Para-pa-”ponzi”, Gli Stati Fan Crack!

Stato
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I veri CAPRI ESPIATORI sono i giovani che, dopo decenni di malcostume dilagante ed imperante (sui quali non si è posta MAI la parola fine), non riescono ad inserirsi nel mondo del lavoro o sono costretti ad accettare lavori saltuari e mal retribuiti.
 
relop.ing ha scritto:
I veri CAPRI ESPIATORI sono i giovani che, dopo decenni di malcostume dilagante ed imperante (sui quali non si è posta MAI la parola fine), non riescono ad inserirsi nel mondo del lavoro o sono costretti ad accettare lavori saltuari e mal retribuiti.

Purtroppo hai ragione.....:icon_rolleyes:
 
I capRi espiatori (mea culpa... 8 anni di Latino non sono bastati ad evitare l'omissione di una R causata da troppo veloce digitazione), parlando di "mani pulite", furono soprattutto Citaristi e Forlani.
I giovani, comunque, sono vittime, non capri espiatori.
Al capro espiatoro, infatti, si addossano le colpe.

relop.ing ha scritto:
 
-cut-
Secondo me il sistema capitalista, oltre che profondamente ingiusto in quanto vede prevalere (economicamente) il forte sul debole (con tutte le implicazioni che questo comporta nella vita della maggior parte dei cittadini), è anche il cane che si morde la coda e che si ciba di se stesso. E' un sistema che deve produrre sempre di più a costi sempre decrescenti. Costi quel che costi! (mi si perdoni la cacofonia).
Solo due esempi delle assurdità in cui siamo sommersi e di cui non ci rendiamo conto: la Germania ha terminato di pagare i propri debiti scaturiti dalla perdita della I° G.M. (1914-1918) solo due anni fa' (quelli derivanti dalla perdita della II° G.M. le sono state gentilmente "omaggiati"); gli USA stanno ancora pagando i propri debiti causati dalla II° G.M. (1940-1945) ed accumulano un debito impressionante verso la Cina.
Eppure.......Germania e USA dettano le agende a tutto il mondo. Non vi sembra strano? Non vi sembra che siano delle potenze economiche basate sul debito? Non vi sembra che le regole a cui siamo costretti ad ubbidire (in latino diremmo: obtorto collo) siano dettate da troppo lontano e soprattutto che siano regole che a noi non convengono affatto?
 
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Dalle mie parti c'è un detto "Fa debiti e non pagare" e se non ricordo male c'è una vecchia canzone napoletana che recita così . Ma qui si dovrebbe dire "Fa debiti e falli pagare agli altri" che poi è la definizione più esatta di Stato .

Relop come dici tu allora c'è da chiedersi quando l'occidente finirà di pagare i debiti delle guerre di Corea, del Vietnam, del Libano, della Somalia, dei Balcani, del Golfo I e II e dell'Afghanistan tutte guerre in cui sono stati coinvolti gli stati occidentali o con corpi di pace o con Militari belligeranti ???? ;) :5eek:
 
sul discorso giovani che sono vittime ci andrei piano...è vero che il mercato del lavoro per loro è ristretto(d'altronde ormai ci mandano in pensione a 100 anni...quando si liberano posti?:D )ma c'è anche da dire che seppur precari e pagati poco spendono tutto quello che hanno in telefonini e altre scemenze...insomma non hanno la benchè minima idea del concetto di risparmio...tanto c'è il babbo o la mamma...con questo è ovvio che non voglio fare di tutta l'erba un fascio...ma vorrei che vi guardaste un po' attorno(per me è + facile...basta vedere nella mia azienda)...
 
