee ) :eusa_think: :eusa_whistle:

Non si è mai capito, a dir la verità. Sono comunque soldi utili per altro.
 
Intanto, pare che i debiti che lo Stato abbia nei confronti delle imprese italiane ammontino a 70 miliardi. Finora sembra ne siano stati pagati solo 3 milioni. Se andiamo avanti così...

La fonte è la CGIA di Mestre.
 
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