Tralasciando le considerazioni di carattere filosofico, che, seppur interessanti non sono commestibili nè ci riparano dagli elementi...
Il sistema capitalista funziona solo se si garantisce una continua espansione del mercato, ma non si sostiene se questo mercato diffuso viene a mancare.
L'espansione del mercato è compatibile allo sviluppo demografico, a patto che la maggior parte della ricchezza complessiva non sia concentrata in poche mani.
In altre parole, il Sig. Ford non avrebbe mai potuto avere successo nel fabbricare un'automobile a basso costo per gli americani se quell'auto l'avesse fatta costruire ai cinesi, cioè senza dare agli operai americani un reddito per poterla comprare e senza che le banche finanziassero anticipatamente la ricchezza futura di chi lavorava per il Sig. Ford.
Inoltre, il problema attuale nasce da un colossale debito che ha origini completamente finanziarie, essendo stato il debito stesso, una fonte di guadagno, non per chi lo contraeva, ma per chi lo faceva sottoscrivere e per chi lo assicurava.
La delocalizzazione della produzione di beni di largo consumo in Asia ed in Africa è iniziata oltre 30 anni fa, ed ha permesso a pochissimi individui (pochissimi rispetto alla popolazione mondiale) di arricchirsi smodatamente, mentre ha sostanzialmente indebitato tutti gli altri.
Il finanziamento di soggetti che non avrebbero più potuto rimborsare il loro debito perchè la delocalizzazione e gli alti costi della vita glielo avrebbero impedito è il problema contingente.
Il credito al consumo, il mutuo per la seconda o terza casa, il denaro anticipato per speculazioni finanziarie (le azioni ed i cosiddetti derivati) hanno formato una massa monetaria enorme ed inesistente, diventata inevitabilmente (dopo il fallimento di Lehmann Brothers) un creditio inesigibile.
Il punto è che le banche (semplifico per chiarezza con il termine "banca" una più vasta gamma di operatori), una volta scoppiata la bolla, hanno deciso che per loro non valeva il cosiddetto "rischio di impresa", quello per cui chi ha un'attività può tanto arricchirsi quanto fallire.
A questo punto, il debito delle banche, ovvero l'improvvisa illiquidità colossale del sistema è stata coperta dagli Stati, che sono intervenuti (con soldi alle banche) per evitare il collasso generale. Il debito inesigibile di soggetti privati è quindi diventato un debito pubblico (i cosiddetti debiti sovrani), praticamente quello che ora ci chiedono di rimborsare o per lo meno di garantire.
Siccome la ricchezza derivante dall'economia reale (produzione di beni di largo consumo) non si produce più nel mondo occidentale e non è più distribuita fra milioni di individui ma finisce invece nelle mani di pochi, quanto sopra spiegato (cioè garantire il non fallimento degli stati con un forte debito consolidato) equivale a spostare molto denaro dalle tasche dei cittadini a quelle degli stati.
Nessuno lo scrive o ve lo dice esplicitamente, ma se si fosse lasciato che le banche avessero subito il loro destino (rischio d'impresa e fallimento), è vero che molti risparmiatori avrebbero visto volatilizzarsi una gran parte dei loro depositi, ma è anche vero che oggi, proprio la "solida" Germania (giusto per rimanere in Europa) e la Francia sarebbero in guai molto seri, dato che le banche tedesche e francesi sono quelle che si sono maggiormente date da fare per indebitare singoli individui e Stati sovrani, e quindi sarebbero fallite, così come sarebbero collassate per prime proprio le loro economie/imprese, appunto sostenute da quelle banche.
Le colpe dell'Italia sono peraltro gravissime, perchè se fossimo stati governati in modo saggio, in particolare dal 1996 al 2011, ovvero se non si fosse permessa un'inflazione reale folle con l'introduzione dell'euro (1€ = 1000£) non saremmo arrivati al 2011 in condizioni così deboli (mercato interno in agonia e debito consolidato aumentato a 2MLD di €).
La storia racconterà alle generazioni future che governi populisti e sconsiderati portarono l'Italia a dover sottostare a diktat di rigore umilianti e che la tennero in stagnazione/recessione per molti anni, riportandola indietro di decenni.
 
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stefio ha scritto:
"Fa debiti e falli pagare agli altri" che poi è la definizione più esatta di Stato.
Non capisco cosa vuoi dire. Lo Stato non è un'entità astratta. Se lo percepisci cosi' mi dispiace ed immagino che non sia colpa tua.

stefio ha scritto:
Relop come dici tu allora c'è da chiedersi quando l'occidente finirà di pagare i debiti delle guerre di Corea, del Vietnam, del Libano, della Somalia, dei Balcani, del Golfo I e II e dell'Afghanistan tutte guerre in cui sono stati coinvolti gli stati occidentali o con corpi di pace o con Militari belligeranti ???? ;) :5eek:

Per le guerre di Corea e del Vietnam gli USA pagano (sino ad oggi) solo gli interessi.
Per Golfo I e II, almeno per adesso, si è creato un circuito "vizioso" cosi': io Stato USA richiedo tecnologia militare dai costi stratosferici, voi banche (già mie creditrici) finanziate la ricerca e la produzione di tali armi e per adesso vi dovete accontentare dei profitti (immensi) che ne possono derivare.
Al Governo va' chi piace alle banche ed ai produttori di armi. Quindi l'appoggio politico è sempre assicurato. Fino a che dura questa "catena di santantonio" il giocattolo non si romperà mai.
Per le missioni in Libano, Somalia, Balcani, Golfo, Afganistan noi italiani paghiamo (come si suol dire) "di faccia" in moneta sonante. Spendiamo solo quello che abbiamo. Magari distraendo fondi dalla ricerca, dalla scuola e dallo stato sociale.
Ma la cosa ancor più perversa è che andiamo a rendere un servigio non solo a Stati strutturati in maniera molto diversa dal nostro con interessi mondiali e globali spesso contrastanti con i nostri interessi nazionali (esempio tipico ne è stato la guerra fatta alla Libia), ma anche a doverne seguire le regole.
Per quanto riguarda i pressi di casa nostra, per gli USA esiste un assunto improcrastinabile ed immutabile nel tempo per il cui mantenimento dello "status quo" si spendono cifre folli:
  1. l'esistenza cosi' come è dello Stato d'Israele;
  2. il confronto a tutto campo con tutti gli Stati arabi del Medio Oriente e con l'estremismo islamico nato ed alimentato allo scopo di impedire qualsivoglia accordo con Israele stesso.
Sono due temi nei quali a noi italiani non è concesso di mettere il naso, ma che costituiscono una perenne spina nel fianco a due passi da casa nostra.
Inoltre siamo costretti a fungere da "primo filtro" alla massa di potenziali terroristi che tentano di infiltrarsi in occidente. E questo "primo filtro" lo pagano i cittadini italiani, mica le banche americane!
 
L'inflazione secondo me c'entra ben poco...ai tempi di spadolini eravamo quasi al 17% ed eravamo messi meglio...lo spread(scoperto dagli italiani solo ora grazie al tam tam dei media)nel 1993 era ai livelli attuali....
 
L'inflazione, senza posibilità di svalutare di pari passo (o un po' di più) la moneta corrente, è il problema più grave che possa accadere ad un economia come quella italiana. :evil5:
 
in effetti noi svalutavamo...d'altronde io sono un antieuropeista e credo al di là delle balle che ci hanno raccontato che l'euro oltre a farci perdere una bella fetta di sovranità ce lo ha messo in quel posto.....Ida Magli quanto avevi ragione....:sad:
 
Tuner ha scritto:
L'inflazione, senza posibilità di svalutare di pari passo (o un po' di più) la moneta corrente, è il problema più grave che possa accadere ad un economia come quella italiana. :evil5:

Esattissimo. :)
 
Un po' di sano protezionismo? Tutto sommato questa libertà dei mercati avrà anche in parte permesso al consumatore di trovare prodotti a prezzi minori (con una qualità del prodotto quasi sempre proporzionale al prezzo speso), ma ha praticamente portato al fallimento un sacco di piccole-medie imprese italiane che non potevano mai reggere la concorrenza se non diminuendo i salari o la qualità del prodotto offerto (quindi le spese per acquistare le materie primarie). E ora più che mai con il futuro aumento dell'IVA il consumatore cercherà sempre di più dove spendere meno, danneggiando sempre di più il made in Italy. Secondo me non ne usciamo più...
 
lucio56 ha scritto:
in effetti noi svalutavamo...d'altronde io sono un antieuropeista e credo al di là delle balle che ci hanno raccontato che l'euro oltre a farci perdere una bella fetta di sovranità ce lo ha messo in quel posto.....Ida Magli quanto avevi ragione....:sad:

Nom penso che sia un fatto di essere antieuropista o no, ma sta nel fatto che tutti beni di primaria necessita' sono aumentati. C'e' gente che con 1000 euros al mese deve campare e magati deve fare 100 chilometri al giorno per andare al lavoro!!!

Ida magli e altri personaggi avevano visto il giusto!!!Con tutti sti aumenti pagheremo solamente gli interessi sul debito!!!!
Ci vuole una europa delle persone , dei popoli, delle tradizioni, della famiglia e non delle banche!!!!
 
claudio1 ha scritto:
Ci vuole una europa delle persone , dei popoli, delle tradizioni, della famiglia e non delle banche!!!!

Per tutto quanto sopra......considerata la storia europea........è impossibile avere l'Europa........quando nn c'è praticamente mai stata!!!!

La mia è una provocazione storica.......ma basti pensare a cosa vorrebbe fuori dal tuo concetto di "un Europa delle tradizioni"...........

Già è praticamente impossibile trovare una nazione europea univoca........figuriamoci il resto......
 
Se le piccole imprese si fossero consorziate e soprattutto se le banche avessero finanziato le imprese e l'economia reale piuttosto che le speculazioni ad alto rendimento (ed altissimo rischio) ed i consumi voluttuari ed improduttivi ai privati (es. vacanze, auti di lusso, etc), il tessuto produttivo italiano del 2008 non sarebbe stato praticamente lo stesso di 30 anni prima.
In realtà, la stragrande maggioranza dei piccoli imprenditori italioti ragiona da "italiano", quindi "lui è più bravo e più furbo e non si mette con altri che sicuramente cercheranno di fargli le scarpe".
Gli altri (pochi) con le idee giuste non trovano finanziamenti, mentre lo stato si è sempre ampiamente disinteressato di tutto ciò che non fosse l'impresa da ...n-mila dipendenti, aziende che però rappresentano solo il 10% dell'occupazione e del fatturato, e sono state, molto spesso (fiat, iri, finmeccanica, etc) un pozzo senza fondo per "aiuti di Stato" a fondo perduto.
Entrare nell'euro era cosa buona e giusta, a patto che si fosse capito che andavano guardati a vista i prezzi dei beni e che dovevamo subito cambiare il nostro modo di essere "competitivi", adottando un "welfare" dal costo proporzionato al servizio effettivamente reso, non un costo da servizi scandinavi a fronte di (mediamente) bassa qualità.
Gli anni della finanza facile e del prestito per i consumi hanno mascherato un problema colossale, che però è esploso subito non appena si è innescata la crisi mondiale.
Il colpo di grazia è poi stato quello di negare che ci fosse una crisi strutturale e che l'Italia non l'avrebbe subita in modo grave, quando, per le ragioni spiegate più sopra, fra i paesi "forti" eravamo proprio noi quelli più a rischio.
Ora l'economia è ferma e chi dovrebbe finanziare la ripresa (le banche italiane) anzichè prestare denaro alle imprese per gli investimenti o per coprire i crediti non ancora incassati, preferiscono ridurre i fidi alle imprese stesse, mentre depositano i loro fondi alla BCE.
Se lo Stato (e l'Europa) non si affrettano ad indirizzare le banche a fare il loro mestiere, ma anzi, si mettono dalla parte degli istituti di credito impoverendo i cittadini per mettere in sicurezza i titoli di stato che possiedono, l'Italia e l'Europa faranno una brutta fine che si chiama "stagflazione", venendo alla fine venduti "a saldo", a qualche economia emergente.

LuPoduction ha scritto:
Un po' di sano protezionismo? Tutto sommato questa libertà dei mercati avrà anche in parte permesso al consumatore di trovare prodotti a prezzi minori (con una qualità del prodotto quasi sempre proporzionale al prezzo speso), ma ha praticamente portato al fallimento un sacco di piccole-medie imprese italiane che non potevano mai reggere la concorrenza se non diminuendo i salari o la qualità del prodotto offerto (quindi le spese per acquistare le materie primarie). E ora più che mai con il futuro aumento dell'IVA il consumatore cercherà sempre di più dove spendere meno, danneggiando sempre di più il made in Italy. Secondo me non ne usciamo più...
 
Ultima modifica:
Gli stati, anzi limitiamoci all'Italia per entrare in Europa hanno fatto "carte false" nel senso letterale della parola non realmente ( almeno spero ) . Si sono fatti accordi con le varie associazioni per tenere bassa l'inflazione, sempre per entrare nell'Euro tra i primi, chiudendo un occhio dopo l'introduzione dell'Euro sugli aumenti che ci sono stati poi .

L'ho detto già e lo ripeto l'Euro è troppo forte bisognerebbe svalutarlo !!!! :eusa_wall: :eusa_wall: :eusa_wall:
 
e invece in pieno stile italiano...tutti a far cosa gli pare tanto nessuno controllava...quando i prezzi raddoppiavano senza motivo(a parte quello di comodità di calcolo della serva)e adesso che qualcuno usa la cassa integrazione solo x non essere da meno di altre aziende(ho un paio di esempi in zona di fabbrichette che hanno lavoro ma mandano la gente in CI, come se fosse una moda).

le banche si cagano sotto e non danno prestiti a nessuno neanche all'azienda + sana.
 
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